Ziti al Salmone e Pomodorini
Ingredienti
400 gr di pasta formato ziti
200 gr di ritagli di salmone fresco
100 gr di polpa di pomodoro
50 ml di panna da cucina
formaggio grattugiato
mezzo bicchierino di brandy
olio
cipolla
prezzemolo
pepe, sale
Preparazione
In un tegame soffriggere la cipolla tritata con un po di olio. Una volta dorata, aggiungere i pezzi di salmone ( nel caso risultassero un po grossi, ridurli ancora in pezzi più piccoli prima di versarli nell’olio), sfumare con il brandy, lasciare evaporare , pepare, se fosse necessario salare e poi aggiungere la polpa di pomodoro. Mescolare bene , coprire il tegame con il coperchio e lasciare cuocere per una decina di minuti scarsa. Lessare la pasta in acqua salata . una volta pronta scolarla bene e versare nel preparato di salmone . aggiungere prezzemolo tritato, la panna e poi , una volta mescolato bene tutto impiattare , a piacere spolverizzare con formaggio grattugiato.
Mezzi Ziti Alla Boscaiola
Ingredienti
400 gr di pasta formato mezzi ziti
1 scatola di polpa di pomodoro da 400 gr
100 gr di prosciutto cotto
1 vasetto di Fior di Bosco Funghi alla Toscana Montalbano
3 cucchiaini di Delizia ai Carciofi Montalbano
olio, sale,
prezzemolo tritato
formaggio grattugiato
Preparazione
In un tegame versare un po di olio ed il prosciutto cotto ridotto a cubetti piccolini oppure se il prosciutto è a fette, tritato grossolanamente e lasciarlo rosolare per bene…dopo di ciò aggiungere i funghi lasciati sgocciolare leggermente e i tre cucchiaini di delizia ai carciofi,,, mescolare bene ancora e lasciare cuoce ancora per 5 minuti….aggiungere a questo punto la polpa di pomodoro , aggiustare di sale qualora ce ne fosse bisogno e portare a termine la cottura per altri 10 minuti. Nel frattempo lessare la pasta in acqua salata, e scolarla leggermente al dente…una volta scolata per bene aggiungerla al sughetto preparato con i funghi e insaporire bene con prezzemolo tritato mescolando continuamente….impiattare e a piacere aggiungere formaggio grattugiato
Torta Foresta Nera
Ingrdienti
Per la base:
100 gr di farina 00
50 gr di amido di mais
200 gr di cioccolato fondente
180 gr di zucchero
6 uova
80 gr di burro
1 busta di lievito vanigliato
Farcia:
1 litro di crema di latte da montare
90 gr di zucchero a velo
amarene sciroppate ( se è periodo di ciliegie 500 gr di ciliegie fresche da caramellare con 100 gr di zucchero)
liquore alla ciliegia ( in mancanza utilizzare lo sciroppo delle amarene diluito con acqua e aggiunto ad un po di alcol per liquori… o vodka)
Per decorare:
cioccolato a scagliette
ciliege rosse candite o ciliegie fresche se è periodo
Preparazione
Sciogliere il cioccolato a bagno maria e una volta liquefatto aggiungere il burro e mescolando con un cucchiaio di legno lasciarlo sciogliere…lasciare intiepidire . Nel frattempo in una ciotola mettere i tuorli con lo zucchero (solo 90 gr) e con una frusta elettrica renderli spumosi e raddoppiarli di volume.. una volta ottenuto questo risultato amalgamare al cioccolato e mescolare bene affinchè diventi una crema omogenea. Intanto montare gli albumi .. e quando son quasi pronti aggiungere l’altra parte dello zucchero e finire di montare a neve. Adesso amalgamare gli albumi alla massa di cioccolato con un cucchiaio di legno dall’alto verso il basso ..poi le farine con il lievito e continuare così senza smontare la massa fino ad incorporare bene tutti gli ingredienti… Versare il composto in una teglia a cerniera imburrata e mettere in forno a 180° per una 40ina di minuti. Quando la torta è pronta , levarla dal forno e lasciarla freddare.
Montare la crema di latte con lo zucchero a velo , tagliare a metà le amarene sciroppate…( nel caso si tratta di ciliegie fresche metterle denocciolate e fatte a pezzi in una padella con lo zucchero e le lasciare caramellare, il succo che si produce aggiungerlo al liquore alla ciliegia o a un po di vodka e servirà per la bagna. Assemblare la torta…..tagliare il pan di spagna in tre dischi uguali,,, sul primo disco bagnato con la bagna ottenuta versare il primo strato di ciliegie o amarene sulle quali aggiungere la panna montata.
Coprire con l’altro disco e ripetere l’operazione …una volta finito, rivestire tutta la torta con la panna rimasta ..
lasciare un po da parte per la decorazione..Ora decorare con scagliette di cioccolato e ciliegie candite o fresche .. e la panna rimasta.
Italia stiamo ARRIVANDO !!!
Torta Vegana all’arancia e cioccolato
Torta Vegana all’arancia e cioccolato
Ho visto una foto di questa torta sul web e subito me ne sono innamorata. Purtroppo la ricetta non era ben specificata nelle dosi, così io l’ho provata arricchendola di profumi e specificandone le quantità.
Benché sia una torta Vegana, in quanto si utilizzano solo ingredienti di origine vegetale, è talmente deliziosa che tutti le darebbero un morso! Si mangia con gli occhi e con la bocca : stupenda!
INGREDIENTI
© 370gr di farina magica Manitoba
© 280 gr di zucchero
© 1 bicchiere di quelli usa e getta da 200 cc di olio di semi di girasole
© 2 bicchieri di latte di soia
© 1 bicchiere di spremuta di arance (circa 3 arance per ottenere un bicchiere)
© 1 bicchiere di acqua frizzante
© 1 bustina di vanillina
© 75 gr di cacao amaro Perugina
© 5 arance
© 1 bustina di lievito per dolci
© 1 pizzico di sale
PROCEDIMENTO:
Setacciate la farina, il cacao e la vanillina. Unite la buccia grattugiata delle 3 arance e con un mestolo di legno rimestate il composto.
Unite l’olio di semi e il succo di 3 arance spremute ( hanno corrisposto ad un bicchiere), di seguito il latte di soia sempre girando, poi l’acqua. Quando il composto è abbastanza miscelato, lavoratelo con il frullatore.
Con il mestolo di legno unite quindi la bustina di lievito setacciata.
Pulite a vivo le altre 2 arance (vedi foto) e mettetele sopra la torta prima di infornarla.
Preriscaldate il forno con modalità ventilata a 150 °C.
Prendete una tortiera da 26 cm e posizionate sul fondo la carta da forno. Versate il composto che andrà a riempire quasi tutta la tortiera.
Lasciate cuocere per 55 minuti un ora. Dopo 45 minuti fate la prova stecchino e se al centro risulta ancora bagnata, mandate avanti la cottura per altri 10 minuti o di più in base al vostro forno.
I segreti della ricetta:
Questa torna ha un aspetto delizioso ed anche il gusto riempie il palato.
Mescolate gli ingredienti cercando di non creare grumi, fino ad ottenere un bel composto liscio e cremoso.
Assicuratevi prima di spegnere il forno che la torta superi la prova stecchino.
Potete gustarla farcita con della marmellata, o della panna vegetale; ottima anche abbinata a della frutta cotta caramellata. Io l’ho semplicemente ricoperta di zucchero a velo.
Se utilizzate un forno a gas infornate a 170 °C e ricordatevi di utilizzare per foderare la tortiera solo la carta da forno senza altri olii aggiuntivi. Poi prima di infornare tagliate la carta forno che eccede dai bordi della tortiera.
Potete usare anche farina 00 e acqua liscia, basta che otteniate un composto liscio e cremoso.
Frittata con le Olive e Lunghi Bilanci di Fine Anno
N.B. L’introduzione a questo post sarà lunghissima, per cui se vi interessa solo la ricetta della frittata e non volete affrontare centinaia di parole del tutto non riguardanti la cucina vi consiglio di saltare direttamente alla fine della pagina. Se invece voltete sapere qualcosa di più di chi si nasconde dietro a tutte le ricette vi auguro una buona lettura.
Giovedi, Giovedi 19 Dicembre 2013 … Ultimo giorno di quest’anno in suolo francese.
Fa un po’ strano pensarla in questi termini.
Niente più Francia, o Nancy o atelier con i bimbi per quest’anno.
Tutto riprenderà nel 2014!
MA …
Ma anche niente più solitudine random, nostalgia selvatica e pomieriggi da sola a prendere il caffé, o al massimo con una o due colleghe.
Quest’anno è stato un anno strano, ricco di cose, avvenimenti e cambiamenti e non saprei dire se è stato un anno positivo, negativo o solo uno di quegli anni di transizione, dove tutto cambia inspiegabilmente e ci si sente un po’ strapazzati.
Dal punto di vista puramente lavorativo direi che le cose sono certamente migliorate.
Sono passata da “badante”, lavoro decisamente poco adatto a me anche se sempre svolto con il massimo dell’impegno, a lavori più interessanti e decisamente più adatti alle mie capacità e più vicini alle mie passioni.
Professoressa di teatro e regista direi che non è male, sopprattutto quando alla fine di un anno di lavoro intenso e passionale i ragazzi delle classi di teatro hanno avuto un gran successo, abbiamo riproposto tre repliche di ogni spettacolo e ci sono stati svariati complimenti da parte del mio capo ma anche di genitori orgogliosi (anche se pochi, in Francia pare un reato l’orgoglio genitorile) e sopprattutto da parte del pubblico che ha riso dall’inizio dello spettacolo fino alla fine.
Si sentivano ridere perfino i vecchietti in fondo alla sala!
Per poi diventare animatrice per l’ospedale di Nancy, ed essere subito éeletta “responsabile degli atelier di cucina con i bambini.
E ieri ricevere i complimenti del mio capo che ha notato il mio impegno, la mia passione e l’amore che trasmetto ad ogni bimbo.
E poi varie possibilità di lavoro, due in realtà, che si preannunciano davvero interessanti per il 2014 … possibilità di cui ancora non posso parlarvi (un po’ per scaramanzia e un po’ perché vorrei esserne sicura prima di dare annunci a caso) … ma che riuniscono perfettamente le mie due più grandi passioni (la cucina e la scrittura).
Insomma dal punto di vista lavorativo il bilancio è decisamente POSITIVO!
Parlando invece da punto di vista rapporti umani sono un po più indecisa.
Quando quasi 5 anni fa sono partita per Nantes, alla ricerca delle origini della mia famiglia (e della nonna materna) sapevo cosa questa mia scelta comportava, sapevo che a casa, anni di amicizia non sarebbero scomparsi nel nulla, magari si sarebbero affievoliti un po ma insomma diciamo che sapevo a cosa andavo incontro e anche se la mia scelta è parsa a tutti impulsiva, in realtà c’era un gran ragionamento dietro.
Quando invece a Settembre ho lasciato Nantes, per seguire il mio uomo a Nancy, in nome dell’amore (o cosi si dice) … non avevo ben considerato i rischi.
Cinque anni di amicizie a Nantes sarebbero durati nel tempo? Cosa significava ricominciare di nuovo a costruirsi una vita altrove? E in una città in cui si è consapevoli di restare solo un anno?
Cosa significava seguire il mio uomo in un luogo dove praticamente ci vediamo si e no due ore al giorno per i pasti? Cosa voleva dire dover restare spesso a casa, perché fuori fa troppo freddo per uscire e perché trovare di nuovo amici, creare di nuovo dei legami avrebbe preso molto molto tempo?
Queste domande non me le sono proprio posta prima di dire “ok, ti seguo” … e dover rinviare il mio ritorno in Italia ancora di un anno…
L’ho scoperta qui in Lorena la risposta a queste domande che sbagliando, non mi ero proprio posta.
E la realtà delle cose è che qui è dura, proprio dura.
Duro è non poter coltivare giorno per giorno la nostra relazione e non avere mai tempo per noi.
Duro è passare circa 8 ore al giorno senza parlare con nessuno (e penso si sia capito quanto io ami parlare).
Dura è ricominciare a conoscere la gente, creare legami, trovare il proprio posto in questa città.
Sopprattutto quando i colleghi più giovani hanno quasi 10 anni meno di te, quelli più vecchi hanno 21 anni e il nostro unico punto in comune è la passione per Il Signore degli Anelli.
Per quanto siano tutti persone splendide e divertenti non credo si possa definire il nostro rapporto in nessun modo se non una conoscenza poco più approfondita di un banale rapporto tra colleghi…
Per non parlare di tutto quello che mi perdo a casa standomene qui a ricreare una vita momentanea che si interromperà bruscamente ad agosto per finire chissà dove.
Dal punto di vista rapporti umani, boh… non saprei dire se la cosa è negativa o no, in realtà cerco di prendere il meglio, e i dico che è una nuova sfida con me stessa per ricrearmi, lavorare sui miei (numerosi) difetti e imparare qualcosa di nuovo. Bilancio? Ni!!!
Poi resta l’Amore… e parlo di quello che nei libri è descritto come l’amore assoluto, quello delle anime gemelle, quello cavalleresco, quello romantico…
Direi che il mio rapporto non è per nulla il rapporto perfetto, di cavalleresco ha ben poco ma che ci amiamo, e questo mi da la forza di restare, di essere positiva e di apprezzare tutti gli sforzi che il mio francesino fa per staccarsi dalla cultura francese dell’amore usa e getta, dell’amore ottuso e senza futuro.
Siamo cresciuti in ambienti diversi, abbiamo idee diverse dell amore, delle relazioni, e in realtà abbiamo punti di vista opposti molto spesso.
Ma è questo che ci lega, le nostre discussioni ci aiutano ad aprire la mente all’altro, alle sue idee, e ci cambiano a poco a poco avvicinandoci l’uno all’altro.
E nonostante siamo due imbranati purtroppo dotati di caratteri molto forti e non abbiamo l’abitudine a condividere i riflettori, in questo periodo siamo fieri l’uno dell’altro e stiamo bene insieme.
Bilancio dal punto di vista dell’amore? Se lui è riuscito ad amarmi per il disastro ambulante che sono e io ad amarlo per il bambinone che è credo che si possa dire che il bilancio è positivo, e fa piacere essere amati anche struccati al mattino e senza maschere. (Nonostante io tutt’ora, mi svegli per lavarmi i denti prima che lui si alzi).
Direi che il 2013 è stato un anno particolarmente difficile, sotto molti, moltissimi punti di vista e sento il bisogno di tornare a casa per ricaricare le batterie ma alla fine sono contenta, contenta di essere grassoccia, di essere amata, di essere attesa a casa e di avere questo blog che poco a poco prende importanza e che se anche impercettibilmente, mi avvicina sempre di più alla realizzazione dei miei progetti.
Bilancio finale? Ho pulito i sederi di vecchie contesse francesi, di donnone di 100 anni che all’epoca della seconda guerra mondiale collaboravano con i tedeschi e sono riuscita a farlo senza perdere la mia dignità, e da solo, questo basta per dire che il 2013 è stato un anno impegnativo ma fantastico, nonostante i problemi e le battaglie perse ci sono stati miglioramenti e sorprese meravigliose, per cui il mio 201″ è stato una gran rottura ma è stato decisamente un anno POSITIVO.
E con questa consapevolezza sono pronta a tornare a casa per le feste, riabbracciare i miei cari e mettere il tutto in pausa fino al 2014!
E ora, dopo questo lungo prologo, tutte queste parole che spero vi abbiamo fatto capire qualcosa in più di me e che non vi abbiano fatto venire il mal di testa, passiamo alla ricetta di oggi.
Polenta con Sorpresa e il Viaggio “Definitivo” !!!
Mercoledi è il giorno in cui mi sveglio prestissimo per andare al centro al lavoro con i bambini, gli atelier di cucina, i giochi e quest’oggi ci sarà la grande festa di Natale…
E io mi sveglio ancora più presto per darvi il nuovo post di oggi…
Sperando che apprezziate la ricetta che segue vi auguro una buonissima giornata!
Dal canto mio sperimentero’ il regalo che Santa Lucia mi ha portato dall’Italia e faro’ fare i biscottini-albero di Natale ai bambini stamattina!
Cocktail by Marzio, La Perla Nera
Mi sembrava di essere in un qualche mare quando Marzio, il nostro barman di fiducia, mi ha scritto la ricetta del cocktail con il quale iniziamo questa nuova collaborazione e questa rubrica.
Prima di cominciare vorrei lasciarvi un mini dizionario, per chi come me ha bisogno di un’aiutino con alcuni termini da bar… ogni ricetta sarà quindi accomagnata da qualche termine nuovo.
MINI DIZIONARIO DEL BARMAN:
Bicchiere juice: un semplice bicchiere da succo, di quelli che usiamo anche per i milkshake, i cocktail per l’appunto e qui in Francia anche per servirvi il cappuccino va a capire il perché…
Bicchiere Juice |
Boston: è il contenitore in cui si preparano i cocktail, uno shaker insomma, ma non uno a caso, questo è il termine specifico di un ben determinato tipo di sahker.
Boston |
Midori e Passoa: Sono due tipi di alcolico, il primo é al melone e il secondo al frutto della passione. Da notare che quando nella ricetta vi dice che avete bisogno di una bottiglia di tale alcolico o di un altro, non vi serve realmente la bottiglia intera, a solo le dosi indicate in seguito.
Sweet & Sour: è un preparato per cocktail, una miscela già pronta, spesso essenziale per la preparazione di determinati drink
Oz: è un’oncia, ed corrisponde a 3 cl
E ora è arrivato il momento di lasciare spazio alle preparazioni di Marzio.. sarà lui a parlarvi direttamente anche se in rosa tra parentesi troverete anche qualche mio commento, tanto per restare un po’ con voi…
Per fare questo cocktail vi serviranno:
1 bicchiere juice 14 oz di capacità( 41,4 cl) Ghiaccio Zucchero liquido 3 limoni 1 arancia (Gli ultimi 3 ingredienti possono essere sostituito comprando dello sweet & sour già pronto fresco però ha tutto un’altro sapore)Succo d’ananas (anche questo fresco è un’altra cosa) una bottiglietta di succo di mirtillo 1 bottiglia di Midori
1 bottiglia di Passoa
sono circa 6 cl, per chi non lo avesse pronto sono più o meno :2cl di succo di limone, 2cl di zucchero liquido, 2cl di acqua.
versiamo 2oz d succo d’ananas
1 oz o 3cl di succo di mirtillo (ATTENZIONE A NON ECCEDERE IL SUCCO DI MIRTILLO HA UN SAPORE ED UNA CONSISTENZA MOLTO FORTI RISCHIERESTE DI COPRIRE TUTTO)
Infine versare 1oz di Midori o di liquore al Melone e un 1 oz di Passoa
ora chiudete e shakerate con forza.
Prima di aprire il Boston preparate il bicchiere (non fate come me che preparo tutto sempre all’ultimo minuto in cucina e spesso gocciolo qua e la) e riempitelo di ghiaccio fino all’orlo.
Aprite il Cono e versate il Contenuto.
Per le decorazioni:
Qui potete sbizzarirvi, dalla semplice fetta di arancia a qualcosa di più complesso lasciate spazio alla fantasia, dal canto mio spesso uso delle rondelle di banana da coprire con una leggera polvere di zucchero di canna mentre sul bordo una fetta d’ananas da sempre grande soddisfazione a chi lo degusta.
E la versione analcolica???
Facile…
Per la versione analcolica è sufficiente sostituire 1oz di midori (con 1/2 oz di polpa al melone allungata con 1/2 oz acqua) per il passoa stesso procedimento ma con una polpa di frutto della passione (maracuja) Per le polpe vi posso suggerire due prodotti con i quali lavoro molto bene l’ODK (orsa Drink) o la fabbri. (e se lo dice lui noi dobbiamo fidarci,no? e poi in italia non è che ci siamo poi tante alternative…)
* Bevete responsabilmente, e chi guida non beve!
E qui vi auguro un buon martedi, che non è proprio il giorno della settimana in cui di solito si esce a fare serata ma cosi avete il tempo di comprare quello che vi serve, o di cercare in giro…
A domani per una nuova ricetta!
Rotolo di pasta sfoglia con tonno e peperoni
Rotolo di pasta sfoglia con tonno e peperoni
INGREDIENTI
©1 rotolo rettangolare di pasta sfoglia
© Olio evo
© 120 grammi di stracchino
© 1 peperone rosso o giallo
© 1 scatoletta di tonno al naturale da 85 gr
© 2 pomodorini ciliegino
PROCEDIMENTO:
Fate cuocere in forno il peperone a 180 °C per 15-20 minuti, finché non si staccherà il picciolo, poi quando è freddo pulitelo privandolo della buccia e dei semi all’interno.
Aprite il rotolo di pasta sfoglia e bucherellate il fondo con la forchetta.
Mettete il peperone pulito come primo strato, occupando un lato della sfoglia.
Quindi mettete il tonno al naturale dopo averlo privato dell’acqua, poi i pomodorini tagliati a meta e in ultimo lo stracchino a tocchetti.
Prima di avvolgere la sfoglia condite con un filo di olio evo, e aiutandovi con la carta forno alla base procedete ad avvolgere.
Chiuso il rotolo spennellatelo con un po’ di latte e con il coltello fate dei tagli come in foto.
Preriscaldate a 180°C il forno e fate cuocere 18-20 minuti, fino a doratura, poi lasciate riposare prima di tagliare.
Ecco pronto per voi un antipasto sfizioso o uno snack ad offrire durante un aperitivo!
I segreti della ricetta:
Quando preparate questo rustico cercate di eliminare i liquidi del peperone e del tonno, in quanto resta molto sugoso.
Servite tiepido di modo che durante il taglio non si sfaldi.
Questo rustico è davvero delizioso, colorato e appetitoso: tonno e peperoni si abbinano perfettamente con pomodorini e scamorza che ne risaltano il gusto.