Ricette

Frittata di Riso al Forno

Ingredienti

300 gr di riso

4 uova

100 gr di formaggio grattugiato

100 gr di speck

100 gr di mozzarella

pepe, pangrattato

burro

Preparazione

Lessiamo il riso in acqua salata e scoliamolo leggermente al dente … passiamolo sotto l’acqua fredda per fermare la cottura in modo che non scuocia oltre…..ora tritiamo grossolanamente sia lo speck che la mozzarella e li versiamo nel riso , poi aggiungiamo le uova sbattute ed il formaggio…asciughiamo il composto ma non molto con l’aggiunta di pangrattato, aggiustiamo di sale se è necessario e anche di pepe….una volta inseriti tutti gli ingredienti ed il composto risulta consistente al punto giusto per essere una frittata,  lo versiamo in una teglia rivestita di carta forno e poi cospargiamo la superficie con altro pangrattato e qualche fiocchettino di burro…mettiamo in forno a 200 gr fino a doratura della superficie…ottima come cena e anche come primo piatto

foto Frittata di Riso al Forno

Frittata di Riso al Forno

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Polpette di carne macinata con sugo e scamorza

Secondi | 16 Dicembre 2013 | By

Polpette di carne macinata con sugo e scamorza

Polpette nel sugo

Polpette nel sugo

Questo è un piatto semplice e che può essere preparato con anticipo in caso di ospiti.Inoltre con le polpette nel sugo avete primo e secondo senza dover cucinare troppe cose, perchè il sugo potrete poi utilizzarlo per condire un bel piatto di pasta.

INGREDIENTI

©   300 gr di carne macinata bovina

©   1 uovo

©   1 pizzico di sale

©   3 cucchiai di parmigiano grattugiato

©   3cucchiai di pangrattato

©    un cucchiaio di prezzemolo tritato

©    dadetti di scamorza affumicata

©   1 bottiglia da 700ml di passata di pomodoro

©   1 spicchio d’aglio

©   vino bianco

PROCEDIMENTO:

Utilizzare un vassoio capiente e con la mano impastare tutti gli ingredienti.

impasto polpette

impasto polpette

impasto polpette

impasto polpette

 

Con 300 gr di carne vi usciranno circa 11 polpette poco più grandi di una pallina da golf.

Dopo aver formato le polpette inserite al centro un dadino di scamorza affumicata piccolo e passate poi la polpetta nel pangrattato.

polpette di carne macinata

polpette di carne macinata

In un tegame con olio evo e uno spicchio d’aglio fate rosolare ambo i lati le polpette; togliete lo spicchio d’aglio e sfumate con 2 dita di vino bianco.

polpette di carne macinata

polpette di carne macinata

polpette di carne macinata

polpette di carne macinata

 

 

Ricoprite con una bottiglia di passata di pomodoro le polpette e fate cuocere a fuoco basso per 35 minuti, controllando di tanto in tanto. Quando la salsa avrà raggiunto la consistenza da voi desiderata spegnete. Con il sugo potrete condire la pasta e con le polpette avrete un ottimo secondo che piace tanto anche ai bambini.

polpette nel sugo

polpette nel sugo

I segreti della ricetta:

 

Quando preparate le polpette di carne macinata non utilizzate mai troppo pangrattato perchè diventerebbero troppo dure.

Inoltre lasciate cuocere a fuoco lento per una buona mezz’ora di modo che si insaporiscano e il sugo diventi bello denso.

polpette nel sugo

polpette nel sugo

Pasta Mare e Monti, Conti alla Rovescia e …

Periodo di feste…

Ho visto su un blog che in questo periodo leggo tutti giorni, di un’espatriata come me, un conto alla rovescia molto interessante che per l’appunto conta i giorni che la separano da casa… Mi sarebbe piaciuto piazzarne uno da qualche aprte anche io ma:
1) non so assolumante come si faccia a metterlo sul blog
2) noi non sappiamo ancora il giorno esatto esatto della partenza per il grande rientro per le vacanze
3) sarebbe solo servito a ricordarmi ancora di più quanto mi manca casa e non è un bene per la mia sanità mentale
4) e anche se il punto 2 e 3 non fossero esistiti resta comunque il fatto che, se non si fosse capito, non saprei proprio come aggiungerlo sto conto alla rovescia sul blog. Ecco!

Comunque conti alla rovescia per noi italiani in terra estera o per chi vive ancora nello stivale, il Natale si avvicina comunque a grandi passi e ci si deve preparare a cenoni, pranzi, pranzetti e a passare numerose ore a tavola.
Cosa che da un lato io eviterei volentieri visto che lievito già di mio senza per forza magiare per ore… ma che dall’altro lato proprio non voglio evitare, un po perché le specialità italiane, preparate dalla abili mani della mia mamma mi mancano tanto e un po perché questi lunghi pranzi e cene sono sinonimo di lunghe interessanti conversazioni con la famiglia che non vedo da un po…

E poi, diciamolo, mi sento un po una star quando torno a casa a contare gli appuntamenti, suddividere ore e giorni in modo efficacie per vedere più gente possibile…

E alla fine trovarmi con ogni sera occupata che manco fossi la moglie del caro François Hollande sarei cosi impegnata…

E poi quest’anno porto regali a non finire… cosa che non facevo da un po’, questa volta ho deciso che 12 mesi senza vedere nessuno nessuno nessuno della mia famiglia meritava una ricompensa, per loro e per me.

La MIA sarà rivedere tutti, amici e famiglia, essere riabbracciata e poter raccontare le novità di Nancy city dove vivo da qualche mese… Ormai Nantes la conoscevano e non c’erano più domande… Nancy invece è nuova, per me e per loro e con le sue stranezze e il suo credersi New York questa città ha tanto da offrire e da essere raccontato.

La LORO … sarà qualche pacchetto di Natale dal gusto prettamente francese e qualche scatola di Foie Gras, até o sale oceanico (il resto non lo svelo, altrimenti che sorpresa sarebbe?) E poi spero pure che anche a loro faccia piacere riabbracciarmi, altrimenti che gusto c’é a tornare?

Che poi, un piccolo appunto sul Foie Gras vorrei farlo…

In Italia dovete proprio essere pazzi o molto molto ricchi se velo comprate perché a quanto mi è stato detto il prezzo arriva anche a 200€ (199,99 in realtà, tanto per abbindolare gli allocchi con il centesimo di meno).
Qui, ovvio ci sono prezzi allucinanti se proprio si vuole quello della marca vattalapesca confezionato a mano da piccoli elfi francesi e preparato da oche d’oro, ma altrimenti lo si trova in media intono ai 35€ fino ai 50/60 euro al chilo.. E quando siamo a fine novembre fanno le super offertone e li mettono per un paio di settimane tutti al 50% e cosi te lo trovi pure a 18,95€ al chilo… E voglio dire c’è una gran differenza tra 18 e 200 … E il povero Foie Gras deve solo passare le Alpi… immagina se doveva viaggiare oltre oceano ti costa come un trilocale…

Vabbé, tralasciando questa parentesi su una delle follie del commercio torniamo al nostro argomento principale che sono le feste e i pranzi…

La mia adorabile mamma (dovreste proprio vederla quella santa donna cosa sta preparando per il mio ritorno in patria) ha gentilmente preparato uno dei suoi manicaretti e si è ricordata di fare le foto passo passo perché io possa condividerlo con voi.
Nel blog, esiste già una ricetta Mare e Monti credo (spero di non sbagliarmi altrimenti se a 26 anni la mia memoria è già andata non voglio immaginare che mi succederà intorno ai 40) ma nella verione che vi presento oggi diciamo che ci sono certe modifiche alla ricette di base, che danno più gusto e lo rendono un piatto perfetto per le feste.
Per il pranzo del 25 per esempio se amate il pesce sarà perfetto… 
E per quelle famiglia che festeggiano anche il 26 si puo provare un semplice piatto di pasta con qualche midifica appropriata e fare comunque bella figura senza dove passare 15 ore davanti al forno.

Per cui prendete nota (dopo questa lunghissima introduzione) e scrivetevi la ricetta.

Pasta Mari e Monti


INGREDIENTI:

300 gr di pasta (spaghetti)
300 gr di gamberoni
1 cipolla
60 gr di piselli surgelati (finissimi)
100 gr di funghi champignon
1 dado
1 cucchiaino di pomodoro concentrato
1 scatoletta di tonno
acqua

PREPARAZIONE:

Tagliate la cipolla a fettine e mettetela a rosolare con un filo di olio in una padella dai bordi abbastanza alti…
Da me questo tipo di padella si chiama salta-spaghetti ma non so se sia un termine diffuso in tutta Italia o solo in casa Pomponette… Me lo direte se ci siamo capiti.
Quando la cipolla è abbastanza colorata aggiungete i piselli, il dado, i funghi tagliati e lasciante andare con mezzo bicchiere di acqua per qualche minuto.
Intanto se i vostri gamberoni sono già cotti spellateli e metteteli da parte, altrimenti dovrete bollirli per qualche minuto e poi, spellarli comunque.
Mescolate accuratamente il sugo di piselli e funghi e poi, quando si avvicina la fine della cottura aggiungete il tonno, il cucchiaino abbondante di concentrato di pomodoro e mescolate nuovamente.
A fine cottura aggiungete quasi tutti i gamberoni in pentola e mescolate un minutino.
Scolatate la pasta, conditela e impiattate e decorate con i gamberi che avete lasciato da parte.

Da mangiare caldo e in compagnia!

Buone FESTE a tutti!

Bruschette Fantasia

Ingredienti

pane casereccio raffermo

1 vasetto di Delizia alle Cipolle Gustoparty Montalbano

1 vasetto di Delizia ai Carciofi Gustoparty Montalbano

1 vasetto di Delizia a i Peperoni Gustoparty Montalbano

Preparazione

Preparare il pane tagliandolo a fette tutte uguali…metterle su un barbecue o sotto il grill del forno oppure anche su una griglia elettrica e farlo tostare….una volta pronte le fette spalmarle con le creme varie e gustare ancora calde…sono di una semplicità unica ma di un sapore grandissimo ….un successone ..come antipasto e anche come spuntino serale  …. 1466088_409218482514774_896476770_n1474516_409218555848100_1251534034_n1497685_409218409181448_2119477920_n

Il Veneto in Tavola

Ingrdienti

400 gr di tagliatelle all’uovo

150 gr di radicchio treviggiano

100 gr di Gorgonzola Mauri

100 gr di latte parzialmente scremato

1/2 bicchiere di vino rosso

1 cipolla

olio, sale

Preparazione

In un tegame mettere abbondante olio  con la cipolla tritata…lasciare rosolare per qualche minuto e

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quando diventa leggermente dorata , aggiungere il radicchio preventivamente lavato e ridotto in piccoli pezzi.

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Sfumare con il vino rosso e lasciar cuocere fino ad evaporazione del vino stesso.

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Nel latte  sciogliere il Gorgonzola Mauri e nel frattempo. lessare in acqua salata le tagliatelle, scolarle leggermente al dente e versarle nel preparato di radicchio. Versare la crema ottenuta con il latte ed il formaggio sciolto e saltarle in padella….decorare con un po di trevisana tritata…

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Bruschette con mozzarella,tonno,pomodori rustici e olive di Gaeta

Antipasti | 14 Dicembre 2013 | By

Bruschette con mozzarella,tonno,pomodori rustici e olive di Gaeta

Bruschette con mozzarella,tonno,pomodori rustici e olive di Gaeta

 

Bruschette con mozzarella,tonno,pomodori rustici e olive di Gaeta

Bruschette con mozzarella,tonno,pomodori rustici e olive di Gaeta

Ingredienti
6 fette di pane
1 mozzarella
1 confezione di pomodori rustici http://www.montalbanofood.com/
160 gr di tonno sott’olio
olive di Gaeta 
olio,prezzemolo

Preparazione
Mettete le fette di pane su una placca,versateci un filo d’olio su ognuna e infornate per 5 minuti a 180°.
Passati i 5 minuti tiratele fuori e su ognuna mettete prima la mozzarella poi a seguire il tonno,i pomodori rustici e le olive di Gaeta precedentemente snocciolate.
Rimettete in forno e quando la mozzarella fila….toglietele.
Impiattate,concludendo con una presa di prezzemolo.

Banana Split e Santa Lucia passa di Nuovo

Dolci | 14 Dicembre 2013 | By

E dire che ‘altro giorno lei e il suo asinello si sono dati danta pena per attraversare le alpi in tempo…

E che trovo questa mattina …

Santa Lucia nel ruolo di Cedric oppure Cedric nel ruolo di Santa Lucia… la scelta è vostra.
Ma il piacere di trovare di nuovo il tavolo coperto di clementine e mandarini e piccoli regali per me non è cambiato.
Un po perché non mi ero accorta che si fosse alzato nel cuore della notte e un po perché era proprio una super sorpresa…
E finalmente ho un super paio di guanti violetti molto carini ed utili per affronttare il freddo polare di Nancy.
E anche delle Ballistiche di Lush che fondono nella vasca da bagno per rilassare o tonificare o altro!!!
Geniale!

Ed ora passiamo ad un’altra sorpresa che il mio ometto mi ha fatto ieri sera…
Dopo una lunga chiamata su skype con mamma e papà per sentire meno lunga l’attesa prima di rivederli per Natale e una cena tipicamente italiana il mio ometto ha deciso che era il momento di viziarmi ed è una cosa a cui ho perso l’abitudine e che quindi mi ha fatto davvero tantissimo piacere!

Comunque mi ha fatto stare comoda sul mio divano, con una coperta natalizia sulle gambe e si è rintanato in cucina per qualche minuto.

E quando ne è uscito aveva un dessert gigantesco tutto per me…

Una BANANA SPLIT

Non ne mangiavo da più di 5 anni credo.
Forse di più…

Non ne mangiavo da quando adolescente andavo in gelateria la sera con i miei amici… da  “Peccati di Gola” o da “Danesi” … dovrei chiederlo a loro perché saprebbero rispondere mi sa…

Comunque non solo ha preparato la Banana Split ma ha anche fatto la foto per voi perché io potessi pubblicarla qui sul blog…

E a parte il fatto che poi quasi ci andavo a rotoli nel letto il dessert era buonissimo, la sorpresa di stamattina altrettanto e per una volta non ho disavventure da condividere! INCREDIBILE!

Ed eccovi la ricetta…

Banana Split

INGREDENTI (per 2 persone):
2 Banane
2 palline di Gelato alla Fragola
2 palline di Gelato alla Vaniglia
2 palline di Gelato al Cioccolato
30 gr di Cioccolato fondente
Panna Montata
PREPARAZIONE:
La prima cosa da fare è fondere il cioccolato fondente a bagnomaria (o al microonde).
In seguito tagliate la panana a metà e disponetela sui due lati del piatto, in mezzo mettete una pallina di gelato di ognuno dei 3 gusti e poi coprite tutto di sottili fili di cioccolato.
Per creare i filamenti basta immergere il cucchiaino nel cioccolato fuso e poi muoverlo a zig zag velocemente in modo che solo un piccolo filo di cioccolato coli rapidamente sul piatto, un po come si fa per il caramello insomma.
Come vedete la ricetta é semplicissima e ve la scrivo qui sul blog più per farvi ricordare dell’esistenza di questo dessert e darvi magari l’idea di rifarlo che per la ricetta in se e per se!
Buon Sabato a tutti e a domani per la prima ricetta della rubrica cocktail!!!

La Festa di Santa Lucia

A Brescia… e credo anche a Bergamo ma sopprattutto nei paesi del nord Europa (Svezia, Norveglia e Finlandia) esiste questa festa, incrostata in tradizioni profonde, che è fatta di magia, luci e regali …
Una festa che da piccola adoravo e che crescendo continuo ad amare.
Mi ricordo che da piccola io e mio fratello dormivamo nello stesso letto la notte del 12 dicembre aspettando con ansia che mamma o papà venissero a svegliarci la mattina.
Su ogni gradino che da camera nostra portava giù in soggiorno c’erano a volte dei dolcetti, a volte dei pezzettini di carbone dolce e altre volte delle figurine che cospargevano il nostro sentiero verso il tavolo della sala….
E là la magia operava, le lucine di natale brillavano e nella penombra i vedeva una tavola impandita di colci, clementine e regali di ogni tipo per tutta la famiglia.
Mia mamma era abilissima nell’operare la magia e per noi piccoli che ci credevamo tantissimo tutto aveva un’aria di mistero.
E perfino ora che siamo giovani adulti, quando siamo a casa, la mamma si sveglia nel cuore della notte per far operare la magia ancora e ancora.
Mi fa piacere vedere, che una delle mie amiche (una delle migliori per altro) rifaccia la stessa cosa per il suo bimbo oggi.
Questa festa magica si ripete attravrso le generazioni e non muore insieme ad altre tradizioni ormai stantie…
Cosi, quest’anno ho deciso di far provare questa sensazione di attesa e aspettative che avevo da piccola anche al mio uomo, che nonostante i suoi 29 anni non ha mai avuto il privilegio di credere, da piccolo a tutte queste cose.
Qui in Francia infatti Santa Lucia non esiste e Babbo Natale è un po sottostimato…
Per cui questa notte mi sono svegliata e cercando di fare più piano possibile ho allestito il nostro tavolino del salotto, l’ho coperto di carta da regalo verde e oro, di ghirlande dorate e di regelini vari… più un chilo di clementine che è una cosa che non fa mai male.
E quando lui finalmente si è svegliato (erano le dieci accidenti, avrei potuto allestire il tavolo alle 8 al posto che stanotte alle 4) ed ha aperto la porta della camera… beh, aveva lo sguardo sorpreso e luccicante di un bambino!
Molto contente della mia sorpresa riuscite e di aver trasmesso un po di magia anche a quel miscredente del mio ragazzetto, pensavo che la cosa sarebbe finita li.
Invece, intorno all’ora di pranzo ha suonato il postino, con un pacco gigante per noi.
Il pacco veniva dall’Italia, e pare che nonostante le alpi, il freddo e la neve, l’asinello si Santa Lucia (che per comodità chiameremo mamma) è riuscito ad arrivare fino qui in Lorena.
E cosi la magia ha operato anche per me, ormai adulta e il tavolo era di nuovo pieno di pacchettini.
Che idea geniale hanno avuto i miei genitori che per l’ennesima volta nella mia vita sono riusciti a stupirmi e a strapparmi un sorriso.

Buona Santa Lucia a tutti!

Mi stavo dicendo che… stasera niente ricette … pensieri spersi e burro salato

Da qualche tempo io della Francia non so più che farmene… Sono cinque anni tra andate ritorni e permanenze e credo di aver esplorato l’esplorabile…

E tutto questo non mi basta più.
Non che il mio amore spassionato per la Francia, la Bretanga in particolare ed il burro salato stiano venendo meno… ma…
Ecco questo ma che mi gira in testa da quasi un anno inizia a concreetizzarsi.
Insomma qui ho fatto tutti i lavori possibili, tra cui anche un bel lavoro umiliante come pulire… come dire questo senza volgarità eccessiva… dire pulire i sederini (??? funziona???) ai cari e dolci vecchietti che spesso facevano apposta a fare i loro bisogni fisiologici sulle mie mani mentre li lavavo, o fare lavori bellissimi ma pagati una miserie (quest’ultimo lavoro preno meno di 3€ l’ore) … Insomma tutto questo forse un po mi ha scoraggiato. 
Si parte con sogni e progetti poi perdono il tuo dossier all’università e tu non ti puoi più iscrivere…
Passa il tempo e le cose non evolvono..
E anche se hai trovato l’amore, quello con la A maiuscola… non si puo stare qui solo per lui, non è giusto per me stessa, no?
Mi accorgo che sto scrivendo il tutto in modo sparso e senza troppo stile ma cercate di capirmi…
Comunque mi stavo dicendo che forse è tempo di tornare a casa per un po’… ricaricare le batterie e ripartire per posti nuovi… Il canada, gli USA o magari la Cina che so io.
Mi sono messa a leggere, grazie ad altre blogger gentilissime una marea di siti, racconti e sotrie sulle loro vite in america e la cosa mi ispira sempre di più… 
Il prossimo passo è tornare a casa per le feste… poi si torna qui si finisce l’anno e il contratto e poi si vede… 
Italia? Ritorno alle origini? 
Scuola di Cucina a New York? Magari vincessi all’enalotto caspio!
Allora si che la scuola di cucina sarebbe un sogno realizzabile…
Oppure in… come si chiama quello stato, ho scoperto oggi che conoscevo già il suo nome… beh, uno stato americano dall’aria interessante…
Oppure mando una serie di Curriculum in Quebeq e mi porto dietro Cedric?
Insomma se voglio vivere della mia passione della scrittura e della cucina di sicuro a Nancy non ci resto.
La città è magnifica ma è ancora più un buco di Nantes… 
Qui alla peggio finisco a lavorare in uno di quei bar poco raccomandabili con le hostess che ti aspettano all’ingresso e poi chi entra chi lo sa se esce più… 
Ora rifletto un po meglio ma ci tenevo a farvi parte di queste mie considerazioni. 
E se qualcuno volesse assumermi in America e aiutarmi ad ottenere il visto vi regalo tutti i chili di burro salato che volete.
Ora vediamo che si fa.
Buona Serata !
Che poi magari me ne vado a vivere da sola in un faro in Bretagna e chi s’è visto s’è visto… 

Mi stavo dicendo che… stasera niente ricette … pensieri spersi e burro salato

Da qualche tempo io della Francia non so più che farmene… Sono cinque anni tra andate ritorni e permanenze e credo di aver esplorato l’esplorabile…

E tutto questo non mi basta più.
Non che il mio amore spassionato per la Francia, la Bretanga in particolare ed il burro salato stiano venendo meno… ma…
Ecco questo ma che mi gira in testa da quasi un anno inizia a concreetizzarsi.
Insomma qui ho fatto tutti i lavori possibili, tra cui anche un bel lavoro umiliante come pulire… come dire questo senza volgarità eccessiva… dire pulire i sederini (??? funziona???) ai cari e dolci vecchietti che spesso facevano apposta a fare i loro bisogni fisiologici sulle mie mani mentre li lavavo, o fare lavori bellissimi ma pagati una miserie (quest’ultimo lavoro preno meno di 3€ l’ore) … Insomma tutto questo forse un po mi ha scoraggiato. 
Si parte con sogni e progetti poi perdono il tuo dossier all’università e tu non ti puoi più iscrivere…
Passa il tempo e le cose non evolvono..
E anche se hai trovato l’amore, quello con la A maiuscola… non si puo stare qui solo per lui, non è giusto per me stessa, no?
Mi accorgo che sto scrivendo il tutto in modo sparso e senza troppo stile ma cercate di capirmi…
Comunque mi stavo dicendo che forse è tempo di tornare a casa per un po’… ricaricare le batterie e ripartire per posti nuovi… Il canada, gli USA o magari la Cina che so io.
Mi sono messa a leggere, grazie ad altre blogger gentilissime una marea di siti, racconti e sotrie sulle loro vite in america e la cosa mi ispira sempre di più… 
Il prossimo passo è tornare a casa per le feste… poi si torna qui si finisce l’anno e il contratto e poi si vede… 
Italia? Ritorno alle origini? 
Scuola di Cucina a New York? Magari vincessi all’enalotto caspio!
Allora si che la scuola di cucina sarebbe un sogno realizzabile…
Oppure in… come si chiama quello stato, ho scoperto oggi che conoscevo già il suo nome… beh, uno stato americano dall’aria interessante…
Oppure mando una serie di Curriculum in Quebeq e mi porto dietro Cedric?
Insomma se voglio vivere della mia passione della scrittura e della cucina di sicuro a Nancy non ci resto.
La città è magnifica ma è ancora più un buco di Nantes… 
Qui alla peggio finisco a lavorare in uno di quei bar poco raccomandabili con le hostess che ti aspettano all’ingresso e poi chi entra chi lo sa se esce più… 
Ora rifletto un po meglio ma ci tenevo a farvi parte di queste mie considerazioni. 
E se qualcuno volesse assumermi in America e aiutarmi ad ottenere il visto vi regalo tutti i chili di burro salato che volete.
Ora vediamo che si fa.
Buona Serata !
Che poi magari me ne vado a vivere da sola in un faro in Bretagna e chi s’è visto s’è visto…