Ricette

Il campeggio degli orrori 2 ovvero sulle tracce di Leonardo da Vinci



Non sono a corto di titoli… avrei potuto chiamare questo post in mille modi …
Ne ho pensati un po’ di titoli per essere sincera.
La tenda per nani, piove dentro e fuori no, Marcello la talpa amica, Amboise, Il mio amico Leo …
Ma mi son detta che questo titolo restava comunque il più approppriato.

Siamo partiti per Amboise sulle tracce della mia infanzia e di Leonardo da Vinci dato che è proprio in questa città della valle della Loira che questo artista ha passato gli ultimi anni della sua vita.

Piu precisamente a Le Clos Lucé che è il palazzo che Francesco I re di Francia gli ha donato in cambio dei suoi servizi!!!

Abbiamo quindi visitato la città, il palazzo reale in cui Carlo VIII ha vissuto e anche Francesco I e poi anche la casa di Leonardo e il suo museo e anche la sua tomba nella chiesa di St. Hubert …
Ed è stato appassionante rivedere una delle mie città preferite di quando ero piccola con il mio uomo…
Ma ovviamente non poteva andare tutto bene …
Abbiamo scelto di partire in tanda…
Abbiamo un camper e ovviamente tutti ci han detto che eravamo matti a partire in tenda dato che annuncivano freddo e cattivo tempo ma noi imperterriti abbiamo carivato la nostra tenda del Lidl da 20€ in auto e siamo partiti all’avventura.
Siamo andati in un campeggio davvero carino situato sull’Ile d’Or a due passi dal centro di Amboise…

Il campeggio lo conoscevo già dato che ci avevo
passato numerose estati, inoltre è stato rinnovato per cui si preannunciavano notti facili da trascorrere, docce calde e elettricità per poter cucinare sulle placche elettriche che ci eravamo portati.

Allora partiamo proprio dal fatto che in realtà l’elettricità è salata la prima sera e che abbiam potuto mangiare solo grazie a quelcosa di pronto che previdentemente avevo preparato a casa il giorno prima di partire … ma questo ancora non è grave … poco importa l’elettricità alla fin delle finite … sopprattutto se compariamo questo problema al resto…

Per prima cosa nel montare la tenda ci siamo accorti che la sua dimensione effettiva non corrispondeva per una cicca alle misure riportate sull’imballaggio.
C’era infatti il chiaro disegno di un omettino che poteva stare seduto al centro della tenda ma ovviamente nella realtà ci si stava a malapena sdraiati, perfino io che sono bassa come un cavatappi non potevo sedermi senza sformare il tettucchio della tenda.
Inoltre era per due persone .. o almeno doveva esserlo..Ma quando a tarda notte io e il mio umo abbiam provato ad entrare nelle tenda ci siam resi conto che era falsa anche questa informazione.
Ci si stava a due, si ma … senza muoversi e solo se uno dei due era senza gambe perchè il fondo della Lidl-Tenda è cosi stretto che se in due si vuole allungare le gambe è impossibile a meno che non si decida di mettersi a Tetris incarstando le gambe con l’altro ospite della tenda.
E a noi è andata ancora bene perchè stiamo insieme da tanto ma se fossero due amici a dormire li dentro sarebbero comunque obbligati a dormire abbracciati.
Altro dato tecnico importante da conoscere è il fatto che una tenda deva avere degli oblo, o delle piccole aperture per impedire il formarsi della condensa…
Cosa che ovviamente la nostra tenda non aveva.
Verso le 3 del mattino ci siamo quindi svegliati entrambi credendo che la tenda non fosse impermeabile e che fuori piovesse dato che pioveva anche sulle nostre teste…
Sbuffando abbiamo messo il naso fuori dall’apertura della Lidl-Tenda pensando che al massimo avremmo potuto appoggiare un telo blu impermeabile che avevamo portato con noi per ogni evenienza e avremmo potuto fermare la pioggia insistente.
E che sorpresa vedere che fuori non pioveva per nulla ma che era il calore dei nostri corpi e la nostra respirazione ad aver formato tutta quell’acqua all’interno dell’abitacolo.
E per questo non cè soluzione.
E non scherzo dicendo che litri di acqua si erano ormai formati all’interno e che anche con un asciugamano gigante era impossibile asciugare tutta quell’acqua.
Abbiamo allora nascosto la testa nei sacchi a pelo e pensavamo allora di aver fermato tutte le calamità possibili.
Dicendoci che almeno questa volta non c’era un invasione di insetti ci siamo riaddormentati..
Senonchè la pioggia di condensa è riuscita comunque a penetrare i sacchi a pelo.
Ma a svegliarci una seconda volta non è stata l’acqua che incessante colava su di noi … eh no!
Ad un certo punto ho iniziato a sentire un rumore incessante e disturbatorio (si dirà disturbatorio in italiano,chi lo sa…)
Sembrava una piccola ruspa con la tosse ..
Ma si sa che le ruspe non possono avere la tosse…
E che non ci sono ruspe notturne nei campeggi .. E allora cosa poteva essere?
Con non poca difficoltà esco dalla tenda… A carponi e ovviamente bagnandomi di rugiada il pigiama e rischiando di far cadere la nostra tenda che era già male in arnese.
In ogni caso esco e cosa vedo?
Si erano formate tante montagnette di terra…
Ho pensato a dei formicai sul momento ma delle formiche mica fanno cosi tanto rumore…
E infatti cinque secondi dopo cosa è apparso davanti ai miei occhi? Un nuovo grumo di terra con al centro una talpa…
Ma dico io … perchè succede tutto a me?
Come è possibile che una cacchio di talpa decida di scavare le sue gallerie proprio accanto alla tenda?
La mattina dopo ho anche fotografato i cunicoli per mostrarveli perchè mi son detta che la cosa era talmente assurda che nessuno mi avrebbe creduto.
Alle 6 del mattino ero sveglia come un grillo, dovevo assolutamente fare pipi, avevo il raffreddore e come ultimo detaglio cedric aveva iniziato a russare…
Per fortuna quel giorno il sole aveva fatto capolino e piano piano il mio corpo ghiacciato ha iniziato a scaldarsi.
E per fortuna che la città di Amboise è magnifica, che il castello, intaramente ammobiliato è uno splendore e che l’idea di rivedre l’esposizione du Leonardo da Vinci mi ha dato un po di buon umore perchè dopo una notte del genere quello che avrei voluto fare se il tempo era di cacca era mettermi seduta in auto e recuperare le ore di sonno perdute.

Si distinguino chiaramente i buchi della talpa proprio accanto alla tenda

In realtà il resto della vacanza è stato fenomenale e le emozioni create dai ricordi e dalla condivisione di essi con il mio uomo mi han fatto quasi dimenticare la talpa e la pîoggia autoprodotta dalla tenda…
Siamo riusciti il giorno dopo ad avere anche l’elettricità e a fare una specie di barbeque in padella a base di spiedini … di cui vi daro’ la ricetta nel prossimo post.
Da aggiungere il fatto che anche la notte seguente ci siam beccati la pioggia nella tenda, che il nostro telo blu messo per riparare dal vento è crollato, che il vicino di tenda russava cosi forte che sembrava ci fosse una segheria nelle vicinanze e che di nuovo alle 6 del mattino ero sveglia e nell’impossibilità di riprendere sonno.

Per farci forza abbiam fatto colazione all’inglese con Eggs and Bacon e tutto è tornato alla normalità delle cose una volta tornati in città!

Accidenti a me .. mi sa che con i campeggi ho chiuso.

Vi metto un po di foto random perchè vediate anche la bellezza del luogo e non solo il disastro di notte che avviamo passato.

 La torre del palazzo reale a sinistra, sopra a sinistra la facciata di Le Clos Lucé, il palazzo di Leonardo e sopra a destra il giardino segreto che quando ero piccola era il cortile di una creperie e ora è stato comprato da una dannatissima pizzeria falsamente italiana.
Per le altre foto vi metto una didascalia …
Buona visione!!!

Lo stemma di Anne De Bretagne ovvero la sola regina di Francia che per un periodo della sua vita ha regnato senza sposo!
Pianoforte a coda del XVIIesimo secolo
La Loira vista dalla torre di guardia alta piu di 40 metri sul livello del fiume.
Una parte del giardino del castello dove la sera c’è uno spettacolo di “Son et Loumière” della durata di un ora e mezza con piu di 1000 comparse in costume, 100 cavalli, suoni, luci e spettacoli pirotecnici.
L’interno della Cappella St.Hubert dove è sepolto Leonardo da Vinci.
Un’abitazione del XVIesimo secolo ora adibita ad Atelier a disposizione degli artisti della città.
Una parte del parco di Clos Lucé dove sono esposte a grandezza naturale tutte le invenzioni di Leonardo da Vinci.




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