Portogallo e Baccalà
Buongiorno a tutti, quanto tempo che non ci sentiamo (o leggiamo che dir si voglia) …
La vita qui in Italia, dove siamo ormai tornati da circa 5 mesi é tutta un su e giù come sulle montagne russe.
Certe soddisfazioni e gioie ci sono ma é un po’ dura trovare un buon lavoro (o anche sono un lavoro in realtà) pero’ nulla mi toglie la felicità dello stare a casa per qualche mese vicino alla famiglia.
E anche se cucino ancora spesso, sia per passione che per lavoro non ho molto tempo da dedicare al blog anche perché le giornate passano in modo cosi rapido che sembra di berle.
Oggi vi lascio una ricetta portoghese che ho riscoperto qualche giorno fa quando con la family ci siamo concessi una settimana in Algarve, uno dei posti più belli del mondo (per lo meno secondo me).
LA ricetta é quella del bacalhau com natas (o a nata dipende da in che regione ti trovi) ovvero il baccalà alla panna, una specia di gratin se cosi si puo dire cotto al forno, tipico dei più sperduti villaggi portoghesi ma molto noto anche nelle grandi città come Faro, Coimbra o Porto e ovviamente anche a Lisbona (la capitale per chi se lo fosse dimenticato).
La ricetta é piuttosto facile anche se la preparazione é lunghina, il risultato é garantito e farete di sicuro un figurone con un piatto internazionale.
Tra l’altro, come dicono dalle loro parti, esistono 365 ricette con il baccalà, una per ogni giorno dell’anno, cerchero’ quindi di darvene ancora qualcuna nei giorni seguenti ma per ora iniziamo con questa.
Baccalà alla Panna:
INGREDIENTI:
6 filetti di baccalà già ammollati in latte
1,2 kg di patate
olio extravergine di oliva (non saprei dirvi le quantità perché a me han detto di andare a naso)
2 cipolle tagliate molto sottili
3 spicchi d’aglio tritati
3 foglie di alloro
4 dl panna
1 cucchiaio di burro
Latte (quanto basta, andate un po a naso anche qui)
1 tuorlo d’uovo
sale, pepe e noce moscata
PREPARAZIONE:
Questo piatto si fa con il baccalà essicatto, per disseccarlo quindi e togliere l’eccesso di sale lasciatelo in ammollo una notte nel latte, sciacquatelo e poi lasciatelo in ammollo ancora una mattinata nell’acqua. Sciacquatelo di nuovo e finalmente potrete iniziare la vera preparazione.
Fate lessare il baccalà per circa 1à minuti in acqua bollente e sale.
Lessate anche le patate e spiaccicatele con il dorso della forchetta.
Quando le patate saranno diventate una purea lasciatele raffreddare e poi salate e pepate.
Mescolatele con la panna, un poco di latte, il giallo d’uovo, una punta di noce moscata e un pochino di olio.
Fate ora soffriggere le cipolle tagliate finemente con l’aglio schiacciato e con il baccalà per qualche minuto.
Con il burro imburrate la teglia e poi, dopo aver mischiato il composto di patate con il baccalà sminuzzato e le cipolle, riempitela.
Infornate il tutto a 180° per circa un’ora.
Il vostro piatto portoghese é pronto, se vi va potete guarnirlo con delle fettine di pomodoro o con delle olive nere…
Buon appetitoooooo!
E ora eccovi qualche foto del mio viaggetto in Portogallo, cosi, tanto per condividere con voi un’altra delle mie passioni, quella per i viaggi e magari farvi venire voglia di farvi un giretto da quelle parti.
In attesa del prossimo post abbiate cura di voi!!!
Ecco la SORPRESA
Dopo due settimane di lavoro, di articoli scritti e salvati, di ricette, di ricerche e di sogni ecco cosa avevo in mente per voi.
Una settimana con me in GIAPPONE, un viaggio virtuale attraverso le ricchezza culturale e gastronomica di questa terra, attraverso la storia, i Samurai, le Geishe, il Sushi e tutti gli altri piatti tipici del paese dalle più strane contraddizioni.
E alla fine di questo viaggio ho preparato un GIVE AWAY per voi, un gioco, con un premio in palio, un premio a tema con l’Asia e le sue numerose tradizioni, un concorso al quale tutti potrete partecipare, ma per avere più spiegazioni, e per cominciare realmente questo fantastico viaggio con me, dovrete aspettare domani!
E allora buon viaggio a tutti, e spero di potervi divertire e interessare in questa settimana ricca di post e di sorprendenti ricette.
Una sorpresa…
L’altro giorno me ne stavo in panciolle sul mio divano, poco concentrata su quello che avrei potuto fare (gli scatoloni), quello che avrei dovuto fare (sempre gli scatoloni) e quello che avrei voluto fare (una vacanza da qualche parte)…
E poi mentre il mio cervello mi ridava segni di intelligenza, ecco un’idea, un’idea luminosa, una sorpresa, che a partire da oggi, preparo per voi in pompa magna.
Qualcosa che spero possa piacervi, e interessarvi, e che faccia in modo che veniate a trovarmi sul blog sempre con il sorriso…
Di cosa sto parlando? Cosa sarà questa cosa nuova?
Lo vedrete a breve, tra pochi giorni, ma per ora ancora un po’ di pazienza!
Shhht, é una sorpresa!
Una sorpresa…
L’altro giorno me ne stavo in panciolle sul mio divano, poco concentrata su quello che avrei potuto fare (gli scatoloni), quello che avrei dovuto fare (sempre gli scatoloni) e quello che avrei voluto fare (una vacanza da qualche parte)…
E poi mentre il mio cervello mi ridava segni di intelligenza, ecco un’idea, un’idea luminosa, una sorpresa, che a partire da oggi, preparo per voi in pompa magna.
Qualcosa che spero possa piacervi, e interessarvi, e che faccia in modo che veniate a trovarmi sul blog sempre con il sorriso…
Di cosa sto parlando? Cosa sarà questa cosa nuova?
Lo vedrete a breve, tra pochi giorni, ma per ora ancora un po’ di pazienza!
Shhht, é una sorpresa!
Viaggio, cucina e shopping sfrenato!
La scorsa settimana sono stata in Germania una giornata con il mio compagno e i cognati che erano venuti a trovarci.
Ho scoperto una gran bella città, Saarbrücken, che tra l’altro é una meta nota per gli erasmus.
Oltra ad aver scoperto che questa cittadina di 180MILA abitanti é una specie di “porto” multiculturale mi sono anche fatta una nuova idea sulla cucina tedesca…
Da notare che fino a dieci giorni fa pensavo che in Germania si mangiasse solo quella roba strana con i Krauti (o come cavolo si scrive) e piatti pesanti dalla cottura lunga e spossante.
Beh, mi sbagliavo, il cibo da strada tedesco per esempio merita di essere assaggiato e cosi abbiamo fatto e ho scoperto una specie di Würstel particolarmente buono e molto folkloristico, il Curry-Würst che come dice il nome é un Würstel con del curry, coperto di una strana salsina speziata, e accompagnato da patate fritte o da un tipico piccolo panino tondo.
Decisamente buono, consistente ed economico. La porzione va dai 2 ai 3 euro, dipende dove lo si compra.
Inoltre nella città di Sarrebrücken si possono ammirare tante bellissime chiesette di mattoni rossi e la più importante (ed imponente) é la Basilica di San Giovanni ( Jhoann credo sia Giovanni, correggetemi se sbaglio, perché il tedesco é proprio la sola lingua che non so parlare).
E poi, cosa che ha poco a che vedere con la cultura e la cucina, abbiamo trvoato un Primark, un negozio conosciutissimo (pare che solo io ignorassi la sua esistenza) di origine Inglese, che vende abiti di ogni sorta, accessori e calzature ma il tutto a prezzi ridicolmente bassi.
Le scarpe costano tra i 3 e i 4 euro, le magniette costano circa 2 euro, i pantaloni partono da 3 euro fino al massimo una quindicina, le borse costano intorno ai 5 euro, insomma tutto, proprio tutto é ventuto a prezzi stracciati.
E cosi, abbiamo deciso di entrare, bruttissima bruttissima idea dato che abbiamo passato poi un’ora rinchiusi in questa specie di negozio di abbigliamento su tre piani, con mia cognata che spariva tra una t-shirt e un pantalone. Alla fine siamo usciti da li con un milione di borsine anche se di borse nostre, mie e di Cedric, ne avevamo solo una.
Comunque una gran scoperta, sopprattutto perché la le taglie non sono divise tra persone magre e taglie forti, facendoti sentire sempre come se tu avessi qualcosa di meno delle simpatiche ragazze copertina… no, li i vestiti se ne stanno tutti insieme e sono prodotti dalla taglia 36 italiana fino alla taglia 64, e sono tutti li, davanti a te, in tutte quelle taglie e cosi ci si sente meno brutti, una gran cosa!
La giornata é passata rapidamente tra scoperte culinarie, culturali e shopping “sfrenato” e se solo ho un pomeriggio libero ( e magari divento ricca nel frattempo) ho l’intenzione di tornarci e svuotare il piano di Primark dedicato alle donne!
Si si, sono una blogger culinaria ma accidenti, posso comunque amare le gonne, le borse e lscarpe col tacco, no???
Un buon modo per chiudere il periodo di visite, ed ora ci restano due mesi, giusti giusti qui a Nancy, dove saremo solo io e lui, lui ed io, stop alle visite fino al trasloco ci si concentra sulla fine del lavoro e sugli scatoloni da preparare.
E cosi tra un bla bla inutile e l’altro noi ci ritroviamo domani, se vi va di leggermi, per una nuova ricetta!
Traslochiamo facilmente!
Il trasloco si avvicina, e ormai mi sento un po un’esperta del soggetto con un totale di 10 traslochi dal 2007 ad oggi, tra Brescia, Nantes, Verona,di nuovo Nantes (e i suoi 4 appartamenti diversi in 4 anni) e Nancy posso dire di aver capito due o tre cose per facilitarmi la vita, o per lo meno il trasloco!
E cosi le condivido con voi!
Vi piace traslocare facile? Bon sci bon sci bon bon bon!
Cinque consigli d’oro (esagero?) per traslocare più facilmente, senza ansie e senza stress, sopprattutto quando si trasloca lontano lontano!!!
1) Fate Passare tutto, dividento l’utile dall’inutile, il necessario dal superfluo
Come fare a riconoscere quello che é superfluo? Tutto quello che non é stato toccato, usato o anche solo guardato da più di un anno é qualcosa di cui potrete sbarazzarvi senza rimpianti.
Padelle troppo vecchie, elettrodomestici strani, ma anche vecchi giornali che tenevamo perché quell’articolo era interessante e ora non sappiamo nemmeno di che articolo parlavamo.
Fate quindi un rapido giro del vostro materiale, tra mobili e decorazioni, tra utensili ed elettrodomestici vari e cioé che giace inutilizzato, regalatelo, vendetelo o buttatelo.
Occupa spazio senza essere utile.
– Io do : Tutto ciò che non riesco a vendere ed è in buone condizioni .
– I rivendere : vestiti, libri , DVD, CD , chincaglieria, …
– Continuo : l’essenziale .
2) Vendere Vendere Vendere
Una volta scelto cosa portare e cosa non portare il resto lo potete vendere, per guadagnare qualche soldo e far scendere il prezzo del trasloco. In Francia come in Italia, Spagna, Inghilterra e molti altri paesi europei esistono siti appositi sui quali collocare il nostro materiale, un mercato dell’usato di quartiere, un mercatino delle pulci, ma anche siti web che permettono di mettere “in vetrina” i nostri mobili e ci aiutano a rivenderli.
Noi partendo da Nantes abbiamo venduto le cose sul sito www.leboncoin.fr e abbiamo anche passato una giornata con unop stand al mercatino delle pulci, il sole splendeva e la giornata é stata piuttosto divertente, giocare al venditore una tantum non fa mica male!
In Italia esiste il sito www.subito.it che funziona proprio come il sito francese sovracitato. Fte una foto ai vostri mobili, una foto decente se possibile, decidete un prezzo, decente pure quello, e lo mettete online. La gente vede il vostro annu ncio e se ha bisogno di quel mobile vi contatta via mail o per telefono e si compra il vostro mobile, voi vi fate qualche soldo, loro ottengono il mobile di cui han bisogno e voi traslocate più leggere.
Su questo sito si possono vendere anche elettrodomestici, vestiti e un sacco di altre cose!
3) Inscatolare intelligentemente
A volte non ci si pensa e ci si riduce all’ultimo minuto creando cosi degli scatoloni con dentro dal tostapane al rotolo di carta igienica e quando li si apre nella casa nuova non si ha proprio voglia di svuotarli perché sono troppo disordinati. Il segreto, oltre ad iniziare il trasloco per tempo in modo di non trovarsi a fare tutto all’ultimo minuto, é quello di mettere le cose stanza per stanza. Vi portate un tot di scatoloni in cucina e svuotate tutta la cucina. Poi e solo poi passate al soggiorno e cosi via. In questo modo gli oggetti di una stanza si ritroveranno sempre nella scatola giusta. Scrivete in che stanza li si collocherà nella casa nuova e il gioco é fatto. In realtà il consiglio lo do anche a me stessa perché io da sempre ho un ultimo accidenti di scatolone in cui devo mettere tazze e caffettiera, e stupide cose random che non riesco mai a stipare in un vero ordine.
A volte dovrei ascoltarmi quando dico cose intelligenti, non dite?
4) E gli animali domestici?
Spero tanto per voi che non ne abbiate perché per me il mio gatto é sempre stato un problema, mica posso metterlo in uno scatolone, no? Allora come si fa? Se traslocate in una nuova città lo si puo portare in auto con voi senza troppi bloblemi in una gabbietta ma se traslocate in uno stato diverso?
Per prima cosa informatevi delle leggi di tale stato, se non volete che il vostro piccolo amico peloso sia fermato in frontiera.
Già perché in alcuni stati ci vuole un chip nell’orecchio del vostro gatto, o un passaporto anche per il cane o un boccale di tale taglia epr il vostro pesce, ogni stato perde tempo a scrivere leggi sempre più complesse anche sui nostri animali domestici e se la stradale vi ferma in Italia e che il vostro gatto (il mio) non ha il chip elettronico cosa faccio? Lo lascio alla polizia? Sapete che in alcuni stati possono requisirvi l’animale?!?
Per cui leggete bene le leggi dello stato in cui andate, e cercate nel limite dell’intelligenza, di rispettarle altrimenti voi e gli scatoloni arriverete sani e salvi alla meta ma il vostro animale da compagnia magari si troverà dietro le sbarre (ironicamente) o voi dovrete pagare una multa salata (meno ironicamente).
5) L’ultima lunga mossa!
Una volta che ci siamo sbarazzati del superfluo, che abbiamo fatto gli scatoloni, che ci siamo occupati dell’animaletto e abbiamo rivenduto i mobili di troppo non ci resta che caricare il camion dei traslochi. E anche qui, se vogliamo risparmiare possiamo utilizzare un poco il nostro cervello.
Per prima cosa, mai e poi mai pagare dei traslocatori, Gia nello stesso stato, per passare da est a ovest o da nord a sud vi ci vorrebbero circa 1000 euro, immaginate quanto vi costerebbe un trasloco se steste cambiando paese (e questo sempre stando in Europa) …
Il segreto é prenotare un furgone (da tot metri cubi) presso quelle società che vi affittano pure le auto, o presso alcuni supermercati. Anche se il meglio sarebbe avere un amico che ve ne presta uno di furgone, non tutti abbiamo questa chance. Per cui fare un comparativo( si dice cosi in italiano?) tra più camioncini e scegliete le date e le marche meno care.
Inoltre, per non spendere troppo, potreste cercare di fare tutto il più rapidamente possibile, non solo spenderete di meno di affitto del furgone ma sopprattutto vi sbarazzerete in fretta dei cartoni, e vi posso assicurare che più il trasloco dura nel tempo, meno avrete voglia di svuotare gli scatoloni e vi ritroverete dopo un anno ancora con un solo scatoloneda svuotare, che non solo non avrete mai aperto ma che proprio non aprirete mai più e cosi, vi tirerete scatoloni fantasma da una casa all’altra senza piu sapere cosa nasconde.
Fate quindi in fretta a svuotare i cartoni e a rimontare i mobili. Sarà certo stancante ma per lo meno saprete di essere a casa, nella nuova casa e sarete di certo sollevati a fine lavoro!
Traslochiamo facilmente!
Il trasloco si avvicina, e ormai mi sento un po un’esperta del soggetto con un totale di 10 traslochi dal 2007 ad oggi, tra Brescia, Nantes, Verona,di nuovo Nantes (e i suoi 4 appartamenti diversi in 4 anni) e Nancy posso dire di aver capito due o tre cose per facilitarmi la vita, o per lo meno il trasloco!
E cosi le condivido con voi!
Vi piace traslocare facile? Bon sci bon sci bon bon bon!
Cinque consigli d’oro (esagero?) per traslocare più facilmente, senza ansie e senza stress, sopprattutto quando si trasloca lontano lontano!!!
1) Fate Passare tutto, dividento l’utile dall’inutile, il necessario dal superfluo
Come fare a riconoscere quello che é superfluo? Tutto quello che non é stato toccato, usato o anche solo guardato da più di un anno é qualcosa di cui potrete sbarazzarvi senza rimpianti.
Padelle troppo vecchie, elettrodomestici strani, ma anche vecchi giornali che tenevamo perché quell’articolo era interessante e ora non sappiamo nemmeno di che articolo parlavamo.
Fate quindi un rapido giro del vostro materiale, tra mobili e decorazioni, tra utensili ed elettrodomestici vari e cioé che giace inutilizzato, regalatelo, vendetelo o buttatelo.
Occupa spazio senza essere utile.
– Io do : Tutto ciò che non riesco a vendere ed è in buone condizioni .
– I rivendere : vestiti, libri , DVD, CD , chincaglieria, …
– Continuo : l’essenziale .
2) Vendere Vendere Vendere
Una volta scelto cosa portare e cosa non portare il resto lo potete vendere, per guadagnare qualche soldo e far scendere il prezzo del trasloco. In Francia come in Italia, Spagna, Inghilterra e molti altri paesi europei esistono siti appositi sui quali collocare il nostro materiale, un mercato dell’usato di quartiere, un mercatino delle pulci, ma anche siti web che permettono di mettere “in vetrina” i nostri mobili e ci aiutano a rivenderli.
Noi partendo da Nantes abbiamo venduto le cose sul sito www.leboncoin.fr e abbiamo anche passato una giornata con unop stand al mercatino delle pulci, il sole splendeva e la giornata é stata piuttosto divertente, giocare al venditore una tantum non fa mica male!
In Italia esiste il sito www.subito.it che funziona proprio come il sito francese sovracitato. Fte una foto ai vostri mobili, una foto decente se possibile, decidete un prezzo, decente pure quello, e lo mettete online. La gente vede il vostro annu ncio e se ha bisogno di quel mobile vi contatta via mail o per telefono e si compra il vostro mobile, voi vi fate qualche soldo, loro ottengono il mobile di cui han bisogno e voi traslocate più leggere.
Su questo sito si possono vendere anche elettrodomestici, vestiti e un sacco di altre cose!
3) Inscatolare intelligentemente
A volte non ci si pensa e ci si riduce all’ultimo minuto creando cosi degli scatoloni con dentro dal tostapane al rotolo di carta igienica e quando li si apre nella casa nuova non si ha proprio voglia di svuotarli perché sono troppo disordinati. Il segreto, oltre ad iniziare il trasloco per tempo in modo di non trovarsi a fare tutto all’ultimo minuto, é quello di mettere le cose stanza per stanza. Vi portate un tot di scatoloni in cucina e svuotate tutta la cucina. Poi e solo poi passate al soggiorno e cosi via. In questo modo gli oggetti di una stanza si ritroveranno sempre nella scatola giusta. Scrivete in che stanza li si collocherà nella casa nuova e il gioco é fatto. In realtà il consiglio lo do anche a me stessa perché io da sempre ho un ultimo accidenti di scatolone in cui devo mettere tazze e caffettiera, e stupide cose random che non riesco mai a stipare in un vero ordine.
A volte dovrei ascoltarmi quando dico cose intelligenti, non dite?
4) E gli animali domestici?
Spero tanto per voi che non ne abbiate perché per me il mio gatto é sempre stato un problema, mica posso metterlo in uno scatolone, no? Allora come si fa? Se traslocate in una nuova città lo si puo portare in auto con voi senza troppi bloblemi in una gabbietta ma se traslocate in uno stato diverso?
Per prima cosa informatevi delle leggi di tale stato, se non volete che il vostro piccolo amico peloso sia fermato in frontiera.
Già perché in alcuni stati ci vuole un chip nell’orecchio del vostro gatto, o un passaporto anche per il cane o un boccale di tale taglia epr il vostro pesce, ogni stato perde tempo a scrivere leggi sempre più complesse anche sui nostri animali domestici e se la stradale vi ferma in Italia e che il vostro gatto (il mio) non ha il chip elettronico cosa faccio? Lo lascio alla polizia? Sapete che in alcuni stati possono requisirvi l’animale?!?
Per cui leggete bene le leggi dello stato in cui andate, e cercate nel limite dell’intelligenza, di rispettarle altrimenti voi e gli scatoloni arriverete sani e salvi alla meta ma il vostro animale da compagnia magari si troverà dietro le sbarre (ironicamente) o voi dovrete pagare una multa salata (meno ironicamente).
5) L’ultima lunga mossa!
Una volta che ci siamo sbarazzati del superfluo, che abbiamo fatto gli scatoloni, che ci siamo occupati dell’animaletto e abbiamo rivenduto i mobili di troppo non ci resta che caricare il camion dei traslochi. E anche qui, se vogliamo risparmiare possiamo utilizzare un poco il nostro cervello.
Per prima cosa, mai e poi mai pagare dei traslocatori, Gia nello stesso stato, per passare da est a ovest o da nord a sud vi ci vorrebbero circa 1000 euro, immaginate quanto vi costerebbe un trasloco se steste cambiando paese (e questo sempre stando in Europa) …
Il segreto é prenotare un furgone (da tot metri cubi) presso quelle società che vi affittano pure le auto, o presso alcuni supermercati. Anche se il meglio sarebbe avere un amico che ve ne presta uno di furgone, non tutti abbiamo questa chance. Per cui fare un comparativo( si dice cosi in italiano?) tra più camioncini e scegliete le date e le marche meno care.
Inoltre, per non spendere troppo, potreste cercare di fare tutto il più rapidamente possibile, non solo spenderete di meno di affitto del furgone ma sopprattutto vi sbarazzerete in fretta dei cartoni, e vi posso assicurare che più il trasloco dura nel tempo, meno avrete voglia di svuotare gli scatoloni e vi ritroverete dopo un anno ancora con un solo scatoloneda svuotare, che non solo non avrete mai aperto ma che proprio non aprirete mai più e cosi, vi tirerete scatoloni fantasma da una casa all’altra senza piu sapere cosa nasconde.
Fate quindi in fretta a svuotare i cartoni e a rimontare i mobili. Sarà certo stancante ma per lo meno saprete di essere a casa, nella nuova casa e sarete di certo sollevati a fine lavoro!
Festa della Natura e Terme a Nancy
Come dicevo nell’articolo precedente, ieri per caso siamo capitati davanti ad un parco bellissmo non lontano da casa che non avremmo mai scoperto se non ci fossimo persi come dei pirla.
Questo parco, di circa 8 ettari ospitava in questi giorni la festa della natura, 100 espositori tra giardinieri, bancarelline di fioristi, prodotti per giardini e semi di piante di ogni sorta, e un po’ di bancarelle di prodotti del territorio. La lorena era messa in primo piano su ogni stand ed é stato particolarmente emozionante scoprire un parco cosi grande a nemmeno 5 minuti da casa.
E dire che ho esplorato Nancy in lungo e in largo senza mai spingermi verso il lato ovest della città perché aveva l’aria ininteressante… E invece!!!
E oltre a questo parco (dove per fortuna siamo andati con soli 4 euro in tasca per evitare di comprare assurdità varie come mio solito) abbiamo anche scoperto che Nancy ha delle terme.
Dal 1909 dell’acqua a 36° é sgorgata quasi per magia (o cosi dice il pannello esplicativo) e in questo luogo random della città hanno cotruito una struttura meravigliosa che per l’appunto ora ospita delle terme, note in tutta la regione, tranne ovviamente alla sottoscritta!
Vi lascio qualche foto della manifestazione e delle terme qui sotto.
Con i nostri 4 euro ci siamo comprati solo due bottigliette di birra artigianale, prodotta a meno di 20 chilometri da casa, che aveva l’aria davvero interessante.
Ho un po rimpianto di non essermi portata almeno un paio di euro in più perché c’era anche una bancarella di spezie, tutte colorate e profumatissime che mi diceveno “Comprami, comprami!” e purtroppo, la manifestazione sta chiudendo per cui quelle belle spezie se ne torneranno da dove vengono senza che io abbia potuto farle mie!
E ora vi lascio alle foto mentre mi informo su quando i lavori delle terme finiranno e quando questo posto riaprirà al pubblico perché spero proprio di poterci andare prima di lasciare la città anche perché una giornata alle terme qui costa 18 euro, nulla a che vedere con i prezzi italiani, eh!!!
Misuro la vita in chilometri…
In VENTISETTE anni di vita ho percorso, per terra, per mare e per via aerea tantissimi chilometri completando, o quasi il giro dell’Europa.
Ho deciso che la mia vita si misurerà sempre in chilometri, quelli fatti e quelli ancora da fare, dandomi un nuovo, nuovissimo obiettivo.
Al posto che cercare successi personali e concentrarmi su cosa ho o non ho ancora ottenuto mi sono accorta che la mia vita, fino a questo momento, é stata un susseguirsi di viaggi, scoperte, traslochi, lavori a destra e sinistra in città diverse.
Ho iniziato a viaggiare da piccola, molto molto piccola con i miei genitori ed in seguito ho continuato a farlo da sola.
In totale ho percorso poco meno di 100MILA chilometri.
E ogni momento, ogni viaggio mi ha formata, cambiata e fatta crescere.
Mi sono accorta che volente o nolente, pare che la mia vita sia fatta di questo, conoscere gente e posti nuovi, per poi lasciare queste persone e cambiare posto, iniziare nuove avventure, creare nuovi viaggi.
Per la fine della mia vita, che suppongo e spero, sia ancora lontana, ho ancora molti posti da vedere, ma sopprattutto molti molti chilometri da fare e questo mi rincuora quando mi sento un po’ giù.
Sapere di avere ancora tantissimi chilometri da fare, posti in cui vivere, persone da conoscere.
MA per ora mi prendo una piccola pausa, e dopo 5 anni in Francia, torno all’ovile, anche se solo per qualche mese, o un anno al massimo, chissà!
Per permettere anche a chi vive con me di fare qualche passo nella mia vita, nella vita che avevo prima della Francia, per cui, per chi se lo chiedesse, ecco dove sto per traslocare, per un anno, prima di riprendere il viaggio.