Ricette

Come viaggiare Low Cost

Tra una ricetta e l’altra eccovi qualche piccolo consiglio per esplorare l’Europa senza vuotare il portafoglio.

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Dieci semplici consigli per viaggiare Low Cost, più qualche meta di viaggio e Hotel che potrete visitare per una manciata di euro.
 

1) Se volete viaggiare in aereo cercate di prendervi 5 minuti ogni sera per poter controllare i siti di voli low cost, spesso su Volotea, RyanAir e Easyjet le offerte migliori escono la sera e durano solo pochi giorni, controllando attentamente potrete, a volte, trovare anche voli a soli 6 euro l’andata. Io facendo in questo modo ho potuto spesso viaggiare, accettando orari un po assurdi, ma sempre con un mini budget. Qualche tempo fa sono stata a Roma per meno di 2 euro andata e ritorno. Ebbene si, gli aerei devono essere riempiti e cosi, a volte, all’ultimo minuto, abbassano decisamente i prezzi e si passa da voli a 200 euro a voli realmente economici. Quindi: date un’occhiata ai siti il più frequentemente possibile.

2) Siate conscienti che il viaggio low cost é un viaggio per pochi, pronti a sacrificare qualche comodità pur di viaggiare, scoprire e conoscere. Non aspettatevi quindi hotel 5 stelle e servitori in livrea. Siate pronti ad accettare qualche compromesso. Se non pensate essere questo genere di viaggiatore scegliete un viaggio organizzato.

3) Date un occhio anche ai siti di hotel (come tripadvisor, bookinghotel e altri diecimila) troverete offerte per piccoli hotel simpatici, non lontani dai centri storici della città che avete deciso di visitare, senza dovervi svenare. Se non trovate offerte che vi aggradino, potete sempre ripiegare su ostelli e bed & breakfast, campeggi, o appartamenti. Un ‘altro modo per pernottare a poco prezzo é il couch-surfing, da poco noto anche agli italiani ma che ha preso da tempo piede in tutto il mondo. Se non sapete cos’é ci sono lunghe e dettagliate spiegazioni seguendo questo link: http://www.flashgiovani.it/giramondo/news/11/2184/ , ma in breve é uno scambio di divano, o di appartamento tra privati, nuova frontiera del viaggio low cost.

4) Viaggiate leggeri, il bagaglio a mano é gratuito su tutte le compagnie aeree e vi permette quindi non solo di risparmiare sul prezzo del biglietto in sé e per sé ma anche di risparmiare sull’assicurazione di viaggio, non necessaria in quanto il bagaglio sarà proprio sulla vostra testa, difficile che sia rubato. Un bagaglio in stiva va tra i 15 euro per tratta ai 50 euro su alcune compagnie. Tra andata e ritorno insomma é un bel risparmio.

5) Se siete uomoni (e donne) dallo spirito avventuroso, scegliete di visitare la città senza guida, non solo si risparmia, ma spesso si imparano molte più cose uscendo dai sentieri battuti come si suol dire. La guida vi porterà da un punto A ad un punto B seguendo un percorso predefinito e sicuro, dove non vedrete nulla di cio che non avete già visto in tv o su qualche foto su internet. Per scoprire la vera anima di una città o di un paese io penso sia meglio, evitare questi safe-tour e scegliere un percorso personalizzato, perdersi un po non ha mai fatto male a nessuno.

6) In tutte le città europee esiste il free-day, giorno gratis, in cui si possono visitare musei, castelli e monumenti vari senza spendere un euro. Spesso é la prima domenica del mese il giorno in cui avviene questo miracolo culturale. Se potete quindi scegliete di viaggiare in questi week end, in questo modo la cultura sarà gratuita e alla portata di tutti. Inoltre in Francia, nello specifico, se non avete un lavoro e siete quindi disoccupati o studenti, avrete sempre riduzioni sui biglietti dei musei, castelli e anche dei trenini che vifanno fare il giro della città (in caso di gambe stanche é una soluzione piacevole). Basterà provare grazie alla carta d’identità, o a quella dell’università che siete studenti e il gioco é fatto.

7) Viaggiare low cost, spesso vuol dire “non prendere l’aereo”, in questo caso esistono mille modi per arrivare alla vostra meta spendendo poco, Euroline per esemio é una compagnia di pullman che permette di raggiungere tantissime capitali europee per circa 60 euro andata e ritorno se prendete il biglietto in largo anticipo (i prezzi altrimenti salgono notevolmente). Un altro modo per attraversare l’Europa senza dover vendere un rene é quello di fare car-pooling ovvero dividere un auto con uno o più sconosciuti, qui in Francia e in realtà in tutto il mondo é ormai un metodo davvero conosciuto per viaggiare low cost e si sta lentamente installando anche in Italia.Scegliete un conducente che vada nella vostra stessa direzione grazie a siti appositi e sicuri, pagate con lui la benzina e risparmiate. Inoltre permette la conoscenza di persone davvero interessanti e questo a me non dispiace. Inoltre questi viaggi sono assicurati, se il conducente non si prensenta non dovete sborsare una cippa lippa e se per caso avete già pagato siete rimborsati in 72 ore al massimo.

8) Cercate di partire con lo spirito giusto, con ‘lidea di mangiare quello che il paese vi offre e non volere solo cucina italiana ovunque, spesso e volentieri scoprirete una nuova cucina davvero ottima, e per un prezzo davvero irrisorio. La cucina italiana all’estero é spesso un vero disastro e costa troppo cara. Se non mi credete basta andare sulla subrica Made Out of Italy, sul sito di Cucinare Meglio e leggere qua e là. Preparatevi mentalmente ad assaggiare di tutto e a cercare un po a destra e a manca, troverete piccoli ristorantini sconosciuti e nascosti che vi offriranno il miglio pasto della vostra vita.

9) Pensate al viaggio come ad un’avventura e non ad un susseguirsi di dettagli perfetti. Qualcosa potrà andare storto, siate preparati, non drammatizzate e vedrete che riuscirete a cavarvela. Se l’hotel dovesse essere pieno, siate pronti ad andare in campeggio. Se ci fosse troppa coda da qualche parte siate pronti a pazientare. Spesso é la fretta di avere tutto e subito che ci fa spendere somme ingenti per delle idiozie.

10) Ultimo prezioso consiglio: Scegliete una cifra da spendere prima di partire, se davvero volete viaggiare low cost cercate di restare nel budget previsto. Non viaggiate per farvi un nuovo guardaroba ma per scoprire, imparare, ridere e divertirvi. Se siete di genere a non sopportare gli inconvenienti, a non voler camminare ma solo viaggiare in taxi, beh, semplicemente siete solo un’altra categoria di viaggiatore, non é grave, non é una malattia voler viaggiare nelle comodità, solo, purtroppo non fa per me e quindi non saprei proprio che consiglio darvi.

E ora passiamo ad alcune mete, da me testate, verso le queli viaggiare e restare una settimana o più senza dover vendere organi vitali per pagarvi il viaggio e la permanenza.

lisbona bairroPrimo fra tutti i posti low cost in Europa c’é il Portogallo (Lisbona, l’Algarve, Porto o Coimbra poco importa).In portogallo l’affitto costa poco rispetto ai nostri elevati standar italiani e potrete affittare un ‘appartamentino sul mare, con certe accortezze senza svenarvi. Inoltre i musei, le uscite e i ristoranti costano davvero poco, sopprattutto nella zona centrale del Portogallo. Per 7 euro a testa mangerete in modo abbondante e il pesce sarà fresco. Per arrivarci da Milano per esempio c’é Ryanair che vi lascia a Porto, senza tanti complimenti. Riservando il volo in anticipo lo si puo pagare una quarantina di euro andata e ritorno. La spesa inoltre dura poco per cui se avete la fortuna di restare là più di qualche giorno potrete affittare una casetta, farvi la spesa e girare il Portogallo in auto spendendo davvero davvero poco.

Al secondo posto c’é la Francia ed in particolare la Bretagna. Gli hotel, ostelli, i campeggi e gli appartamenti Ploumanach-bretagneper le vacanze in Bretaglia abbondano e cercando bene potrete cavarvela per una manciata di euro. Ilpesce costa poco, sia al mercato che al ristorante. La visita di musei e castelli é spesso gratuita e quando invece si deve pagare é questione di 2 o 3 euro. Ovvio questo vale per ogni posto in Bretagna tranne il famosissimo Mont Saint Michel che da brava meta turistica vi farà pagare tutto molto caro. Ma anche li, si puo visitare la città gratuitamente, basta scegliere di mangiare panini al posto che al ristorante e potrete visitare questa meta senza svenarvi. In Bretagna inoltre il camping sauvage é tollerato e potrete piantare la vostra tenda quasi ovunque senza nessun problema. La gente é accogliente, il pane é buono e anche se spesso piove, qualche gocciolina non ha mai ucciso nessuno. Potete anche visitare altre regioni francesi a poco prezzo come la Normandia, i Paesi della Loira, ma anche la capitale. Se si cerca bene, a Parigi si possono fare tantissime cose senza perdere un braccio, danimarcabasta essere pazienti e cercare bene. Inoltre, come in quasi tutte le capitali europee si possono visitare imusei gratuitamente in alcuni particolari giorni. Privilegiate per dormire gli ostelli, ce ne sono a 15 euro a notte vicino a Mont Martre e appena mi ricordo dove ho dormito io ve lo scrivo da qualche parte. Per raggiungere Parigi, Nantes, Marsiglia e altre grandi città ci sono la simpatica Ryanair da Milano e Roma ma anche Volotea compagnia spagnola che vende i biglietti a partire da 19 euro la tratta.

Al terzo posto c’é la Danimarca, che é cara per quanto riguarda il pane ma solo perché da loro non é tradizione, se siete pronti a mangiare in modo diverso troverete qualcosa di ottimo per poco prezzo. Kopenagen e Odessa sono magnifiche, giare la città a piedi é semplice e anche li, i musei sono spesso gratuiti. La sirenetta vi aspetta in mezzo al mare, insieme alla casa di Andersen. La capitale offre numerosi hotel e un paio di campeggi low cost. Per arrivarci prediligete l’auto insieme ai vostri amici, alcune compagnie aeree oppure il pullman. I ristoranti tipici costano poco e le porzioni, stando ai miei ricordi sono spesso abbondanti.

Toledo, SpainAl quarto posto ci metterei la Spagna, ma solo se evitiamo la costa brava e Barcellona. Barcello é cara perché é turistica e incentra il suo turismo su giovani sprovveduti che han voglia di bere e dimenticarsi cosa hanno fatto o visto. Ed é anche una delle città europee dove ci sono più borseggi. E più italiani, e non so voi, ma io non vado all’estero per trovarmi a due centimetri dal mio vicino di casa. Ma in spgna c’é Granada, Valencia, Madrid, Toledo… tutte città meravigliose e dove la vita costa poco. Se cercate di vivere non come turisti ma come abitanti del luogo il portafoglio resterà pieno. Se invece fate gli allocchi, la Spagna saprà convincervi facilmente a svuotare tutto il portamonete e magari a ipotecare la vostra casa.

Al quinto e ultimo posto vi consiglio alcuni paesi dell’est Europa. La Croazia costa poco ma ormai tutti ci vanno e anche li si rischia di trovarsi naso a naso con la vicina impicciona che vive sul nostro stesso pianerottolo. Ho recentemente conosciuto una ragazza bosniaca che mi ha spiegato che la capitale della Bosnia germaniacomincia a diventare turistica e sicura. Costa poco ma consiglia di andarci in aereo, perché il viaggio in macchina in mezzo ai detriti della guerra puo impressionare i più sensibili. Visto pero’ che noi viaggiamo per imparare credo che anche l’opzione auto o treno non sia da sottovalutare. Gli ostelli costano l’equivalente di 7 euro a notte. Non male direi. Altri paesi super economici, quando le cose le si fanno bene e in anticipo sono la Polonia, la Germania e l‘Austria. Ma anche qui, cercate di prenotare gli hotel in anticipo e di ascoltare i
consigli di chi ci é già stato. Perché come quasi ovunque potreste farvi fregare e spendere cifre “da turisti” come facciamo noi a Venezia con i poveri malcapitati.

Da ultimo ecco la lista delle DIECI Città meno care d’Europa in cui vivere, mete più o meno note ma sempre interessanti da conoscere ed espolrare da turisti o anche da emigranti. Classifica stilata dall’ European Backpacker Index.

1) Sofia (in Bulgaria)

2) Cracovia (Polonia)

3) Budapest (Ungheria)

4) Varsavia (sempre in Polonia)

5) Bucarest (Romania)

6) Istanbul (Turchia)

7) San Petroburgo (Russia)

8) Praga (Repubblica Ceca)

9) Zagabria (Croazia)

10) Mosca (Russia)

E con questo credo di aver concluso quello che volevo dirvi… Ah, no un ultimo consiglio… l’unico paese europeo dove non potrete mai e poi mai fare delle vacanze low cost é il Lussemburgo, dove l’hotel meno caro vi costerà 100 euro a notte, il ristorante più farlocco vi costerà 40 euro a testa e i parcheggi costano più che a Parigi e Venezia messe insieme. Un caffé in un bar sfigatello costerà 2,80 euro, un panino 7 euro e anche la spesa costa di più che nel resto dell’europa. Tutto vi costerà caro, tranne la benzina che é a 1,10 euro al litro.

E ora ho davvero finito!

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Come viaggiare Low Cost

Tra una ricetta e l’altra eccovi qualche piccolo consiglio per esplorare l’Europa senza vuotare il portafoglio.

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Dieci semplici consigli per viaggiare Low Cost, più qualche meta di viaggio e Hotel che potrete visitare per una manciata di euro.
 

1) Se volete viaggiare in aereo cercate di prendervi 5 minuti ogni sera per poter controllare i siti di voli low cost, spesso su Volotea, RyanAir e Easyjet le offerte migliori escono la sera e durano solo pochi giorni, controllando attentamente potrete, a volte, trovare anche voli a soli 6 euro l’andata. Io facendo in questo modo ho potuto spesso viaggiare, accettando orari un po assurdi, ma sempre con un mini budget. Qualche tempo fa sono stata a Roma per meno di 2 euro andata e ritorno. Ebbene si, gli aerei devono essere riempiti e cosi, a volte, all’ultimo minuto, abbassano decisamente i prezzi e si passa da voli a 200 euro a voli realmente economici. Quindi: date un’occhiata ai siti il più frequentemente possibile.

2) Siate conscienti che il viaggio low cost é un viaggio per pochi, pronti a sacrificare qualche comodità pur di viaggiare, scoprire e conoscere. Non aspettatevi quindi hotel 5 stelle e servitori in livrea. Siate pronti ad accettare qualche compromesso. Se non pensate essere questo genere di viaggiatore scegliete un viaggio organizzato.

3) Date un occhio anche ai siti di hotel (come tripadvisor, bookinghotel e altri diecimila) troverete offerte per piccoli hotel simpatici, non lontani dai centri storici della città che avete deciso di visitare, senza dovervi svenare. Se non trovate offerte che vi aggradino, potete sempre ripiegare su ostelli e bed & breakfast, campeggi, o appartamenti. Un ‘altro modo per pernottare a poco prezzo é il couch-surfing, da poco noto anche agli italiani ma che ha preso da tempo piede in tutto il mondo. Se non sapete cos’é ci sono lunghe e dettagliate spiegazioni seguendo questo link: http://www.flashgiovani.it/giramondo/news/11/2184/ , ma in breve é uno scambio di divano, o di appartamento tra privati, nuova frontiera del viaggio low cost.

4) Viaggiate leggeri, il bagaglio a mano é gratuito su tutte le compagnie aeree e vi permette quindi non solo di risparmiare sul prezzo del biglietto in sé e per sé ma anche di risparmiare sull’assicurazione di viaggio, non necessaria in quanto il bagaglio sarà proprio sulla vostra testa, difficile che sia rubato. Un bagaglio in stiva va tra i 15 euro per tratta ai 50 euro su alcune compagnie. Tra andata e ritorno insomma é un bel risparmio.

5) Se siete uomoni (e donne) dallo spirito avventuroso, scegliete di visitare la città senza guida, non solo si risparmia, ma spesso si imparano molte più cose uscendo dai sentieri battuti come si suol dire. La guida vi porterà da un punto A ad un punto B seguendo un percorso predefinito e sicuro, dove non vedrete nulla di cio che non avete già visto in tv o su qualche foto su internet. Per scoprire la vera anima di una città o di un paese io penso sia meglio, evitare questi safe-tour e scegliere un percorso personalizzato, perdersi un po non ha mai fatto male a nessuno.

6) In tutte le città europee esiste il free-day, giorno gratis, in cui si possono visitare musei, castelli e monumenti vari senza spendere un euro. Spesso é la prima domenica del mese il giorno in cui avviene questo miracolo culturale. Se potete quindi scegliete di viaggiare in questi week end, in questo modo la cultura sarà gratuita e alla portata di tutti. Inoltre in Francia, nello specifico, se non avete un lavoro e siete quindi disoccupati o studenti, avrete sempre riduzioni sui biglietti dei musei, castelli e anche dei trenini che vifanno fare il giro della città (in caso di gambe stanche é una soluzione piacevole). Basterà provare grazie alla carta d’identità, o a quella dell’università che siete studenti e il gioco é fatto.

7) Viaggiare low cost, spesso vuol dire “non prendere l’aereo”, in questo caso esistono mille modi per arrivare alla vostra meta spendendo poco, Euroline per esemio é una compagnia di pullman che permette di raggiungere tantissime capitali europee per circa 60 euro andata e ritorno se prendete il biglietto in largo anticipo (i prezzi altrimenti salgono notevolmente). Un altro modo per attraversare l’Europa senza dover vendere un rene é quello di fare car-pooling ovvero dividere un auto con uno o più sconosciuti, qui in Francia e in realtà in tutto il mondo é ormai un metodo davvero conosciuto per viaggiare low cost e si sta lentamente installando anche in Italia.Scegliete un conducente che vada nella vostra stessa direzione grazie a siti appositi e sicuri, pagate con lui la benzina e risparmiate. Inoltre permette la conoscenza di persone davvero interessanti e questo a me non dispiace. Inoltre questi viaggi sono assicurati, se il conducente non si prensenta non dovete sborsare una cippa lippa e se per caso avete già pagato siete rimborsati in 72 ore al massimo.

8) Cercate di partire con lo spirito giusto, con ‘lidea di mangiare quello che il paese vi offre e non volere solo cucina italiana ovunque, spesso e volentieri scoprirete una nuova cucina davvero ottima, e per un prezzo davvero irrisorio. La cucina italiana all’estero é spesso un vero disastro e costa troppo cara. Se non mi credete basta andare sulla subrica Made Out of Italy, sul sito di Cucinare Meglio e leggere qua e là. Preparatevi mentalmente ad assaggiare di tutto e a cercare un po a destra e a manca, troverete piccoli ristorantini sconosciuti e nascosti che vi offriranno il miglio pasto della vostra vita.

9) Pensate al viaggio come ad un’avventura e non ad un susseguirsi di dettagli perfetti. Qualcosa potrà andare storto, siate preparati, non drammatizzate e vedrete che riuscirete a cavarvela. Se l’hotel dovesse essere pieno, siate pronti ad andare in campeggio. Se ci fosse troppa coda da qualche parte siate pronti a pazientare. Spesso é la fretta di avere tutto e subito che ci fa spendere somme ingenti per delle idiozie.

10) Ultimo prezioso consiglio: Scegliete una cifra da spendere prima di partire, se davvero volete viaggiare low cost cercate di restare nel budget previsto. Non viaggiate per farvi un nuovo guardaroba ma per scoprire, imparare, ridere e divertirvi. Se siete di genere a non sopportare gli inconvenienti, a non voler camminare ma solo viaggiare in taxi, beh, semplicemente siete solo un’altra categoria di viaggiatore, non é grave, non é una malattia voler viaggiare nelle comodità, solo, purtroppo non fa per me e quindi non saprei proprio che consiglio darvi.

E ora passiamo ad alcune mete, da me testate, verso le queli viaggiare e restare una settimana o più senza dover vendere organi vitali per pagarvi il viaggio e la permanenza.

lisbona bairroPrimo fra tutti i posti low cost in Europa c’é il Portogallo (Lisbona, l’Algarve, Porto o Coimbra poco importa).In portogallo l’affitto costa poco rispetto ai nostri elevati standar italiani e potrete affittare un ‘appartamentino sul mare, con certe accortezze senza svenarvi. Inoltre i musei, le uscite e i ristoranti costano davvero poco, sopprattutto nella zona centrale del Portogallo. Per 7 euro a testa mangerete in modo abbondante e il pesce sarà fresco. Per arrivarci da Milano per esempio c’é Ryanair che vi lascia a Porto, senza tanti complimenti. Riservando il volo in anticipo lo si puo pagare una quarantina di euro andata e ritorno. La spesa inoltre dura poco per cui se avete la fortuna di restare là più di qualche giorno potrete affittare una casetta, farvi la spesa e girare il Portogallo in auto spendendo davvero davvero poco.

Al secondo posto c’é la Francia ed in particolare la Bretagna. Gli hotel, ostelli, i campeggi e gli appartamenti Ploumanach-bretagneper le vacanze in Bretaglia abbondano e cercando bene potrete cavarvela per una manciata di euro. Ilpesce costa poco, sia al mercato che al ristorante. La visita di musei e castelli é spesso gratuita e quando invece si deve pagare é questione di 2 o 3 euro. Ovvio questo vale per ogni posto in Bretagna tranne il famosissimo Mont Saint Michel che da brava meta turistica vi farà pagare tutto molto caro. Ma anche li, si puo visitare la città gratuitamente, basta scegliere di mangiare panini al posto che al ristorante e potrete visitare questa meta senza svenarvi. In Bretagna inoltre il camping sauvage é tollerato e potrete piantare la vostra tenda quasi ovunque senza nessun problema. La gente é accogliente, il pane é buono e anche se spesso piove, qualche gocciolina non ha mai ucciso nessuno. Potete anche visitare altre regioni francesi a poco prezzo come la Normandia, i Paesi della Loira, ma anche la capitale. Se si cerca bene, a Parigi si possono fare tantissime cose senza perdere un braccio, danimarcabasta essere pazienti e cercare bene. Inoltre, come in quasi tutte le capitali europee si possono visitare imusei gratuitamente in alcuni particolari giorni. Privilegiate per dormire gli ostelli, ce ne sono a 15 euro a notte vicino a Mont Martre e appena mi ricordo dove ho dormito io ve lo scrivo da qualche parte. Per raggiungere Parigi, Nantes, Marsiglia e altre grandi città ci sono la simpatica Ryanair da Milano e Roma ma anche Volotea compagnia spagnola che vende i biglietti a partire da 19 euro la tratta.

Al terzo posto c’é la Danimarca, che é cara per quanto riguarda il pane ma solo perché da loro non é tradizione, se siete pronti a mangiare in modo diverso troverete qualcosa di ottimo per poco prezzo. Kopenagen e Odessa sono magnifiche, giare la città a piedi é semplice e anche li, i musei sono spesso gratuiti. La sirenetta vi aspetta in mezzo al mare, insieme alla casa di Andersen. La capitale offre numerosi hotel e un paio di campeggi low cost. Per arrivarci prediligete l’auto insieme ai vostri amici, alcune compagnie aeree oppure il pullman. I ristoranti tipici costano poco e le porzioni, stando ai miei ricordi sono spesso abbondanti.

Toledo, SpainAl quarto posto ci metterei la Spagna, ma solo se evitiamo la costa brava e Barcellona. Barcello é cara perché é turistica e incentra il suo turismo su giovani sprovveduti che han voglia di bere e dimenticarsi cosa hanno fatto o visto. Ed é anche una delle città europee dove ci sono più borseggi. E più italiani, e non so voi, ma io non vado all’estero per trovarmi a due centimetri dal mio vicino di casa. Ma in spgna c’é Granada, Valencia, Madrid, Toledo… tutte città meravigliose e dove la vita costa poco. Se cercate di vivere non come turisti ma come abitanti del luogo il portafoglio resterà pieno. Se invece fate gli allocchi, la Spagna saprà convincervi facilmente a svuotare tutto il portamonete e magari a ipotecare la vostra casa.

Al quinto e ultimo posto vi consiglio alcuni paesi dell’est Europa. La Croazia costa poco ma ormai tutti ci vanno e anche li si rischia di trovarsi naso a naso con la vicina impicciona che vive sul nostro stesso pianerottolo. Ho recentemente conosciuto una ragazza bosniaca che mi ha spiegato che la capitale della Bosnia germaniacomincia a diventare turistica e sicura. Costa poco ma consiglia di andarci in aereo, perché il viaggio in macchina in mezzo ai detriti della guerra puo impressionare i più sensibili. Visto pero’ che noi viaggiamo per imparare credo che anche l’opzione auto o treno non sia da sottovalutare. Gli ostelli costano l’equivalente di 7 euro a notte. Non male direi. Altri paesi super economici, quando le cose le si fanno bene e in anticipo sono la Polonia, la Germania e l‘Austria. Ma anche qui, cercate di prenotare gli hotel in anticipo e di ascoltare i
consigli di chi ci é già stato. Perché come quasi ovunque potreste farvi fregare e spendere cifre “da turisti” come facciamo noi a Venezia con i poveri malcapitati.

Da ultimo ecco la lista delle DIECI Città meno care d’Europa in cui vivere, mete più o meno note ma sempre interessanti da conoscere ed espolrare da turisti o anche da emigranti. Classifica stilata dall’ European Backpacker Index.

1) Sofia (in Bulgaria)

2) Cracovia (Polonia)

3) Budapest (Ungheria)

4) Varsavia (sempre in Polonia)

5) Bucarest (Romania)

6) Istanbul (Turchia)

7) San Petroburgo (Russia)

8) Praga (Repubblica Ceca)

9) Zagabria (Croazia)

10) Mosca (Russia)

E con questo credo di aver concluso quello che volevo dirvi… Ah, no un ultimo consiglio… l’unico paese europeo dove non potrete mai e poi mai fare delle vacanze low cost é il Lussemburgo, dove l’hotel meno caro vi costerà 100 euro a notte, il ristorante più farlocco vi costerà 40 euro a testa e i parcheggi costano più che a Parigi e Venezia messe insieme. Un caffé in un bar sfigatello costerà 2,80 euro, un panino 7 euro e anche la spesa costa di più che nel resto dell’europa. Tutto vi costerà caro, tranne la benzina che é a 1,10 euro al litro.

E ora ho davvero finito!

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Tutto ma proprio tutto sui Barbecue

Finalmente il tempo ci permette di stare fuori, nei giardini, nei parchi pubblici, di occupare i cortili, o anche solo i nostri balconi.

Qualche settimana fa vi ho proposto tutto sul Pic Nic, ora invece vi voglio offrire qualche idea per un barbeque (o barbeCue che dir si voglia) diverso, per una bella grigliata che esca dall’ordinario, per chi ha voglia di personalizzare questo tipo di pasto che a volte, altrimenti, potrebbe rivelarsi un po banale.

In america il barbeque pare essere l’attività preferita dei cittadini, ma in realtà l’origine del termine é spagnola.

Anche se ovviamente, la pratica di cuocere la carne sul fuoco é vecchia come il mondo (o quasi), qui vi parlo della concezione moderna del termine!

Secondo l’Oxford English Dictionary, la parola barbeque deriva dal termine “barbacoa” , parola, appunto, spagnola.

Secondo questa lingua, l’attuale termine brabacoa indica la struttura di canne o rami verdi che formano una griglia sotto la quale viene posto il fuoco e in cui vengono cotti i cibi.

E ora passiamo ad alcune ricette, sperimentate e approvate per poter fare una super grigliata.

Spiedini di Manzo al paté d’olive: PicsArt_1398251103497

Tagliate il manzo a fettine sottili e metteteli in un piatto.

Cospargetele con il paté di olive verdi e del pepe.

Coprite con un filo di olio e  mescolate. Mettete il tutto sugli spiedini e lasciatele riposare per circa un quarto d’ora in modo che prendano bene il gusto delle olive.

Quando le metterete sulla griglia fate attenzione alla cottura ma in circa 10 minuti dovrebbero essere pronte.

Spiedini di Agnello alle erbe:

Tagliate l’agnello a cubetti di 2,5 cm e poi mescolatela con  olio d’oliva, erbe di provenza, aglio sminuzzato, prezzemolo e coriandolo.

Lasciate marinare per 2 ore a temperatura ambiente o conservare in frigorifero fino a quando vorrete metterle sulla griglia. Se vi va aggiungete anche qualche rametto di rosmarino, appoggiato sulla griglia del barbeque tra uno spiedino e l’altro. Oppure per aggiungere un po di sapore potete mettere anche del peperone giallo o rosso, del lardo, o anche degli spicchi d’aglio interi.

Spiedini di pollo e pancetta:

Proprio come quando si fanno gli involtini di carne da mettere in padella con il burro, potete seguire la stessa ricetta con pollo, salvia e pancetta e poi infilare il tutto sugli spiedini e farli grigliare, e cosi, con la stessa ricetta otterrete due sapori e due risultati diversi.

Per chi preferisce il pesce invece ho pensato di proporvi due ricette.PicsArt_1398251284245

Spiedini di gamberi:

Pulite i vostri gamberi e metteteli sulle “brochettes” poi adagiateli in un piatto largo e profondo e copriteli di salsa di soia dolce e qualche – come si dice?- grano di sesamo? seme di sesamo? insomma ci siamo capiti spero.

Lasciateli poi marinare per circa una mezz’ora e poi passateli un paio di minuti al barbeque. Il risultato é eccellente e la ricetta é facilissima!

Orata alla griglia:

Pulite e deliscate l’orata e “farcitela” con del timo.

Mettete un filo di olio e fatela cuocere, cosi com’é sul vostro BBQ! Facile, rapida, e meravigliosa.

E poi per chi é vegetariano, o semplicemente ha voglia di verdure.

Melanzane grigliate:

Lavate le melanzane a mantenete la pelle.

Tagliatele a strisce nel senso della lunghezza. Sale, pepe e olio.

E poi si puo giocare con qualche spezia, le melanzane si sposano bene con il curry, con l’erba cipollina, con il basilico e il prezzemolo.

Scegliete quindi l’erba che volete o anche un mix di più spezie e lasciate marinare per circa un quarto d’ora.

Cuocetele poi cinque minuti da ogni lato sulla griglia calda.

Spiedini di verdure:

Tagliate i funghi a fettine, le cipolle, i peperoni (giallo, verde, rosso, poco importa), tagliate anche le zucchine a rondelle, lavate i pomodori cigliegini e mettete il tutto sugli spiedini, Sale, pepe e olio e sono pronti per passare sulla griglia. Yummy! il tocco in più? Le erbe di provenza!

E come dolce???

Banane al cioccolato:

Aprite le banane senza togliere la buccia, tagliandole per il lungo.

Allargate un po l’apertura e mettete all’interno dei pezzettini di cioccolato. Fate cuocere all’unilaterale sulla griglia. Questo é anche un modo per utilizzare le tonnellate di cioccolato che vi resteranno in casa dopo la tradizionale apertura delle uova di Pasqua.

 

Parlando invece dei posti che preferisco e che potrei suggerirvi per fare un super barbeque, oltre al giardino di casa ovviamente, qui in Frnacia ci sono alcune spiaggie dove é autorizzato fare un falo’ di quelli veri con i sassetti intorno,  ed esistono dei parchi con delle griglie già pronte per tutti.
Se invece volete portarvi dietro il vostro personale barbecue potrete usarlo praticamente ovunque anche se due o tre posti valgono più la pena di altri.
 
Ecco i miei top-place francesi dove fare una grigliata:
 
Il primo é a Nantes, dove ho vissuto per circa 4 anni. Qui, o meglio, là, sull’île di Beaulieu (letteralmente bel-luogo) ci sono griglie libere e a diposizione di tutti, un parco vasto, giochi per i bambini e il tutto si affaccia sulla Loira da entrambi i lati (essendo un’isola)!
 
ile de nantes
 
Il secondo posto é vicino a Bordeaux, una duna di sabbia, detta Dune de Pyla (o Pilat) altissima che si affaccia da un lato sull’oceano e dall’altro sulla foresta. Bel posto, emozionante una volta che vi sarete arrampicati fin lassù. Unico neo, portatevi il vostro barbecue da casa e cercate di non dimenticare le cose in auto, il parcheggio non é proprio vicinissimo e una volta saliti non si ha più voglia di scendere.
 
dune de pyla
 
 
Il terzo posto, e ultimo per questo articolo é vicino a Rennes, in Bretagna, le parc de Brequigny, un parco che si affaccia sull’acqua, fino a poco fa offriva anche delle griglie già pronte per il libro utilizzo dei vari turisti ma al giorno d’oggi non lo so più per cui vi consiglio di portare con voi il barbeque portatile.
Parc Brequigny
 
E questo per quanto riguarda la Francia é tutto, ovvio di posti ce ne sarebbero molti altri ma mica posso farvi una lista infinita altrimenti vi addormentate e sul blog non ci tornate più … e in Italia? qualcuno conosce quelche bel posto? Io purtroppo non ci vivo da un po’ e non saprei proprio dove consigliarvi di andare per cui se vi va, aiutatemi a stilare una lista di 3 o 4 super-barbecue-places!
 
 

 

Tutto ma proprio tutto sui Barbecue

Finalmente il tempo ci permette di stare fuori, nei giardini, nei parchi pubblici, di occupare i cortili, o anche solo i nostri balconi.

Qualche settimana fa vi ho proposto tutto sul Pic Nic, ora invece vi voglio offrire qualche idea per un barbeque (o barbeCue che dir si voglia) diverso, per una bella grigliata che esca dall’ordinario, per chi ha voglia di personalizzare questo tipo di pasto che a volte, altrimenti, potrebbe rivelarsi un po banale.

In america il barbeque pare essere l’attività preferita dei cittadini, ma in realtà l’origine del termine é spagnola.

Anche se ovviamente, la pratica di cuocere la carne sul fuoco é vecchia come il mondo (o quasi), qui vi parlo della concezione moderna del termine!

Secondo l’Oxford English Dictionary, la parola barbeque deriva dal termine “barbacoa” , parola, appunto, spagnola.

Secondo questa lingua, l’attuale termine brabacoa indica la struttura di canne o rami verdi che formano una griglia sotto la quale viene posto il fuoco e in cui vengono cotti i cibi.

E ora passiamo ad alcune ricette, sperimentate e approvate per poter fare una super grigliata.

Spiedini di Manzo al paté d’olive: PicsArt_1398251103497

Tagliate il manzo a fettine sottili e metteteli in un piatto.

Cospargetele con il paté di olive verdi e del pepe.

Coprite con un filo di olio e  mescolate. Mettete il tutto sugli spiedini e lasciatele riposare per circa un quarto d’ora in modo che prendano bene il gusto delle olive.

Quando le metterete sulla griglia fate attenzione alla cottura ma in circa 10 minuti dovrebbero essere pronte.

Spiedini di Agnello alle erbe:

Tagliate l’agnello a cubetti di 2,5 cm e poi mescolatela con  olio d’oliva, erbe di provenza, aglio sminuzzato, prezzemolo e coriandolo.

Lasciate marinare per 2 ore a temperatura ambiente o conservare in frigorifero fino a quando vorrete metterle sulla griglia. Se vi va aggiungete anche qualche rametto di rosmarino, appoggiato sulla griglia del barbeque tra uno spiedino e l’altro. Oppure per aggiungere un po di sapore potete mettere anche del peperone giallo o rosso, del lardo, o anche degli spicchi d’aglio interi.

Spiedini di pollo e pancetta:

Proprio come quando si fanno gli involtini di carne da mettere in padella con il burro, potete seguire la stessa ricetta con pollo, salvia e pancetta e poi infilare il tutto sugli spiedini e farli grigliare, e cosi, con la stessa ricetta otterrete due sapori e due risultati diversi.

Per chi preferisce il pesce invece ho pensato di proporvi due ricette.PicsArt_1398251284245

Spiedini di gamberi:

Pulite i vostri gamberi e metteteli sulle “brochettes” poi adagiateli in un piatto largo e profondo e copriteli di salsa di soia dolce e qualche – come si dice?- grano di sesamo? seme di sesamo? insomma ci siamo capiti spero.

Lasciateli poi marinare per circa una mezz’ora e poi passateli un paio di minuti al barbeque. Il risultato é eccellente e la ricetta é facilissima!

Orata alla griglia:

Pulite e deliscate l’orata e “farcitela” con del timo.

Mettete un filo di olio e fatela cuocere, cosi com’é sul vostro BBQ! Facile, rapida, e meravigliosa.

E poi per chi é vegetariano, o semplicemente ha voglia di verdure.

Melanzane grigliate:

Lavate le melanzane a mantenete la pelle.

Tagliatele a strisce nel senso della lunghezza. Sale, pepe e olio.

E poi si puo giocare con qualche spezia, le melanzane si sposano bene con il curry, con l’erba cipollina, con il basilico e il prezzemolo.

Scegliete quindi l’erba che volete o anche un mix di più spezie e lasciate marinare per circa un quarto d’ora.

Cuocetele poi cinque minuti da ogni lato sulla griglia calda.

Spiedini di verdure:

Tagliate i funghi a fettine, le cipolle, i peperoni (giallo, verde, rosso, poco importa), tagliate anche le zucchine a rondelle, lavate i pomodori cigliegini e mettete il tutto sugli spiedini, Sale, pepe e olio e sono pronti per passare sulla griglia. Yummy! il tocco in più? Le erbe di provenza!

E come dolce???

Banane al cioccolato:

Aprite le banane senza togliere la buccia, tagliandole per il lungo.

Allargate un po l’apertura e mettete all’interno dei pezzettini di cioccolato. Fate cuocere all’unilaterale sulla griglia. Questo é anche un modo per utilizzare le tonnellate di cioccolato che vi resteranno in casa dopo la tradizionale apertura delle uova di Pasqua.

 

Parlando invece dei posti che preferisco e che potrei suggerirvi per fare un super barbeque, oltre al giardino di casa ovviamente, qui in Frnacia ci sono alcune spiaggie dove é autorizzato fare un falo’ di quelli veri con i sassetti intorno,  ed esistono dei parchi con delle griglie già pronte per tutti.
Se invece volete portarvi dietro il vostro personale barbecue potrete usarlo praticamente ovunque anche se due o tre posti valgono più la pena di altri.
 
Ecco i miei top-place francesi dove fare una grigliata:
 
Il primo é a Nantes, dove ho vissuto per circa 4 anni. Qui, o meglio, là, sull’île di Beaulieu (letteralmente bel-luogo) ci sono griglie libere e a diposizione di tutti, un parco vasto, giochi per i bambini e il tutto si affaccia sulla Loira da entrambi i lati (essendo un’isola)!
 
ile de nantes
 
Il secondo posto é vicino a Bordeaux, una duna di sabbia, detta Dune de Pyla (o Pilat) altissima che si affaccia da un lato sull’oceano e dall’altro sulla foresta. Bel posto, emozionante una volta che vi sarete arrampicati fin lassù. Unico neo, portatevi il vostro barbecue da casa e cercate di non dimenticare le cose in auto, il parcheggio non é proprio vicinissimo e una volta saliti non si ha più voglia di scendere.
 
dune de pyla
 
 
Il terzo posto, e ultimo per questo articolo é vicino a Rennes, in Bretagna, le parc de Brequigny, un parco che si affaccia sull’acqua, fino a poco fa offriva anche delle griglie già pronte per il libro utilizzo dei vari turisti ma al giorno d’oggi non lo so più per cui vi consiglio di portare con voi il barbeque portatile.
Parc Brequigny
 
E questo per quanto riguarda la Francia é tutto, ovvio di posti ce ne sarebbero molti altri ma mica posso farvi una lista infinita altrimenti vi addormentate e sul blog non ci tornate più … e in Italia? qualcuno conosce quelche bel posto? Io purtroppo non ci vivo da un po’ e non saprei proprio dove consigliarvi di andare per cui se vi va, aiutatemi a stilare una lista di 3 o 4 super-barbecue-places!
 
 

 

Quando conosci Minnie… Alla scoperta di Disneyland

minnie-lanvin-crdit-disneylandparisIeri vi ho lasciato un post un po enigmatico ma credo che l’avrete capito tutti dove sono stata… insomma, ero a parigi, vi ho messo mezza testa di topolino come indizio, anche il più distratto avrebbe capito che me ne sono andata a fare un giro a EuroDisney…

Disneyland tutti lo conosciamo, questo mondo fantastico, questo  luogo dove tutti, grandi e piccini, si sentono immersi nella fantasia e nell’imaginazione e circondati dalla magia che il signor Walt ha saputo inventare…

E proprio perché tutti conoscono Disneyland, io ho deciso di andare un po controcorrente, e di parlarvi di del dietro le quinte, di quello che ancora non sapete, di tutto quello che avreste sempre voluto chiedere ma che non avete mai osato domandare.

Disney, il dietro le quinte…

E questo grazie alla mia conoscenza ormai pluriennale con Minnie, (da qui la lettura é sconsigliata ai bambini) o per lo meno con una Minnie.

E, cominciando dalle persone che lavorano per Disney, proprio come la mia Minnie personale, vi diro che il parco d’attrazioni più grande e importante d’Europa offre lavoro a

photo-hotel

più di 14MILA posti di lavoro, tra coloro che lavorano direttamente nel parco (guide, camerieri, cuochi, personaggi, ballerini, animatori, customer service, e chi più ne ha più ne metta) e coloro che lavorano per il parco ma dall’esterno, quello che fornisce le lampadine per esempio, ma anche tutti quelli che lavorano nella fantastica e reale Disneyland…

Eh si, perché a Parigi esiste una vera e propria cittadina appartenenete a Disney dove sembra di vivere in una realtà parallela.

Questo posto dall’aria un po americana e che sembra davvero  un set di un film é in realtà un villaggio magnifico ma reale, con bellissimi palazzi, giardini puliti, e commerci variopinti, centri commerciali e perfino un cinema.

montevrain_a_25_km_de_paris_magnifique_demeure_de_style_cottage_anglais_99149979341006026

E cammiando per le strade di questo paesino a meno di due chilometri dal parco d’attrazione si sente e si respira la mano e lo stile di Disney… e sapete perché? Perché é Disney, tutti i terreni appartengono ai proprietari di Mickey, ed é probabilmente Topolino stesso che da il permesso di costruire sul suo suolo.

Un luogo dove vivere e lavorare stando fuori dal tempo, come in quei film tipo “L’uomo creo’  la donna” e “Il prigioniero”, quei posti in cui ti guardi intorno e non puoi non pensare che sia tutto finto, costruito ad hoc per un film di fantascienza, e poi scopri che é vero e che non puoi piu tirartene fuori. MA anche questo fa parte della magia Disney,no?

E poi, un’altra cosa di cui volevo parlarvi é questo soggetto che fino a poco fa era tabù ma che ormai é stato già discusso su molti blog francesi prima del mio, e che é perfino passato alla televisione da queste parti, proprio qualche settimana fa…

I 1001 segreti di Disneyland Paris… hidden_mickey5

Allora, io di segreti non ne conosco esattamente MILLE-E-UNO … ma qualcuno lo so e ho deciso di condividerlo con voi in una serie di nuovi post che cominciano oggi.

Questi segreti li conoscevo prima di arrivare al parco Disney per la mia terza esperienza alle prese con Topolino, Pippi e Paperino. ben prima di averne parlato con Minnie questo fine settimana, perché come dicevo la tv francese ne ha fatto un documentario poco fa ma pare che in Italia questo non sia ancora noto per cui eccovi qualche anteprima…

Premetto che questi ” segreti” non toglieranno nulla alla magia Disney, anzi, al massimo io credo che ne aggiungano di magia, di mistero e di voglia di tornarci, con gli occhi di un adulto e vedere tutte queste cose con i vostri occhi.

30d0pduc

Allora, lo sapevate che all’interno del parco ci sono decine di teste di Topolino nascoste ovunque? Sono le Hidden Mickey che fanno tanto parlare i più grandi fan della banda di Topolino.

Ce ne sono ovunque nel parco, più o meno visibili, certi sono facili da trovare anche da soli, ad occhio nudo ma per altri ci vuole una guida che ve li mostri personalmente, e per me vale la pena di tornare a Disney anche solo per questo, una caccia al tesoro a regola d’arte immersi nella magia.

Inoltre non sono ci sono solo dei Mickey nascosti in ogni parco ma ce ne sono anche in tutti i film d’animazione a partire dal Re Leone alla Sirenetta fino ai lungometraggi più recenti.

Chi di voi ne ha già visti? Chi ne ha trovato qualcuno? Se vi va di partecipare alla caccia al Topolino non esitate a mandarmi delle foto o a scrivere nei commenti dove le avete viste, io sono davvero curiosa.

la_petite_sirene_hm

Mireille Dumas, giornalista francese, ha realizzato un reportage su tutto il dietro le quinte del parco. Per chi capisce il francese vi lascio il link del documentario, più di un’ora e mezza di segreti, scoperte e informazioni esclusive sulla magia Disney.

https://www.youtube.com/watch?v=W5sNXQIG70c

101130053828825820

Il parco permette, grazie a una particolare attenzione ai dettagli di immergersi per uno o più giorni, in un mondo senza tempo, creato ad hoc per rendervi felici, farvi tornare bambini e farvi vivere in un sogno incantato per qualche ora.

Più di 100 nazionalità e 20 lingue parlate per tutti i dipendenti di Disneyland, un mondo più complesso di quello mostrato al pubblico, un mondo di perfezione, attenzione ai dettagli e sorrisi accoglie un pubblico sempre più numeroso.

Gli hotel hanno più di 2000 camere, i dependenti sono migliaia e le attrazzioni sono in continuo aumento e tutto funziona, un po per magia, in modo perfettamente sincronizzato, Disney offre tutto quello che cercate anche una volta adulti.

I “clienti”, il pubblico insomma, lascia il cervello fuori dai cancelli del parco come ha ironicamente detto la mia Minnie personale, tutti, proprio tutti dimenticano la loro vita, i loro problemi e cadono immancambilmente in una spirale di musica e felicità, in un mondo incantato e vivono, anche se per poche ore in un mondo senza problemi ne drammi.

Per quelli che invece lavorano all’interno della grande azienda Disney la vita un po irrreale li segue anche fuori dal parco, il loro lavoro, i loro costumi, le loro case, tutto é Disney. Per questo motivo sono pochi coloro che resistono per più di 5 anni nel parco.

Ad un certo punto ci si sente intrappolati in una bolla, lontani dalla realtà della vita vera e si va a cercare un lavoro altrove.

Quello che pero’ succede spesso é che una volta visto il mondo fuori da Disney si vuole tornare nel parco, lavorarci di nuovo, perché nulla vale la magia che il signor Walt ha saputo abilmente creare, altro che Merlino, Gandal o David Copperfild, Mister Diney, é il vero mago dei nostri tempi, un uomo che dal nulla ha saputo immaginare e costruire un sogno,diventato ormai una tradizione, che coinvogle donne e uomini di ogni età.

disneymagic

E per questo primo post su Disneyland Paris é tutto, spero che questi piccoli segreti vi siano piaciuti, e appuntamento alla prossima settimana per il seguito delle avventure di Topolino & CO.

Quando conosci Minnie… Alla scoperta di Disneyland

minnie-lanvin-crdit-disneylandparisIeri vi ho lasciato un post un po enigmatico ma credo che l’avrete capito tutti dove sono stata… insomma, ero a parigi, vi ho messo mezza testa di topolino come indizio, anche il più distratto avrebbe capito che me ne sono andata a fare un giro a EuroDisney…

Disneyland tutti lo conosciamo, questo mondo fantastico, questo  luogo dove tutti, grandi e piccini, si sentono immersi nella fantasia e nell’imaginazione e circondati dalla magia che il signor Walt ha saputo inventare…

E proprio perché tutti conoscono Disneyland, io ho deciso di andare un po controcorrente, e di parlarvi di del dietro le quinte, di quello che ancora non sapete, di tutto quello che avreste sempre voluto chiedere ma che non avete mai osato domandare.

Disney, il dietro le quinte…

E questo grazie alla mia conoscenza ormai pluriennale con Minnie, (da qui la lettura é sconsigliata ai bambini) o per lo meno con una Minnie.

E, cominciando dalle persone che lavorano per Disney, proprio come la mia Minnie personale, vi diro che il parco d’attrazioni più grande e importante d’Europa offre lavoro a

photo-hotel

più di 14MILA posti di lavoro, tra coloro che lavorano direttamente nel parco (guide, camerieri, cuochi, personaggi, ballerini, animatori, customer service, e chi più ne ha più ne metta) e coloro che lavorano per il parco ma dall’esterno, quello che fornisce le lampadine per esempio, ma anche tutti quelli che lavorano nella fantastica e reale Disneyland…

Eh si, perché a Parigi esiste una vera e propria cittadina appartenenete a Disney dove sembra di vivere in una realtà parallela.

Questo posto dall’aria un po americana e che sembra davvero  un set di un film é in realtà un villaggio magnifico ma reale, con bellissimi palazzi, giardini puliti, e commerci variopinti, centri commerciali e perfino un cinema.

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E cammiando per le strade di questo paesino a meno di due chilometri dal parco d’attrazione si sente e si respira la mano e lo stile di Disney… e sapete perché? Perché é Disney, tutti i terreni appartengono ai proprietari di Mickey, ed é probabilmente Topolino stesso che da il permesso di costruire sul suo suolo.

Un luogo dove vivere e lavorare stando fuori dal tempo, come in quei film tipo “L’uomo creo’  la donna” e “Il prigioniero”, quei posti in cui ti guardi intorno e non puoi non pensare che sia tutto finto, costruito ad hoc per un film di fantascienza, e poi scopri che é vero e che non puoi piu tirartene fuori. MA anche questo fa parte della magia Disney,no?

E poi, un’altra cosa di cui volevo parlarvi é questo soggetto che fino a poco fa era tabù ma che ormai é stato già discusso su molti blog francesi prima del mio, e che é perfino passato alla televisione da queste parti, proprio qualche settimana fa…

I 1001 segreti di Disneyland Paris… hidden_mickey5

Allora, io di segreti non ne conosco esattamente MILLE-E-UNO … ma qualcuno lo so e ho deciso di condividerlo con voi in una serie di nuovi post che cominciano oggi.

Questi segreti li conoscevo prima di arrivare al parco Disney per la mia terza esperienza alle prese con Topolino, Pippi e Paperino. ben prima di averne parlato con Minnie questo fine settimana, perché come dicevo la tv francese ne ha fatto un documentario poco fa ma pare che in Italia questo non sia ancora noto per cui eccovi qualche anteprima…

Premetto che questi ” segreti” non toglieranno nulla alla magia Disney, anzi, al massimo io credo che ne aggiungano di magia, di mistero e di voglia di tornarci, con gli occhi di un adulto e vedere tutte queste cose con i vostri occhi.

30d0pduc

Allora, lo sapevate che all’interno del parco ci sono decine di teste di Topolino nascoste ovunque? Sono le Hidden Mickey che fanno tanto parlare i più grandi fan della banda di Topolino.

Ce ne sono ovunque nel parco, più o meno visibili, certi sono facili da trovare anche da soli, ad occhio nudo ma per altri ci vuole una guida che ve li mostri personalmente, e per me vale la pena di tornare a Disney anche solo per questo, una caccia al tesoro a regola d’arte immersi nella magia.

Inoltre non sono ci sono solo dei Mickey nascosti in ogni parco ma ce ne sono anche in tutti i film d’animazione a partire dal Re Leone alla Sirenetta fino ai lungometraggi più recenti.

Chi di voi ne ha già visti? Chi ne ha trovato qualcuno? Se vi va di partecipare alla caccia al Topolino non esitate a mandarmi delle foto o a scrivere nei commenti dove le avete viste, io sono davvero curiosa.

la_petite_sirene_hm

Mireille Dumas, giornalista francese, ha realizzato un reportage su tutto il dietro le quinte del parco. Per chi capisce il francese vi lascio il link del documentario, più di un’ora e mezza di segreti, scoperte e informazioni esclusive sulla magia Disney.

https://www.youtube.com/watch?v=W5sNXQIG70c

101130053828825820

Il parco permette, grazie a una particolare attenzione ai dettagli di immergersi per uno o più giorni, in un mondo senza tempo, creato ad hoc per rendervi felici, farvi tornare bambini e farvi vivere in un sogno incantato per qualche ora.

Più di 100 nazionalità e 20 lingue parlate per tutti i dipendenti di Disneyland, un mondo più complesso di quello mostrato al pubblico, un mondo di perfezione, attenzione ai dettagli e sorrisi accoglie un pubblico sempre più numeroso.

Gli hotel hanno più di 2000 camere, i dependenti sono migliaia e le attrazzioni sono in continuo aumento e tutto funziona, un po per magia, in modo perfettamente sincronizzato, Disney offre tutto quello che cercate anche una volta adulti.

I “clienti”, il pubblico insomma, lascia il cervello fuori dai cancelli del parco come ha ironicamente detto la mia Minnie personale, tutti, proprio tutti dimenticano la loro vita, i loro problemi e cadono immancambilmente in una spirale di musica e felicità, in un mondo incantato e vivono, anche se per poche ore in un mondo senza problemi ne drammi.

Per quelli che invece lavorano all’interno della grande azienda Disney la vita un po irrreale li segue anche fuori dal parco, il loro lavoro, i loro costumi, le loro case, tutto é Disney. Per questo motivo sono pochi coloro che resistono per più di 5 anni nel parco.

Ad un certo punto ci si sente intrappolati in una bolla, lontani dalla realtà della vita vera e si va a cercare un lavoro altrove.

Quello che pero’ succede spesso é che una volta visto il mondo fuori da Disney si vuole tornare nel parco, lavorarci di nuovo, perché nulla vale la magia che il signor Walt ha saputo abilmente creare, altro che Merlino, Gandal o David Copperfild, Mister Diney, é il vero mago dei nostri tempi, un uomo che dal nulla ha saputo immaginare e costruire un sogno,diventato ormai una tradizione, che coinvogle donne e uomini di ogni età.

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E per questo primo post su Disneyland Paris é tutto, spero che questi piccoli segreti vi siano piaciuti, e appuntamento alla prossima settimana per il seguito delle avventure di Topolino & CO.

Dove sono stata?

indizio1In 4 giorni a Parigi di cose ne sono successe, ma tra la fiera  enogastronomica e la visita (ri-visita) della città cosa mi é piaciuto di più?

Se indovinate dove sono stata vincete… un uovo di Pasqua? Un paio di calzini (sporchi)? Un ago in un pagliaio? Un paio di orecchie? Un canguro? Il manico di una pentola?

Ovviamente vi do un indizio…

E a breve vi raccontero’ tutti i segreti e i retroscena di questo posto fantastico…

 

 

Crostata di mele a Parigi

PicsArt_1397463766542Eccoci per una nuova ricetta, e dopo il super tour di ieri alla fiera dell’enogastronomia me ne sono tornata a casa (per ora la casetta di un amico parigino che ci ospita) con un bel bottino tra cui delle mele rosse, un po’ come quelle di biananeve e per ringraziare il nostro ospite ho preparato una crostata di mele alla bretone.

Vi lascio la ricetta qui sotto insieme a qualche foto della ville lumière che come sempre mi rapisce e mi “innamora”.

INGREDIENTI:

1 rotolo di pasta sfoglia

10 cucchiai di burro salato (la ricetta la trovate sul blog seguendo questo link: http://pomponetteincucina.cucinare.meglio.it/caramello-al-burro-salato-vive-la-bretagne/)

3 mele rosse

1 cucchiaio di cannella

PREPARAZIONE:

Una volta fatto il vostro caramello al burro salato dovrete tagliare le mele a dadini e lasciarle in immersione nel caramello stesso per una mezz’ora in modo che prendano bene il sapore.PicsArt_1397463853062

Stendete la pasta sfoglia su una teglia rotonda e adagiate un cucchiaio di burro salato sul fondo spalmandolo bene. Fate cuocere la pasta sfoglia in questo modo per circa dieci minuti a 180°.

In seguito versate i restanti cucchiai di caramello e le mele sulla sfoglia e rimettete il tutto in forno per altri 30 minuti  circa sempre a 180° tenendo controllata la cottura di tanto in tanto.

Verso la fine aggiungete la cannella spolverandola leggermente sull’intera crostata. Rimettete in forno qualche minuto ed é già pronta. Calorica, certo, ma davvero buonissima!!!

Oltre alla fiera e alla crostata siamo anche riusciti a ritagliarci una mezza giornata per visitare o meglio, per RIvisitare Parigi che sia io che il mio compagno avevamo già visto ma mai insieme.

Quasta città, caotica per chi ci vive é pero decisamente una delle mie mete turtistiche preferite, offre paesaggi sempre diversi, continue esposizioni culturali, musica e concerti a non finire ed anche meraviglie architettoniche completamente diverse da loro che si fondono a perfezione nell’orizzone dell’Ile de France!

C’é da dire che Parigi é cara come città, cari gli affitti (900 euro per un monolocale striminzito) e caro anche il livello di vita, ma quando la si visita con qualcuno del posto, si trova sempre qualche bella cosa da fare o da comprare a poco prezzo, perfino nel quartiere più borghese, come puo” essere quello dell’Opéra si trovano piccoli barettini caratteristici dove prendere una birra per un paio di euro, ristoranti di ogni sorta dove si puo avere un menù completo per circa 12 euro e anche qualche bel souvenir senza per forza dover subaffittare i nostri reni.

L’unico punto negativo di questa grande metropoli europea é, come un po in tutte le megalopoli del mondo, il livello di in quinamento che copre di un velo grigiastro tutta la città e che si sente anche sulla pelle come se fossimo sempre coperti da una lieve patina di sporco.

Vi lascio alle foto e mi preparo per la grande giornata di domani, ultima giornata parigina … e voi sapete dove andro’ ???

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Crostata di mele a Parigi

PicsArt_1397463766542Eccoci per una nuova ricetta, e dopo il super tour di ieri alla fiera dell’enogastronomia me ne sono tornata a casa (per ora la casetta di un amico parigino che ci ospita) con un bel bottino tra cui delle mele rosse, un po’ come quelle di biananeve e per ringraziare il nostro ospite ho preparato una crostata di mele alla bretone.

Vi lascio la ricetta qui sotto insieme a qualche foto della ville lumière che come sempre mi rapisce e mi “innamora”.

INGREDIENTI:

1 rotolo di pasta sfoglia

10 cucchiai di burro salato (la ricetta la trovate sul blog seguendo questo link: http://pomponetteincucina.cucinare.meglio.it/caramello-al-burro-salato-vive-la-bretagne/)

3 mele rosse

1 cucchiaio di cannella

PREPARAZIONE:

Una volta fatto il vostro caramello al burro salato dovrete tagliare le mele a dadini e lasciarle in immersione nel caramello stesso per una mezz’ora in modo che prendano bene il sapore.PicsArt_1397463853062

Stendete la pasta sfoglia su una teglia rotonda e adagiate un cucchiaio di burro salato sul fondo spalmandolo bene. Fate cuocere la pasta sfoglia in questo modo per circa dieci minuti a 180°.

In seguito versate i restanti cucchiai di caramello e le mele sulla sfoglia e rimettete il tutto in forno per altri 30 minuti  circa sempre a 180° tenendo controllata la cottura di tanto in tanto.

Verso la fine aggiungete la cannella spolverandola leggermente sull’intera crostata. Rimettete in forno qualche minuto ed é già pronta. Calorica, certo, ma davvero buonissima!!!

Oltre alla fiera e alla crostata siamo anche riusciti a ritagliarci una mezza giornata per visitare o meglio, per RIvisitare Parigi che sia io che il mio compagno avevamo già visto ma mai insieme.

Quasta città, caotica per chi ci vive é pero decisamente una delle mie mete turtistiche preferite, offre paesaggi sempre diversi, continue esposizioni culturali, musica e concerti a non finire ed anche meraviglie architettoniche completamente diverse da loro che si fondono a perfezione nell’orizzone dell’Ile de France!

C’é da dire che Parigi é cara come città, cari gli affitti (900 euro per un monolocale striminzito) e caro anche il livello di vita, ma quando la si visita con qualcuno del posto, si trova sempre qualche bella cosa da fare o da comprare a poco prezzo, perfino nel quartiere più borghese, come puo” essere quello dell’Opéra si trovano piccoli barettini caratteristici dove prendere una birra per un paio di euro, ristoranti di ogni sorta dove si puo avere un menù completo per circa 12 euro e anche qualche bel souvenir senza per forza dover subaffittare i nostri reni.

L’unico punto negativo di questa grande metropoli europea é, come un po in tutte le megalopoli del mondo, il livello di in quinamento che copre di un velo grigiastro tutta la città e che si sente anche sulla pelle come se fossimo sempre coperti da una lieve patina di sporco.

Vi lascio alle foto e mi preparo per la grande giornata di domani, ultima giornata parigina … e voi sapete dove andro’ ???

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Fiere e Expo? PRECAUZIONI PER L’USO!

“Foire international aux fromages et aux vins français.”

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Vi dico fin da subito che il risultato della mia spedizione alla scopera dell’enogastronomia francese é un gran mal di piedi, un mal di gola allucinante, la testa che ronza e qualche liena di febbre.

Allora questa fiera, mi é piaciuta?

Direi che é una delle fiere più complete e interessanti alla quali io abbia mai potuto partecipare, una delle meglio roganizzate (a parte alcuni piccoli dettagli di cui vi parlero’ in seuito) e anche una delle più grandi a parte forse l’expo universale di Lisbona del 1998…

Oltre 350 espositori, per un numero minimo di 700 artigiani, viticoltori e produttori si sono riuniti per QUATTRO GIORNI all’insegna dell’enogastronomia francese.

La fiera proponeva svariate degustazioni, più di quante uno stomaco umano potesse realmente sopportare, corsi di cucina e anche qualche dimostrazione dal vivo su come creare un piatto piuttosto che un altro a partire dai prodotti esposti (sopprattuto, come lo dice il nome della fiera, vini e formaggi).

L’esagono (la Francia insomma) offre davvero un numero spropositato di formaggi differenti e ogni produttore partecipava ad una competizione per essere eletto miglio produttore di formaggio della nazione.

Insomma fino a qui tutto bello ed interessante, nulla di particolarmente inaspettato anche se ho comunque potuto scoprire molti prodotti a me ignoti fino a ieri e rivalutare altri prodotti che avevo sottostimato negli ultimi tempi.

Il problema qual’era allora? Per prima cosa il posto in cui si situava la manifestazione, completamente sprovvisto di parcheggi, male indicato nonostante in centro a Parigi ci fossero cartelloni ovunque e poster della fiera, più ci si avvicinava al luogo più le indicazioni diminuivano fino alla completa disparizione.

Un altro punto un po cosi cosa, che mi ha fatto un po ainnervosire era la disposizione degli stand, cosi vicini tra loro da non permettere una buona circolazione in tutto il salone dell’esposizione e quindi l’irrimediabile crearsi di ingorghi umani, calore e nervosismo generale.

Per attennuare questo stress offrivano pero’ degustazioni non stop di almeno un centinaio di vini differenti, e mentre io mi ci recavo un po per passione e un po per lavoro ed ho bevuto un gran poco, sono spesso finita naso a naso con gente particolarmente ubriaca e molesta.

L’expo resta comuqnue molto interessante e ho potuto fare incetta di prodotti davvero particolari, ma vi offro un consiglio, libero e gratuito: non cercate di andarci con i tacchi, perché mentre cercate di apparire belli ed eleganti i vostri piedi inizieranno a ricorcarvi che se loro non sono comodi non si va da nessuna parte e tornerete a casa doloranti per niente.

Ed un ultimo consiglio, quello di fissarvi un budget di spesa, prima di arrivare alla fiera, per non cedere alla tentazione dei numerosi artigiani, cosi appassionati per i loro prodotti e, spesso bravi commerciali. Potreste ritrovarvi, come uno dei miei accompagnatori, con circa 200 euro di vini e formaggi in una borsina di plastica senza sapere nemmeno perché li avete comprati.

Un voto? Se devo comparare questa fiera, e quella recentemente visitata in Italia (Golositalia) penso che vinca la Francia, anche se di poco, ma forse, dico cosi solo perché ieri a Parigi mi hanno fatto davvero girare la testa, con i loro stend colorati, i loro prodotti incredibili e i vari omaggi con cui tutti siamo tornati a casa…

Da rifare, l’anno prossimo per la 48esima edizione, con scarpe da ginnastica, una borsa più capiente e una sciarpa perché non si sa come ma c’é stato un problema con l’aria condizionata e nella fiera faceva un freddo incredibile e io ovviamente sono tornata a casa malata!

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