Ricette

Natale 2013

Buon Natale a tutti… spero siate felici, circondati dalle persone che amate e che vi amano e pieni di gioia…oltre che di ottimi piatti natalizi!
AUGURI !!! E a più tardi per la ricetta di oggi!!!

Tagliatelle di Zucchine al Salmone

Wow, é la prima volta, quest’anno che vi scrivo dall’altra parte del confine…
E intendo davvero la prima volta del 2013 in cui me ne sto seduta nella cucina dei miei genitori in Italia, allo stesso posto che occupavo quando ero una bambina e con la stessa gioia.

Vorrei dedicare un articolo intero a cosa è stato il rientro a casa.
Come ci siamo fatti mille chilometri in una giornata, come tutto è stato stancante ed emozionante… E per questo, per crearne un buon articolo che abbiate voglia di leggere mi serve un po di tempo..
Per oora quindi vi lascio solo l’ultima ricetta preparata in territorio francese.

Tagliatelle di Zucchine al Salmone




INGREDIENTI:

2 zucchine
140 gr di salmone affumicato
300 gr di zucca
1 bicchiere di panna da cucina
1 filo di olio
1 pizzico di noce moscata
1 dado
aneto
sale
pepe
acqua qb

PREPARAZIONE:

Togliete la buccia della zucca e tagliatela a dadini, mettetela in una pentola con dell’acqua per farla bollire, aggiungete il dado e la noce moscata e lasciate cuocere.
Nel mentre lavate le zucchine e tagliatele a fettine sottili sottili o aiutandovi con la mandolina o con un semplice coltello.
Fate sbollentare le zucchine in acqua calda, toglietele e mettetele subito in acqua ghicciata perché mantengano il colore verde intenso.
Saletele, pepate e mettetele da parte.
Nel mentre la zucca sarà cotta e la si dovrà mixare.
Intanto tagliate il salmone affumicato a fettine e montante le fettine come fossero dei fiori. 
La forma più facile da realizzare è quella di una rosa.
Ora prendere un piatto fondo o comunque dai bordi alti e disponete prima la crema di zucca, poi le tagliatelle di zucchine messe a nido e sopra il salmone affumicato messo come decorazione.
Spruzzate un po di aneto e mettete un filo di olio ed è pronto!

Buon Appetito con questa entrée perfetta per il Natale!

Italia stiamo ARRIVANDO !!!

(Se vi chiedete perché io sia cosi felice di partire leggetevi i due post precedenti!)

Polenta con Sorpresa e il Viaggio “Definitivo” !!!

Mercoledi è il giorno in cui mi sveglio prestissimo per andare al centro al lavoro con i bambini, gli atelier di cucina, i giochi e quest’oggi ci sarà la grande festa di Natale…
E io mi sveglio ancora più presto per darvi il nuovo post di oggi…

Sperando che apprezziate la ricetta che segue vi auguro una buonissima giornata!

Dal canto mio sperimentero’ il regalo che Santa Lucia mi ha portato dall’Italia e faro’ fare i biscottini-albero di Natale ai bambini stamattina!

Polenta con Sorpresa

INGREDIENTI:
farina gialla
acqua
olio
sale
prezzamolo
1 cipolla
1 spicchio di aglio
150 gr di funghi
100 gr di pancetta affumicata da tagliare a dadini
1 dado
PREPARAZIONE:
Tagliate i vostri funghi (dopo averli lavati ovviamente) metteteli in padella insieme alla cipolla a fettine e allo spicchio d’aglio.
Il tutto con un filo di olio.
Lasciate piangere i vostri funghi e quando comincieranno ad essere en colorati e avranno eliminato l’acqua in eccesso aggiungete la pancetta affumicata a dadini abbastanza spessi.
Aggiungete un po di prezzemolo.
Lasciate cuocere qualche minuto.
Preparate poi, nella stessa padella, la vostra polenta, con dentro già i funghi e la pancetta.
Mescolate bene perché gli ingredienti se ne vadano un po ovunque e servite la polenta quando è ancora in quello stato non troppo duro.
Noi l’abbiamo mangiata con del pollo alla panna, e quindi la polenta era coperta di sugo ed insomma rendeva ancora di più.
Quest piatto invernale ve lo consiglio per quei giorni in cu fuori fa davvero davvero freddo , e si ha bisogno di calore umano e non.
Mi scuso anche per la qualità delle foto ma quel giorno non c’era molta luce e io non avevo molto tempo per installare tutto’lambaradamo (portare la luce del comodino in cucina, stare li 20 minuti per fare la foto migliore, etc etc etc… attrezzature modernissime insomma!)
Già che ci sono vi avviso anche che probabimente per un paio di giorni non ci saranno post perché a breve, ci accingiamo ad attraversare mezza Europa per tornare a casa…
E voi direte, ma come, vivi in Francia che giro vai a fare per tornartene a casa…
Beh, si vivo in Francia, e mno lontanta da casa da dove vivevo prima… ma…
Ma si da il caso che a casa ci torniamo in camper, che il camper sia un po vecchiotto (ha l’età di mio fratello credo, o forse addirittura la mia), che in mezzo ci siano le alpi e che se dovessi solo fare Francia-Italia ci troveremmo bloccati da qualche parte causa neve, con il gas del camper che congela e quindi di nuovo senza riscaldamento… Diciamo che siamo avventurosi ma non cosi tanto… e poi dipende dai punti di vista.
E allora che facciamo noi?
Decidiamo che 600 km sono pochi, che 800 passando dalla tunnel del monte Bianco, ancora non ci bastano, e ne faremo quindi quasi 1000, attraversando Francia, Germania e Austria prima di arrivare finalmente verso Bolzano e da li poterci dirigere realmente verso casa…
A noi va bene cosi, la cosa ci piace e saranno altri magnifici stickers dei vari paesi da incollare sul vecchio camper che ormai fa parte della nostra famiglia da quasi 3 anni dopo aver comunque fatto parte della mia famiglia, quella originale comprensiva di madre, padre, fratello e gatto, per oltre 10 anni.
Ci siam detti che per rispetto per il vecchio mezzo di trasporto non potevamo imporgli le montagne più alte e che per rispetto per noi, manco se il presidente Hollande me lo chiedeva, ci saremmo pagati il prezzo spropositato del tunnel del monte Bianco.
E si, alla fine il prezzo é lo stesso tra benzina e altro… ma almeno ci si attraversa l’Europa, e il ritorno a casa sarà una splendida epopea da raccontarvi al mio arrivo.
Conto i Giorni!
Buone Feste a tutti!

Cocktail by Marzio, La Perla Nera

Mi sembrava di essere in un qualche mare quando Marzio, il nostro barman di fiducia, mi ha scritto la ricetta del cocktail con il quale iniziamo questa nuova collaborazione e questa rubrica.

Prima di cominciare vorrei lasciarvi un mini dizionario, per chi come me ha bisogno di un’aiutino con alcuni termini da bar… ogni ricetta sarà quindi accomagnata da qualche termine nuovo.


MINI DIZIONARIO DEL BARMAN:

Bicchiere juice: un semplice bicchiere da succo, di quelli che usiamo anche per i milkshake, i cocktail per l’appunto e qui in Francia anche per servirvi il cappuccino va a capire il perché…

Bicchiere Juice

Boston: è il contenitore in cui si preparano i cocktail, uno shaker insomma, ma non uno a caso, questo è il termine specifico di un ben determinato tipo di sahker.

Boston

Midori e Passoa: Sono due tipi di alcolico, il primo é al melone e il secondo al frutto della passione. Da notare che quando nella ricetta vi dice che avete bisogno di una bottiglia di tale alcolico o di un altro, non vi serve realmente la bottiglia intera, a solo le dosi indicate in seguito.

Sweet & Sour: è un preparato per cocktail, una miscela già pronta, spesso essenziale per la preparazione di determinati drink

Oz: è un’oncia, ed corrisponde a 3 cl

E ora è arrivato il momento di lasciare spazio alle preparazioni di Marzio.. sarà lui a parlarvi direttamente anche se in rosa tra parentesi troverete anche qualche mio commento, tanto per restare un po’ con voi…



LA PERLA NERA


Oggi cominciamo con un cocktail di mia creazione il “Perla Nera” , l’ho chiamato così per via del suo sapore esotico, fruttato e per il colore violaceo scuro che assume. (che vi dicevo, ci si sente subito nei mari del sud) 

Per fare questo cocktail vi serviranno:


1 bicchiere juice 14 oz di capacità( 41,4 cl) Ghiaccio Zucchero liquido 3 limoni 1 arancia (Gli ultimi 3 ingredienti possono essere sostituito comprando dello sweet & sour già pronto fresco però ha tutto un’altro sapore)Succo d’ananas (anche questo fresco è un’altra cosa) una bottiglietta di succo di mirtillo 1 bottiglia di Midori
1 bottiglia di Passoa

Procediamo dunque la tecnica di miscelazione è Mix & Pour (significa che il cocktail viene preparato nel Boston (in alternativa a casa usate un qualunque contenitore richiudibile ed ermetico) senza ghiaccio poi mixato e infine versato nel bicchiere pieno di ghiaccio) Prendiamo il nostro contenitore, io per comodità userò il termine Boston.
e vi versiamo 2oz di sweet & sour
sono circa 6 cl, per chi non lo avesse pronto sono più o meno :2cl di succo di limone, 2cl di zucchero liquido, 2cl di acqua.
versiamo 2oz d succo d’ananas

1 oz o 3cl di succo di mirtillo (ATTENZIONE A NON ECCEDERE IL SUCCO DI MIRTILLO HA UN SAPORE ED UNA CONSISTENZA MOLTO FORTI RISCHIERESTE DI COPRIRE TUTTO)

Infine versare 1oz di Midori o di liquore al Melone e un 1 oz di Passoa
ora chiudete e shakerate con forza. 
Prima di aprire il Boston preparate il bicchiere (non fate come me che preparo tutto sempre all’ultimo minuto in cucina e spesso gocciolo qua e la) e riempitelo di ghiaccio fino all’orlo.

Aprite il Cono e versate il Contenuto.


Per le decorazioni:

Qui potete sbizzarirvi, dalla semplice fetta di arancia a qualcosa di più complesso lasciate spazio alla fantasia, dal canto mio spesso uso delle rondelle di banana da coprire con una leggera polvere di zucchero di canna mentre sul bordo una fetta d’ananas da sempre grande soddisfazione a chi lo degusta.


E la versione analcolica???

Facile…


Per la versione analcolica è sufficiente sostituire 1oz di midori (con 1/2 oz di polpa al melone allungata con 1/2 oz acqua) per il passoa stesso procedimento ma con una polpa di frutto della passione (maracuja) Per le polpe vi posso suggerire due prodotti con i quali lavoro molto bene l’ODK (orsa Drink) o la fabbri. (e se lo dice lui noi dobbiamo fidarci,no? e poi in italia non è che ci siamo poi tante alternative…)

Buona bevuta a tutti!!! *




* Bevete responsabilmente, e chi guida non beve!

E qui vi auguro un buon martedi, che non è proprio il giorno della settimana in cui di solito si esce a fare serata ma cosi avete il tempo di comprare quello che vi serve, o di cercare in giro…

A domani per una nuova ricetta!













Pasta Mare e Monti, Conti alla Rovescia e …

Periodo di feste…

Ho visto su un blog che in questo periodo leggo tutti giorni, di un’espatriata come me, un conto alla rovescia molto interessante che per l’appunto conta i giorni che la separano da casa… Mi sarebbe piaciuto piazzarne uno da qualche aprte anche io ma:
1) non so assolumante come si faccia a metterlo sul blog
2) noi non sappiamo ancora il giorno esatto esatto della partenza per il grande rientro per le vacanze
3) sarebbe solo servito a ricordarmi ancora di più quanto mi manca casa e non è un bene per la mia sanità mentale
4) e anche se il punto 2 e 3 non fossero esistiti resta comunque il fatto che, se non si fosse capito, non saprei proprio come aggiungerlo sto conto alla rovescia sul blog. Ecco!

Comunque conti alla rovescia per noi italiani in terra estera o per chi vive ancora nello stivale, il Natale si avvicina comunque a grandi passi e ci si deve preparare a cenoni, pranzi, pranzetti e a passare numerose ore a tavola.
Cosa che da un lato io eviterei volentieri visto che lievito già di mio senza per forza magiare per ore… ma che dall’altro lato proprio non voglio evitare, un po perché le specialità italiane, preparate dalla abili mani della mia mamma mi mancano tanto e un po perché questi lunghi pranzi e cene sono sinonimo di lunghe interessanti conversazioni con la famiglia che non vedo da un po…

E poi, diciamolo, mi sento un po una star quando torno a casa a contare gli appuntamenti, suddividere ore e giorni in modo efficacie per vedere più gente possibile…

E alla fine trovarmi con ogni sera occupata che manco fossi la moglie del caro François Hollande sarei cosi impegnata…

E poi quest’anno porto regali a non finire… cosa che non facevo da un po’, questa volta ho deciso che 12 mesi senza vedere nessuno nessuno nessuno della mia famiglia meritava una ricompensa, per loro e per me.

La MIA sarà rivedere tutti, amici e famiglia, essere riabbracciata e poter raccontare le novità di Nancy city dove vivo da qualche mese… Ormai Nantes la conoscevano e non c’erano più domande… Nancy invece è nuova, per me e per loro e con le sue stranezze e il suo credersi New York questa città ha tanto da offrire e da essere raccontato.

La LORO … sarà qualche pacchetto di Natale dal gusto prettamente francese e qualche scatola di Foie Gras, até o sale oceanico (il resto non lo svelo, altrimenti che sorpresa sarebbe?) E poi spero pure che anche a loro faccia piacere riabbracciarmi, altrimenti che gusto c’é a tornare?

Che poi, un piccolo appunto sul Foie Gras vorrei farlo…

In Italia dovete proprio essere pazzi o molto molto ricchi se velo comprate perché a quanto mi è stato detto il prezzo arriva anche a 200€ (199,99 in realtà, tanto per abbindolare gli allocchi con il centesimo di meno).
Qui, ovvio ci sono prezzi allucinanti se proprio si vuole quello della marca vattalapesca confezionato a mano da piccoli elfi francesi e preparato da oche d’oro, ma altrimenti lo si trova in media intono ai 35€ fino ai 50/60 euro al chilo.. E quando siamo a fine novembre fanno le super offertone e li mettono per un paio di settimane tutti al 50% e cosi te lo trovi pure a 18,95€ al chilo… E voglio dire c’è una gran differenza tra 18 e 200 … E il povero Foie Gras deve solo passare le Alpi… immagina se doveva viaggiare oltre oceano ti costa come un trilocale…

Vabbé, tralasciando questa parentesi su una delle follie del commercio torniamo al nostro argomento principale che sono le feste e i pranzi…

La mia adorabile mamma (dovreste proprio vederla quella santa donna cosa sta preparando per il mio ritorno in patria) ha gentilmente preparato uno dei suoi manicaretti e si è ricordata di fare le foto passo passo perché io possa condividerlo con voi.
Nel blog, esiste già una ricetta Mare e Monti credo (spero di non sbagliarmi altrimenti se a 26 anni la mia memoria è già andata non voglio immaginare che mi succederà intorno ai 40) ma nella verione che vi presento oggi diciamo che ci sono certe modifiche alla ricette di base, che danno più gusto e lo rendono un piatto perfetto per le feste.
Per il pranzo del 25 per esempio se amate il pesce sarà perfetto… 
E per quelle famiglia che festeggiano anche il 26 si puo provare un semplice piatto di pasta con qualche midifica appropriata e fare comunque bella figura senza dove passare 15 ore davanti al forno.

Per cui prendete nota (dopo questa lunghissima introduzione) e scrivetevi la ricetta.

Pasta Mari e Monti


INGREDIENTI:

300 gr di pasta (spaghetti)
300 gr di gamberoni
1 cipolla
60 gr di piselli surgelati (finissimi)
100 gr di funghi champignon
1 dado
1 cucchiaino di pomodoro concentrato
1 scatoletta di tonno
acqua

PREPARAZIONE:

Tagliate la cipolla a fettine e mettetela a rosolare con un filo di olio in una padella dai bordi abbastanza alti…
Da me questo tipo di padella si chiama salta-spaghetti ma non so se sia un termine diffuso in tutta Italia o solo in casa Pomponette… Me lo direte se ci siamo capiti.
Quando la cipolla è abbastanza colorata aggiungete i piselli, il dado, i funghi tagliati e lasciante andare con mezzo bicchiere di acqua per qualche minuto.
Intanto se i vostri gamberoni sono già cotti spellateli e metteteli da parte, altrimenti dovrete bollirli per qualche minuto e poi, spellarli comunque.
Mescolate accuratamente il sugo di piselli e funghi e poi, quando si avvicina la fine della cottura aggiungete il tonno, il cucchiaino abbondante di concentrato di pomodoro e mescolate nuovamente.
A fine cottura aggiungete quasi tutti i gamberoni in pentola e mescolate un minutino.
Scolatate la pasta, conditela e impiattate e decorate con i gamberi che avete lasciato da parte.

Da mangiare caldo e in compagnia!

Buone FESTE a tutti!

Banana Split e Santa Lucia passa di Nuovo

Dolci | 14 Dicembre 2013 | By

E dire che ‘altro giorno lei e il suo asinello si sono dati danta pena per attraversare le alpi in tempo…

E che trovo questa mattina …

Santa Lucia nel ruolo di Cedric oppure Cedric nel ruolo di Santa Lucia… la scelta è vostra.
Ma il piacere di trovare di nuovo il tavolo coperto di clementine e mandarini e piccoli regali per me non è cambiato.
Un po perché non mi ero accorta che si fosse alzato nel cuore della notte e un po perché era proprio una super sorpresa…
E finalmente ho un super paio di guanti violetti molto carini ed utili per affronttare il freddo polare di Nancy.
E anche delle Ballistiche di Lush che fondono nella vasca da bagno per rilassare o tonificare o altro!!!
Geniale!

Ed ora passiamo ad un’altra sorpresa che il mio ometto mi ha fatto ieri sera…
Dopo una lunga chiamata su skype con mamma e papà per sentire meno lunga l’attesa prima di rivederli per Natale e una cena tipicamente italiana il mio ometto ha deciso che era il momento di viziarmi ed è una cosa a cui ho perso l’abitudine e che quindi mi ha fatto davvero tantissimo piacere!

Comunque mi ha fatto stare comoda sul mio divano, con una coperta natalizia sulle gambe e si è rintanato in cucina per qualche minuto.

E quando ne è uscito aveva un dessert gigantesco tutto per me…

Una BANANA SPLIT

Non ne mangiavo da più di 5 anni credo.
Forse di più…

Non ne mangiavo da quando adolescente andavo in gelateria la sera con i miei amici… da  “Peccati di Gola” o da “Danesi” … dovrei chiederlo a loro perché saprebbero rispondere mi sa…

Comunque non solo ha preparato la Banana Split ma ha anche fatto la foto per voi perché io potessi pubblicarla qui sul blog…

E a parte il fatto che poi quasi ci andavo a rotoli nel letto il dessert era buonissimo, la sorpresa di stamattina altrettanto e per una volta non ho disavventure da condividere! INCREDIBILE!

Ed eccovi la ricetta…

Banana Split

INGREDENTI (per 2 persone):
2 Banane
2 palline di Gelato alla Fragola
2 palline di Gelato alla Vaniglia
2 palline di Gelato al Cioccolato
30 gr di Cioccolato fondente
Panna Montata
PREPARAZIONE:
La prima cosa da fare è fondere il cioccolato fondente a bagnomaria (o al microonde).
In seguito tagliate la panana a metà e disponetela sui due lati del piatto, in mezzo mettete una pallina di gelato di ognuno dei 3 gusti e poi coprite tutto di sottili fili di cioccolato.
Per creare i filamenti basta immergere il cucchiaino nel cioccolato fuso e poi muoverlo a zig zag velocemente in modo che solo un piccolo filo di cioccolato coli rapidamente sul piatto, un po come si fa per il caramello insomma.
Come vedete la ricetta é semplicissima e ve la scrivo qui sul blog più per farvi ricordare dell’esistenza di questo dessert e darvi magari l’idea di rifarlo che per la ricetta in se e per se!
Buon Sabato a tutti e a domani per la prima ricetta della rubrica cocktail!!!

La Festa di Santa Lucia

A Brescia… e credo anche a Bergamo ma sopprattutto nei paesi del nord Europa (Svezia, Norveglia e Finlandia) esiste questa festa, incrostata in tradizioni profonde, che è fatta di magia, luci e regali …
Una festa che da piccola adoravo e che crescendo continuo ad amare.
Mi ricordo che da piccola io e mio fratello dormivamo nello stesso letto la notte del 12 dicembre aspettando con ansia che mamma o papà venissero a svegliarci la mattina.
Su ogni gradino che da camera nostra portava giù in soggiorno c’erano a volte dei dolcetti, a volte dei pezzettini di carbone dolce e altre volte delle figurine che cospargevano il nostro sentiero verso il tavolo della sala….
E là la magia operava, le lucine di natale brillavano e nella penombra i vedeva una tavola impandita di colci, clementine e regali di ogni tipo per tutta la famiglia.
Mia mamma era abilissima nell’operare la magia e per noi piccoli che ci credevamo tantissimo tutto aveva un’aria di mistero.
E perfino ora che siamo giovani adulti, quando siamo a casa, la mamma si sveglia nel cuore della notte per far operare la magia ancora e ancora.
Mi fa piacere vedere, che una delle mie amiche (una delle migliori per altro) rifaccia la stessa cosa per il suo bimbo oggi.
Questa festa magica si ripete attravrso le generazioni e non muore insieme ad altre tradizioni ormai stantie…
Cosi, quest’anno ho deciso di far provare questa sensazione di attesa e aspettative che avevo da piccola anche al mio uomo, che nonostante i suoi 29 anni non ha mai avuto il privilegio di credere, da piccolo a tutte queste cose.
Qui in Francia infatti Santa Lucia non esiste e Babbo Natale è un po sottostimato…
Per cui questa notte mi sono svegliata e cercando di fare più piano possibile ho allestito il nostro tavolino del salotto, l’ho coperto di carta da regalo verde e oro, di ghirlande dorate e di regelini vari… più un chilo di clementine che è una cosa che non fa mai male.
E quando lui finalmente si è svegliato (erano le dieci accidenti, avrei potuto allestire il tavolo alle 8 al posto che stanotte alle 4) ed ha aperto la porta della camera… beh, aveva lo sguardo sorpreso e luccicante di un bambino!
Molto contente della mia sorpresa riuscite e di aver trasmesso un po di magia anche a quel miscredente del mio ragazzetto, pensavo che la cosa sarebbe finita li.
Invece, intorno all’ora di pranzo ha suonato il postino, con un pacco gigante per noi.
Il pacco veniva dall’Italia, e pare che nonostante le alpi, il freddo e la neve, l’asinello si Santa Lucia (che per comodità chiameremo mamma) è riuscito ad arrivare fino qui in Lorena.
E cosi la magia ha operato anche per me, ormai adulta e il tavolo era di nuovo pieno di pacchettini.
Che idea geniale hanno avuto i miei genitori che per l’ennesima volta nella mia vita sono riusciti a stupirmi e a strapparmi un sorriso.

Buona Santa Lucia a tutti!

Mi stavo dicendo che… stasera niente ricette … pensieri spersi e burro salato

Da qualche tempo io della Francia non so più che farmene… Sono cinque anni tra andate ritorni e permanenze e credo di aver esplorato l’esplorabile…

E tutto questo non mi basta più.
Non che il mio amore spassionato per la Francia, la Bretanga in particolare ed il burro salato stiano venendo meno… ma…
Ecco questo ma che mi gira in testa da quasi un anno inizia a concreetizzarsi.
Insomma qui ho fatto tutti i lavori possibili, tra cui anche un bel lavoro umiliante come pulire… come dire questo senza volgarità eccessiva… dire pulire i sederini (??? funziona???) ai cari e dolci vecchietti che spesso facevano apposta a fare i loro bisogni fisiologici sulle mie mani mentre li lavavo, o fare lavori bellissimi ma pagati una miserie (quest’ultimo lavoro preno meno di 3€ l’ore) … Insomma tutto questo forse un po mi ha scoraggiato. 
Si parte con sogni e progetti poi perdono il tuo dossier all’università e tu non ti puoi più iscrivere…
Passa il tempo e le cose non evolvono..
E anche se hai trovato l’amore, quello con la A maiuscola… non si puo stare qui solo per lui, non è giusto per me stessa, no?
Mi accorgo che sto scrivendo il tutto in modo sparso e senza troppo stile ma cercate di capirmi…
Comunque mi stavo dicendo che forse è tempo di tornare a casa per un po’… ricaricare le batterie e ripartire per posti nuovi… Il canada, gli USA o magari la Cina che so io.
Mi sono messa a leggere, grazie ad altre blogger gentilissime una marea di siti, racconti e sotrie sulle loro vite in america e la cosa mi ispira sempre di più… 
Il prossimo passo è tornare a casa per le feste… poi si torna qui si finisce l’anno e il contratto e poi si vede… 
Italia? Ritorno alle origini? 
Scuola di Cucina a New York? Magari vincessi all’enalotto caspio!
Allora si che la scuola di cucina sarebbe un sogno realizzabile…
Oppure in… come si chiama quello stato, ho scoperto oggi che conoscevo già il suo nome… beh, uno stato americano dall’aria interessante…
Oppure mando una serie di Curriculum in Quebeq e mi porto dietro Cedric?
Insomma se voglio vivere della mia passione della scrittura e della cucina di sicuro a Nancy non ci resto.
La città è magnifica ma è ancora più un buco di Nantes… 
Qui alla peggio finisco a lavorare in uno di quei bar poco raccomandabili con le hostess che ti aspettano all’ingresso e poi chi entra chi lo sa se esce più… 
Ora rifletto un po meglio ma ci tenevo a farvi parte di queste mie considerazioni. 
E se qualcuno volesse assumermi in America e aiutarmi ad ottenere il visto vi regalo tutti i chili di burro salato che volete.
Ora vediamo che si fa.
Buona Serata !
Che poi magari me ne vado a vivere da sola in un faro in Bretagna e chi s’è visto s’è visto… 

Mi stavo dicendo che… stasera niente ricette … pensieri spersi e burro salato

Da qualche tempo io della Francia non so più che farmene… Sono cinque anni tra andate ritorni e permanenze e credo di aver esplorato l’esplorabile…

E tutto questo non mi basta più.
Non che il mio amore spassionato per la Francia, la Bretanga in particolare ed il burro salato stiano venendo meno… ma…
Ecco questo ma che mi gira in testa da quasi un anno inizia a concreetizzarsi.
Insomma qui ho fatto tutti i lavori possibili, tra cui anche un bel lavoro umiliante come pulire… come dire questo senza volgarità eccessiva… dire pulire i sederini (??? funziona???) ai cari e dolci vecchietti che spesso facevano apposta a fare i loro bisogni fisiologici sulle mie mani mentre li lavavo, o fare lavori bellissimi ma pagati una miserie (quest’ultimo lavoro preno meno di 3€ l’ore) … Insomma tutto questo forse un po mi ha scoraggiato. 
Si parte con sogni e progetti poi perdono il tuo dossier all’università e tu non ti puoi più iscrivere…
Passa il tempo e le cose non evolvono..
E anche se hai trovato l’amore, quello con la A maiuscola… non si puo stare qui solo per lui, non è giusto per me stessa, no?
Mi accorgo che sto scrivendo il tutto in modo sparso e senza troppo stile ma cercate di capirmi…
Comunque mi stavo dicendo che forse è tempo di tornare a casa per un po’… ricaricare le batterie e ripartire per posti nuovi… Il canada, gli USA o magari la Cina che so io.
Mi sono messa a leggere, grazie ad altre blogger gentilissime una marea di siti, racconti e sotrie sulle loro vite in america e la cosa mi ispira sempre di più… 
Il prossimo passo è tornare a casa per le feste… poi si torna qui si finisce l’anno e il contratto e poi si vede… 
Italia? Ritorno alle origini? 
Scuola di Cucina a New York? Magari vincessi all’enalotto caspio!
Allora si che la scuola di cucina sarebbe un sogno realizzabile…
Oppure in… come si chiama quello stato, ho scoperto oggi che conoscevo già il suo nome… beh, uno stato americano dall’aria interessante…
Oppure mando una serie di Curriculum in Quebeq e mi porto dietro Cedric?
Insomma se voglio vivere della mia passione della scrittura e della cucina di sicuro a Nancy non ci resto.
La città è magnifica ma è ancora più un buco di Nantes… 
Qui alla peggio finisco a lavorare in uno di quei bar poco raccomandabili con le hostess che ti aspettano all’ingresso e poi chi entra chi lo sa se esce più… 
Ora rifletto un po meglio ma ci tenevo a farvi parte di queste mie considerazioni. 
E se qualcuno volesse assumermi in America e aiutarmi ad ottenere il visto vi regalo tutti i chili di burro salato che volete.
Ora vediamo che si fa.
Buona Serata !
Che poi magari me ne vado a vivere da sola in un faro in Bretagna e chi s’è visto s’è visto…