Ricette

Ricette tradizionali di Pasqua

Ogni festività ha dei piatti o dolci tipici legati alla propria terra e alle ricette di famiglia, quest’anno vi propongo 4 ricette di tradizione Campana, infatti senza questi piatti mio marito dice “non è Pasqua senza…. Casatiello, Pastiera, capretto al forno e tagliatelle con il sugo del capretto”.

Eccovi dunque le ricette tipiche campane che si preparano per Pasqua e che io ho imparato ad apprezzare dalla famiglia di mio marito.

Ricette tradizionali di Pasqua

Ricette tradizionali di Pasqua

Ricette tradizionali di Pasqua

Capretto al forno con questa ricetta otterrete un bel capretto sugoso, tenero che si scioglierà in bocca; inoltre con un solo piatto avrete un bel sugo pronto per il giorno dopo…

Tagliatelle all’uovo con sugo di capretto … Infatti con il sugo di fondo del capretto otterrete una gustosa cremina che si sposerà benissimo con tagliatelle o tagliolini all’uovo!

Casatiello Ed ecco il sovrano assoluto della Pasqua, il casatiello, che solitamente viene mangiato durante tutto il periodo festivo ed in particolare nel giorno di Pasquetta, in cui siamo soliti fare delle scampagnate all’aria aperta.

Pastiera napoletana Dal salato al dolce la Pastiera è per eccellenza il dolce paquale con i suoi profumi primaverili e l’impasto ricco che simboleggia la rinascita, solo il profuma ti riempie il cuore. La preparazione è lunga, ma ne vale davvero la pena!!

Alla fine non ho resistito! non potevo far onore soltanto alla cucina Partenopea e da buona Sarda ho preparato le Pabassinas, un dolce tipico della mia terra.

Sono dei biscotti a forma di rombo ricchi di frutta secca e glassati con ghiaccia reale, infatti il termine stesso del dolce significa uva passa, in sardo “pabassa”.

Ammirateli in foto e scoprite la ricetta, io ne sono entusiasta, infatti le ho fatte quest’anno per la prima volta con risultati davvero ottimi! e con questo dolce sono io che potrò dire “E’ davvero Pasqua..!!”

Pabassinas, ricetta tradizionale Sarda

Pabassinas, ricetta tradizionale Sarda

Buona Pasqua a tutti voi, che sia serena e che possiate trascorrerla con tutto l’affetto delle persone a voi care 🙂

 

 

Dove sono stata?

indizio1In 4 giorni a Parigi di cose ne sono successe, ma tra la fiera  enogastronomica e la visita (ri-visita) della città cosa mi é piaciuto di più?

Se indovinate dove sono stata vincete… un uovo di Pasqua? Un paio di calzini (sporchi)? Un ago in un pagliaio? Un paio di orecchie? Un canguro? Il manico di una pentola?

Ovviamente vi do un indizio…

E a breve vi raccontero’ tutti i segreti e i retroscena di questo posto fantastico…

 

 

Vellutata di asparagi

Primi | 15 Aprile 2014 | By

Ingredienti:

1kg di asparagi
2 patate
1 cipolla
1 tuorlo d’uovo
Brodo q.b.
3 dado classico

Per la panna acida (crème fraiche):

Essendo panna acida ha un sapore molto deciso quindi può non piacere,se non l’avete mai mangiata consiglio di assaggiarne prima un pò

120ml di panna fresca
Succo di 1 limone

Vellutata di asparagi

Vellutata di asparagi

Procedimento:

1-Tagliate la cipolla,gli asparagi e le patate a pezzetti
2-Traferite il tutto in una casseruola e coprite le verdure con abbondante acqua
3-Aggiungete i 3 dadi e portate a bollore
4-Mentre le verdure cuociono,preparate la crème fraiche mescolando la panna con il succo di limone
5-Lasciarla riposare per rendera più densa
6-Quando l’acqua delle verdure avrà raggiunto il bollore cuocere altri 5/10 minuti
7-Frullare le verdure,elimindando se necessario un pò di brodo in eccesso
8-Finchè sarà ancora calda aggiungete il tuorlo mescolando energicamente
9-Servite la vellutata con un cucchiaio di crème fraiche e accompagnate con dei crostini di pane.

Buon appetito!!!

 

Mezze penne con olive,tonno e ciliegini

Pasta, Primi | 15 Aprile 2014 | By

Ingredienti:

350gr di pomodori ciliegini
1 scatola di tonno da 160gr
50gr di olive nere
1/2 cipolla
500gr di pasta
1 bustina di zafferano
Prezzemolo q.b.

Olive,tonno e ciliegini

Olive,tonno e ciliegini

Mezze penne con olive,tonno e ciliegini

Mezze penne con olive,tonno e ciliegini

Procedimento:

1-Mettete l’acqua per la pasta a bollire,salate e mettete lo zafferano nell’acqua
2-Mentre aspettate che l’acqua bolle soffriggete la cipolla e unite i pomodori tagliati a metà
3-Dopo che li avrete lasciati cuocere per circa 15 minuti,a fiamma moderata,aggiungete il tonno e le olive e fate cuocere per altri 5 minuti
4-Quando l’acqua bolle mettete la pasta e fate cuocere per i minuti richiesti
5-Se il sugo di pomodorini risulta troppo asciutto allungate con un mestolo di acqua di cottura della pasta
6-Scolate la pasta,unite con i pomodorini e aggiungete un pò di prezzemolo.

Buon appetitoo!!!

 

 

Crostata di mele a Parigi

PicsArt_1397463766542Eccoci per una nuova ricetta, e dopo il super tour di ieri alla fiera dell’enogastronomia me ne sono tornata a casa (per ora la casetta di un amico parigino che ci ospita) con un bel bottino tra cui delle mele rosse, un po’ come quelle di biananeve e per ringraziare il nostro ospite ho preparato una crostata di mele alla bretone.

Vi lascio la ricetta qui sotto insieme a qualche foto della ville lumière che come sempre mi rapisce e mi “innamora”.

INGREDIENTI:

1 rotolo di pasta sfoglia

10 cucchiai di burro salato (la ricetta la trovate sul blog seguendo questo link: http://pomponetteincucina.cucinare.meglio.it/caramello-al-burro-salato-vive-la-bretagne/)

3 mele rosse

1 cucchiaio di cannella

PREPARAZIONE:

Una volta fatto il vostro caramello al burro salato dovrete tagliare le mele a dadini e lasciarle in immersione nel caramello stesso per una mezz’ora in modo che prendano bene il sapore.PicsArt_1397463853062

Stendete la pasta sfoglia su una teglia rotonda e adagiate un cucchiaio di burro salato sul fondo spalmandolo bene. Fate cuocere la pasta sfoglia in questo modo per circa dieci minuti a 180°.

In seguito versate i restanti cucchiai di caramello e le mele sulla sfoglia e rimettete il tutto in forno per altri 30 minuti  circa sempre a 180° tenendo controllata la cottura di tanto in tanto.

Verso la fine aggiungete la cannella spolverandola leggermente sull’intera crostata. Rimettete in forno qualche minuto ed é già pronta. Calorica, certo, ma davvero buonissima!!!

Oltre alla fiera e alla crostata siamo anche riusciti a ritagliarci una mezza giornata per visitare o meglio, per RIvisitare Parigi che sia io che il mio compagno avevamo già visto ma mai insieme.

Quasta città, caotica per chi ci vive é pero decisamente una delle mie mete turtistiche preferite, offre paesaggi sempre diversi, continue esposizioni culturali, musica e concerti a non finire ed anche meraviglie architettoniche completamente diverse da loro che si fondono a perfezione nell’orizzone dell’Ile de France!

C’é da dire che Parigi é cara come città, cari gli affitti (900 euro per un monolocale striminzito) e caro anche il livello di vita, ma quando la si visita con qualcuno del posto, si trova sempre qualche bella cosa da fare o da comprare a poco prezzo, perfino nel quartiere più borghese, come puo” essere quello dell’Opéra si trovano piccoli barettini caratteristici dove prendere una birra per un paio di euro, ristoranti di ogni sorta dove si puo avere un menù completo per circa 12 euro e anche qualche bel souvenir senza per forza dover subaffittare i nostri reni.

L’unico punto negativo di questa grande metropoli europea é, come un po in tutte le megalopoli del mondo, il livello di in quinamento che copre di un velo grigiastro tutta la città e che si sente anche sulla pelle come se fossimo sempre coperti da una lieve patina di sporco.

Vi lascio alle foto e mi preparo per la grande giornata di domani, ultima giornata parigina … e voi sapete dove andro’ ???

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Crostata di mele a Parigi

PicsArt_1397463766542Eccoci per una nuova ricetta, e dopo il super tour di ieri alla fiera dell’enogastronomia me ne sono tornata a casa (per ora la casetta di un amico parigino che ci ospita) con un bel bottino tra cui delle mele rosse, un po’ come quelle di biananeve e per ringraziare il nostro ospite ho preparato una crostata di mele alla bretone.

Vi lascio la ricetta qui sotto insieme a qualche foto della ville lumière che come sempre mi rapisce e mi “innamora”.

INGREDIENTI:

1 rotolo di pasta sfoglia

10 cucchiai di burro salato (la ricetta la trovate sul blog seguendo questo link: http://pomponetteincucina.cucinare.meglio.it/caramello-al-burro-salato-vive-la-bretagne/)

3 mele rosse

1 cucchiaio di cannella

PREPARAZIONE:

Una volta fatto il vostro caramello al burro salato dovrete tagliare le mele a dadini e lasciarle in immersione nel caramello stesso per una mezz’ora in modo che prendano bene il sapore.PicsArt_1397463853062

Stendete la pasta sfoglia su una teglia rotonda e adagiate un cucchiaio di burro salato sul fondo spalmandolo bene. Fate cuocere la pasta sfoglia in questo modo per circa dieci minuti a 180°.

In seguito versate i restanti cucchiai di caramello e le mele sulla sfoglia e rimettete il tutto in forno per altri 30 minuti  circa sempre a 180° tenendo controllata la cottura di tanto in tanto.

Verso la fine aggiungete la cannella spolverandola leggermente sull’intera crostata. Rimettete in forno qualche minuto ed é già pronta. Calorica, certo, ma davvero buonissima!!!

Oltre alla fiera e alla crostata siamo anche riusciti a ritagliarci una mezza giornata per visitare o meglio, per RIvisitare Parigi che sia io che il mio compagno avevamo già visto ma mai insieme.

Quasta città, caotica per chi ci vive é pero decisamente una delle mie mete turtistiche preferite, offre paesaggi sempre diversi, continue esposizioni culturali, musica e concerti a non finire ed anche meraviglie architettoniche completamente diverse da loro che si fondono a perfezione nell’orizzone dell’Ile de France!

C’é da dire che Parigi é cara come città, cari gli affitti (900 euro per un monolocale striminzito) e caro anche il livello di vita, ma quando la si visita con qualcuno del posto, si trova sempre qualche bella cosa da fare o da comprare a poco prezzo, perfino nel quartiere più borghese, come puo” essere quello dell’Opéra si trovano piccoli barettini caratteristici dove prendere una birra per un paio di euro, ristoranti di ogni sorta dove si puo avere un menù completo per circa 12 euro e anche qualche bel souvenir senza per forza dover subaffittare i nostri reni.

L’unico punto negativo di questa grande metropoli europea é, come un po in tutte le megalopoli del mondo, il livello di in quinamento che copre di un velo grigiastro tutta la città e che si sente anche sulla pelle come se fossimo sempre coperti da una lieve patina di sporco.

Vi lascio alle foto e mi preparo per la grande giornata di domani, ultima giornata parigina … e voi sapete dove andro’ ???

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Pabassinas, ricetta tradizionale Sarda

Dolci | 14 Aprile 2014 | By

Quest’anno per la prima volta ho preparato in occasione della Pasqua le Pabassinas un dolce tipico della mia terra, la Sardegna.

Come tutte le ricette tradizionali in ogni parte della Sardegna ci sono piccole varianti, ma sono inconfondibili per la loro forma a rombo e la dolcissima glassa di zucchero con i diavoletti colorati.

Pabassinas, ricetta tradizionale Sarda

Pabassinas, ricetta tradizionale Sarda

Ecco cosa vi serve…

INGREDIENTI

  • 500 gr di farina 00
  • 120 gr di strutto
  • 130 gr di zucchero semolato
  • 180 gr di uva passa
  • 3 uova
  • 2 gr di cannella
  • la buccia grattugiata di 1 limone
  • 200 gr di mandorle senza pelle
  • 200 gr di noci
  • 5 gr di ammoniaca per dolci
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • 1 bustina di vanillina
  • moscato di Cagliari

PROCEDIMENTO

In un ampio contenitore mettete la farina con tutti gli ingredienti, esclusa la frutta secca e il moscato.

In un recipiente a parte ricoprite l’uvetta con il moscato o con un altro vino liquoroso tipo anice.

Iniziate a mescolare gli ingredienti con le mani, fino ad ottenere una palla, nel mentre che questo impasto tipo frolla riposa, preparate la frutta secca (noci e mandorle), spezzandole in tanti piccoli pezzettini.

Adesso strizzate l’uva passa e unitela alla frolla, impastando bene. In ultimo impastate con noci e mandorle.

Su una spianatoia infarinata dividete l’impasto in due e con un mattarello stendete bene all’altezza di circa mezzo cm.

Pabassinas, ricetta tradizionale Sarda

Pabassinas, ricetta tradizionale Sarda

Con un coltello create i rombi e metteteli in una teglia con carta forno.

Forno caldo a 160°C per 15 minuti, fino a doratura.

Per la glassa INGREDIENTI

  • 300 gr di zucchero semolato
  • acqua di fiori d’arancio
  • 2 albumi
  • 1 pizzico di sale
Pabassinas, ricetta tradizionale Sarda

Pabassinas, ricetta tradizionale Sarda

 

PROCEDIMENTO

In un tegame dai bordi alti mettete lo zucchero e bagnatelo con l’acqua di fiori d’arancio, per 300 gr di zucchero ce ne vorranno circa 15, 20 cc.

Lasciate sciogliere lo zucchero a fiamma bassa finchè non otterrete un liquido trasparente.

Con un frullatore montate gli albumi con un pizzico di sale e aggiungete a filo, mentre frullate, lo zucchero caldo sciolto.

Ricoprite le vostre pabassinas con la glassa e guarnite con i diavoletti colorati.

Lasciate asciugare la glassa prima di gustare le pabassinas, e se volete fare più in fretta fateli asciugare con il calore del forno spento.

I segreti della ricetta

L’impasto delle pabassinas essendo ricco di frutta secca necessita di essere ben compattato anche mentre lo stendete con il mattarello.

Controllate la cottura in forno, infatti le mie pabassinas in 10 minuti erano cotte.

In base alla grandezza delle uova utilizzate la frolla potrebbe risultare secca, quindi regolate la quantità di moscato da aggiungere con l’uvetta per rendere l’impasto più maneggevole.

Aiutatevi con altra farina per stendere e tagliare la frolla.

Per la ghiaccia ho utilizzato questa antica ricetta di famiglia, che vi permetterà di ottenere una glassa bella solida e lucida anche utilizzando lo zucchero semolato.

Al posto dell’acqua d’arancio potete semplicemente bagnare lo zucchero con dell’acqua il tanto sufficiente che sia bagnato e non annacquato.

Per aromatizzare le pabassinas potete anche aggiungete nell’impasto la buccia di un’arancia e dell’anice stellato.

Preparate le pabassinas con anticipo, perchè gustate nei giorni successivi saranno ancora più buone 🙂

Buona Pasqua!!!

Pabassinas, ricetta tradizionale Sarda

Pabassinas, ricetta tradizionale Sarda

Caffè Molinari…La tradizione del caffè!!

Come nelle altre città in cui nascevano agli inizi del ‘900 i primi Caffè come luoghi di incontro di artisti ed intellettuali, cuori del fermento politico e patriottico, come il “Florian” di Venezia o il “Caffè Greco” di Roma, anche a Modena nel 1911 la famiglia Molinari decide di costruire su quel modello, nel cuore della città, il “Bar Molinari”, passando alla storia con il  nome piu’ moderno di “bar”, abbandonando la vecchia dicitura settecentesca di “Caffe'”.

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L’attività di torrefazione, confezionamento e commercializzazione del caffè inizia nella sede in via Rismondo in pieno centro storico nel 1944 dal fondatore Giuseppe e dai figli Alberto ed Emilio, i quali si trasferiranno in via Modonella nel 1955 con l’allargarsi dell’attività, fino al trasferimento nella sede di via Fanti 206 dove l’azienda cambia struttura societaria con il nome di “Caffè Molinari S.p.A.”, avviando progetti di ricerca su nuove tecnologie di confezionamento e perseguendo l’eccellenza qualitativa che permettono alla Caffè Molinari di essere tra i leader di mercato in tutto il mondo.Oggi Caffè Molinari svolge la sua attività di torrefazione nella nuovissima sede di Via Francia 20.

Caffè "Qualità ORO"

Caffè “Qualità ORO”

Questo caffè è frutto dell’antica e preziosa esperienza della famiglia Molinari, specialisti per tradizione. Una miscela preparata con cura, solo con caffè di alta qualità, che vi permette di degustare l’inconfondibile gusto di caffè che sposa sapientemente sapore e aroma.

La particolare macinatura, adatta per caffettiere tipo moka, vi consente poi di esaltare la bontà di questo Caffè Molinari.

Il sottovuoto, garantisce la conservazione degli aromi naturali ma, ad ulteriore garanzia di freschezza, gli specialisti Molinari applicano le tecniche più avanzate per mantenere intatto l’aroma.

Il caffè Molinari “Qualità ORO” è disponibile sull’E-Shop a 5,36€.

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Tisana “Prontodigest”

La Tisana “Pronto Digest” è una miscela sapientemente dosata per ottenere un infuso dal gusto unico. Da assaporare durante tutta la giornata, è particolarmente indicata come dopo pasto.

Le Tisane “Gli Espressi della Natura” confezionate in igieniche cialde monodose, sono facili e voloci da preparare e pronte per l’uso.

Modi d’uso: Versando acqua bollente sulla cialda,con una macchina espresso o con caffettier a mokadose.

La Tisana “Prontodigest” è disponibile sull’E-Shop a 3,30€.

Un aroma unico e inconfondibile quello del caffè Molinari che sin da subito ha colpito me e la mia famiglia,sicuramente adatto per tutti gli amanti del caffè.La Tisana è perfetta come dopo pasto e ideale prima di andare a dormire.

E-Shop: http://www.1808.it/it/Default.asp

Pagina Facebook: https://www.facebook.com/pages/1808it/232538740147515

 

 

Fiere e Expo? PRECAUZIONI PER L’USO!

“Foire international aux fromages et aux vins français.”

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Vi dico fin da subito che il risultato della mia spedizione alla scopera dell’enogastronomia francese é un gran mal di piedi, un mal di gola allucinante, la testa che ronza e qualche liena di febbre.

Allora questa fiera, mi é piaciuta?

Direi che é una delle fiere più complete e interessanti alla quali io abbia mai potuto partecipare, una delle meglio roganizzate (a parte alcuni piccoli dettagli di cui vi parlero’ in seuito) e anche una delle più grandi a parte forse l’expo universale di Lisbona del 1998…

Oltre 350 espositori, per un numero minimo di 700 artigiani, viticoltori e produttori si sono riuniti per QUATTRO GIORNI all’insegna dell’enogastronomia francese.

La fiera proponeva svariate degustazioni, più di quante uno stomaco umano potesse realmente sopportare, corsi di cucina e anche qualche dimostrazione dal vivo su come creare un piatto piuttosto che un altro a partire dai prodotti esposti (sopprattuto, come lo dice il nome della fiera, vini e formaggi).

L’esagono (la Francia insomma) offre davvero un numero spropositato di formaggi differenti e ogni produttore partecipava ad una competizione per essere eletto miglio produttore di formaggio della nazione.

Insomma fino a qui tutto bello ed interessante, nulla di particolarmente inaspettato anche se ho comunque potuto scoprire molti prodotti a me ignoti fino a ieri e rivalutare altri prodotti che avevo sottostimato negli ultimi tempi.

Il problema qual’era allora? Per prima cosa il posto in cui si situava la manifestazione, completamente sprovvisto di parcheggi, male indicato nonostante in centro a Parigi ci fossero cartelloni ovunque e poster della fiera, più ci si avvicinava al luogo più le indicazioni diminuivano fino alla completa disparizione.

Un altro punto un po cosi cosa, che mi ha fatto un po ainnervosire era la disposizione degli stand, cosi vicini tra loro da non permettere una buona circolazione in tutto il salone dell’esposizione e quindi l’irrimediabile crearsi di ingorghi umani, calore e nervosismo generale.

Per attennuare questo stress offrivano pero’ degustazioni non stop di almeno un centinaio di vini differenti, e mentre io mi ci recavo un po per passione e un po per lavoro ed ho bevuto un gran poco, sono spesso finita naso a naso con gente particolarmente ubriaca e molesta.

L’expo resta comuqnue molto interessante e ho potuto fare incetta di prodotti davvero particolari, ma vi offro un consiglio, libero e gratuito: non cercate di andarci con i tacchi, perché mentre cercate di apparire belli ed eleganti i vostri piedi inizieranno a ricorcarvi che se loro non sono comodi non si va da nessuna parte e tornerete a casa doloranti per niente.

Ed un ultimo consiglio, quello di fissarvi un budget di spesa, prima di arrivare alla fiera, per non cedere alla tentazione dei numerosi artigiani, cosi appassionati per i loro prodotti e, spesso bravi commerciali. Potreste ritrovarvi, come uno dei miei accompagnatori, con circa 200 euro di vini e formaggi in una borsina di plastica senza sapere nemmeno perché li avete comprati.

Un voto? Se devo comparare questa fiera, e quella recentemente visitata in Italia (Golositalia) penso che vinca la Francia, anche se di poco, ma forse, dico cosi solo perché ieri a Parigi mi hanno fatto davvero girare la testa, con i loro stend colorati, i loro prodotti incredibili e i vari omaggi con cui tutti siamo tornati a casa…

Da rifare, l’anno prossimo per la 48esima edizione, con scarpe da ginnastica, una borsa più capiente e una sciarpa perché non si sa come ma c’é stato un problema con l’aria condizionata e nella fiera faceva un freddo incredibile e io ovviamente sono tornata a casa malata!

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Formaggi e vini francesi arriviamo!

affiche

Pour qui se trouve sur Paris, et est intéréssée par la foire voici l’adresse complet.

Avenue Général-Leclerc
77120 COULOMMIERS

Téléphone : 01 64 03 01 78