Ricette

Pasta e fagioli

Primi | 12 Gennaio 2014 | By

Pasta e fagioli

Pasta e fagioli

 

Pasta e fagioli

Pasta e fagioli

Ingredienti
2 l di Acqua bollente
320 gr. di Pasta 
250 gr di fagioli
100 gr di Pomodori pelati
Osso di Prosciutto
olio
Aglio,Pepe 
1 gambo di sedano
1 cipolla

Preparazione
Mettete a bollire dell’acqua che vi servira’ in seguito.
Fate cuocere i fagioli in acqua salata per circa un ora con l’osso di prosciutto.
Nel frattempo preparate in un tegame un soffritto a base di: lardo tagliato a pezzetti, pomodoro pelato, cipolla tritata finemente, sedano tagliato a pezzettini ed aglio.
Aggiungete poi al soffritto un po’ di acqua bollente e lasciatelo asciugare per qualche minuto.
A questo punto, aggiungete al soffritto anche i fagioli ed i pezzetti di prosciutto, staccatisi dall’osso, che avete cotto precedentemente.
Mettete a cuocere la pasta nella minestra di fagioli che avete preparato, aggiungendo l’acqua bollente fino alla fine della cottura.
Aggiungete alla fine un pò di pepe nero ed un filo d’olio d’oliva crudo, lasciate insaporire per un paio di minuti e servite la pasta e fagioli ben calda.

Se per la realizzazione di questa ricetta utilizzate dei fagioli secchi, ricordatevi di metterli in ammollo almeno una sera prima per farli riprendere.
Inoltre potete aggiungere all’acqua in cui stanno ammollo i fagioli, degli aromi come l’erba cipollina o il prezzemolo.
Come tipologia di pasta potete utilizzare indifferentemente il riso, i ditalini o anche della pasta lunga spezzata come si usava fare una volta.

Espatriata: La Mia Storia

Io, in Erasmus

Questa settimana mi sa che salteremo il capitolo sulla storia della cucina, perché, dopo due anni che tengo questo blog mi sono accorta che non vi ho ancora raccontato molto di me… Certo certe cose le ho scritte, o si sono potute capire attraverso i miei aneddoti disordinati prima delle varie ricette, ma non ho mai preso il tempo per mettermi li e scrivere di me, per voi, e magari nel modo più ordinato possibile.
Per cui oggi doppio post e domani si vedrà.

Mi dico allora che se vi racconto la mia storia e il mio percorso forse avrete anche più piacere a leggere le mie ricette e i miei svariati post.

Inoltre magari riesco a invogliare qualche compatriota a fare le valigie e girare il mondo.

O, magari, nel migliore dei casi, riesco a 
trasmettere il mio pensiero positivo e ottimista.

Perché la mia storia si riassume proprio a questo, tanta tanta testardaggine, un po di orgoglio personale e molto ottimismo, o positivismo o come cavolo lo si vuole chiamare.

Senza questo, sarei probabilmente tornata a casa due giorni dopo essere partita, con la coda tra le gambe e le lacrime agli occhi perché decidere di lasciare tutto, di punto in bianco, non è proprio la cosa più facile da fare.

Per farvi capire da dove viene la mia voglia di vivere in terra di Francia dobbiamo risalire alla mia infanzia, ma prometto che non saro’ lunga.

Anzi, solo poche righe.

Diciamo che per fortuna, e per l’intelligenza di mia madre e la curiosità di mio papà, fin da piccola ho sempre viaggiato in lungo e in largo per l’Europa, ogni estate posti nuovi, niente hotel ma solo un camper e la libertà che esso puo dare.

Ogni volta un posto diverso, strano, sconosciuto, e visto con gli occhi della bambina che ero, anche magico.

Penso che l’Europa ce la siamo fatta quasi tutta, e quando non partivo con la famiglia, una volta adolescente, partivo con gli amici.

E poi grazie alla nonna materna abbiamo parenti sparsi un po ovunque, per cui ogni occasione era buona per rivederli e imparare qualcosa di nuovo anche attraverso le loro storie, le loro vite e le loro esperienze.

Il fiume Erdre, uno 

La mia prima vacanza “da sola” é stata a casa degli zii in Spagna con i due migliori amici, compagni della mia vita ormai da un bel po di tempo. Alla scoperta della costa spagnola ma anche ad arrostire al sole sul bordo piscina.

Una vacanza indimenticabile, particolarmente divertente e che mi ha fatto capire che se la gente é pronta ad accogliermi cosi gentilmente non posso che non trovarmi bene.

Insomma fino ai miei 18 anni nessun fiasco.

La cattedrale di Nantes in lontananza

Cosi mi sono detta che magari potevo iniziare ad avventurarmi da sola, oltre i confini dello stato, senza persone al seguito o altre che potessero ospitarmi. Solo io, la Francia e una valigia da 23 chili, più un bagaglio a mano da 10 riempito di libri e uno zaino con il computer per non restare proprio isolata da tutto e tutti.

L’Ersasmus é stata una delle esperienze più belle che io abbia mai potuto vivere, ne avevo anche fatto un libro, perso tra i vari computer dei miei compagni di avventura e di cui mi restano solo una manciate di pagine purtroppo.

Campeggio ad Amboise con il mio uomo e tanta pioggia

MA anche li, vivevo con la borsa di studio, e anche se l’impatto iniziale è stato difficile e mi trovavo in una stanza che puzzava di vomito, isolata dal mondo e che mi sono pure fatta aggredire da un barbone, poi ho conosciuto alcuni personaggi davvero particolare e simpatici e due amiche fuori di testa e mi sono trasferita illegalmente da solo. Il padrone di casa non ne ha mai saputo nulla, o per lo meno fingeva di non sapere anche se mi ha visto più volte sgattaiolare fuori dalla finestra in pijama per non farmi beccare. 

Le mie Super-Coinquiline Erasmus in una rimpatriata a Roma

In realtà il signor Carl Qualcosa, secondo me se l’era fatta una mezza idea della mia vita sotto il suo tetto come terza coinquilina involontaria del mini appartamento.

Vivevamo a tre, in 24 metri quadri di cui almeno due erano di corridoio.
Ma ognuna aveva i suoi spazi, e con il passare dei giorni si era creato un equilibrio incomprensibile ed un’amicizia che dura ormai da sette anni.

Orgogliosa Regista

Abbiamo viaggiato, esplorato la Bretagna, vissuto la città fino ad averne la nausea, conosciuto francesi poco normali, instaurato amicizie, combattutto con le troppe cose che la vita, in quel periodo ci regalava.

Ogni membro del gruppo era un pezzo perfetto di un puzzle, tra l’altro li sento ancora quasi tutti ogni volta che possiamo!

Tutto era stato una danza perfetta di conoscenze, avvenimenti ed avventure, nulla sembrava lasciato al caso, eppure nulla era previsto o premeditato.

Sono stati mesi assurdi ma magnifici e mi hanno fatto piangere da matti quando ho dovuto riprendere il treno per tornarmene a casa.

Ma erano solo 6 mesi, le vite dei miei amici non erano cambiate cosi tanto da non permettermi di ri-inserirmici rapidamente e la mia famiglia mi aveva riaccolto, con immutato amore.

Nel mio cervello bacato pero’ si era ormai instaurata l’idea che da sola avrei potuto farcela, che a Nantes ci dovevo tornare e che nulla, proprio nulla avrebbe potuto fermarmi.

Ho vissuto un anno a Verona, aspettando di trovare il coraggio, e i soldi, per partire di nuovo.

Non mi sono mai fermata a pensare che sarebbe stato diverso, non sarebbe più stato un gioco.
Volevo tornare la, vivere come i folli Nantesi, lavorare là, laurearmi là. Verona e Brescia avevano perso ogni interesse, troppo piccole per i sogni di una 20enne che si vedeva già giornalista per “Le Monde”.

Credo di essere stata incauta, sconsiderata e poco razionale, come la mia età lo prevedeva.

Avevo valutato tutti i pro ma poco considerato i numerosi contro che se ne stavano nascosti dietro ad un velo in un angolo recondito della mia mente.

Ad agosto del 2009 sono partita senza prevedere nulla di quello che é successo in seguito.

L’università di Nantes ha perso i fogli originali della mia iscrizione e non ha mai voluto accettare le fotocopie, l’università di Verona, poco collaborativa, non mi ha mai fornito altri originali e mi sono trovata già con un bel problema.

Ho combattutto per un po con l’amministrazione e, nonostante le segretarie mi avessero preso in simpatia, non sono riuscita a concludere nulla.

E niente università voleva dire niente borsa di studio. 

Ho frequentato lo stesso qualche corso, cosi da intrusa, per impedire al mio cervello di spegnersi e poi mi sono messa alla ricerca di un lavoro.

E anche qui é stato completamente assurdo.

Ero partita poco più di tre mesi prima con la testa piena di sogni e illusioni e mi sono presto trovata ad ammettere che le cose sarebbero state più difficili del previsto.

La famiglia mi mancava da impazzire.

Gli amici mi mancavano.

Tutto mi mancava.

Ma non sono tornata indietro.

Non volevo tornare da perdente.

Cosi mi sono messa a fare la baby sitter e poi la tata per la figlia di una coppia di ricconi che mi pagava una miseria. Ma io non sapevo che c’era un minimo sindacale qui in Francia e cosi ho accettato. 

Ho la fortuna di avere una famiglia che mi è sempre stata vicino, nonostante i 1200 km che avevo messo tra noi, e che ha sempre risposto presente quando mi trovato a mangiare fagioli.

Non lo nego, senza il loro aiuto non ci sarei mai riuscita.

In quell’anno vivevo con Sara, una ragazza di Pescare che aveva avuto la mia stessa idea, e che viveva li da un anno prima di me.
Poi sono andata a vivere da sola e anche quello dovro’ raccontarvelo prima o poi… ma non qui, non ora.

Nell’estate del 2010 sono stata presa come menager della band di quello che poi sarebbe divantato il mio uomo, in una settimana ho organizzato 6 date in Italia e siamo partiti con loro.

Al nostro ritorno non ne potevo più di fare la tata, sarà che i mbabini sono mi son mai parsi particolarmente simpatici.

Dopo un anno di quel lavoro ho deciso di cambiare, mi si era aperta una possibilità, avrei potuto diventare commerciale per una grossa azienda assicurativa francese.

Al colloquio mi hanno preso subito, perché parlavo 4 lingue e sembravo sicura di me.

Una cosa che mi ha facilitato nella vita é che ho sempre saputo sembrare sicura, anche nei momenti più duri, i miei datori di lavoro non hanno mai visto nessuna debolezza, nessun segno di cedimento.

Ho fatto carriera in fretta, e dopo 3 mesi soltanto avevo una squadra da dirigere e portavo all’azienda 40mila euro al mese.

Il mio capo non voleva lasciarmi andare e cosi mi facevo 50 ore di lavoro a settimana ed è stato cosi per sette mesi.

Finché un giorno, dopo quasi sei mesi che stavo con il mio uomo, mi sono resa conto che non avevo tempo per nulla, non facevo più ne nuoto ne pallavolo, non vedevo più il mio compagno, non facevo nient’altro se non vendere assicurazioni, 50 ore a settimana e pagate 25.

Ne ho parlato con il mio capo, dicendogli che visto che ero pagata per 25 ore ne avrei lavorate 25. Ovviamente l’idea di perdere i soldi che portavo alla ditta, o almeno una parte di essi non gli è piaciuta molto, ma la sua reazione é stata assurda, da un giorno con l’altro mi ha lasciato a casa, e ancora mi chiedo dove siano finiti i miei ultimi due stipendi, che non mi sono mai stati versati. Forse se li é tenuti lui come indennizzo o che so io.

Anche stavolta non conoscevo ancora bene le leggi francesi e mi sono trovata a casa senza disoccupazione che per alcuni motivi non avevo maturato, colpa sempre di questo tizio in giacca e cravatta che mi aveva fatto firmare un contratto molto avvantaggioso, per lui!

Ho lasciato il mio appartamento, sono andata a vivere con Cedric, grazie al cielo avevo lui.

Ho venduto l’auto.

E non voglio fare pietà a nessuno. Niente di quello che ho affrontato e che vi racconto mi ha fatto realtmente male, si ne soffrivo, ovviamente, ma mi ha reso più forte, più preparata e più adulta.
Mi sono comprata un paio di libri sul diritto francese e me li sono studiata.

Poi sono tornata alla carica e ho cercato un altro lavoro.

Sono finita ad occuparmi di strane vecchiette e contesse incontinenti, ero la loro assistente, la loro badante, la loro cuoce e spesso ero anche il loro oggetto di scherno. Mi hanno chiamato serva. E ogni volta ho telefonato a casa e ho trovato il sosegno amorevole della mia famiglia e dei miei amici.

Sono rimasta fino alla fine del contratto, fino alla partenza per Nancy.

Il sabato andavo anche a 80km da Nantes, e a volte anche la domenica per dare corsi di teatro e mettere in piedi due spettacolo. Quello si che é stato un signor lavoro!!!

Nel mentre mi ero anche iscritta all’università anche se in un corso diverso dato che il mio non potevo portarlo a termine e che sentivo che senza studiare mi perdevo qualcosa, qualcosa che mi è sempre piaciuto.

Io e Cedric stavamo bene insieme. Lavoravamo molto, ci siamo visti poco e i libri di studio erano i miei sfoghi.

Loro e qualche amico Nantese a cui tengo tutt’ora.

Ho finito l’anno come 4 della classe o 6 forse, non ricordo, con voti bellissimi e contenta di averlo fatto perché essere italiana in una classe di soli francesi e con dei buoni risultati risollevava il mio spirito, sopprattutto dopo ore a cambiare pannoloni di illustri sconosciute poco simpatiche e con sadiche abitudini.

A maggio del 2012 ho aperto il blog e poco a poco la mia vita é cambiata.

Mi sono sentita meno sola, in balia di una vita che mi ero cercata ma che non riuscivo ad apprezzare.
I miei amici a casa, e la famiglia leggono quello che scrivo, e cosi li sento vicini.

Mamma e nonne mi spediscono ricette ed ingredienti da provare, voi mi leggete e siete sempre di più, ho iniziato a firmare cose, contrattini e poi ci siamo trasferiti a Nancy.

Ed é stata una rivoluzione.

Casa mi manca, sempre di più , sono pronta a tornare per un annetto o giu di li, non mi sento come se avessi perso tutto, mi sento come un espatriata, tra tanti, che ci sta riuscendo.

Ora sono animatrice, do corsi di cucina ai bimbi, a breve molte altre cose si realizzeranno e intanto il blog cresce ancora.

Nancy, una città sulla quale non avrei scommesso un centesimo mi sta portando felicità e realizzazione, e anche se qui mi sento sola e lontana da casa e vorrei poter vivere le due metà della mia vita in modo completo, so che quest’anno é iniziato bene, che posso scrivere per dei giornali, che posso scrivere per me stessa e per voi.

Che posso cucinare e che a breve lo faro’ per un pubblico maggiore.

Per quelli che vogliono partire dico solo che devono tenersi stretta la loro idea, che devono vivere a pieno il loro sogno ma che non devono partire pensando sia facile perché quello é stato il mio errore più grande.

Niente é facili quando lo si affonta da soli, lontano da casa.

Io inizio dolcemente a sentirmi realizzata e anche se la nostalgia di casa persiste forte in me, so che quest’anno ho avuto grandi soddisfazioni e che se mi impegno ogni giorno, come sto facendo, alla fine gli sforzi pagano, e anche se cosi non fosse potro girarmi verso altre opportunità, ho imparato che anche quando sono sconfitta non ho realmente perduto perché la fuori altre mille opportunità si presentarenno se sapro’ andarmele a cercare.

Ecco, ora sapete qualcosa in più di me, non posso dire che sappiate tutto perché dal 2007 a oggi molte altre cose si potrebbero dire, ma sapete qualcosa in più e questo é sempre un bene.

Buona Giornata a tutti, lettori, famiglia e amici!!!

P.S. Ammetto che non ho scritto tutto questo per voi, ma anche per me, perché quando saro’ una vecchiarella potro’ ancora leggere il mio passato e ricordarmi una parte importante della mia vita!


Torta Cremosa al Tonno

In realtà é passata meno di una settimana dal mio ritorno in terra di Francia eppure nella mia testa é passato molto più tempo, il ché é davvero strano se ci si pensa, ancora lunedi sera ero a Brescia, insomma come mai ho già l’impressione che tutto sia cosi lontano e sfocato?

Boh, la mia testa, come, pare, quella di ogni espatriato, a volte si trova a ragionare in termini diversi, con tempi differenti o magari immaginari, ricordiamo cose di casa come fosse ieri e invece sono successe quando avevamo 12 anni, e a volte come se fosse un decennio fa allorché sono cose di Domenica scorsa…

Comunque tutto questo per dirvi che prima di partire avevo preparato un’altra ricetta con i prodotti Nonno Nanni e che me la sono dimenticata li, tra le foto del cellulare e ritrovandole oggi mi son chiesta quando l’avevo preparata… Ed era per il 31 Dicembre, mica secoli fa!!!

In ogni caso ve la metto oggi la ricetta perché se vi tedio ancora un po con i piatti della dieta senza offrirvi altro sento che mi abbandonereta a me stessa e ci saremo solo io e il mio gatto a parlare da soli dietro lo schermo…

Si, ok, anche il mio compagno, ma diciamo che il mio gatto si intende di cucina più di lui.

Nel mentre lo guardo, il ragazzo, non il felino e lui annuisce alle mie affermazioni, per cui sono anche autorizzata a scrivervelo ^____^ !

Ma ora passiamo alla ricetta che é già ora di pranzo e sono in ritardo per fare un sacco di altre cose poco interessanti come le lavatrici!


Torta Cremosa al Tonno



INGREDIENTI:

1 rotolo di pasta sfoglia (rotonda o quadrata poco importa)
3 uova
200 ml di panna da cucina
1 confezione di stracchino Nonno Nanni
1 dado
2 cipolle
1 pizzico di sale
1 scatola di tonno (circa 150 gr)
curry qb
acqua

PREPARAZIONE:

Sbucciate e tagliate le cipolle, mettetele a grigliare in padella per un paio di minuti poi aggiungete un bicchiere e mezzo di acqua e un dado e lasciate cuocere fino a completa evaporazione del liquido.
Intanto sbattete tre uova, mescolandole con un pizzico di sale (davvero poco poco perché il dado serve già a salare), la panna da cucina, il tonno e lo stracchino del signo Nanni (che si sentirà fischiare le orecchie tanto ne ho parlato in questo periodo.
Quando le cipolle sono pronte aggiungete anch’esse nezza ciotola con le uova e il resto, mettete del curry a piacere e mescolate ancora un poco.
Stendete poi la pasta sfoglia in una teglia dai bordi alti circa 3 cm e versate sulla pasta sfoglia il contenuto della zuppiera.
Informate a 180° per 35 minuti oppure, cosa meravigliosa di questa ricetta, la potete anche mettere nel microonde per 18 minuti a 750 watt o a 800.
Il risultato è ottimo, non proprio dietetico ma adatto ad un buffet per esempio per le feste di compleanno, oppure accompagnato da un’insalata per una cena tra amici o ancora, come l’ho usato io, da portare a un cenone comunitario 
per l’ultimo dell’anno.

Buon Appetito a tutti e buon fine settimana!

Io intanto mi ingegno sul mio pranzo dietetico di oggi!

Risotto al radicchio

Primi, Risotti | 10 Gennaio 2014 | By

 Ingredienti:

500gr di riso
100gr di radicchio
180gr di mascarpone
1/2 cipolla
1,5l di brodo vegetale
Vino bianco q.b.

20140108_203100

 

Procedimento:

1-Lavare le foglie di radicchio e tagliarle a listarelle sottili cercando di eliminare un po della parte bianca
2-Soffriggere la cipolla ed aggiungere il riso
3-Far tostare un paio di minuti girando spesso per evitare che si attacchi
4-Sfumare con mezzo bicchiere di vino bianco
5-Quando sarà evaporato,aggiungere qualche mestolo di brodo vegetale caldo e far partire il tempo di cottura del riso
6-Man mano che il brodo evapora aggiungerne altro e mescolare spesso fino al completamento della cottura
7-Aggiungere metà del radicchio tagliato
8-A due minuti dalla fine della cottura del riso unire il restante radicchio e il mascarpone
9-Quando raggiungete il tempo di cottura del riso assaggiatelo per controllare che sia effettivamente cotto
10-Ultimate,se necessario,la cottura e ritirate a vostro piacimento

Buon appetitoo!!!

Ricetta cremosa di pasta e lenticchie

Ricetta cremosa di pasta e lenticchie

Ricetta cremosa di pasta e lenticchie

Ricetta cremosa di pasta e lenticchie

Il mio legume preferito è la lenticchia, quella piccola e rossa. Le ho sempre cucinate in maniera tradizionale con cipolla e pomodoro, ma ormai mi sono convertita con questa nuova combinazione cremosa che renderà la vostra pasta e lenticchie una favola…la zucca!!!

INGREDIENTI

  • 60 gr di lenticchie a persona
  • 40 gr di ditaloni Barilla
  • zucca a piacere
  • prezzemolo
  • aglio
  • cipolla 2 cucchiaini tritata
  • alloro 2 foglie
  • sale quanto basta
  • 5 cucchiai di salsa di pomodoro
  • olio evo

PROCEDIMENTO

In un tegame mettete 2 o 3 cucchiai di olio evo con la cipolla e le lenticchie, quando l’olio inizia a sfrigolare girate con un mestolo di legno e aggiungete la salsa di pomodoro più un bicchiere d’acqua, quindi fate cuocere a fuoco basso.

Controllate la cottura delle lenticchie dopo 15 minuti e aggiungete 2 foglie di alloro, girate e se necessario aggiungete altra acqua; dopo altri 15 minuti di cottura le vostre lenticchie dovrebbero essere cotte.

Salate quanto basta e lasciate il composto abbastanza liquido.

Pulite la zucca dalla buccia e tagliate a dadi di media grandezza. Mettete la zucca in un tegame  ricoperta abbondantemente di acqua e lasciate cuocere 20 minuti.

Scolate la zucca e in un altro tegame con 2 o 3 cucchiai di olio evo, più uno spicchio d’aglio lasciatela finire di cuocere per 10-15 minuti a fuoco basso.

Schiacciate la zucca con una forchetta, togliete l’aglio e salate quanto basta; prima di spegnere il fuoco profumate la zucca con un po’ di prezzemolo.

Con un mixer o frullatore ad immersione riducete in crema la zucca.

Adesso è arrivato il momento di cuocere la pasta ed unire gli ingredienti: quando l’acqua bolle buttate la pasta ( i ditaloni hanno una cottura di 11 minuti), quindi dopo 9 minuti scolatela e ultimate la cottura insieme alle lenticchie che avrete già portato a bollore per unire la pasta.

Spento il fuoco aggiungete 2 o 3 cucchiai di crema di zucca a persona e servite con un filo d’olio evo a crudo.

pasta e lenticchie

pasta e lenticchie

I segreti della ricetta

Quando preparavo pasta e lenticchie mi ritrovavo sempre a dover dire che era troppo brodosa, o troppo secca o troppo sugo…Insomma non ero mai soddisfatta al 100%; invece con l’aggiunta della zucca si ottiene la giusta cremosità, senza rinunciare al gusto inconfondibile della lenticchia.

Preferisco cuocere ogni ingrediente a parte, quindi vi serviranno almeno 3 tegami, ma così facendo potete controllare meglio la cottura e regolare la quantità di ingredienti in base al vostro gusto personale.

Quando cucino la zucca, dopo averla resa a crema con il mixer, la divido in tanti bicchierini di plastica e la congelo, di modo di averne sempre un po’ all’occorrenza.

La quantità di zucca e lenticchie regolatela in base al vostro gusto, io ne metto circa 3 cucchiai a persona.

Questa ricetta è davvero eccezionale: provare per credere!

Mangiare Sano e Restare in Forma

Buongiorno a tutti,
qui a Nancy la dieta continua, ma non essendo io una dietologa non posso, ovviamente, dirvi cosa fare e come mangiare o cosa cucinare, vi do solo qualche idea, di piatti senza grassi, anche solo per depurare il nostro corpo.
Troverete qui qualche ricetta senza troppe calorie, senza grassi e leggera ma pur sempre appetitosa.

Innanzitutto vi consiglio, se volete tenervi leggeri di mangiare del finocchio, cotto o crudo, prima dei pasti, prima del vero pasto insomma o anche durante perché il finocchio si gonfia e riempie il nostro stomaco.

Un’altra verdura da mangiare è il sedano che non solo ha calorie ZERO ma che in più depura il nostro organismo.

Cosi come gli asparagi che aiutano i reni nel loro lavoro.

Come consiglia il medico, se volete mangiare meno ma non riuscite per gola a tagliare le porzioni, per dare il senso di sazietà al vostro stomaco potete farvi una tazza di zuppa, passato di verdura o minestra, o anche una zuppiera di insalata.

Aspettate poi una ventina di minuti e il vostro stomaco inizierà a sentirsi pieno per cui potrete attaccare il secondo piatto senza aver bisogno di grandi porzioni o di riservirvi.

Inoltre da tenere a mente è che quello che mangiate e le calorie che assumete devono essere adatte allo stile di vita che seguite, il mio compagno passa ore a studiare la musica e la batteria per cui ovviamente dovrà assumere più calorie di me se non voglio trovarmelo svenuto da qualche parte.

Inoltre se mangiate il pane evitate la pasta e di tanto in tanto sostituite la carne con fagioli, lenticchie e ceci che contengono ferro e sono più facili da digerire.

Un ultimo consiglio è bere tanta acqua ed evitare le bibite gassate e dolci come le soda.

E ora, un’idea per il vostro pranzo!!

Tost di Salmone Affumicato e Avocado


INGREDIENTI:


80 gr di salmone affulicato a testa
1 avocado per persona
1 cucchiaino di olio extra vergine di oliva per persona
un pizzico di sale
2 fette di pane a testa
50 gr di formaggio a scelta

PREPARAZIONE:

Aprite e sbucciate l’avocato.
Tagliatelo a dadini e conditelo con un pizzico di sale e un cucchiaino di olio.
L’olio extra vergine robusto ha più sapore di un olio normale per cui anche mettendone solo un cucchiaino basterà per condire tutto.
Tostate il vostro pane e preparate il formaggio di vostra scelta nel piatto.
E poi preparate il tost, o le tartine.

Il pane vi aiuterà a sentirvi sazi.

Questa ricetta potete mangiarla anche se non seguite una dieta, magari aumentando le dosi, oppure da utilizzare come antipasto al posto che come portata principale!

Buon Appetito a tutti!

Mangiare Sano e Restare in Forma

Buongiorno a tutti,
qui a Nancy la dieta continua, ma non essendo io una dietologa non posso, ovviamente, dirvi cosa fare e come mangiare o cosa cucinare, vi do solo qualche idea, di piatti senza grassi, anche solo per depurare il nostro corpo.
Troverete qui qualche ricetta senza troppe calorie, senza grassi e leggera ma pur sempre appetitosa.

Innanzitutto vi consiglio, se volete tenervi leggeri di mangiare del finocchio, cotto o crudo, prima dei pasti, prima del vero pasto insomma o anche durante perché il finocchio si gonfia e riempie il nostro stomaco.

Un’altra verdura da mangiare è il sedano che non solo ha calorie ZERO ma che in più depura il nostro organismo.

Cosi come gli asparagi che aiutano i reni nel loro lavoro.

Come consiglia il medico, se volete mangiare meno ma non riuscite per gola a tagliare le porzioni, per dare il senso di sazietà al vostro stomaco potete farvi una tazza di zuppa, passato di verdura o minestra, o anche una zuppiera di insalata.

Aspettate poi una ventina di minuti e il vostro stomaco inizierà a sentirsi pieno per cui potrete attaccare il secondo piatto senza aver bisogno di grandi porzioni o di riservirvi.

Inoltre da tenere a mente è che quello che mangiate e le calorie che assumete devono essere adatte allo stile di vita che seguite, il mio compagno passa ore a studiare la musica e la batteria per cui ovviamente dovrà assumere più calorie di me se non voglio trovarmelo svenuto da qualche parte.

Inoltre se mangiate il pane evitate la pasta e di tanto in tanto sostituite la carne con fagioli, lenticchie e ceci che contengono ferro e sono più facili da digerire.

Un ultimo consiglio è bere tanta acqua ed evitare le bibite gassate e dolci come le soda.

E ora, un’idea per il vostro pranzo!!

Tost di Salmone Affumicato e Avocado


INGREDIENTI:


80 gr di salmone affulicato a testa
1 avocado per persona
1 cucchiaino di olio extra vergine di oliva per persona
un pizzico di sale
2 fette di pane a testa
50 gr di formaggio a scelta

PREPARAZIONE:

Aprite e sbucciate l’avocato.
Tagliatelo a dadini e conditelo con un pizzico di sale e un cucchiaino di olio.
L’olio extra vergine robusto ha più sapore di un olio normale per cui anche mettendone solo un cucchiaino basterà per condire tutto.
Tostate il vostro pane e preparate il formaggio di vostra scelta nel piatto.
E poi preparate il tost, o le tartine.

Il pane vi aiuterà a sentirvi sazi.

Questa ricetta potete mangiarla anche se non seguite una dieta, magari aumentando le dosi, oppure da utilizzare come antipasto al posto che come portata principale!

Buon Appetito a tutti!

Torrone di cioccolata e nocciole

Torrone di cioccolata e nocciole

torrone di cioccolato

torrone di cioccolato

In Campania e forse anche in altre parti d’Italia si chiama torrone questo dolce di cioccolato e frutta secca che viene venduto in occasione delle festività dei morti.

Farlo in caso è molto semplice, ecco a voi la ricetta

INGREDIENTI

  •  gr. 125 pasticche di cioccolata fondente
  • gr.150 di pasticche di cioccolata bianca
  • 250 gr di crema alba
  • gr. 125  di nocciole intere
  • 1 cucchiaio di pasta di nocciola (nutella)

PROCEDIMENTO

  • Sciogliere a bagnomaria la pasticche di cioccolato fondente
  • Foderare con il liquido ottenuto il contenitore di plastica per lo stampo del torrone e metterlo in freezer 15 minuti
  • Procedere sciogliendo a bagnomaria le pasticche di cioccolata bianca
  • Unire la crema alba e continuare a girare
  • Mettere quindi la crema di nocciole e le nocciole intere e girare ancora
  • Lasciate rafreddare il composto a temperatura ambiente e versatelo nello stampo precedentemente foderato con il cioccolato
  • Infine metteTe di nuovo in freezer per 20 minuti di modo che il tutto solidifichi. Togliete dallo stampo e gustate il vostro torrone 🙂

I segreti della ricetta:

Tutti gli ingredienti, compresa lo stampo di plastica, li troverete facilmente in un negozio di caramelle, di quelli specializzati anche nella vendita di prodotti per dolci e torte 😀

La crema alba è l’antenata della nutella; si tratta di una crema di colore bianco molto burrosa che di solito è venduta sfusa. Chi vende prodotti per dolci dovrebbe conoscerla, diversamente può essere sostituita proprio con la Nutella. Per quel che riguarda i dischetti di cioccolata, anche questi li vendono sfusi sono proprio dei dischetti della grandezza di  20 centesimi l’uno o circa. Tutti i valori espressi sono in grammi 🙂 Il torrone può essere fatto in tante varianti, oltre alla nocciola si può fare GIANDUIA, CASSATA,PISTACCHIO,CAFFE E AL BACIO… Questa ricetta è per uno stampo di torrone da 700 gr.

torrone di cioccolato

torrone di cioccolato

 

A Dieta con Pomponette, Tacchino con Piselli

Ebbene si, dopo le feste e una visita medica che mi ha fatto prendere coscienza che sono forse, un po cicciottella (sto cercando di essere indulgente con me stessa, capitemi) io e il mio uomo ci siamo messi a DIETA.

Di per se la cosa non mi spaventa, spesso nelle mie ricette non c’é più di una noce di burro o un filo di olio per cui toglierli non sarà poi un dramma, non sono fan dei dolci e rinunciare a certe cattive abitudini come il panino della domenica sera, unica volta in cui cucina lui, non sarà tragico.

Quello che mi metteva in ansia era il blog … insomma se mi trovo a mangiare carne ai ferri e insalata tutti i giorni, o zuppa di zucchine a volontà, che ricette vi propongo? Cosa vi do da mangiare a voi? 

Per cui ho deciso cosi, a partire da oggi alternero’ vecchie ricette in archivio, che non ho ancora pubblicato, ovviamente, con nuove ricette dietetiche, e sarà a voi scegliere se venire comunque tutti i giorni o passare da queste parti solo i giorni non dietetici…

E poi mi sono detta che c’é modo e modo di mangiare la carne ai ferri… 

Date un occhiata qui sotto e vi accorgerete che la dieta, a volte puo anche avere un buon sapore, non per forza essere sciapa e restare comunque colorata e appetibile.

Tacchino con Piselli

INGREDIENTI:

2 fette di tacchino da 50 gr l’una
Una decina di pomodorini cigliegina
1 spicchio d’aglio
1 cipolla piccola
Un pizzico di sale
1 bicchiere di acqua
150 gr di piselli (meglio se freschi o surgelati… ma io avevo solo quelli in scatola, si lo so devo decidermi ad andare a fare la spesa)

PREPARAZIONE:

Mettete le fettine di tacchino a grigliare in padella, da sole per quelche minuto.
Prima di girarle dall’altro lato tagliate a metà i vostri pomodorini cigliegina e metteteli in padella insieme all’aglio e alla cipolla tagliata.
Girate la carne e lasciate cuocere anche dall’altro lato.
Salata, aggiungete i piselli, un bicchiere di acqua e lasciate cuocere fino a che l’acqua non si è ritirata.
E il piatto è pronto, senza ne olio ne burro, comunque gustoso grazie all’aglio e alla cipolla e perfettamente adatto ad una dieta.
Buon Appetito!

Ricetta in affiliazione con La Pulce e Il Topo:
NewsBoard
          http://www.lapulceeiltopo.it/

Contorni: quattro modi per cuocere le patate

Contorni: quattro modi per cuocere le patate

Le patate sono un ottimo contorno che piace a grandi e piccini, possono essere cucinate in un’ infinità di modi. Oggi vi proporrò quattro possibilità per rendere la patata gustosa e non scontata.

Ci sono diverse qualità di patate, le patate dalla buccia rossa, sono adatte per ogni tipo di preparazione, ma non sempre si trovano al supermercato, quindi di solito utilizzo le patate nuove a pasta bianca.

Dadolata di patate: né fritte, né al forno…doppia cottura!

dadolata di patate

dadolata di patate

Prendete 2 patate di grandezza media a testa, pulitele e tagliatele a dadini, quindi sbollentatele in acqua calda per 10 minuti.

In un tegame con un po’ di olio evo fatele rosolare e aromatizzate con rosmarino e sale quanto basta.

Sono davvero deliziose e non vi sentirete in colpa come quando mangiamo le patate fritte 😉

Patate fritte

patate fritte

patate fritte

Ogni tanto però possiamo concederci uno strappo alla regola e friggere delle buone patate, che fanno anche impazzire i più piccoli.

Contrariamente a quanto si pensa una frittura in olio evo è molto più leggera di quella fatta con l’olio di semi.A voi la scelta, assicuratevi solo che l’olio sia bello caldo e le patate asciutte, onde evitare schizzi.

Dopo aver scolato le patate su carta assorbente un pizzico di sale e gustiamocele a cuor leggero con una bella cotoletta panata.

patate fritte con cotoletta di pollo

patate fritte con cotoletta di pollo

Per ottenere questa panatura ho passato prima il petto di pollo nell’uovo, poi nel pangrattato ed ho ripetuto 2 volte, prima di procedere alla frittura.

Patate al tegame aromatizzate all’aglio

fesa di tacchino imbottita con melanzana

fesa di tacchino imbottita con melanzana

Un contorno veloce e leggero sono di certo le patate al tegame: tagliate le patate a spicchi, quindi in un tegame dai bordi bassi mettete un filo di olio evo e uno spicchio d’aglio intero schiacciato.

Mettete le patate e coprite con 2 dita di acqua, lasciate cuocere 15-20 minuti a fuoco basso e salate quanto basta.

Sono molto digeribile e le faccio spesso perchè si preparano velocemente.

Patate aromatizzate allo zafferano

polpettone al forno con patate

polpettone al forno con patate

Durante un viaggio ad Ischia ho assaggiato le patate allo zafferano e da buona sarda che sono le ho subito apprezzate, sono raffinate e delicate, ottime per un contorno di carne, ma anche di pesce.

Tagliate le patate a rondelle e disponetele su una teglia rivestita di carta forno.

Fate sciogliere una bustina di zafferano in 2 dita di acqua e coprite le patate che cuoceranno in forno per 15, max 20 minuti a 180 °C.