Ricette

Arrosto alla “Fourme d’Ambert”

Buongiorno a tutti,
Dicembre è ormai iniziato da una decina di giorno per cui è tempo di riproporre un’altra ricetta per le feste da aggiungere alla lista delle possibili cene di Natale.
Qui in Francia va molto di moda in questo periodo l’idea degli arrosti cotti nei formaggi e volendo io stare al passo con i tempi, e anche far piacere al mio compagno che è un gran fan del formaggio, non potevo non sperimentare questa ricetta.

Vi do subito gli ingredienti e la facciamo corta per oggi perché, vi diro’ la verità ho cosi tante cose per la testa che se non mi sbrigo non riusciro’ a farne neanche una minima parta oggi.

Ah, la Fourme d’Ambert è una specie di gorgonzola più compatto proveniente dalla regione dei vulcanil, l’Auvergne. Se in Italia non si trova potete quindi sostituirlo con del gorgonzola o per restare in tema francese con del Roquefort (che normalmente si trova da Auchan)!

E per chi se lo chiedesse, no, non è per nulla un piatto dietetico, ma ditemi voi, chi si mette a dieta a Natale?

Arrosto alla Fourme d’Ambert

INGREDIENTI:
Un arrosto di maiale da circa 400 gr
150 gr di Fourme d’Ambert
20 ml di panna da cucina
Sale grosso
2 cucchiai di olio d’oliva
PREPARAZIONE:
Mettete in una pentola dai bordi alti (e possibilmente antiaderente) i vogstri cucchiai di olio e fate rosolare e sigillare la carne da tutti i lati.
Salate su un solo lato.
Intanto in un padellino fate sciogliete il formaggio a cubetti con la panna da cucina.
Quando il formaggio è sciolto e il vostro arrostino è ben colorato abbassate la fiamma, versate la crema di formaggio sulla carne e coprite con un coperchio.
Tenete controllato che il sugo non restringa troppo e che il tutto non 
bruci.
Dopo 5 minuti girate la cerne d’altro lato in quanto l’arrosto non sarà completamente coperto di formaggio.
Dopo altri 5 minuti togliete la carne e spostate la pentola dal gas.
Tagliate il tutto a fettine sottili e rimettete in padella per meno di un minuto, tempo che anche il cuore delle vostre fettine sia cotto.
Io l’ho accompagnato con dei funghi per mancanza di tempo ma l’ideale sarebbe la polenta .. ma che ve lo dico a fare? Già ve lo immaginavate, no?
Come sempre la ricetta è più facile farla che spiegarvi il come, quando e perché, inoltre la carne di maiale è, per lo meno qui in Francia, la meno cara e la si trova anche a 4 o 5€ al chilo per cui il piatto resta come sempre economico, grazie al formaggio sarà saporitissimo.
Meglio come pranzo che come cena perché resta comunque un piatto pesantuccio.

Vous n’aurez pas l’Alsace et la Lorraine, ovvero Strasburgo, I Mercatini di Natale e i biscotti di Pain d’Epice!

Albero alto più di 5 piani!

AVVENTURE E DISAVVENTURE DI UN’ITALIANA IN:
ALSAZIA!

Al grido di “NON AVRETE MAI L’ALSAZIA e LA LORENA!!!”

Mi è sembrato stranissimo ieri non scrivere sul blog e non avere nenache nulla di pronto da inserire all’ultimo minuto.
Ormai mi occupo di questo spazio con cosi tanto impegno e cosi regolarmente che saltare un giorno mi è davvero sembrato strano.
Ma sono tornata con tante cose da raccontarvi per cui, se magari faccio un articolo molto lungo, recupero lo scompenso di ieri e mi sento a posto con me stessa.

In ogni caso ho passato tre giorni nella combattutissima regione dell’Alsazia, a caccia di mercatini di Natale, fiere Medievali e specialité locali da poter gustare, e imparare a fare.

Un week end molto romantico anche se come al solito, se non ci succede qualcosa noi non siamo contenti.

Partiamo pero’ da qualche cosa interessante… abbiamo deciso di andare a vedere i mercatini di Natale di Strasburgo, non perché a Nancy non ce ne siano ma perché i mercatini del capoluogo dell’Alsazia sono i più vecchi di tutta Europa e la cosa mi ispirava non poco.
Quando qualcosa è vecchio, grande e Natalizio non puo che non interessarmi insomma.Babbo Natale, i grandi Abeti illuminati, grandi e vecchi libri consunti impacchettati in carta rossa… tutta roba vecchia, grande e natalizia alla quale non posso proprio rinunciare.
Tornando a noi, il marcatino di Natale di Strasburgo sono stati creati nel 1570 ed é formato da più di 300 bancarelle, suddivise in dieci piazze.
Tutto questo richiama ovviamente moltissimi turisti, sopprattutto tedeschi e italiani che arrivano il sabato pomeriggio e occupano le bancarelle come fossero mosche appiccicate alla carta moschicida.

Il ridicolo non ha mai ucciso nessuno!


Fortunatamente ho un ragazzetto non particolarmente stupido ( che se sa che parlo di lui cosi probabilmente mi appende nell’armadio, eheh) che immaginava tutto questo affluire di turisti e mi ci ha condotto il venerdi sera.
Il che non solo mi ha permesso di visitare quasi tutte le bancarelle in santa pace ma anche di perdere tempo a provare stupidi cappellini in forma di animale e rendermi ridicola per un bel po di tempo.
Purtroppo sono rinsavita all’ultimo momento e il mio magnifico cappello a forma di cicogna (che é il simbolo della città) non me lo sono comprata, e dico purtroppo perché a me quel cappelletto proprio piaceva!

Le differenti bancarelle in realtà vendono più o meno gli stessi prodotti, ci sono quelle con le decorazioni in legno, quelle con il vin Brulé, quelle con i cappelletti a forma di animale, quelle con i giochi di legno per i bambini e quelle con le diverse specialità eno-gastronomiche della regione.
Poi su una piazza che non nominero’ perché ha il nome in tedesco e proprio non riesco a ricordarmi come si scrive, c’è il mercatino delle associazioni umanitarie, animaliste e chi più ne ha più ne metta, dove si trovano quadretti, cibi dal mondo e anche Babbo Natale.
Dato che lui passava da li e che noi passavamo di li, ci siamo ovviamente fotografati insieme, non avrei mai potuto perdere l’occasione di essere immortalata con il signore in rosso.

Vi lascio qui sotto qualche foto dei mercatini e della visita della città.. una delle città più belle di Francia tra l’altro ,a mio modesto parere.
Sembra costruita li, sul momento, come fosse finta, pulita, calda, luminosa e magica.
Io me ne sono subito innamorata.

Dopo aver fatto il piano di Strasburgo e delle sue stradine meravigliose ci siamo spostati in giro per l’Alsazia senza mete precise e siamo capitati prima in una cittadina montana dal nome impossibile e in seguito nella città di Saverne che fino a ieri era completamente sconosciuta ai miei occhi ed ora mi chiedo il perché visto che in passato è stata sulla bocca di tutti, ma forse sono io che devo aver saltato lo studio di quel preciso periodo storico.
Va a sapere!

Quindi dicevo…
Qualche altra cosetta da sapere è che la povera regione dell’Alsazia, e quella della Lorena, è che per moltissimi anni Germania e Francia litigavano per possederle, e questo ben prima della Seconda Guerra.
E in particolare, la citta di Saverne non sapeva più dove collocarsi in quanto lungo tutto il 1800 e la prima parte del 1900 cambiava nazionalità ogni due per tre.
L’animo dei cittadini di Saverne restava pero’ aggrappato alla tradizione e alla cultura francese e questo particolare attaccamento alla France ha quesi fatto scoppiare la prima guerra mondiale con un paio di annetti di anticipo per noi 1(5-18) e con un anno di anticipo per loro (14-18).

Castello di Rohan

Nel 1913 un luogotenente tedesco tale Forstner che si trovava a Saverne nel castello della città ,all’epoca utilizzato come sede dell’esercito’, ebbe la buonissima idea di trattare una manciata di soldati francesi da “Voyoux” ovvero da monelli o mascalzoni in un momento in cui i rappiorti tra francia e impero prussiano erano già molto incrinati.
Questo piccolo diverbio, che ora riterremo ridicolo, ha fatto il giro dell’Europa ed è giuto alle orecchie dell’imperatore in pochissimo tempo.
Quello che ora conosciamo come “L’incidente di Saverne” è stato all’epoca un grave scandalo, ampiato dai giornalisti e passato di bocca in bocca, una decina di libri sono stati scritti all’epoca su questo soggetto, sono stati tirati in ballo i giudici, e il luogotenente all’epoca poco più che ventanne ha dovuto girare con la scorta per non essere picchiato dai francesi.
E sopprattutto, si è sfiorato l’incidente diplomatico e l’inizio della prima guerra mondiale nel 1913.

Questo aneddoto storico era raccontato in un’esposizione (con tanto di foto, libri, testi vari e manifesti) nel castello di Rohan a Saverne per l’appunto, luogo dove ho anche potuto vedere una seconda esposizione su un personaggio femminile degli anni 30, tale Louise Weiss, giornalista, sufragetta, femminisca, viaggiatrice e grande oppositrice dell’ascesa al potere di Hitler (cosa che le causo’ non pochi problemi).
Se vi interessasse la storia della sua vita non avete che da chiedere e avrei un grande piacere a parlarvi di lei in quanto credo sia uno dei miei personaggi storici preferiti …
La conosco solo da due giorni ma tra l’esposizione e le letture di questa notte sono proprio diventate una fan sfegatata di questa intelligentissima donna.

Tra aneddoti, fatti storici e mercatini ci siamo un po persi e questo post sta diventando lunghissimo…

Per cui vi raccontero’ solo un’ultima cosa prima di passare alla ricetta dei tipici biscottini di Pain d’Epice. Siamo comunque su un blog di cucina e dovrei cercare di non dimenticarmelo,no? Che poi magari ve ne andate via se non trovate la ricetta.

Quindi ultima cosa da dirvi è che questo week end lo abbiamo fatto in camper.
E, per chi non lo sapesse questo camper è ancora un vecchio vecchio modello ,iper funzionale e meraviglioso ma che prevede cucina e riscaldamento a gas, cosa che a quento pare sui nuovi modelli non è più cosi, va a sapere perché.

In ogni caso il mio ragazzo ed io, facendo prova di cattiva memeoria ed eccessiva fiducia in noi, siamo partiti da Nancy senza controllare il livello del gas (anche perché la spia luminosa ci diceva che la bombola era quasi piena).
Siamo arrivati a strasburgo e abbiamo lasciato il camer in campeggio.
Tutto il venerdi abbiamo girato per la città, e tra il freddo, il vento e gli scrisci di pioggia, una volta tornati al camper sognavamo solo di accendere la stufa metterci al caldo e preparare un cena romanica, a lume di candela.

Di cena avevamo quindi previsto Confit di Anatra e Patate all’Alsaziana, tanto per restare in tema e per chi se lo chiedesse, si, cucino anche in camper come fossi a casa, lo spazio angusto, i due fuochi e tutto il resto non mi spaventano.

Il ridicolo non ha mai ucciso nessuno (2)

Sta di fatto che non solo non abbiamo cucinato una cippa lippa, ma non abbiamo neanche potuto riscaldarci un poco perché dieci minuti dopo aver acceso il riscaldamento la fiamma si è spenta e ci siamo accorti che la maledetta spia della bombola si sbagliava, e che anche i nostri souvenir erano sbagliati.
In camper non c’era più gas.
Fuori faceva -5°.
Non avevamo la possibilità ne di accendere la stufa, ne di prepararci, non dico la cena calda e romantica prevista, ma nemmeno di scladarci un thé.

Il ridicolo non ha mai ucciso nessuno (3) ma il freddo si!!!

E vi garantisco che mi sentivo come nel film “Into the Wild” . Vedevamo il nostro alito creare nuvolette di vapore bianche, abbiamo cenato con una scatoletta di sgombro che per  non so quale fortuna avevo portato con me, pane in cassetta e formaggio.
A lume di candela si, ma non per essere romantici ma per scaldarci le mani.
Ne rido sopra ma avevamo cosi freddo che abbiamo pensato di fare un fuoco nel campeggio (cosa illegale, illegalissima).
Abbiamo passato la notte sotto un piumino pesante e tutte le coperte che siamo riusciti a trovare, il giorno dopo pensavamo di essere sopravvissuti come quelli che si svegliano per miracolo dopo una notte nella neve. Pensavamo anche di esserne usciti indenni ma ovviamente ci sbagliavamo e ora Cedric è a letto con la febbre e il raffreddore, mentre io vi scrivo con le pastiglie per la gola che mi tengono compagnia.

Ma quanto sarebbe stato noioso questo racconto se non ci fosse stato “L’incidente della Stufa”???

E ora passiamo alla ricetta di questi biscottini, tipici tipici natalizi, leggeri e buonissimi che in Alsazia spopolano!

BIscotti di Pain d’Epice:

INGREDIENTI:

3 tazze di farina
1 cucchiaio da minestra di zenzero
1 cucchiaio da thé di cannella
1 cucchiaino da thé di bicarbonato di sodio alimentare
1/2 cucchiaino di noce moscata
1/2 cucchiano di sale
3/4 di tazza di burro sciolto
1 tazza di zucchero di canna
1/2 tazza di melassa (che sinceramente no so dove potreste comprare in Italia, magari ditemelo se lo sapete)
1 uovo

PREPARAZIONE:

Nulla di più facile.
In una ciotola capiente mescolate tutti gli ingredienti solidi.
In un altra mescolate lo zucchero con il burro, ma melassa e l’uovo.
Con lo sbattitore elettrico a bassa velocità o con la vostra frusta iniziate ad incorporare gli ingredienti secchi nella ciotola degli ingredienti… umidi?-non secchi? oggi le parole mi sfuggono, sarà che il freddo mi ha intorpidito il cervello?
Mettete la pasta in frigo per circa un ora e nel mentre preparate due teglie coperte di carta forno.
Dieci minuti prima di infornare scadalte il forno a 190°.
Togliete l’impasto dal frigo, stendetelo perché raggiunga circa i 2/3 cm di spessore e con le vostre formine create gli ometti di pan d’epice oppure gli alberelli o quel che più vi piace.
Infornate per circa 8 minuti.
Disegnate con la glassa la faccina o i bottoni o quel che vi va. (La glassa si fa con un albume e una tazza e mezza di zucchero a velo).

Quasi tutte le grandi costruzioni, palazzi e chiese di Strasburgo sono costruite in pietre rosse. Se sapete perché sarei curiosa di saperlo.
Quando ero alle medie ero stata in gita a Strasburgo e avevamo mangiato nel ristorante qui a sinistra. Il primo palazzo. Souvenirs!
La stazione di Strasburgo, perfetto mix tra antico e moderno.
Una delle vetrate della stazione di Strasburgo.
Stazione di Strasburgo da dentro
Stazione di Strasburgo da fuori
Ogni singola strada, casa o cosa, era addobbata e pronta per Natale, e io sono torntata bambina.
Tutto era meraviglioso!!!

 

Pettole al Gorgonzola Piccante ” Bontàzola Mauri “

Ingredienti

500 gr di farina per pizze e focacce

, un cucchiaio di sale

1 cucchiaio di zucchero,

1 lievito di birra

acqua e latte tiepidi tanto quanto basta

olio per friggere..(metà d’oliva metà di semi di girasole)

200 gr di gorgonzola piccante  “bontàzola Mauri ”

Preparazione

Mettere la farina su una spianatoia e unirvi il sale, il lievito sciolto in acqua tiepida lo zucchero e cominciare ad impastare poi unire il latte misto all’acqua ..impastare e formare una massa  liscia ed omogenea cercando di lavorarla quanto più possibile con le mani …dopo dichè si mette a lievitare per circa un ora fino a che raddoppia………una volta pronta la massa si stende con un mattarello ed un pò di farina sulla spianatoia ricavando dei piccoli rettangolini alti un mezzo cm

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e poi si mette a scaldare l’olio preferibilmente metà di oliva e meta di semi di girasole. Intanto che l’olio diventi bollente aggiungere ai rettangolini fette o piccoli pezzi di gorgonzola piccante

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e poi richiudere a mo di sacchetto…  i rettangolini lievitano ancora un po……

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per vedere se l’olio è pronto versare un po di pasta e se viene subito a galla allora è pronto per friggere. Ora friggere le pettoline

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e una volta dorate metterle su carta assorbente e gustarle…

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Mini Chees-Cake Alla Crescenza di Capra Mauri

Ingredienti

300 gr di biscotti secchi (usate quelli non troppo dolci)

125 gr di burro

250 gr di Crescenza di Capra Mauri

250 gr di panna montata

50 gr di zucchero

panna montata 100 gr

cioccolato fondente 200 gr

due cucchiai di pasta di nocciole

30 gr di burro

Preparazione

tritiamo i biscotti e li mettiamo in una ciotola, sciogliamo il burro in un pentolino e lo aggiungiamo ai biscotti, li mescoliamo cercando di incorporarli tutti al burro. Mettiamo il composto che non deve essere proprio tanto compatto, in tante piccole forme cilindriche  e con il dorso della mano lo compattiamo abbastanza forte e poi le poniamo per più di un ora in frigo. Nel frattempo montiamo la panna e la versiamo nel formaggio che abbiamo mescolato allo zucchero. Con una frusta elettrica mescoliamo tutto e dopo, che è passato il tempo di raffreddamento dei biscotti ,versarlo sopra,  livellarlo bene  riporre ancora una volta in frigo…ora prepariamo la copertura al cioccolato ….mettere a sciogliere il cioccolato a bagno maria con il burro…un volta pronto tenere da parte …montiamo la panna , aggiungere la pasta di nocciole e poi unire i due composti…..prendere le mini tortine dal frigo e coprirle con questa crema al cioccolato…decorare a piacere….

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Tonno al Curry con Riso

Primi, Secondi | 6 Dicembre 2013 | By

In Lorena, e anche in Alsazia in questi giorni è la festa di San Nicolas e sopprattutto a Nancy la gente diventa matta per questa sorta di Babbo Natale francese, ci sono fuochi d’artificio nella piazza principale, e una sfilata di carri natalizi e mercatini e concerti speciali… insomma Natale qui è quasi un piano B rispetto a questo caro vescovo morto che porta regali vari ed arance.

Vi aspetterete quindi una ricetta sul tema, e prometto che ci sarà, solo non oggi, ma domani!

In questo momento, mentre il post viene pubblicato io sono a Strasburgo a visitare i mercatini di Natale più vecchi d’Europa (e anche più grandi).

Il post uscirà da solo sul blog insomma, se ho fatto bene le cose e l’ho programmato come si deve!

Per oggi quindi una ricetta dal profumo indiano e domani, appena torno vi faro’ un reportage completo su San Nicolas, sui mercatini natalizi di strasburgo e vi preparero’ una ricetta che più natalizia non si puo!

Tonno al Curry con Riso


Prima di darvi gli ingredienti vorrei aggiungere una cosa, ed è che il curry ha un sacco di prprietà interessanti, dovute sopprattutto alla curcuma che è uno degli ingredienti principali per formare questa spezia.
La curcuma quindi aiuta nel combattere il diabete ed il colesterolo cattivo. 
Per cui approfittatene e mangiate quanti piatti con il curry volete perché proprio non vi farà male!

INGREDIENTI:

100 gr di riso
200 gr di tonno
1 cipolla grande
2 cucchiai di curry
Burro qb
1/2 bicchiere di acqua
1/2 bicchiere di panna da cucina
1 pizzico di sale


PREPARAZIONE:


Rapidissima!!!

Fate bollire il vostro riso senza mettere troppo sale nell’acqua e mentre il riso cuoce tagliate la cipolla.
Fate scaldare in una padella il burro con il curry, mescolate e quando il burro è sciolto aggiungete le cipolle, fatele colorare un po e poi sfumatele con il mezzo bicchiere di acqua.
Quando l’acqua sarà quasi completamente evaporata aggiungete  la panna.
Mescolate bene e dopo un paio di minuti aggiungete il torrno.
Mescolate ancora e dopo un minuto spegnete il gas.
Scolate il vostro riso e impitattate!
Rapido, veloce, e nel mio caso anche utile perché la mia scatoletta di tonno avanzava dal giorno prima, e giaceva aperta e sola in frigo e si doveva trovare cosa farne…

Buon Sabato e a domani per un post super-mega-iper NATALIZIO!!!

Antipasto-Cena Colorato

Ho un po di problemi a trovare il nome della ricetta oggi, avendola creata, cercato i gusti e le associazioni dovrei avere in testa anche un nome adatto, un titolo simpatico o intelligente o, perché no, anche entrambi… 
Invece ZERO, nella mia testa si è prodotto il vuoto assoluto.
L’unci nome che mi viene in mente é: “sovrapposizione verdeggiante” ma mi sa un po di spocchioso, di principessina o, peggio di parigina.
Per cui per ora vi do un titolo provvisiorio e un giorno, quando il mio cervello sarà rientrato dalla vacanze magari lo cambiero’… e se poi vi viene un’idea, vedendo la ricetta, non esitate a scrivermelo da qualche parte, nei commenti, via mail o anche in un bigliettino spedito mediante piccione viaggiatore.
Tralasciando questo mio momentaneo, spero, vuoto cerebrale, passiamo alla preparazione della ricetta di oggi.

Antipasto-Cena Colorato 
(pffff, titolo scemo)

INGREDIENTI:

1 Melanzana
60 gr di spinaci (io avevo solo quelle surgelate a disposizione)
120 gr di salmone affumicato (qui costa intorno ai 2€ il pacchetto e purtroppo non so quale sia esattamente in prezzo in Italia)
2 uova
2 cucchiai di olio
Sale e pepe

PREPARAZIONE:


Lavate la melanzana, tagliatela a fettine non troppo spesse, salatele perché perdano l’acqua in eccesso e mettetele in forno per circa 20 minuti (in una padella piatta) e ricordatevi di girarle a metà tempo.
Mentre le fette di melanzana grigliano mettete le spinaci a cuocere con un dito di acqua in una padella. Coprite con il coperchio in caso siano congelate per farle scongelare più in fretta.
Quando sono pronte scolatele e strizzatele bene.
Sbattete le uova, salate, pepate e quando gli spinaci si saranno raffreddati aggiungeteli al mix di uova e mescolate bene.
In seguito mettete un cucchiaino di olio in una padella, lasciate scaldare e poi versate dentro il preparato per la frittata.
Quando è cotta dai due lati tagliatela con un emporte-pièce in quattro mini frittatine tonde (una formina tonda insomma, ma va bene anche un bicchiere capovolto) e mettetele da parte.
Togliete le melanzane dal fornon coprtitele con un filo di olio e iniziate a comporre la votra priamide (o torre di Pisa che dir si voglia).
Frittatina di spinaci, fettina di salmone, melanzana, salmone e via cosi fino a coprire di nuovo con l’altra frittatina.
Con queste dosi vi usciranno due “piramidi”.
Io le ho accompagnate con mezzo avocado a testa e, al posto del nocciolo dell’avocado ho messo una fettina di salmone tritato con un po di maionese.
Nulla di complicato insomma ma mi sembrava molto carino ed era anche buono, il contrasto frittatina calda, melanzane grigliate tiepide e salmone freddo è stato molto gustoso.
Se trovate il tutto troppo secco per i vostri gusti, al posto che mettere l’avocado accando basterà mixarlo e utilizzarlo come cremina da spalmare qua e la nella vostra piramide.

Buon fine settimana a tutti e tenete duro, resta solo qualche ora e poi siamo tutti a casa per due giorni di pausa meritata!

E si, lo so, le foto non sono di ottima qualità, ma finché non avro’ una vera macchina fotografica ci dovremo accontentare! ^____^


Antipasto light di peperoni e melanzane

Antipasto di peperoni e melanzane

Antipasto di peperoni e melanzane

Antipasto light di peperoni e melanzane

Adoro i peperoni e le melanzane, purtroppo a volte evito di mangiarli perchè fatico a digerirli, ma cucinati così oltre ad essere deliziosi, sono anche leggerissimi! Non smetteresti mai di mangiarne ed oltre ad essere un signor antipasto, è ideale come contorno per la carne.

INGREDIENTI

©  1 melanzana

©  1 peperone ( rosso o giallo è lo stessa cosa)

©  olio extra vergine Bertolli Gentile

©  aglio 3 spicchi

©   Sale q.b.

©   Crostini di pane integrale per accompagnare l’antipasto (Granetti Mulino Bianco)

PROCEDIMENTO:

Accendete il forno a 180 °C e dopo aver lavato la melanzana ed il peperone metteteli nella grata del forno con la teglia per raccogliere i liquidi di cottura.

Dopo 10 minuti girate sia il peperone che la melanzana e lasciate altri 10 minuti.

Capirete che il peperone è pronto quando il picciolo si staccherà afferrandolo. Invece la melanzana ci impiegherà più tempo, quindi una volta cotto il peperone tiratelo dal forno e spegnete lasciando dentro la melanzana che ultimerà la cottura con il caldo del forno.

Quando il peperone sarà tiepido privatelo della pelle e dei semini che stanno dentro.

Peperone cotto al forno

Peperone cotto al forno

Con un coltello tagliate il peperone a listarelle e mettetelo in una pirofila di ceramica.

Quando la melanzana sarà tiepida e cotta come in foto

Melanzana cotta in forno

Melanzana cotta in forno

Privatela della buccia: ecco il risultato in foto

Melanzana cotta in forno

Melanzana cotta in forno

Con le mani aprite la melanzana e sfilettatela, usciranno naturalmente dei fili. Aiutatevi anche con un coltello. Unite la melanzana così tagliata al peperone, mettete 2 o 3 cucchiai di olio evo ( io ho utilizzato il Bertolli Gentile), un pizzico di sale e 3 spicchi d’aglio interi.

Dopo aver rimestato tutto con un cucchiaio lasciate riposare e gustate freddo con dei crostini, per un aperitivo o un antipasto goloso. Eccoli con i Granetti del Mulino Bianco

Antipasto di peperoni e melanzane

Antipasto di peperoni e melanzane

I segreti della ricetta:

Il sapore dolce del peperone si abbina perfettamente con quello più mordente della melanzana, quindi fate attenzione a non esagerare con il sale.

L’aglio l’ho messo intero per profumare, perchè non tutti lo gradiscono.

Se preferite potete aromatizzare con qualche fogliolina di prezzemolo.

Questo antipasto è davvero imbattibile, perchè così cotti e puliti, la melanzana e il peperone sono digeribile e sono esaltati nel gusto.

Così preparati potete conservare nel frigo anche diversi giorni ed è un ottimo contorno per le carni rosse fatte alla brace o come voi preferite. Buon appetito!

 

Pomponette In Cucina – Special Ambassador !!!

Un annuncio rapido!


Da oggi potrete trovare Pomponette In Cucina in veste di Special Ambassador, anche sul sito di La Cucina Italiana !!! 
http://www.lacucinaitaliana.it

E a breve sul blog la storia della più antica rivista di cucina italiana! 
Si preparano nuovi progetti e rubriche interessanti!


Yeah!!!

Petti di Pollo in Crosta di Sesamo ed Erbe

Non riesco a contenere la mia felicità, tra meno di tre settimane saro’ in Italia, dopo un anno che non ci metto piede.
Cinque anni in suolo francese insizano a farsi sentire.
Inizio a pensare di aver imparato tutto quello che c’è da conoscere e anche se quasi sicuramente mi sbaglio, ho voglia di arrivare a luglio e tornarmene un annetto a casa mia, circondata da famiglia e amici, fare una pausa da tutto questo mio viaggiare, ricaricare le pile e poi ripartire, per chissà quale altra nazione.
Comunque insomma già i 15 giorni delle feste natalizie mi faranno bene, smettero’ di parlare in francese per qualche giorno e il mio cervello si prenderà una meritata pausa.
Ho quasi pensato che potrei comunicare solo a gesti.. ma credo che già parlare in italiano sia un passo avanti.
Si perché la cosa che qui nessuno capisce è che io a volte mi sveglio con il mal di testa a forza di parlare in francese, pensare in francese, sognare, leggere e guardare film… tutto nella lingua di Voltaire.
Saltello quasi su me stassa all’idea che potro’ farmi quasi 15 giorni circondata dalla famiglia ,dagli amici e, per essere sincera anche dal cibo italiano, per quanto io sia diventata una fan sfegatata del burro salato, delle loro salse, della loro strana panna da cucina e io riesca quasi ad amare il caffé assurdo che servono nei loro bar, credo che bere del vero caffé in tazzine piccole piccole e con un concentrato di caffeina e di gusto più decisi non possa che farmi bene.
Comunque é tempo della ricetta del giorno, anche se io divago sempre e poi chi ci capisce più niente?
La ricetta che vi propongo oggi è di origine francese, anche se l’aggiunta dei semi di sesamo è un parto della mia mente, il resto è più o meno come la ricetta della polenta nel nord Italia, tradizionale, buono, ma un po banale.
Pero’ il gusto non è male e trovo che la “panatura” che vedrete vi potrebbe piacere.

Petti di Pollo in Crosta di Sesamo ed Erbe

INGREDIENTI (per 3 persone):

330/350 gr di Pollo (corrisponde a tre petti di solito)
3 cucchiai da minestra colmi di Senape
3 o 4 cucchiai da minestra di Semi di Sesamo (si trovano nelle alimentazioni Asiatiche, ma credo anche da Auchan in Italia, e forse anche da Carrefour)
1 cucchiaio colmo di erbe di provenza
1 noce di burro (io ho solo il burro demi-sel in frigo ma anche il burro dolce va bene, don’t worry)
1 filo di olio
Sale

PREPARAZIONE:

La preparazione è delle più semplici.
Spalmate ogni petto di pollo di senape… come per quando impaniamo qualcosa serve sempre un collante, di solito si usa il tuorlo d’uovo, qui invece utilizziamo la senape.
In seguito, per creare croccantezza, se cosi si puo’ dire, fate rotolare i petti di pollo in un piattino in cui avrete messo i semi di sesamo.
Infine spargete qua e la le vostre erbe di provenza per dare un po più di gusto.
Le erbe di provenza a me ricordano l’estate, i barbeque e le vacanze… per cui se sentirete un po di nostalgia delle belle giornate non preoccupatevi, è un effetto collaterale facilmente controllabile.
In seguito mettete il burro e l’olio a scaldare in una padella e quando soffriggono aggiungete in padella i petti di pollo e fateli ben rosolare dai due lati.
Quando sono ben colorati spegnete il fuoco e coprite la padella con un coperchio perché terminino la cottura come se fossero stati messi in forno.
Ed ecco che i vostri petti di pollo in crosta di sesamo ed erbe di provenza sono pronti.

Fusi di pollo miele e senape

Secondi | 4 Dicembre 2013 | By

Fusi di pollo miele e senape

Pollo miele e senape

Pollo miele e senape

INGREDIENTI

©  3 fusi di pollo

©   Olio evo

©   mezza cipolla piccola

©   2 rametti di rosmarino

©   senape

©   vino bianco secco (Vermentino di Gallura)

©   3 belle fettine di pancetta

©   1 spicchio d’aglio

©   gherigli di noce una manciata

PROCEDIMENTO:

Mettete in una teglietta da forno 3 fusi di pollo dopo averli cosparsi di senape insieme ai rametti di rosmarino e la cipolla tagliata grossolanamente.

Pollo miele e senape

Pollo miele e senape

Infornare a 180°C e girare i fusi dopo circa 7 minuti, quindi dopo 15 minuti sfumare con 2 dita di vino bianco secco (io ho utilizzato Vermentino di Gallura).

Quando il pollo risulta cotto al punto che la carne si stacca dall’osso, potete togliere la teglietta e mettere i fusi in un piatto, mentre il liquido della teglia va posto in un tegame e fatto restringere a fuoco basso.

Pollo miele e senape

Pollo miele e senape

Prendete una ciotola e mettete 3 cucchiai di senape e due abbondanti di miele, quindi sgretolarvi anche 10 grammi di noci e girate.

Togliete la pelle ai fusi di pollo e delicatamente staccate la carne dall’osso cercando di romperla il meno possibile. Adesso spennellateli con la salsa preparata con miele senape e noci, quella che avanza unitela al sugo di cottura che sta restringendo in padella.
Prendete la pancetta e avvolgere ogni fuso di pollo, quindi in una padella mettete 3 cucchiai di olio evo e uno spicchio d’aglio e fate dorare i fusi avvolti nella pancetta.

Pollo miele e senape

Pollo miele e senape

Pollo miele e senape

Pollo miele e senape

Per finire in un altro tegame mettete due cucchiai di miele e una manciata di noci intere e caramellate 2 o 3 minuti, quindi impiattate mettendo vicino alla carne anche qualche goccia della salsa di cottura che si è ristretta e avete ripulito da cipolla e rosmarino.

Pollo miele e senape

Pollo miele e senape

Pollo miele e senape

Pollo miele e senape

I segreti della ricetta

Quando ho cucinato questo piatto era un esperimento e devo dire che ha dato ottimi risultati: la carne del fuso di pollo resta bella succosa e la pancetta da il giusto equilibrio salato al piatto.

Inoltre miele e noci vanno a smorzare il sapore pungente della mostarda.

Secondo il mio gusto personale vi consiglio di non abusare nell’uso di mostarda e di mettere il rosmarino con 2 rametti interi, così faticherete meno a toglierli.

Con questo piatto stupirete tutti, perchè buono ed originale!