Ricette

Cruditè di allievi – un omaggio alla mia città

Non me ne vogliate amici, ma oggi mi sento nostalgica, e vorrei condividere con voi una prelibatezza della mia città: Bari.
Si tratta degli allievi (o alliive, in barese) e altro non sono che seppioline. Le troviamo praticamente su qualsiasi banco del pesce, in ogni pescheria e mercato della città, sia vendute intere, sia pulite e tagliate in striscioline sottili che noi baresi chiamiamo ”tagliatelle”.
Probabilmente molti arricceranno il naso, ma vi invito a provarle se passate nella mia bella e sottovalutata città, prima di giudicarci male. Alla fine, ognuno di noi ha i suoi gusti e le sue tradizioni. Ebbene, nella mia famiglia, quella che sto per presentarvi, è una vera e propria tradizione, nonchè un rito. Mio nonno Nicola, pescatore in pensione, porta a casa per i pranzi in famiglia una busta piena di allievi o tagliatelle, che vengono messi in tavola in una ciotola così come sono. Io prendo la mia bella porzione, e ne faccio una sorta di carpaccio prima di concedermi un assaggio: un filo d’olio, il succo di mezzo limone, una spolverata di pepe. Tutto qui. Niente da cucinare quindi, e vi assicuro che è un antipasto coi controfiocchi se amate il sapore del mare e i frutti di mare crudi. Io non sono una patita di cruditè di pesce, ma il loro sapore croccante e morbido allo stesso tempo mi ha conquistata al primo assaggio, la loro callosità mi fa sognare, e in quel sapore di mare sento il gusto dell’armonia familiare autentica, quella che talvolta col tempo si perde, ma che io amo regalarmi ogni volta che ho il piacere di tornare a quella che è e sempre sarà CASA MIA.
Se avete la fortuna di vivere sul mare, anche se non siete pugliesi, provate a farvi questo regalo, procuratevi delle seppioline, privatele di sacca e bocca, tagliatele a striscioline e conditele come vi ho descritto.
Vi prometto che non saprete più farne a meno!

E con l’acquolina alla bocca e la nostalgia per la mia terra nel cuore, vi offro questo assaggio…

BUON APPETITO!!!