Portogallo e Baccalà
Buongiorno a tutti, quanto tempo che non ci sentiamo (o leggiamo che dir si voglia) …
La vita qui in Italia, dove siamo ormai tornati da circa 5 mesi é tutta un su e giù come sulle montagne russe.
Certe soddisfazioni e gioie ci sono ma é un po’ dura trovare un buon lavoro (o anche sono un lavoro in realtà) pero’ nulla mi toglie la felicità dello stare a casa per qualche mese vicino alla famiglia.
E anche se cucino ancora spesso, sia per passione che per lavoro non ho molto tempo da dedicare al blog anche perché le giornate passano in modo cosi rapido che sembra di berle.
Oggi vi lascio una ricetta portoghese che ho riscoperto qualche giorno fa quando con la family ci siamo concessi una settimana in Algarve, uno dei posti più belli del mondo (per lo meno secondo me).
LA ricetta é quella del bacalhau com natas (o a nata dipende da in che regione ti trovi) ovvero il baccalà alla panna, una specia di gratin se cosi si puo dire cotto al forno, tipico dei più sperduti villaggi portoghesi ma molto noto anche nelle grandi città come Faro, Coimbra o Porto e ovviamente anche a Lisbona (la capitale per chi se lo fosse dimenticato).
La ricetta é piuttosto facile anche se la preparazione é lunghina, il risultato é garantito e farete di sicuro un figurone con un piatto internazionale.
Tra l’altro, come dicono dalle loro parti, esistono 365 ricette con il baccalà, una per ogni giorno dell’anno, cerchero’ quindi di darvene ancora qualcuna nei giorni seguenti ma per ora iniziamo con questa.
Baccalà alla Panna:
INGREDIENTI:
6 filetti di baccalà già ammollati in latte
1,2 kg di patate
olio extravergine di oliva (non saprei dirvi le quantità perché a me han detto di andare a naso)
2 cipolle tagliate molto sottili
3 spicchi d’aglio tritati
3 foglie di alloro
4 dl panna
1 cucchiaio di burro
Latte (quanto basta, andate un po a naso anche qui)
1 tuorlo d’uovo
sale, pepe e noce moscata
PREPARAZIONE:
Questo piatto si fa con il baccalà essicatto, per disseccarlo quindi e togliere l’eccesso di sale lasciatelo in ammollo una notte nel latte, sciacquatelo e poi lasciatelo in ammollo ancora una mattinata nell’acqua. Sciacquatelo di nuovo e finalmente potrete iniziare la vera preparazione.
Fate lessare il baccalà per circa 1à minuti in acqua bollente e sale.
Lessate anche le patate e spiaccicatele con il dorso della forchetta.
Quando le patate saranno diventate una purea lasciatele raffreddare e poi salate e pepate.
Mescolatele con la panna, un poco di latte, il giallo d’uovo, una punta di noce moscata e un pochino di olio.
Fate ora soffriggere le cipolle tagliate finemente con l’aglio schiacciato e con il baccalà per qualche minuto.
Con il burro imburrate la teglia e poi, dopo aver mischiato il composto di patate con il baccalà sminuzzato e le cipolle, riempitela.
Infornate il tutto a 180° per circa un’ora.
Il vostro piatto portoghese é pronto, se vi va potete guarnirlo con delle fettine di pomodoro o con delle olive nere…
Buon appetitoooooo!
E ora eccovi qualche foto del mio viaggetto in Portogallo, cosi, tanto per condividere con voi un’altra delle mie passioni, quella per i viaggi e magari farvi venire voglia di farvi un giretto da quelle parti.
In attesa del prossimo post abbiate cura di voi!!!
Costine
Siamo passati da 35 gradi a 22 qui a Nancy, il cielo é grigio e pesante ma l’umore resta alle stelle, perché il tempo passa rapidamente e la partenza é vicina.
I cartoni sono ammassati in ogni angolo dell’appartamento e si sente già profumo d’Italia.
Un’Italia dove vivremo per un anno per poi ripartire per chissà dove, o per lo meno cosi paiono le cose oggi..
Insomma una di quelle vite che non tutti vorrebbero avere ma che io sogno fin da bambina.
E poi boh, ho voglia di cambiamenti, di velocità, di reagire e di avere nuovi stimoli.
E tutto questo mi tiene di buon umore nonostante il cielo plumbeo.
E tralasciando i miei soliti bla bla passiamo alla ricetta di oggi, le costine, preparate da mie mamma in quel di Brescia. Una ricetta per un pasto “façon boucher” (che tradotto suona come “alla macellaia”, ma non mi piace, per cui ce lo teniamo in francese che suona meglio)
Costine
INGREDIENTI:
Costine di maiale
Olio Evo
1/2 bicchiere di vino bianco
sale
1 spicchio d’aglio
prezzemolo qb
PREPARAZIONE:
Mettete in una padella antiaderente un filo di olio EVO e uno spicchio d’aglio sminuzzato.
Mettete poi le costine nella stella padella una volta che l’olio inizia ad essere caldo e fatele dorare a fiamma vivace da entrambi i lati.
Versate ora il vostro mezzo bicchiere di vino bianco e fate sfumare.
Salate, aggiungete il prezzemolo tagliato finemente e terminate la cottura a fuoco medio/basso con il coperchio e con due dita i acqua in modo che finiscano di cuocere adeguatamente.
Servite caldo, con delle patate per esempio.
Questa é solo una delle numerose possibilità di preparare le costine che sono uno di quegli alimenti economici e che spesso pero’ ignoriamo perché non sappiamo come prepararle. Nei prossimi giorni, se vi interessa vi daro’ altre ricette con questo tipo di carne ma per ora vi lascio al vostro sabato pomeriggio e vi auguro un buon fine settimana!
E io continuo con il mio conto dei giorni tra qui e il trasloco, e poi tra qui e la penisola bella!
Ciau!
Costine
Siamo passati da 35 gradi a 22 qui a Nancy, il cielo é grigio e pesante ma l’umore resta alle stelle, perché il tempo passa rapidamente e la partenza é vicina.
I cartoni sono ammassati in ogni angolo dell’appartamento e si sente già profumo d’Italia.
Un’Italia dove vivremo per un anno per poi ripartire per chissà dove, o per lo meno cosi paiono le cose oggi..
Insomma una di quelle vite che non tutti vorrebbero avere ma che io sogno fin da bambina.
E poi boh, ho voglia di cambiamenti, di velocità, di reagire e di avere nuovi stimoli.
E tutto questo mi tiene di buon umore nonostante il cielo plumbeo.
E tralasciando i miei soliti bla bla passiamo alla ricetta di oggi, le costine, preparate da mie mamma in quel di Brescia. Una ricetta per un pasto “façon boucher” (che tradotto suona come “alla macellaia”, ma non mi piace, per cui ce lo teniamo in francese che suona meglio)
Costine
INGREDIENTI:
Costine di maiale
Olio Evo
1/2 bicchiere di vino bianco
sale
1 spicchio d’aglio
prezzemolo qb
PREPARAZIONE:
Mettete in una padella antiaderente un filo di olio EVO e uno spicchio d’aglio sminuzzato.
Mettete poi le costine nella stella padella una volta che l’olio inizia ad essere caldo e fatele dorare a fiamma vivace da entrambi i lati.
Versate ora il vostro mezzo bicchiere di vino bianco e fate sfumare.
Salate, aggiungete il prezzemolo tagliato finemente e terminate la cottura a fuoco medio/basso con il coperchio e con due dita i acqua in modo che finiscano di cuocere adeguatamente.
Servite caldo, con delle patate per esempio.
Questa é solo una delle numerose possibilità di preparare le costine che sono uno di quegli alimenti economici e che spesso pero’ ignoriamo perché non sappiamo come prepararle. Nei prossimi giorni, se vi interessa vi daro’ altre ricette con questo tipo di carne ma per ora vi lascio al vostro sabato pomeriggio e vi auguro un buon fine settimana!
E io continuo con il mio conto dei giorni tra qui e il trasloco, e poi tra qui e la penisola bella!
Ciau!
Filetto di merluzzo agli asparagi dello Chef Metzelard
Ieri sono andata in fiera, come vi avevo anticipato domenica e vi giuro mi sentivo come una bambina nel paese dei balocchi.
O come una di quelle fan sfegatate che incontrano il loro cantante preferito.
O come se stessi per vincere al lotto.
Insomma, ero emozionata, iper-eccitata e anche un bel po’ nervosa.
E non tanto per la fiera che si é rivelata comunque piuttosto interessante, ma sopprattutto perché stavo per conoscere uno dei miei miti culinari, uno tra i tanti certo ma comunque un accidenti di chef, uno vero, che stava per tenere una lezione di cucina in diretta.
Lo Chef Metzelard, un cuoco con un passato piuttosto interessante come cuoco del palazzo del governo già negli anni ’80 e che ora tiene un ristorante, “La Mignardise” qui in Lorena.
E vi diro’ che non solo ho potuto conoscerlo e seguire il suo corso di cucina, ma anche intervistarlo, fare una foto con lui e ottenere il suo libro di ricetta autografato.
Un po mi dispiace per le personcine che se ne stavano la e guardavano il cuoco in azione sui maxi-schermi mentre io stavo ad un passo da lui con la mia macchian fotografica ma insomma, sono cose che capitano di raro e ne ho approfittato il più possibile. Avevo gli occhi che luccicavano e respiravo la passione di questo grand uomo per la cucina. Ero semplicemente emozionata.
Sinceramente é stata una gran bella esperienza e lo Chef mi ha acnhe permesso di fotografate il suo pîatto finito e di regalarvi la ricetta, gran signore questo Metzelard!
Preparate carta e penna allora e scrivetevi come fare perché la ricetta di oggi é prorpio uno spettacolo!
Filetto di merluzzo agli asparagi
INGREDIENTI:
(per 4 persone)
4 filetti di merluzzo da circa 200gr a persona
1 mazzo di asparagi
70 gr di burro
2 carote (circa 150gr)
2 rape (circa 120gr)
4 ravanelli
un filo d’olio EVO
E per la salsa al burro:
1dl di aceto bianco
1 dl di vino bianco
50 gr di scalogno
1 dl di panna da cucina
50 gr di burro
6 funghi
sale e pepe
1/2 cipolla
dragoncello qb
PREPARAZIONE:
Per prima cosa fate colorare il pesce in una padella antiaderente con un filo di olio d’oliva e 20 gr di burro.
Mentre il merluzzo inizia a cuocere “sbucciate” gli asparagi (si lo chef sbuccia gli asparagi, cosi tanto per complicarci la cosa).
Una volta sbucciati fateli saltare nel burro per circa 15 minuti ma non tutti, tenetene da parte quelcuno da cuocere all’inglese (in acqua salata insomma) e da usare come decorazione alla fine. Gli asparagi cotti all’ingelse, una volta tolti dall’acqua bollente, li dovrete mettere in una ciotola con acqua fredda e ghiaccio in modo che mantengano il loro verde acceso.
In seguito sbucciate le carote, le rape e i ravanelli e tagliateli in tanti piccoli cerchi come se fossero coriandoli colorati. Fateli sbollentare 5 minuti nell’acqua degli asparagi.
Fate saltare i funghi in padella con il burro rimasto, sale, pepe e cipolla.
Togliete il pesce dalla padella e mettetelo in forno per circa 10 minuti a circa 150°.
Mentre tutto questo cuoce e vi state ancora chiedendo quante mani servono per realizzare la ricette, dovrete smettere di porvi delle domande e concentrarvi sulla salsa al burro e dragoncello.
Per cui iniziamo. Fate ridurre il vino bianco, l’aceto e 50 gr di scalogno tagliato finemente.
Aggiungete un dl di panna da cucina, i 50 gr di burro e il dragoncello sminuzzato.
E ora impiattate partendo dai funghi e dagli asparagi. Poi il pesce, poi le verdure tagliate a coriandoli, poi gli asparagi decorativi e infine la salsa al burro.
E dopo questo enorme sforzo potete finalmente riposarvi e crogiolarvi nell’idea di aver compiuto un miracolo culinario.
Stanchi e sudati potrete sedervi da qualche parte e concedervi 5 minuti di pausa prima di servire in tavola il vostro manicaretto.
Per il resto la fiera é stata interessante e spossante, con 35 gradi all’ombra, nessun tipo di climatizzatore, ventilatore o ventaglio.
Siamo usciti da li (io e il mio uomo, fotografo dell’evento) con qualche souvenir gastronomico proveniente dai 4 angoli del mondo, prosciutto crudo italiano, spezie indiane, birra corsa e il super libro di ricette dello Chef con tanto di dedica.
Dell’intervista allo chef potrei dirvi mille cose anche se il tempo per fargli delle domande é stato poco ma una cosa sola merita davvero di essere ritenuta, una frase che mi ha fatto piacere sentire, che mi ha fatto riflettere che che voglio condividere con voi: “Il mio successo non lo devo solo alle mie abilità di cuoco ma al palato dei miei clienti che mi rendono fiero di quello che faccio ad ogni assaggio. ”
Insomma un uomo umile nonostante il suo ristorante se ne stia nelle più grandi guide gastronomiche mondiali!
Grand bell’esperienza, davvero!
Ora vi lascio a qualche foto della fiera dove, tra l’altro, ho visto anche una mostra sulla storia del rock dagli ani ’50 ad oggi, molto interessante.
E noi ci ritroviamo al più presto per una nuova ricetta!
Filetto di merluzzo agli asparagi dello Chef Metzelard
Ieri sono andata in fiera, come vi avevo anticipato domenica e vi giuro mi sentivo come una bambina nel paese dei balocchi.
O come una di quelle fan sfegatate che incontrano il loro cantante preferito.
O come se stessi per vincere al lotto.
Insomma, ero emozionata, iper-eccitata e anche un bel po’ nervosa.
E non tanto per la fiera che si é rivelata comunque piuttosto interessante, ma sopprattutto perché stavo per conoscere uno dei miei miti culinari, uno tra i tanti certo ma comunque un accidenti di chef, uno vero, che stava per tenere una lezione di cucina in diretta.
Lo Chef Metzelard, un cuoco con un passato piuttosto interessante come cuoco del palazzo del governo già negli anni ’80 e che ora tiene un ristorante, “La Mignardise” qui in Lorena.
E vi diro’ che non solo ho potuto conoscerlo e seguire il suo corso di cucina, ma anche intervistarlo, fare una foto con lui e ottenere il suo libro di ricetta autografato.
Un po mi dispiace per le personcine che se ne stavano la e guardavano il cuoco in azione sui maxi-schermi mentre io stavo ad un passo da lui con la mia macchian fotografica ma insomma, sono cose che capitano di raro e ne ho approfittato il più possibile. Avevo gli occhi che luccicavano e respiravo la passione di questo grand uomo per la cucina. Ero semplicemente emozionata.
Sinceramente é stata una gran bella esperienza e lo Chef mi ha acnhe permesso di fotografate il suo pîatto finito e di regalarvi la ricetta, gran signore questo Metzelard!
Preparate carta e penna allora e scrivetevi come fare perché la ricetta di oggi é prorpio uno spettacolo!
Filetto di merluzzo agli asparagi
INGREDIENTI:
(per 4 persone)
4 filetti di merluzzo da circa 200gr a persona
1 mazzo di asparagi
70 gr di burro
2 carote (circa 150gr)
2 rape (circa 120gr)
4 ravanelli
un filo d’olio EVO
E per la salsa al burro:
1dl di aceto bianco
1 dl di vino bianco
50 gr di scalogno
1 dl di panna da cucina
50 gr di burro
6 funghi
sale e pepe
1/2 cipolla
dragoncello qb
PREPARAZIONE:
Per prima cosa fate colorare il pesce in una padella antiaderente con un filo di olio d’oliva e 20 gr di burro.
Mentre il merluzzo inizia a cuocere “sbucciate” gli asparagi (si lo chef sbuccia gli asparagi, cosi tanto per complicarci la cosa).
Una volta sbucciati fateli saltare nel burro per circa 15 minuti ma non tutti, tenetene da parte quelcuno da cuocere all’inglese (in acqua salata insomma) e da usare come decorazione alla fine. Gli asparagi cotti all’ingelse, una volta tolti dall’acqua bollente, li dovrete mettere in una ciotola con acqua fredda e ghiaccio in modo che mantengano il loro verde acceso.
In seguito sbucciate le carote, le rape e i ravanelli e tagliateli in tanti piccoli cerchi come se fossero coriandoli colorati. Fateli sbollentare 5 minuti nell’acqua degli asparagi.
Fate saltare i funghi in padella con il burro rimasto, sale, pepe e cipolla.
Togliete il pesce dalla padella e mettetelo in forno per circa 10 minuti a circa 150°.
Mentre tutto questo cuoce e vi state ancora chiedendo quante mani servono per realizzare la ricette, dovrete smettere di porvi delle domande e concentrarvi sulla salsa al burro e dragoncello.
Per cui iniziamo. Fate ridurre il vino bianco, l’aceto e 50 gr di scalogno tagliato finemente.
Aggiungete un dl di panna da cucina, i 50 gr di burro e il dragoncello sminuzzato.
E ora impiattate partendo dai funghi e dagli asparagi. Poi il pesce, poi le verdure tagliate a coriandoli, poi gli asparagi decorativi e infine la salsa al burro.
E dopo questo enorme sforzo potete finalmente riposarvi e crogiolarvi nell’idea di aver compiuto un miracolo culinario.
Stanchi e sudati potrete sedervi da qualche parte e concedervi 5 minuti di pausa prima di servire in tavola il vostro manicaretto.
Per il resto la fiera é stata interessante e spossante, con 35 gradi all’ombra, nessun tipo di climatizzatore, ventilatore o ventaglio.
Siamo usciti da li (io e il mio uomo, fotografo dell’evento) con qualche souvenir gastronomico proveniente dai 4 angoli del mondo, prosciutto crudo italiano, spezie indiane, birra corsa e il super libro di ricette dello Chef con tanto di dedica.
Dell’intervista allo chef potrei dirvi mille cose anche se il tempo per fargli delle domande é stato poco ma una cosa sola merita davvero di essere ritenuta, una frase che mi ha fatto piacere sentire, che mi ha fatto riflettere che che voglio condividere con voi: “Il mio successo non lo devo solo alle mie abilità di cuoco ma al palato dei miei clienti che mi rendono fiero di quello che faccio ad ogni assaggio. ”
Insomma un uomo umile nonostante il suo ristorante se ne stia nelle più grandi guide gastronomiche mondiali!
Grand bell’esperienza, davvero!
Ora vi lascio a qualche foto della fiera dove, tra l’altro, ho visto anche una mostra sulla storia del rock dagli ani ’50 ad oggi, molto interessante.
E noi ci ritroviamo al più presto per una nuova ricetta!
Quiche alle Zucchine
La ricetta del giorno é una di quelle ricette ce si adattano alla perfezione in ogni occasione.
Una quiche, o torta salata che dir si voglia, puo’ essere mangiata come piatto unico, come secondo ma anche come aperitivo tagliata a dadini e oppure puo’ far parte di un buffet più ampio per una festa di compleanno o di fine scuola.
Insomma un piatto semplice e saporito che potrete giocarvi come asso nella manica ogni volta che serve.
Quiche alle Zucchine
INGREDIENTI:
Un rotolo di pasta sfoglia
100 gr di fontina (o di un formaggio simile)
100 gr di pancetta a cubetti
300 gr di zucchine
4 uova
100 ml di latte
1 filo di olio
sale e pepe
PREPARAZIONE:
Fate rosolare la pancetta a cubetti in una padella antiaderente senza aggiungere grassi.
Tagliate le zucchine a dadini e fate rosolare anch’esse in una padella, con un filo di olio questa volta e un pizzico di sale.
Mescolate uova e latte sbattendo bene, salata e pepate.
Quando la pancetta é pronta, stendete la pasta sfoglia ed adagiate sopra la vostra pancetta e l’emmental a cubetti.
Aggiungete le zucchine, e versate il composto di latte e uova.
Infornate per circa 35/40 minuti in forno gia caldo a 200°.
Da consumare calda, o fredda o tiepida, accompagnata da un insalata o a cubetti con uno stuzzicadenti, o come più vi piace.
Buon appetito!
E io me ne torno a fare i miei scatoloni, perché il tempo passa rapidamente e ci restano sempre meno giorni da vivere qui a Nancy prima di dover affrontare l’ennesimo trasloco!
Passate un buon week end amici del blog e se non torno é che sono stata schiacciata dallo scatolone dei libri! 😉
Quiche alle Zucchine
La ricetta del giorno é una di quelle ricette ce si adattano alla perfezione in ogni occasione.
Una quiche, o torta salata che dir si voglia, puo’ essere mangiata come piatto unico, come secondo ma anche come aperitivo tagliata a dadini e oppure puo’ far parte di un buffet più ampio per una festa di compleanno o di fine scuola.
Insomma un piatto semplice e saporito che potrete giocarvi come asso nella manica ogni volta che serve.
Quiche alle Zucchine
INGREDIENTI:
Un rotolo di pasta sfoglia
100 gr di fontina (o di un formaggio simile)
100 gr di pancetta a cubetti
300 gr di zucchine
4 uova
100 ml di latte
1 filo di olio
sale e pepe
PREPARAZIONE:
Fate rosolare la pancetta a cubetti in una padella antiaderente senza aggiungere grassi.
Tagliate le zucchine a dadini e fate rosolare anch’esse in una padella, con un filo di olio questa volta e un pizzico di sale.
Mescolate uova e latte sbattendo bene, salata e pepate.
Quando la pancetta é pronta, stendete la pasta sfoglia ed adagiate sopra la vostra pancetta e l’emmental a cubetti.
Aggiungete le zucchine, e versate il composto di latte e uova.
Infornate per circa 35/40 minuti in forno gia caldo a 200°.
Da consumare calda, o fredda o tiepida, accompagnata da un insalata o a cubetti con uno stuzzicadenti, o come più vi piace.
Buon appetito!
E io me ne torno a fare i miei scatoloni, perché il tempo passa rapidamente e ci restano sempre meno giorni da vivere qui a Nancy prima di dover affrontare l’ennesimo trasloco!
Passate un buon week end amici del blog e se non torno é che sono stata schiacciata dallo scatolone dei libri! 😉
Saltimbocca alla Bresciana
Buongiorno a tutti, sono ormai quasi le tre di questa lenta domenica di giugno, e mentre tutto ontorno a me tace ho un po di tempo per mettere una nuova ricetta sul blog.
Questo blog che ormai é diventato il mio ricettario virtuale, questo blog a cui tengo tanto e che tra alti e bassi mi permette di esprimervi il mio amore per la cucina.
Oggi vi propongo una ricetta a metà tra la tradizione romana e quella bresciana, realizzata dalla mamma che appena ha un po di tempo libero mi aiuta a rendere più completo il blog offrendomi a sua volta sempre nuove ricette.
I tipici Saltimbocca romani sono fatti con carne di manzo, prosciutto crudo e salvia, quelli bresciani, appositamente creati dalla mamma della sottoscritta saranno invece a base di carne di maiale, ma il principio é lo stesso.
Ecco allora come fare i :
Saltimbocca alla Bresciana!
INGREDIENTI:
Fettine di carne di maiale
1 foglia di salvia per ogni fettina
Pancetta affumicata (una fetta per ogni trancio di carne)
un filo di olio
una noce di burro
1/2 bicchiere di vino bianco
sale e pepe
PREPARAZIONE:
Mettete su ogni fettina di carne, una fattina di pancetta affumicata e una fettina di salvia e fermate il tutto con uno stuzzicadenti.
Fate rosolare il tutto prima da un lato e poi dall’altro in una padella antiaderente con un filo di olio e una noce di burro, non esagerate pero’ ne con l’uno ne con l’altro per non rendere il piatto troppo grasso o indigesto.
Quando la carne é ben rosolata salate e pepate e versate il 1/2 bicchiere di vino bianco.
Abbassate la fiamma, fate sfumare l’alcol e servite caldo, accompagnato magari da un’insalata con un po di vinaigrette o con delle patate lesse con olio e prezzemolo.
Buon Appetito a tutti e un buon, buonissimo, inizio di questo nuovo mese che ci porta verso l’estate.
Saltimbocca alla Bresciana
Buongiorno a tutti, sono ormai quasi le tre di questa lenta domenica di giugno, e mentre tutto ontorno a me tace ho un po di tempo per mettere una nuova ricetta sul blog.
Questo blog che ormai é diventato il mio ricettario virtuale, questo blog a cui tengo tanto e che tra alti e bassi mi permette di esprimervi il mio amore per la cucina.
Oggi vi propongo una ricetta a metà tra la tradizione romana e quella bresciana, realizzata dalla mamma che appena ha un po di tempo libero mi aiuta a rendere più completo il blog offrendomi a sua volta sempre nuove ricette.
I tipici Saltimbocca romani sono fatti con carne di manzo, prosciutto crudo e salvia, quelli bresciani, appositamente creati dalla mamma della sottoscritta saranno invece a base di carne di maiale, ma il principio é lo stesso.
Ecco allora come fare i :
Saltimbocca alla Bresciana!
INGREDIENTI:
Fettine di carne di maiale
1 foglia di salvia per ogni fettina
Pancetta affumicata (una fetta per ogni trancio di carne)
un filo di olio
una noce di burro
1/2 bicchiere di vino bianco
sale e pepe
PREPARAZIONE:
Mettete su ogni fettina di carne, una fattina di pancetta affumicata e una fettina di salvia e fermate il tutto con uno stuzzicadenti.
Fate rosolare il tutto prima da un lato e poi dall’altro in una padella antiaderente con un filo di olio e una noce di burro, non esagerate pero’ ne con l’uno ne con l’altro per non rendere il piatto troppo grasso o indigesto.
Quando la carne é ben rosolata salate e pepate e versate il 1/2 bicchiere di vino bianco.
Abbassate la fiamma, fate sfumare l’alcol e servite caldo, accompagnato magari da un’insalata con un po di vinaigrette o con delle patate lesse con olio e prezzemolo.
Buon Appetito a tutti e un buon, buonissimo, inizio di questo nuovo mese che ci porta verso l’estate.
Gratin d’Anatra alla Saumuroise
Buongiorno e buona domenica a tuttiieri sera vi dicevo che sono stata una settimana nell’ovest della Francia.
Alla base siamo andati a trovare la famiglia del mio compagno che non vedevamo da qualche mese e io ne ho approfittato per scovare qualche ricetta tradizionale della regione, qualche nuovo piatto che anocora non conoscevo o di cui avevo già sentito parlare ma senza avere il tempo di
sperimentarlo.
Oggi vorrei cominciare con un piatto tipico della città di Saumur, una città famosa per il suo castello, arroccato su una collina con vista sulla Loira.
Ecco quindi come realizzare un Gratin d’Anatra alla Saumuroise … sono sicura che, se riproverete a farlo nelle vostre casette, ne sarete conquistati.
Il piatto é abbastanza semplice da realizzare anche se la preparazione é un po lunga, e vale davvero la pena di essere assaggiato.
Inoltre é un piatto che si presenta bene per una cena tra amici ma anche per una cena più formale perché lo si puo servire, come vedrete, dentro piccole teglie individuali.
INGREDIENTI:
(per 6 persone)
600 gr di patate
4 cosce d’anatra (da confire o già pronte)
1 cipolla
80 gr di burro
pangrattato qb
sale e pepe
grasso d’anatra
PREPARAZIONE:
Se le vostre cosce d’anatra sono ancora da confire dovrete iniziare a lavorare la sera prima, strofinando le cosce con del sale grosso e poi mettendole a cuocere nel grasso d’anatra per circa 3 ore. E lasciandole poi riposare tutta la notte.
Se invece sono già pronte basterà riscaldare, sempre nel loro grasso per una decina di minuti.
Nel mentre preparate il puré, faczendo bollire le vostre patate, spellandole, schiacciandole con la forchetta e montando il vostro puré con del burro salato o con del burro normale e un pizzico di sale.
Quando questi step sono fatti possiamo passare alla vera e propria realizzazione del piatto.
Disossate le cosce d’anatra (una voltra confite sarà davvero facile farlo) e sminuzzate la carne manualmente.
Toglietele dal grasso d’anatra e sgocciolatele per bene.
In una padella antiaderente mettete solo due cucchiai del loro grasso per far rosolare la cipolla che avrete precedentemente fatto a dadini. Aggiungete ora la carne sminuzzata e mescolate il tutto.
Preparate la vostra teglia da forno o le vostre piccole teglie monoporzione.
Adagiate sul fondo la carna d’anatra, coprite il tutto con il puré e spolverate di pangrattato. Mettete in forno a circa 180° per venti minuti (o a 200° per un quarto d’ora se siete di fretta).
Servite caldo accompagnato da un’insalata. E il gioco é fatto, ora non vi resta che chiudere gli occhi, immaginarvi tra i castelli della Loira e degustare!