Ricette base, tre ricette di impasti per tutti i gusti
Oggi ho deciso di proporvi un post contenente tre impasti base per preparare torte salate o dolci facendole da A a Z!
Pasta Brisée
Tempo di preparazione: 15 min
Tempo totale: 15 min + 45 minuti di riposo in frigo, quindi un’ora.
200 gr di farina 00
100 gr di burro
50 ml di acqua fredda
1 cucchiaino di sale
In una ciotola disponete la farina con al centro il burro tagliato a pezzettini e il sale (se lo avete basta usare il burro salato)
Lavorate l’impasto con la punta delle dita fino ad ottenere un composto granuloso.
Aggiungete man mano l’acqua fredda e lavorate l’impasto fino a far assorbire completamente l’acqua alla pasta.
Formate una palla con l’impasto, avvolgetelo in un asciugapiatti pulito e mettete in frigo per 45 minuti a riposare.
Pasta Sablée
Tempo di preparazione: 15 min
Tempo totale: 15 min + 30 minuti di riposo quindi 45 minuti
250 gr di farina 00
150 gr di burro
1 pizzico di sale
1 buccia di limone
45 gr di tuorli
100 gr di zucchero a velo
Mettete in una ciotola la farina fate un buco al centro e mettete il burro ammorbidito tagliato a sfoglie.
Lavorate fino ad ottenere qualcosa che assomigli a della sabbia bagnata.
Aggiungere i tuorli e continuate a lavorare.
Infine unite lo zucchero a velo e la buccia di limone grattugiata.
Impastate energicamente fino a quando l’impasto risulterà omogeneo.
Lasciate riposare in frigo per mess’ora coperto da uno straccio pulito.
Pasta Sfoglia
Tempo di preparazione: 1 ora
Tempo di riposo: 1 ora min
Tempo totale: 2 ore
Mettete in una ciotola la farina, fate in buco al centro e versate l’ acqua fredda , 40 grammi di burro fuso dopo averlo fatto raffreddare e il sale o del burro salato (che sarebbe più indicato per questo tipo di impasto).
Impastate fino a farla diventare una palletta omogenea e dopo averla stesa con il mattarello ristendete il burro sulla superficie della sfoglia.
Ripiegatela su se stessa, ristendetela, ri-imburrate, e cosi fino a quando non ne avete le scatole piene.
Il segreto della sfoglia sono proprio tutti questi passaggi, più la piegerete, stenderete e imburrerete e più sarà sottile fragrante e gustosta al momento della cottura.
Fate riposare un’ora in un luogo asciutto e fresco e poi potete utlizzarla.
Ricette base, tre ricette di impasti per tutti i gusti
Oggi ho deciso di proporvi un post contenente tre impasti base per preparare torte salate o dolci facendole da A a Z!
Pasta Brisée
Tempo di preparazione: 15 min
Tempo totale: 15 min + 45 minuti di riposo in frigo, quindi un’ora.
200 gr di farina 00
100 gr di burro
50 ml di acqua fredda
1 cucchiaino di sale
In una ciotola disponete la farina con al centro il burro tagliato a pezzettini e il sale (se lo avete basta usare il burro salato)
Lavorate l’impasto con la punta delle dita fino ad ottenere un composto granuloso.
Aggiungete man mano l’acqua fredda e lavorate l’impasto fino a far assorbire completamente l’acqua alla pasta.
Formate una palla con l’impasto, avvolgetelo in un asciugapiatti pulito e mettete in frigo per 45 minuti a riposare.
Pasta Sablée
Tempo di preparazione: 15 min
Tempo totale: 15 min + 30 minuti di riposo quindi 45 minuti
250 gr di farina 00
150 gr di burro
1 pizzico di sale
1 buccia di limone
45 gr di tuorli
100 gr di zucchero a velo
Mettete in una ciotola la farina fate un buco al centro e mettete il burro ammorbidito tagliato a sfoglie.
Lavorate fino ad ottenere qualcosa che assomigli a della sabbia bagnata.
Aggiungere i tuorli e continuate a lavorare.
Infine unite lo zucchero a velo e la buccia di limone grattugiata.
Impastate energicamente fino a quando l’impasto risulterà omogeneo.
Lasciate riposare in frigo per mess’ora coperto da uno straccio pulito.
Pasta Sfoglia
Tempo di preparazione: 1 ora
Tempo di riposo: 1 ora min
Tempo totale: 2 ore
Mettete in una ciotola la farina, fate in buco al centro e versate l’ acqua fredda , 40 grammi di burro fuso dopo averlo fatto raffreddare e il sale o del burro salato (che sarebbe più indicato per questo tipo di impasto).
Impastate fino a farla diventare una palletta omogenea e dopo averla stesa con il mattarello ristendete il burro sulla superficie della sfoglia.
Ripiegatela su se stessa, ristendetela, ri-imburrate, e cosi fino a quando non ne avete le scatole piene.
Il segreto della sfoglia sono proprio tutti questi passaggi, più la piegerete, stenderete e imburrerete e più sarà sottile fragrante e gustosta al momento della cottura.
Fate riposare un’ora in un luogo asciutto e fresco e poi potete utlizzarla.
Tortini morbidi con Patate e Emmental
La giornata é iniziata un po a rilento oggi, tra il cielo grigio e il mal di denti che non mi da tregua avrei solo voluto restare nel letto… ma insomma mica si puo stare a dormire ogni volta che si vuole, cosi alle 8 e mezza ero comunque sveglia e vestita e mi apprestavo a farmi un caffé quando la vicina, che sta lasciando il suo appartamento ha bussato alla mia porta (si proprio alle OTTO E MEZZA) e mi ha gentilmente chiesto se potevo aiutarla a preparare Malcuni piatti per un aperitivo, l’ultimo, che organizza nel suo appartementino, prima di partire per la Nuova Zelanda.
Mi sono comunque seduta a bere il mio caffé prima di salire a darle una mano, ed ecco uno dei piatti che abbiamo realizzato.
Tortini morbidi con Patate e Emmental
INGREDIENTI:
Per 6 persone
100 gr di emmental
50 gr di panna da cucina
50 ml di vino bianco secco
200 di purè di patate (morbido)
2 uova
100 gr di farina
100 gr di crème fraiche (una specie di panna acida densa, a metà tra un formaggio primosale e del mascarpone, per capirci)
1 spicchio di aglio sminuzzato finemente
2 noci di burro
Prezzemolo tritato qb
Sale e pepe
PREPARAZIONE:
In un pentolino scaldate la panna e il vino bianco . Aggiungete l’ emmental grattugiato e mescolate fino a ottenere una crema omogenea .
Salae e pepate e aggiungete anche l’aglio e il prezzemolo tritato.
Versate la crema in alcuni stampini monodose per muffin, se li avete di piu dimnsioni scegliete quelli piùpiccoli e metteteli in freezer per circa 4 ore.
Ora frullate il puré con i tuorli d’uovo, la crème fraiche, la farina e ancora un pizzico di prezzemolo. Aggiungete del sale se necessario e un paio di noci di burro.
Preriscaldate il forno a 200°.
Montate gli albumi a neve con un pizzico di sale per aiutarli a “crescere” e poi mescolateli delicatamente alla preparazione fatta in precedenza con il puré.
Versate l’impasto in alcuni stampini, della forma che volete e al centro posizionate il cubetto ghiacciato di formaggio e ricoprite con il resto di “pasta”.
Infornate per circa 10 minuti controllando che l’eterno diventi ben croccante.
Servite caldo o tiepido.
Sono buonissimi, ve lo garantisco, magari più difficili o più lunghi da preparare di molte ricette che vi ho proposto fino ad ora ma davvero davvero
BUONI!
Tortini morbidi con Patate e Emmental
La giornata é iniziata un po a rilento oggi, tra il cielo grigio e il mal di denti che non mi da tregua avrei solo voluto restare nel letto… ma insomma mica si puo stare a dormire ogni volta che si vuole, cosi alle 8 e mezza ero comunque sveglia e vestita e mi apprestavo a farmi un caffé quando la vicina, che sta lasciando il suo appartamento ha bussato alla mia porta (si proprio alle OTTO E MEZZA) e mi ha gentilmente chiesto se potevo aiutarla a preparare Malcuni piatti per un aperitivo, l’ultimo, che organizza nel suo appartementino, prima di partire per la Nuova Zelanda.
Mi sono comunque seduta a bere il mio caffé prima di salire a darle una mano, ed ecco uno dei piatti che abbiamo realizzato.
Tortini morbidi con Patate e Emmental
INGREDIENTI:
Per 6 persone
100 gr di emmental
50 gr di panna da cucina
50 ml di vino bianco secco
200 di purè di patate (morbido)
2 uova
100 gr di farina
100 gr di crème fraiche (una specie di panna acida densa, a metà tra un formaggio primosale e del mascarpone, per capirci)
1 spicchio di aglio sminuzzato finemente
2 noci di burro
Prezzemolo tritato qb
Sale e pepe
PREPARAZIONE:
In un pentolino scaldate la panna e il vino bianco . Aggiungete l’ emmental grattugiato e mescolate fino a ottenere una crema omogenea .
Salae e pepate e aggiungete anche l’aglio e il prezzemolo tritato.
Versate la crema in alcuni stampini monodose per muffin, se li avete di piu dimnsioni scegliete quelli piùpiccoli e metteteli in freezer per circa 4 ore.
Ora frullate il puré con i tuorli d’uovo, la crème fraiche, la farina e ancora un pizzico di prezzemolo. Aggiungete del sale se necessario e un paio di noci di burro.
Preriscaldate il forno a 200°.
Montate gli albumi a neve con un pizzico di sale per aiutarli a “crescere” e poi mescolateli delicatamente alla preparazione fatta in precedenza con il puré.
Versate l’impasto in alcuni stampini, della forma che volete e al centro posizionate il cubetto ghiacciato di formaggio e ricoprite con il resto di “pasta”.
Infornate per circa 10 minuti controllando che l’eterno diventi ben croccante.
Servite caldo o tiepido.
Sono buonissimi, ve lo garantisco, magari più difficili o più lunghi da preparare di molte ricette che vi ho proposto fino ad ora ma davvero davvero
BUONI!
Cocktail by Marzio: Mizuwari kukicha
Buongiorno a tutti, dopo qualche giorno di pausa rieccomi di nuovo per condividere con voi le mie molte ricette e oggi in particolare vi offro la ricetta settimanale che ci prepara Marzio con tanto aMMMooore!
Con il ritardo che oramai mi contraddistingue ti mando la ricetta del nuovo cocktail.
Mizuwari kukicha
Un bel modo di sentire gli aromi del Whisky anche in estate senza rischiare di ubriacarsi più del dovuto!
E che dire … partiamo subito dal nome “Mizuwari” cioè “tagliato con acqua” è il nome che viene dato ad una bevanda giapponese, costituita originariamente dal “Sochu” un distillato di orzo o patate dolci fra i 25° e i 35°, il quale veniva servito “allungato”(tagliato sarebbe il termine più corretto) con acqua ghiacciata. Tutto questo mi ha riportato alla mente quando nel 2009 mi trovavo in Scozia e in un pub sperduto nel nulla delle Highlands mi servirono il mio scotch con a fianco una brocca d’acqua ghiacciata e me lo fecero allungare con mia grande perplessità di allora… In effetti non siamo proprio abituati a tagliare con l’acqua i nostri distillati ma in effetti questo ci permette di diminuirne la causticità (soprattutto ad alte gradazioni) e di sentirne mooooolto meglio gli aromi. Anche qualche giapponese deve essere andato in Scozia perchè il Mizuwari ha cominciato ad essere molto popolare come modo anche per bere il Whisky giapponese, che per chi non lo sapesse è uno dei migliori al mondo.
Bhe veniamo alla nostra ricetta, e scegliamo un po’ gli ingredienti. Per prima cosa ho scelto un whisky che mi piacesse, un single malt con un corpo consistente note dolci di miele, una nota di scorze d’arancia e un sapore affumicato sul finale… per chi beve whisky la risposta sarà stata intuitiva “hey ma parla dell ?Highland park 12 anni!! Quello delle isole Orcadi!” Ebbene si cari amici lui è stato il mio prescelto
Il secondo ingrediente va scelto per dare una piccola nota floreale, e qui di scelte potevano essercene mille, e mentre a casa della nonna riflettevo, la nonna vedendomi assorto e quindi preoccupatasi mi disse ” ta olet en gos de martini?” (vuoi un goccio di Martini?) un offerta che dalla nonna non può mancare! Genio! Follia! Martini Rosé! Ecco il secondo prescelto.
Ora rimaneva da tagliare il tutto con l’acqua.., però la cosa non mi convinceva, l’acqua non ha quel gran sapore.. e qualcuno dice anche che faccia marcire i pali.. così ho ragionato che nel mio Mizuwari non avevo ancora messo nulla di giapponese … mmm… non va tanto bene..
La ricerca del 3° ed ultimo ingrediente è stata irta di difficoltà, ho girato negozi su negozi annusando di qua e di la, quando alla fine mi sono deciso ad entrare in un erboristeria in pieno centro a brescia proprio di fronte alla pallata.. e qui.. magia.. appena l’ho annusato ho capito che era lui, un tè verde Bancha-Kukicha, un tè che si ottiene tostando leggermente i rametti della pianta.. ho sentito subito il richiamo all’affumicato del whisky e il gioco è stato fatto..
Ora passiamo alla ricetta! Ricordatevi che il Tè va fatto prima, bisogna lasciarlo in infusione almeno 10-15 minuti (cercate di farlo forte!) inoltre dovremo( sopratutto se è estate) farlo raffreddare perchè andrà servito freddo, vi consiglio quindi di partire un’ora prima a preparare il tè.
Ora prendiamo un bicchiere Roks (9oz 27.5 cl) ghiaccio almeno 3 cubetti, versiamo 1 oz del nostro amatissimo Whisky , poi versiamo 1oz di Martini rosé, ora colmiamo il tutto con il nostro tè… sentite il profumo.. se amate come me quei toni torbati, in contrasto con un po’ di dolcezza rimarrete estasiati. Se volete impreziosite il tutto con un rametto di lavanda e se avete ospiti potete prepararne una brocca (o una teiera) molto grandi e versare direttamente il mix nel bicchiere del vostro ospite stupendolo.
Buon assaggio!
Crostata di mele a Parigi
Eccoci per una nuova ricetta, e dopo il super tour di ieri alla fiera dell’enogastronomia me ne sono tornata a casa (per ora la casetta di un amico parigino che ci ospita) con un bel bottino tra cui delle mele rosse, un po’ come quelle di biananeve e per ringraziare il nostro ospite ho preparato una crostata di mele alla bretone.
Vi lascio la ricetta qui sotto insieme a qualche foto della ville lumière che come sempre mi rapisce e mi “innamora”.
INGREDIENTI:
1 rotolo di pasta sfoglia
10 cucchiai di burro salato (la ricetta la trovate sul blog seguendo questo link: http://pomponetteincucina.cucinare.meglio.it/caramello-al-burro-salato-vive-la-bretagne/)
3 mele rosse
1 cucchiaio di cannella
PREPARAZIONE:
Una volta fatto il vostro caramello al burro salato dovrete tagliare le mele a dadini e lasciarle in immersione nel caramello stesso per una mezz’ora in modo che prendano bene il sapore.
Stendete la pasta sfoglia su una teglia rotonda e adagiate un cucchiaio di burro salato sul fondo spalmandolo bene. Fate cuocere la pasta sfoglia in questo modo per circa dieci minuti a 180°.
In seguito versate i restanti cucchiai di caramello e le mele sulla sfoglia e rimettete il tutto in forno per altri 30 minuti circa sempre a 180° tenendo controllata la cottura di tanto in tanto.
Verso la fine aggiungete la cannella spolverandola leggermente sull’intera crostata. Rimettete in forno qualche minuto ed é già pronta. Calorica, certo, ma davvero buonissima!!!
Oltre alla fiera e alla crostata siamo anche riusciti a ritagliarci una mezza giornata per visitare o meglio, per RIvisitare Parigi che sia io che il mio compagno avevamo già visto ma mai insieme.
Quasta città, caotica per chi ci vive é pero decisamente una delle mie mete turtistiche preferite, offre paesaggi sempre diversi, continue esposizioni culturali, musica e concerti a non finire ed anche meraviglie architettoniche completamente diverse da loro che si fondono a perfezione nell’orizzone dell’Ile de France!
C’é da dire che Parigi é cara come città, cari gli affitti (900 euro per un monolocale striminzito) e caro anche il livello di vita, ma quando la si visita con qualcuno del posto, si trova sempre qualche bella cosa da fare o da comprare a poco prezzo, perfino nel quartiere più borghese, come puo” essere quello dell’Opéra si trovano piccoli barettini caratteristici dove prendere una birra per un paio di euro, ristoranti di ogni sorta dove si puo avere un menù completo per circa 12 euro e anche qualche bel souvenir senza per forza dover subaffittare i nostri reni.
L’unico punto negativo di questa grande metropoli europea é, come un po in tutte le megalopoli del mondo, il livello di in quinamento che copre di un velo grigiastro tutta la città e che si sente anche sulla pelle come se fossimo sempre coperti da una lieve patina di sporco.
Vi lascio alle foto e mi preparo per la grande giornata di domani, ultima giornata parigina … e voi sapete dove andro’ ???
Crostata di mele a Parigi
Eccoci per una nuova ricetta, e dopo il super tour di ieri alla fiera dell’enogastronomia me ne sono tornata a casa (per ora la casetta di un amico parigino che ci ospita) con un bel bottino tra cui delle mele rosse, un po’ come quelle di biananeve e per ringraziare il nostro ospite ho preparato una crostata di mele alla bretone.
Vi lascio la ricetta qui sotto insieme a qualche foto della ville lumière che come sempre mi rapisce e mi “innamora”.
INGREDIENTI:
1 rotolo di pasta sfoglia
10 cucchiai di burro salato (la ricetta la trovate sul blog seguendo questo link: http://pomponetteincucina.cucinare.meglio.it/caramello-al-burro-salato-vive-la-bretagne/)
3 mele rosse
1 cucchiaio di cannella
PREPARAZIONE:
Una volta fatto il vostro caramello al burro salato dovrete tagliare le mele a dadini e lasciarle in immersione nel caramello stesso per una mezz’ora in modo che prendano bene il sapore.
Stendete la pasta sfoglia su una teglia rotonda e adagiate un cucchiaio di burro salato sul fondo spalmandolo bene. Fate cuocere la pasta sfoglia in questo modo per circa dieci minuti a 180°.
In seguito versate i restanti cucchiai di caramello e le mele sulla sfoglia e rimettete il tutto in forno per altri 30 minuti circa sempre a 180° tenendo controllata la cottura di tanto in tanto.
Verso la fine aggiungete la cannella spolverandola leggermente sull’intera crostata. Rimettete in forno qualche minuto ed é già pronta. Calorica, certo, ma davvero buonissima!!!
Oltre alla fiera e alla crostata siamo anche riusciti a ritagliarci una mezza giornata per visitare o meglio, per RIvisitare Parigi che sia io che il mio compagno avevamo già visto ma mai insieme.
Quasta città, caotica per chi ci vive é pero decisamente una delle mie mete turtistiche preferite, offre paesaggi sempre diversi, continue esposizioni culturali, musica e concerti a non finire ed anche meraviglie architettoniche completamente diverse da loro che si fondono a perfezione nell’orizzone dell’Ile de France!
C’é da dire che Parigi é cara come città, cari gli affitti (900 euro per un monolocale striminzito) e caro anche il livello di vita, ma quando la si visita con qualcuno del posto, si trova sempre qualche bella cosa da fare o da comprare a poco prezzo, perfino nel quartiere più borghese, come puo” essere quello dell’Opéra si trovano piccoli barettini caratteristici dove prendere una birra per un paio di euro, ristoranti di ogni sorta dove si puo avere un menù completo per circa 12 euro e anche qualche bel souvenir senza per forza dover subaffittare i nostri reni.
L’unico punto negativo di questa grande metropoli europea é, come un po in tutte le megalopoli del mondo, il livello di in quinamento che copre di un velo grigiastro tutta la città e che si sente anche sulla pelle come se fossimo sempre coperti da una lieve patina di sporco.
Vi lascio alle foto e mi preparo per la grande giornata di domani, ultima giornata parigina … e voi sapete dove andro’ ???
Muffin dei 6 cucchiai …
In questo periodo ho sentito molto parlare di una torta dei 12 cucchiai o dei 6 cucchiai…
e ne ho trovato una versione che mi ha decisamente ispirato su un altro blog quello di LibertyCesca.
Ho modificato gli ingredienti perché qui avevamo voglia di cioccolato mentre la sua era al limone e ho modificato anche altre due o tre cose ma se volete provare anche la versione originale potete cliccare qui sotto.
Ecco gli ingredienti e le “istruzioni” per preparare i miei muffin dei 6 cucchiai:http://libertycesca.blogspot.it/
6 cucchiai scarsi burro salato
Torta al Caffè
Pare che noi, gli italiani, siamo proprio fan di quella bevanda amara dal colore poco invitante che comunemente il mondo chiama caffè…
Caffè…
Secondo la media, gli italiani, ogni anno spendono 25miliardi di euro in caffé, tra quello che si beve al bar, quello che acquistiamo al supermercato, le dosette per la caffettiera al lavoro e quello che usiamo per fare i dolci…
Siamo per altro uno dei popoli che paga il prezzo più basso per il caffè al bar, il costo per un espresso varia tra i 70 centesimi al sud e 1,10€ al nord… se si esclude un simpatico barettino di piazza San Marco a Venezia che vende il suo caffè (probabilmente fatto d’oro) a circa 5€ …
Insomma grandi spese e grandi passioni per questo liquido proveniente dalle Americhe che é ormai perfettamente integrato nella quotidianità del popolo del Belpaese.
Oggi, l’avrete capito, vi propongo un dolce, davvero semplice da fare e ovviamente a base di caffè! (quante volte ho ripetuto questa parola???)
200 gr di farina
50 gr di mazena o fecola
250 gr di zucchero
3 uova
160 gr di caffè ristretto
120 gr di burro fuso
1 bustina di lievito
30 gr di pinoli
PREPARAZIONE:
Sbattete con una frusta le uova con lo zucchero.
Unite la farina, la maizena e il lievito setacciati,il caffè, il burro fuso e, se vi va potete anche aggiungere delle gocce di cioccolato fondente (ma io purtroppo in casa non ne avevo).
Versate poi il composto in una teglia imburrata e leggermente infarinata.
Sparpagliate i pinoli sulla superficie della torta e fatela cuocere a 180° per circa 40 minuti.
Sarà perfetta la mattina con il caffélatte o anche a merenda e meravigliosa come dessert accompagnata da un po’ di panna montata.
E intanto se siete interessati alla sotria del caffé vi consiglio un libro davvero completo e ben scritto che io ho letto ancora qualche tempo fa, il suddetto libro si chiama poer l’appunto ” Storia del Caffé” ed é del signor Mark Pendergrast … non so a che prezzo lo vendano in Italia perché io l’ho trovato per caso qui in Francia ad un mercatino del libro usato. Ma sinceramente ho fatto un affarone (o lo penso solo perché sono appassionata di storia?)
E prima di abbndonarvi a questo soleggiato martedi d’aprile vi lascio qualche frase sempre in tema con il caffé, detta qui e là nel mondo.
A riempire una stanza basta una caffettiera sul fuoco.(Erri De Luca)
Il caffè, per esser buono, deve essere nero come la notte,
dolce come l’amore e caldo come l’inferno.
(Michail Bakunin)
Ho misurato la mia vita a cucchiaini di caffè.
(Thomas Stearns Eliot)