Sono tornata!
Buonasera a tutti, dopo una settimana in cui ho avuto davvero pochissimo tempo per dedicarmi al blog e durante la quale sono successe tantissime cose, rieccomi finalmente al posto di combattimento, con le dita che corrono rapide sulla tastiera, per dirvi che da domani si ricomincia, con tanti nuovi post, tante nuove ricette e come sempre qualche storia random sulle mie disavventure da espatriata.
Me ne sono stata una settimana nell’ovest della Francia, a rivedere la città dove tutto ha avuto inizio e ho raccolto, per voi e per me qualche nuova ricetta da sperimentare.
Ci vediamo, o ci leggiamo, domani allora, spero di ritrovarvi tutti qui puntuali e con lo stesso entusiasmo di sempre.
Buona serata!
Sono tornata!
Buonasera a tutti, dopo una settimana in cui ho avuto davvero pochissimo tempo per dedicarmi al blog e durante la quale sono successe tantissime cose, rieccomi finalmente al posto di combattimento, con le dita che corrono rapide sulla tastiera, per dirvi che da domani si ricomincia, con tanti nuovi post, tante nuove ricette e come sempre qualche storia random sulle mie disavventure da espatriata.
Me ne sono stata una settimana nell’ovest della Francia, a rivedere la città dove tutto ha avuto inizio e ho raccolto, per voi e per me qualche nuova ricetta da sperimentare.
Ci vediamo, o ci leggiamo, domani allora, spero di ritrovarvi tutti qui puntuali e con lo stesso entusiasmo di sempre.
Buona serata!
Emozioni e Collaborazioni
MI é ARrIvAtO uN pACcO !!!
Ebbene si mi é arrivato un pacco, anzi, me ne sono arrivati due in realtà, ma direi che un pacco al giorno leva il medico di torno per cui oggi vi inizio a parlare di quello del Molino Pagani che gentilmente, mi ha offerto una collaborazione, di quelle classiche insomma, mi spediscono qualche cosa buona e io ne faccio qualcosa di ottimo, o per lo meno l’idea é quella, anche se per ora sono solo alla fase contemplazione del contenuto della scatola magica!
E io adoro ricevere pacchi, scatole, o contenitori di ogni sorta, mi provoca la stessa emozione di quando da piccola aprivo le buste a sorpresa.
Ve le ricordate?
Quelle che si compravano in edicola!!! Un po’ stropicciate ma con tante sorprese al loro interno!
Beh, un pacco mi provoca la stessa sensazione di meraviglia e la stessa gioia di quando avevo 6 anni, e questo poco cambia ripsetto a cosa si trova dentro alla scatola.
Vi lascio quindi con le foto del pacchettino regalo che mi hanno spedito e torno da voi al più presto con tante nuove ricette utilizzando le farine (che spero essere buona come sembrano) del Molino Pagani, yeah!!!
Tortini morbidi con Patate e Emmental
La giornata é iniziata un po a rilento oggi, tra il cielo grigio e il mal di denti che non mi da tregua avrei solo voluto restare nel letto… ma insomma mica si puo stare a dormire ogni volta che si vuole, cosi alle 8 e mezza ero comunque sveglia e vestita e mi apprestavo a farmi un caffé quando la vicina, che sta lasciando il suo appartamento ha bussato alla mia porta (si proprio alle OTTO E MEZZA) e mi ha gentilmente chiesto se potevo aiutarla a preparare Malcuni piatti per un aperitivo, l’ultimo, che organizza nel suo appartementino, prima di partire per la Nuova Zelanda.
Mi sono comunque seduta a bere il mio caffé prima di salire a darle una mano, ed ecco uno dei piatti che abbiamo realizzato.
Tortini morbidi con Patate e Emmental
INGREDIENTI:
Per 6 persone
100 gr di emmental
50 gr di panna da cucina
50 ml di vino bianco secco
200 di purè di patate (morbido)
2 uova
100 gr di farina
100 gr di crème fraiche (una specie di panna acida densa, a metà tra un formaggio primosale e del mascarpone, per capirci)
1 spicchio di aglio sminuzzato finemente
2 noci di burro
Prezzemolo tritato qb
Sale e pepe
PREPARAZIONE:
In un pentolino scaldate la panna e il vino bianco . Aggiungete l’ emmental grattugiato e mescolate fino a ottenere una crema omogenea .
Salae e pepate e aggiungete anche l’aglio e il prezzemolo tritato.
Versate la crema in alcuni stampini monodose per muffin, se li avete di piu dimnsioni scegliete quelli piùpiccoli e metteteli in freezer per circa 4 ore.
Ora frullate il puré con i tuorli d’uovo, la crème fraiche, la farina e ancora un pizzico di prezzemolo. Aggiungete del sale se necessario e un paio di noci di burro.
Preriscaldate il forno a 200°.
Montate gli albumi a neve con un pizzico di sale per aiutarli a “crescere” e poi mescolateli delicatamente alla preparazione fatta in precedenza con il puré.
Versate l’impasto in alcuni stampini, della forma che volete e al centro posizionate il cubetto ghiacciato di formaggio e ricoprite con il resto di “pasta”.
Infornate per circa 10 minuti controllando che l’eterno diventi ben croccante.
Servite caldo o tiepido.
Sono buonissimi, ve lo garantisco, magari più difficili o più lunghi da preparare di molte ricette che vi ho proposto fino ad ora ma davvero davvero
BUONI!
Tortini morbidi con Patate e Emmental
La giornata é iniziata un po a rilento oggi, tra il cielo grigio e il mal di denti che non mi da tregua avrei solo voluto restare nel letto… ma insomma mica si puo stare a dormire ogni volta che si vuole, cosi alle 8 e mezza ero comunque sveglia e vestita e mi apprestavo a farmi un caffé quando la vicina, che sta lasciando il suo appartamento ha bussato alla mia porta (si proprio alle OTTO E MEZZA) e mi ha gentilmente chiesto se potevo aiutarla a preparare Malcuni piatti per un aperitivo, l’ultimo, che organizza nel suo appartementino, prima di partire per la Nuova Zelanda.
Mi sono comunque seduta a bere il mio caffé prima di salire a darle una mano, ed ecco uno dei piatti che abbiamo realizzato.
Tortini morbidi con Patate e Emmental
INGREDIENTI:
Per 6 persone
100 gr di emmental
50 gr di panna da cucina
50 ml di vino bianco secco
200 di purè di patate (morbido)
2 uova
100 gr di farina
100 gr di crème fraiche (una specie di panna acida densa, a metà tra un formaggio primosale e del mascarpone, per capirci)
1 spicchio di aglio sminuzzato finemente
2 noci di burro
Prezzemolo tritato qb
Sale e pepe
PREPARAZIONE:
In un pentolino scaldate la panna e il vino bianco . Aggiungete l’ emmental grattugiato e mescolate fino a ottenere una crema omogenea .
Salae e pepate e aggiungete anche l’aglio e il prezzemolo tritato.
Versate la crema in alcuni stampini monodose per muffin, se li avete di piu dimnsioni scegliete quelli piùpiccoli e metteteli in freezer per circa 4 ore.
Ora frullate il puré con i tuorli d’uovo, la crème fraiche, la farina e ancora un pizzico di prezzemolo. Aggiungete del sale se necessario e un paio di noci di burro.
Preriscaldate il forno a 200°.
Montate gli albumi a neve con un pizzico di sale per aiutarli a “crescere” e poi mescolateli delicatamente alla preparazione fatta in precedenza con il puré.
Versate l’impasto in alcuni stampini, della forma che volete e al centro posizionate il cubetto ghiacciato di formaggio e ricoprite con il resto di “pasta”.
Infornate per circa 10 minuti controllando che l’eterno diventi ben croccante.
Servite caldo o tiepido.
Sono buonissimi, ve lo garantisco, magari più difficili o più lunghi da preparare di molte ricette che vi ho proposto fino ad ora ma davvero davvero
BUONI!
AUGURI A TUTTI VOI!!!
Pasqua arriva e Pomponette si prende un paio di giorni di pausa…
e ci si ritrova lunedi o martedi per una nuova ricetta!
E dopo il mio compleanno (che é il 21 se vi va di farmi dei regali, eheheh) !!!
AUGURI A TUTTI VOI!!!
Pasqua arriva e Pomponette si prende un paio di giorni di pausa…
e ci si ritrova lunedi o martedi per una nuova ricetta!
E dopo il mio compleanno (che é il 21 se vi va di farmi dei regali, eheheh) !!!
Fiere e Expo? PRECAUZIONI PER L’USO!
“Foire international aux fromages et aux vins français.”
Vi dico fin da subito che il risultato della mia spedizione alla scopera dell’enogastronomia francese é un gran mal di piedi, un mal di gola allucinante, la testa che ronza e qualche liena di febbre.
Allora questa fiera, mi é piaciuta?
Direi che é una delle fiere più complete e interessanti alla quali io abbia mai potuto partecipare, una delle meglio roganizzate (a parte alcuni piccoli dettagli di cui vi parlero’ in seuito) e anche una delle più grandi a parte forse l’expo universale di Lisbona del 1998…
Oltre 350 espositori, per un numero minimo di 700 artigiani, viticoltori e produttori si sono riuniti per QUATTRO GIORNI all’insegna dell’enogastronomia francese.
La fiera proponeva svariate degustazioni, più di quante uno stomaco umano potesse realmente sopportare, corsi di cucina e anche qualche dimostrazione dal vivo su come creare un piatto piuttosto che un altro a partire dai prodotti esposti (sopprattuto, come lo dice il nome della fiera, vini e formaggi).
L’esagono (la Francia insomma) offre davvero un numero spropositato di formaggi differenti e ogni produttore partecipava ad una competizione per essere eletto miglio produttore di formaggio della nazione.
Insomma fino a qui tutto bello ed interessante, nulla di particolarmente inaspettato anche se ho comunque potuto scoprire molti prodotti a me ignoti fino a ieri e rivalutare altri prodotti che avevo sottostimato negli ultimi tempi.
Il problema qual’era allora? Per prima cosa il posto in cui si situava la manifestazione, completamente sprovvisto di parcheggi, male indicato nonostante in centro a Parigi ci fossero cartelloni ovunque e poster della fiera, più ci si avvicinava al luogo più le indicazioni diminuivano fino alla completa disparizione.
Un altro punto un po cosi cosa, che mi ha fatto un po ainnervosire era la disposizione degli stand, cosi vicini tra loro da non permettere una buona circolazione in tutto il salone dell’esposizione e quindi l’irrimediabile crearsi di ingorghi umani, calore e nervosismo generale.
Per attennuare questo stress offrivano pero’ degustazioni non stop di almeno un centinaio di vini differenti, e mentre io mi ci recavo un po per passione e un po per lavoro ed ho bevuto un gran poco, sono spesso finita naso a naso con gente particolarmente ubriaca e molesta.
L’expo resta comuqnue molto interessante e ho potuto fare incetta di prodotti davvero particolari, ma vi offro un consiglio, libero e gratuito: non cercate di andarci con i tacchi, perché mentre cercate di apparire belli ed eleganti i vostri piedi inizieranno a ricorcarvi che se loro non sono comodi non si va da nessuna parte e tornerete a casa doloranti per niente.
Ed un ultimo consiglio, quello di fissarvi un budget di spesa, prima di arrivare alla fiera, per non cedere alla tentazione dei numerosi artigiani, cosi appassionati per i loro prodotti e, spesso bravi commerciali. Potreste ritrovarvi, come uno dei miei accompagnatori, con circa 200 euro di vini e formaggi in una borsina di plastica senza sapere nemmeno perché li avete comprati.
Un voto? Se devo comparare questa fiera, e quella recentemente visitata in Italia (Golositalia) penso che vinca la Francia, anche se di poco, ma forse, dico cosi solo perché ieri a Parigi mi hanno fatto davvero girare la testa, con i loro stend colorati, i loro prodotti incredibili e i vari omaggi con cui tutti siamo tornati a casa…
Da rifare, l’anno prossimo per la 48esima edizione, con scarpe da ginnastica, una borsa più capiente e una sciarpa perché non si sa come ma c’é stato un problema con l’aria condizionata e nella fiera faceva un freddo incredibile e io ovviamente sono tornata a casa malata!
Il momento giusto …
"La scelta è un atto volontario, razionale o impulsivo, che avviene nel momento in cui si presentano più alternative possibili delle quali assumendone una, piuttosto che un'altraa, si può tradurre il giudizio in una successiva e conseguente azione."
Per tutto c’é un momento giusto, un buon momento, l’istante perfetto per fare una cosa piuttosto che un’altra …
La mia vita, neglu ultimi anni é stata piena di questi momenti, momenti buoni e cattivi, momenti in cui una scelta mi ha portato in un posto piuttosto che in un altro… E non sempre, devo dire, ho azzeccato la scelta.
Ho fatto un giro assurdo, spesso, per arrivare ad un obiettivo che avrei probabilmente raggiunto più in fretta facendo scelte diverse.
Fossi rimasta in Italia, sarei probabilmente giornalista già da due o tre anni, ma io no, ho scelto di partire, di fare il giro lungo, di uscire dal sentiero tracciato, e questa scelta mi ha portato a fare esperienze incredibili che altrimenti non avrei mai fatto, ma mi ha portato anche lontano dalla famiglia, dagli amici e da una certa stabilità di cui sento spesso la mancanza e il bisogno…
Ora che momento é?
Molte nuove scelte si presentano davanti a me, una accanto all’altra e le immagino come molte diverse finestre da cui sbirciare il futuro, crescendo ho iniziato a riflettere sulla conseguenza di certe azioni che ho preso ormai 7 anni fa.
A 20 anni sono partita per l’erasmus, e orami questo tutti lo sapete e da li é stato un concatenarsi di scelte giuste e sbagliate che mi hanno portato ad arrivare dopo vari tour straordinari, qui a Nancy dove mi trovo ora.
Università? Non università? Celibato? Vita di coppia? Fare amicizie o tenere le distanze? Ricominciare tutto da zero o restre attaccati a vecchi strascichi di vita? Ho vissuto fino ad oggi di impulso, di sensazioni, di emozioni e seguendo solo i miei sogni.
E non ho nessun ripensamento, non rinnego nulla e sempre sulla stessa linea di pensiero ora mi sono trovata da qualche mese a dover scegliere ancora qualcosa di nuovo, per qualche tempo mi é stato proposto di tenere un corso speciale di cucina italiana a New York e ci ho riflettuto, per la prima volta ho pensato realmente a cosa sarebbe stato il seguito di questa nuova avventura e non mi sento di intraprenderla, non sono ancora pronta, a livello culinario e mentale a tenere una classe di cucina, in america, mi piace insegnare ai bimbi, ma non agli adulti, per lo meno non ancora. Questa scelta é quindi fatta, niente sogno Americano, per lo meno non per ora.
E allora che scelta ho preso?
Dove andro’ a vivere a settembre?
Dove mi porterà questa nuova scelta che, fra l’altro, per la prima volta non ho preso da sola?
E cosi, mentre preparo le vaglie per questi qualche giorno a Parigi, preparo anche i primi scatoloni da inviare nel luogo del mistero.
Se vi interessa sapere dove finirà Pomponette, cosa ci riserva il 2014 a me e al blog restate connessi!!!
Torta al Caffè
Pare che noi, gli italiani, siamo proprio fan di quella bevanda amara dal colore poco invitante che comunemente il mondo chiama caffè…
Caffè…
Secondo la media, gli italiani, ogni anno spendono 25miliardi di euro in caffé, tra quello che si beve al bar, quello che acquistiamo al supermercato, le dosette per la caffettiera al lavoro e quello che usiamo per fare i dolci…
Siamo per altro uno dei popoli che paga il prezzo più basso per il caffè al bar, il costo per un espresso varia tra i 70 centesimi al sud e 1,10€ al nord… se si esclude un simpatico barettino di piazza San Marco a Venezia che vende il suo caffè (probabilmente fatto d’oro) a circa 5€ …
Insomma grandi spese e grandi passioni per questo liquido proveniente dalle Americhe che é ormai perfettamente integrato nella quotidianità del popolo del Belpaese.
Oggi, l’avrete capito, vi propongo un dolce, davvero semplice da fare e ovviamente a base di caffè! (quante volte ho ripetuto questa parola???)
200 gr di farina
50 gr di mazena o fecola
250 gr di zucchero
3 uova
160 gr di caffè ristretto
120 gr di burro fuso
1 bustina di lievito
30 gr di pinoli
PREPARAZIONE:
Sbattete con una frusta le uova con lo zucchero.
Unite la farina, la maizena e il lievito setacciati,il caffè, il burro fuso e, se vi va potete anche aggiungere delle gocce di cioccolato fondente (ma io purtroppo in casa non ne avevo).
Versate poi il composto in una teglia imburrata e leggermente infarinata.
Sparpagliate i pinoli sulla superficie della torta e fatela cuocere a 180° per circa 40 minuti.
Sarà perfetta la mattina con il caffélatte o anche a merenda e meravigliosa come dessert accompagnata da un po’ di panna montata.
E intanto se siete interessati alla sotria del caffé vi consiglio un libro davvero completo e ben scritto che io ho letto ancora qualche tempo fa, il suddetto libro si chiama poer l’appunto ” Storia del Caffé” ed é del signor Mark Pendergrast … non so a che prezzo lo vendano in Italia perché io l’ho trovato per caso qui in Francia ad un mercatino del libro usato. Ma sinceramente ho fatto un affarone (o lo penso solo perché sono appassionata di storia?)
E prima di abbndonarvi a questo soleggiato martedi d’aprile vi lascio qualche frase sempre in tema con il caffé, detta qui e là nel mondo.
A riempire una stanza basta una caffettiera sul fuoco.(Erri De Luca)
Il caffè, per esser buono, deve essere nero come la notte,
dolce come l’amore e caldo come l’inferno.
(Michail Bakunin)
Ho misurato la mia vita a cucchiaini di caffè.
(Thomas Stearns Eliot)