Le mie Avventure un Certo Martedi Piovoso
Martedi mattina. A Nantes piove di nuovo.
Sono appena tornata dalla contessa dove lavoro che anche oggi ha saputo come umiliarmi… Ormai è cosa quotidiana e non dovrei darci peso ma insomma… dal farmi chiamare SERVA alla pulizia del vaso da notte al fatto che sminuisce ogni cosa che faccio … diciamo che non è facile mandare giu il boccone. La signora, di cui taccio il nome, è davvero rimasta ai tempi pre-rivoluzione francese e si dice che con tutti i soldi che ha non deve per forza rispettare quelli che le stanno attorno, né quelli che lavorano per lei, né, in realtà, chiunque altro.
Tant’è che nessuno la sopporta più…
Stamattina ero tentata di mandarla a quel paese una volta per tutte ma ho pensato che, che questo lavoro mi piaccia o no, devo tenere duro perché cosi si fa.
E dire che potremmo avere mille soggetti di conversazione io e questa donna insopportabile… Ha una collezione di libri antichi che datano di fine 1600 e una serie infinita di diari della vita della sua famiglia e di quel che han fatto dalla corte del re di Francia fino alla prima guerra mondiale… E invece la cara signora ritiene che io, facente parte del popolino, non sia degna di conversazioni erudite.
Novità di oggi: A quanto pare sono adatta solo “a zappare la terra”, i miei anni di studio non mi hanno portato nessuna cultura, sono troppo povera per discutere d’arte o letteratura in quanto “il mio stato sociale non mi permette di accedere a certe informazioni”. A breve saro’ io a fare la rivoluzione!
Comunque anche lasciando da parte le frasi qui sopra, tradotte parola per parola da quel che mi ha detto stamattina alle 8e30 la contessa, direi che la giornata non è comunque iniziata nel migliore dei modi.
Ho rotto l’ennesimo ombrello prendendo tutta la pioggia che cadeva a catinelle dal cielo Nantese.
Sono stata inzuppata da un auto che ha fatto un incidente proprio davanti a me (il conducente ha sbattuto da solo contro un camion parcheggiato, pare che non si sia fatto male ma la sua Audi è mezza sfasciata).
Si poverino lui che ha rotto l’auto,sono d’accordo con voi, ma proprio davanti a me doveva schiantarsi il tipo?
In seguito sarei dovuta andare a fare un sacco di cose ma bagnata fradicia e di pessimo umore ho deciso di rinviare a domani, prima che mi succeda qualcos’altro, oggi me ne staro’ a casa al calduccio aspettando di tornare a lavorare stasera alle 7.
Fra l’altro vorrei chiedere scusa ma la tastiera francese non contempla la o accentata e quindi devo ficcare un po’ di apostrofi qua e là…
E poi, giusto per dirla tutta, io proprio questa contessa del Vattalapesca non la sopporto.
Domani dovrei di nuovo lavorare da lei (stasera per fortuna vado da una signora molto più amadile) ma la cara signora ha deciso che al posto di tutte le ore che dovevo fare, devo andare da sei solo mezz’ora, perchè mi trova particolarmente insopportabile (le assicuro che è reciproco, avrei proprio voluto dirle).. per cui il mio stipendio si riduce ancora un po’. E che cavolo. E in più devo farmi la strada fino da lei andata e ritorno solo per andare a portarle il vassoio della colazione e vuotare i suoi vasi da notte.
Il tutto senza guanti o mascherine perché lei trova inutile comprarne, tanto noi “sudditi” ce ne stiam sempre con le “mani nella …” come ha osato dirmi questa mattina.
Grazie signora contessa, grazie mille per queste sue tenere parole.
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