Pollo al Miso
Siamo a venerdi, luglio corre già, come per dirci che anche l’estate passerà in fretta, e noi ci avviciniamo sempre di più alla fine della nostra settimana in Giapponese, per la quale, se devo essere sincere mi sono dannata l’anima.
Ore a cercare immagini che potessero emozionarvi, interessarvi o anche solo interpellarvi, tre diverse prove per poi fare dei Ramen riusciti, l’ordine via internet del premio, non parlando giapponese, lo studio della storia e delle tradizioni, insomma ho messo tutto il mio cuore in questo viaggio virtuale in uno dei luoghi più belli del mondo (a mio parere).
Del Giappone sapevo già molte cose ok, ma scriverle in modo che non vi annoiassero? Quella si che era una sfida, e nenanche so se sia riuscita… Magari me lo farete sapere a fine settimana se il progetto vi é piaciuto, lo valuterete dopo il Give Away insomma.
E mi farebbe piacere se mi diceste anche se volete altre settimane cosi, a tema oppure no…
Ma ora passiamo alla terza ed ultima ricetta MADE IN JAPAN, di questa settimana nel paese del Sol Levante.
Pollo al Miso
INGREDIENTI:
1/4 di tazza di pasta di miso bianco
N.B.:esistono tre miso, nero, bianco e rosso, e a seconda della ricetta ne serve uno piuttosto che un altro ma la differenza di base é solo il livello di sale che cambia, per cui non compratevi un’altra pasta di miso, già difficile da trovare, per la ricetta, potete fare con quella che avete già in casa.
5 cucchiai di sake
1 cucchiaio di zucchero
1 cucchiaio di salsa di soia
4 cosce di pollo(che poi dovreste disossare, oppure dei petti di pollo cosi l’esecuzione della ricetta é più rapida.)
PREPARAZIONE:
Mescolare Miso, Sake, e zucchero in una ciotola.
Fate marinare il pollo in questo mix di ingredienti per almeno 3 ore, più tempo lo lasciate marinare e migliore sarà il risultato.
Quello che potete fare quindi é metterlo in una ciotola o una teglia, insieme agli ingredienti di qui sopra, coprirlo di pellicola trasparente e lasciarlo in frigo anche tutta la notte.
Preriscaldare il forno a 220°.
Togliete l’eccesso di marinatura del pollo e adagiatelo sulla griglia. sotto la griglia mettete un recipiente o un’altra teglia per raccogliere il liquido e non impiastricciare completamente il vostro forno.
Cuocere per 15 minuti, girare e cuocere altri 10-15 minuti e cosi fino a cottura ultimata. non posso dirvi esattamente quanto tempo perché dipende dal peso della carne.
Ramen
Ramen, Ramen, Ramen, Ramen, Ramen, Ramen, io adorooooo il RAMEN !!!
Il ramen (ラーメン,拉麺) è uno dei piatti tipici Giapponesi per eccellenza. Sono delle specie di spaghetti che possono essere fatti a base di frumento o di grano saraceno, servite in un brodo di verdure, di carne o di pesce, insaporito con miso e salsa di soia e guarnito con carne,uova, pesce, alghe, funghi e altre verdure varie.
Questo piatto dall’aria semplice é in realtà un gran lavoro di ricercatezza, di mix di gusti e sopprattutto richiede una lunga preparazione per essere veramente buono e gustoso.
Qui da me ci siamo cimentati più volte, sia io che il mio compagno nella realizzazione del Ramen e dopo molti e molti tenativi siamo finalmente arrivati alla versione perfetta, e cosi’ come prima ricetta di questa nostra settimana in Giappone vi regalo i RAMEN.
Sperando piacciano a voi quanto piacciono a me.
Ecco allora come fare …
Molta immaginazione per credersi in Giappone, un una stanza dalle pareti di legno e di carta, seduti su comodi cuscini morbidi, muniti di bacchette e con un bicchiere di Sake con cui brindare alla riuscita della ricetta.
Quando la vostra mente vi avrà trasportato in Asia, in questo appartamentino rustico potrete iniziare a pensare ai veri ingredienti.
Prendetevi tutto il tempo che volete, potete anche ricreare un ambiente giapponese in casa vostra ,mangiando seduti a terra al tavolino del soggiorno.
2 litri di brodo, potete farlo di verdure, di pollo o manzo o ancora di pesce. Questo dipende anche dagli ingredienti che volete utilizzare in seguito come guarnitura.
Nel nostro caso, brodo di carni miste.
Se siete di fretta, per velocizzare la ricetta ci sono dei brodi già pronti. Quello Star é un valido sostitutoma anche quello della Lionel che purtroppo pero’ in Italia non si vende.
Se invece avete tempo potete fare il brodo in modo tradizionale e mentre l’acqua bolle ci si dedicherà al resto.
Per “l’arrosto”:
1/2 kg di carne di maiale
1 cucchiaio di pasta di miso (se non sapete cos’é ho fornito una traduzione di tutti i termini utili nel post di ieri)
1 cucchiaio di salsa di soia
Da aggiungere al brodo:
3 spicchi d’aglio, spellato
1 mazzetto di cipollotti o di porri giapponesi o il porro europeo se non avete altro
4 cucchiai di salsa di soia
1/2 bicchiere di sake
1 cucchiaio di olio di sesamo
3 cucchiai di miso
Altre guarnizioni (o guarniture? mmm… come si dice in italiano? per guarnire insomma)
spaghetti giapponesi (se mancano quelli non é un vero Ramen, eheh)
1 uovo sodo per persona
un paio di cucchiai di mais (se vi piace)
germogli di soia passati leggermente in padella con un cucchiaino di olio di sesamo
1 fetta spessa di pancette, affumicata o no secondo i vostri gusti.
E ora possiamo cominciare a preparare il tutto …
Torniamo al nostro brodo di base e aggiungete tutti gli ingredienti che vi ho scritto
nell’apposita lista, più la fetta spessa di pancetta che metterete a bollire ma che ritirerete dopo una decina di minuti.
E mentre il brodo prende sapore con gli ingredienti che abbiamo aggiunto passiamo all’arrosto di maiale.
Spennellate la vostra carne con un mix di salsa di soia e di pasta di miso, potete anche aggiungere un cucchiaino di olio di sesamo se volete. E fate cuocere la carne in forno a 180° per circa 1 ora e mezza, girandola ogni dieci minuti e continuando a spennellarla del mix soia-miso. Ammetto che sia una gran lavorata ma vi prometto che il risultato finale varrà pena, che stupirete tutti i vostri ospiti, e che voi stessi sarete magicamente trasportati in giappone dal gusto di questo meraviglioso piatto tradizionale.
Comunque tornando a noi, mentre l’arrosto cuoce e la zuppa bolle potrete mettere a bollire le vostre uova per 7 minuti esatti e poi farle raffreddare, spellarle e tagliarle a metà. Il tuorlo sarà ancora leggermente liquido ed é esattamente la cottura che cerchiamo.
Ci si deve anche occupare della fettona di pancetta che avevamo fatto bollire prima, tagliatela a dadini e mettetela in una padella antiaderente con i germogli di soia e un cucchiaio di olio di sesamo. E fate colorare il tutto per pochi minuti in modo che i germogli di soia restino croccanti.
Mettete la preparzione da parte, insieme alle uova.
Spegnete il brodo-zuppa-ramen. Controllate che la vostra carne sia cotta e tagliatela a fettina (una fettina per voi, per assaggiare se l’arrosto é buono é d’obbligo).
Fate cuocere in acqua bollente per circa un minuto i vostri spaghetti giapponesi e scolateli.
E ora assembliamo il tutto: Spaghetti, zuppa, 2 fettine di carne, mezzo uovo, i germogli di soia e la pancetta. Controllate che ci sia tutto nella vostra ciotola e magari che sia disposto in modo carino.
E poi servite, caldo, fumante!
Sarà una delizia per il palato, e se avete avuto anche modo di ricreare un’ambiente giapponese nella vostra casetta saprete che il nostro viaggio virtuale é cominciato.
Buon Appetito, anzi, いただきます (Itadakimasu!) che tradotto letteralmente sarebbe: grazie per il cibo che sto per mangiare, per cui:
いただきます !!!
Ramen
Ramen, Ramen, Ramen, Ramen, Ramen, Ramen, io adorooooo il RAMEN !!!
Il ramen (ラーメン,拉麺) è uno dei piatti tipici Giapponesi per eccellenza. Sono delle specie di spaghetti che possono essere fatti a base di frumento o di grano saraceno, servite in un brodo di verdure, di carne o di pesce, insaporito con miso e salsa di soia e guarnito con carne,uova, pesce, alghe, funghi e altre verdure varie.
Questo piatto dall’aria semplice é in realtà un gran lavoro di ricercatezza, di mix di gusti e sopprattutto richiede una lunga preparazione per essere veramente buono e gustoso.
Qui da me ci siamo cimentati più volte, sia io che il mio compagno nella realizzazione del Ramen e dopo molti e molti tenativi siamo finalmente arrivati alla versione perfetta, e cosi’ come prima ricetta di questa nostra settimana in Giappone vi regalo i RAMEN.
Sperando piacciano a voi quanto piacciono a me.
Ecco allora come fare …
Molta immaginazione per credersi in Giappone, un una stanza dalle pareti di legno e di carta, seduti su comodi cuscini morbidi, muniti di bacchette e con un bicchiere di Sake con cui brindare alla riuscita della ricetta.
Quando la vostra mente vi avrà trasportato in Asia, in questo appartamentino rustico potrete iniziare a pensare ai veri ingredienti.
Prendetevi tutto il tempo che volete, potete anche ricreare un ambiente giapponese in casa vostra ,mangiando seduti a terra al tavolino del soggiorno.
2 litri di brodo, potete farlo di verdure, di pollo o manzo o ancora di pesce. Questo dipende anche dagli ingredienti che volete utilizzare in seguito come guarnitura.
Nel nostro caso, brodo di carni miste.
Se siete di fretta, per velocizzare la ricetta ci sono dei brodi già pronti. Quello Star é un valido sostitutoma anche quello della Lionel che purtroppo pero’ in Italia non si vende.
Se invece avete tempo potete fare il brodo in modo tradizionale e mentre l’acqua bolle ci si dedicherà al resto.
Per “l’arrosto”:
1/2 kg di carne di maiale
1 cucchiaio di pasta di miso (se non sapete cos’é ho fornito una traduzione di tutti i termini utili nel post di ieri)
1 cucchiaio di salsa di soia
Da aggiungere al brodo:
3 spicchi d’aglio, spellato
1 mazzetto di cipollotti o di porri giapponesi o il porro europeo se non avete altro
4 cucchiai di salsa di soia
1/2 bicchiere di sake
1 cucchiaio di olio di sesamo
3 cucchiai di miso
Altre guarnizioni (o guarniture? mmm… come si dice in italiano? per guarnire insomma)
spaghetti giapponesi (se mancano quelli non é un vero Ramen, eheh)
1 uovo sodo per persona
un paio di cucchiai di mais (se vi piace)
germogli di soia passati leggermente in padella con un cucchiaino di olio di sesamo
1 fetta spessa di pancette, affumicata o no secondo i vostri gusti.
E ora possiamo cominciare a preparare il tutto …
Torniamo al nostro brodo di base e aggiungete tutti gli ingredienti che vi ho scritto
nell’apposita lista, più la fetta spessa di pancetta che metterete a bollire ma che ritirerete dopo una decina di minuti.
E mentre il brodo prende sapore con gli ingredienti che abbiamo aggiunto passiamo all’arrosto di maiale.
Spennellate la vostra carne con un mix di salsa di soia e di pasta di miso, potete anche aggiungere un cucchiaino di olio di sesamo se volete. E fate cuocere la carne in forno a 180° per circa 1 ora e mezza, girandola ogni dieci minuti e continuando a spennellarla del mix soia-miso. Ammetto che sia una gran lavorata ma vi prometto che il risultato finale varrà pena, che stupirete tutti i vostri ospiti, e che voi stessi sarete magicamente trasportati in giappone dal gusto di questo meraviglioso piatto tradizionale.
Comunque tornando a noi, mentre l’arrosto cuoce e la zuppa bolle potrete mettere a bollire le vostre uova per 7 minuti esatti e poi farle raffreddare, spellarle e tagliarle a metà. Il tuorlo sarà ancora leggermente liquido ed é esattamente la cottura che cerchiamo.
Ci si deve anche occupare della fettona di pancetta che avevamo fatto bollire prima, tagliatela a dadini e mettetela in una padella antiaderente con i germogli di soia e un cucchiaio di olio di sesamo. E fate colorare il tutto per pochi minuti in modo che i germogli di soia restino croccanti.
Mettete la preparzione da parte, insieme alle uova.
Spegnete il brodo-zuppa-ramen. Controllate che la vostra carne sia cotta e tagliatela a fettina (una fettina per voi, per assaggiare se l’arrosto é buono é d’obbligo).
Fate cuocere in acqua bollente per circa un minuto i vostri spaghetti giapponesi e scolateli.
E ora assembliamo il tutto: Spaghetti, zuppa, 2 fettine di carne, mezzo uovo, i germogli di soia e la pancetta. Controllate che ci sia tutto nella vostra ciotola e magari che sia disposto in modo carino.
E poi servite, caldo, fumante!
Sarà una delizia per il palato, e se avete avuto anche modo di ricreare un’ambiente giapponese nella vostra casetta saprete che il nostro viaggio virtuale é cominciato.
Buon Appetito, anzi, いただきます (Itadakimasu!) che tradotto letteralmente sarebbe: grazie per il cibo che sto per mangiare, per cui:
いただきます !!!
Curry Indiano di Agnello alle Melanzane
Eccolo, il Curry d’Agnello alle Melanzane che vi ho promesso questo pomeriggio.
Per cui preparatevi ad un viaggio gastronomico in India tra le spezie e i profumi di questa terra antica e sorprendente.
500 g di agnello magro tagliato a pezzettoni
2 melanzane
2 cipolle
1/4 l di latte di cocco
8 cucchiai di curry
2 spicchi di aglio tagliati a metà
2 cucchiaini di cannella
3 semi di cardamomo
1 cucchiaino di semi di cumino
4chiodi di garofano interi
1 pezzetto di anice stellato
4 patate pelate e tagliate a dadini
10 pomodori cigliegini
1 dado e mezzo
1 yogurt magro di quelli al naturale (senza gusto, ne zucchero insomma)
2 cucchiai di passata di pomodoro
1 cucchiaino di sale
1 cucchiaio di olio EVO
PREPARAZIONE:
Tagliate le melanzane a dadini e le cipolle a fettine e mettetele in una pentola antiaderente dai bordi alti. Fatele piangere (perdere l’acqua in eccesso) con un pizzico di sale.
Quando inizieranno ad essere ben colorate aggiungete le patate pelate e tagliate a dadini anch’esse, i pomodorini.
Aggiungete anche la passata di pomdoro, tutte le spezie tranne 3 cucchiai di curry,l’aglio, coprite di acqua e mettete anche il dado e mezzo.
Lasciate cuocere in questo modo per circa 2 ore, aggiungendo l’acqua ogni volta che serve.
Le verdure diventeranno una specie di pappetta.
A questo punto toglietele e mettetele in un recipiente.
Nella stessa padella aggiungete il cucchiaio di olio e l’agnello che avrete fatto marinare per una mezz’oretta nei restanti 3 cucchiai di curry.
Fate saltare l’agnello e quando é bel colorato da tutti i lati aggiungete l’acqua/sughetto delle verdure a poco a poco.
Dopo una ventina di minuti rimettete anche le verdure nella padella con l’agnello.
Coprite di nuovo di acqua e fate cuocere altre 3 ore.
La preparazione e la cottura di questo piatto sono lunghe e magari un po estenuanti ma il risultato ne vale la pena. Quando degusterete questo piatto, chiudendo gli occhi vi troverete lungo le rive del Gange, o davanti al Taj Mahal.
Sarete subito trasportati in questa terra calda e il gusto avvolgente del vostro agnello stupirà tutti i vostri ospiti.
Buona Cena a voi tutti e a presto per una nuova ricetta… (e se ve lo chiedeste, sto tutt’ora lavorando alla vostra sorpresa) !!!
Costine ai ferri in 10 modi
L’altro giorno vi ho proposto un piatto di costine in padella, oggi vi propongo lo stesso tipo di carne ma lavorato di un modo più estivo e facile.
Come dicevo nell’altro post, questo tipo di carne, costa poco ma spesso la snobbiamo perché non sappiamo come prepararla, con questa mini guida culinaria incentrata appunto sulle costine spero di darvi qualche idea utile.
L’importante é cercare di mettere sempre in valore il prodotto che abbiamo deciso di cucinare e di non strapazzarlo troppo, scegliere la spezia giusta che si sposa bene con il nostro alimento e non soffocarlo con profumi o erbe che in se’ sono buone ma che associate a un alimento o adun altrop potrebbero dare un gusto strano o anche immangiabile.
Ma cominciamo con le “ricette” e i consigli di preparazione.
Costine ai Ferri in 10 Modi:
Allora, le costine ai ferri, o alla griglia o al barbeque si possono, ovviamente preparare al naturale, solo con un pochino di sale e pepe ma esistono almeno un centinaio di modi diversi attraverso il mondo, per dare un gusto più particolare a questa carne.
Qui in Francia le si lascia marinare nell’olio d’oliva e nell’erbe di provenza (1) per esempio, se sono costine di maiale, o in un mix di aglio, olio e rosmarino, se sono costine di agnello (2).
Ma potete anche lasciarle marinare nella senape (dolce o forte secondo i vostri gusti) (3), oppure con salsa di soia e semi di sesamo (4).
Potreste anche farle alla messicana, con paprika, peperoncino e e pomodorini a dadini (5).
O all’indiana, con del curry (6).
O alla portoghese con del Piri Piri (o pili pili, dipende dalla pronuncia) che é una salsina, abbastanza piccante e davvero saporita dipica della costa portoghese (7).
Potrete anche farle marinare o spennellarle in cottura con della salsa worcester(8), salsa tipicamente americana dal gusto bizzarro a metà tra il ketchup e l’aceto, oppure, sempre seguendo le idee statunitensi, potrete “condirle” con della salsa barbeque (9).
E in ultimo, potrete prepararle a modo mio, lasciandole marinare nella senape per un’oretta con delle erbe di provenza e dello scalogno tagliato finemente (10).
Vedrete che stupirete i vostri ospiti seguendo una volta una ricetta e una volta un’altra!
Per la preparazione ,vera e propria, una volta che le avete lasciate marinare, potrete metterle sulla griglia (elettrica o a carbone, poco importa) anche senza tagliarle, come si fa in america, diventano più belle da guardare e anche più facili da far marinare.
Le si mette quando la griglia inizia a scaldarsi ,e non toglietele fino a perfetta cottura, sopprattutto per le costine di maiale che se non sono cotte alla perfezione possono dare problemi.
Da accompagnare con delle patate in padella, o con dell’insalata mista.
Ma anche con delle patatine fritte, o con dei cornetti( fagiolini???).
Facili da fare, con umerose possibilità di preparazione e gusti che possono essere sempre diversi, un prezzo contenuto e una cucina veloce, tutti questi elementi fanno cdelle costine uno di quei piatti estivi che potrebbero cambiare le vostre abitudini culinarie.
Costine ai ferri in 10 modi
L’altro giorno vi ho proposto un piatto di costine in padella, oggi vi propongo lo stesso tipo di carne ma lavorato di un modo più estivo e facile.
Come dicevo nell’altro post, questo tipo di carne, costa poco ma spesso la snobbiamo perché non sappiamo come prepararla, con questa mini guida culinaria incentrata appunto sulle costine spero di darvi qualche idea utile.
L’importante é cercare di mettere sempre in valore il prodotto che abbiamo deciso di cucinare e di non strapazzarlo troppo, scegliere la spezia giusta che si sposa bene con il nostro alimento e non soffocarlo con profumi o erbe che in se’ sono buone ma che associate a un alimento o adun altrop potrebbero dare un gusto strano o anche immangiabile.
Ma cominciamo con le “ricette” e i consigli di preparazione.
Costine ai Ferri in 10 Modi:
Allora, le costine ai ferri, o alla griglia o al barbeque si possono, ovviamente preparare al naturale, solo con un pochino di sale e pepe ma esistono almeno un centinaio di modi diversi attraverso il mondo, per dare un gusto più particolare a questa carne.
Qui in Francia le si lascia marinare nell’olio d’oliva e nell’erbe di provenza (1) per esempio, se sono costine di maiale, o in un mix di aglio, olio e rosmarino, se sono costine di agnello (2).
Ma potete anche lasciarle marinare nella senape (dolce o forte secondo i vostri gusti) (3), oppure con salsa di soia e semi di sesamo (4).
Potreste anche farle alla messicana, con paprika, peperoncino e e pomodorini a dadini (5).
O all’indiana, con del curry (6).
O alla portoghese con del Piri Piri (o pili pili, dipende dalla pronuncia) che é una salsina, abbastanza piccante e davvero saporita dipica della costa portoghese (7).
Potrete anche farle marinare o spennellarle in cottura con della salsa worcester(8), salsa tipicamente americana dal gusto bizzarro a metà tra il ketchup e l’aceto, oppure, sempre seguendo le idee statunitensi, potrete “condirle” con della salsa barbeque (9).
E in ultimo, potrete prepararle a modo mio, lasciandole marinare nella senape per un’oretta con delle erbe di provenza e dello scalogno tagliato finemente (10).
Vedrete che stupirete i vostri ospiti seguendo una volta una ricetta e una volta un’altra!
Per la preparazione ,vera e propria, una volta che le avete lasciate marinare, potrete metterle sulla griglia (elettrica o a carbone, poco importa) anche senza tagliarle, come si fa in america, diventano più belle da guardare e anche più facili da far marinare.
Le si mette quando la griglia inizia a scaldarsi ,e non toglietele fino a perfetta cottura, sopprattutto per le costine di maiale che se non sono cotte alla perfezione possono dare problemi.
Da accompagnare con delle patate in padella, o con dell’insalata mista.
Ma anche con delle patatine fritte, o con dei cornetti( fagiolini???).
Facili da fare, con umerose possibilità di preparazione e gusti che possono essere sempre diversi, un prezzo contenuto e una cucina veloce, tutti questi elementi fanno cdelle costine uno di quei piatti estivi che potrebbero cambiare le vostre abitudini culinarie.
Pollo in Gabbia
Buongiorno a tutti
l’altro giorno, guardavo su internet alla ricerca di una nuova ricetta estiva e sfiziosa e cosi sono arrivata sulla ricetta di questo pollo che poverello se ne sta in una prigione di pasta sfoglia e l’ho trovata una preparazione davvero interessante.
L’ho modificata leggermente, perché la ricetta, anche se bella sembrava comunque un po secca e oggi vi do la mia versione.
Come sempre é una ricetta facile, per restare in stile con il blog ed é anche economica, la sola cosa che cambia é che la preparazione non é proprio velocissima, direi una mezz’ora, e la cottura é di circa 30 minuti (ma essendo una cottura al forno voi intanto potete fare altro).
Ecco allora come preparare il mio:
Pollo in Gabbia
150 gr di petto di pollo a testa (circa)
1 zucchina (ogni due persone)
2 o 3 fettine di bacon o di pancetta steccata
1 rotolo di pasta sfoglia già pronta
un filo di olio
sale e pepe qb
2 spicchi d’aglio
PREPARAZIONE:
Tagliate la zucchina a fettine sottili, potete aiutarvi con una mandolina, ma non fate come me che per poco mi sono affettata un dito.
Scaldate poi una padella antiaderente e mettete le vostre zucchine a grigliare con un pizzico di sale in modo che lascino andare la loro acqua.
Intanto in un’altra padella fate cuocere il pollo con due spicchi di aglio e un filo di olio.
Nella ricetta originale (che credo fosse di Giallo Zafferano) il pollo cuoce solo in seguito (una volta avvolto nelle zucchine e nella pancetta, ma io trovo che in questo modo sia meglio, il pollo lascerà l’acqua in eccesso e prenderà bene il sapore dell’aglio e dell’olio, e inoltre recupererete un po’ di tempo sulla preparazione totale della ricetta.
Quando le zucchine sono pronte e anche il pollo lo é lasciate raffreddare il tutto e poi avvolgete il pollo nelle fettine di zucchine e nella pancetta.
E ora é tempo di preparare la gabbia di pasta sfoglia.
Tagliate la pasta sfoglia della taglia dei vostri petti di pollo. Una parte servirà da base per il pollo, il resto dovrete invece tagliarlo a striscioline da intrecciare come fareste per una crostata. Ora ingabbiate il pollo per bene attaccando le varie striscette di pasta sfoglia alla base (sempre di pasta sfoglia) che se ne sta sotto il vostro pollo.
Mettete della carta forno in una teglia, Adagiate le vostre gabbiette (o cestini che dir si voglia) e cuocete il tutto in forno già caldo, a 190°, per circa 30 minuti.
E la preparazione é pronta.
Per evitare che il tutto risulti troppo secco e stopposo potete accompagnare il vostro pollo in gabbia con una salsina a vostra scelta, qualcosa dal gusto delicato in modo da non coprire il sapore delle zucchine e della pancetta, o ancora con qualcosa dal gusto deciso come una salsa Bernese oppure una salsa al Roquefort o ancora con una preparazione a base di olio e aglio sminuzzato.
Inoltre per evitare che il pollo si asciughi troppo in forno, appena la cottura sarà pronta toglietelo da la altrimenti il calore restante nel forno prosciugherà la vostra ricetta.
Ed ecco pronto il vostro pollo in gabbia, da consumare freddo o caldo, come aperitivo estivo, ad un pic nic o ancora come un normale secondo piatto.
Buon Appetito a tutti!
Pollo in Gabbia
Buongiorno a tutti
l’altro giorno, guardavo su internet alla ricerca di una nuova ricetta estiva e sfiziosa e cosi sono arrivata sulla ricetta di questo pollo che poverello se ne sta in una prigione di pasta sfoglia e l’ho trovata una preparazione davvero interessante.
L’ho modificata leggermente, perché la ricetta, anche se bella sembrava comunque un po secca e oggi vi do la mia versione.
Come sempre é una ricetta facile, per restare in stile con il blog ed é anche economica, la sola cosa che cambia é che la preparazione non é proprio velocissima, direi una mezz’ora, e la cottura é di circa 30 minuti (ma essendo una cottura al forno voi intanto potete fare altro).
Ecco allora come preparare il mio:
Pollo in Gabbia
150 gr di petto di pollo a testa (circa)
1 zucchina (ogni due persone)
2 o 3 fettine di bacon o di pancetta steccata
1 rotolo di pasta sfoglia già pronta
un filo di olio
sale e pepe qb
2 spicchi d’aglio
PREPARAZIONE:
Tagliate la zucchina a fettine sottili, potete aiutarvi con una mandolina, ma non fate come me che per poco mi sono affettata un dito.
Scaldate poi una padella antiaderente e mettete le vostre zucchine a grigliare con un pizzico di sale in modo che lascino andare la loro acqua.
Intanto in un’altra padella fate cuocere il pollo con due spicchi di aglio e un filo di olio.
Nella ricetta originale (che credo fosse di Giallo Zafferano) il pollo cuoce solo in seguito (una volta avvolto nelle zucchine e nella pancetta, ma io trovo che in questo modo sia meglio, il pollo lascerà l’acqua in eccesso e prenderà bene il sapore dell’aglio e dell’olio, e inoltre recupererete un po’ di tempo sulla preparazione totale della ricetta.
Quando le zucchine sono pronte e anche il pollo lo é lasciate raffreddare il tutto e poi avvolgete il pollo nelle fettine di zucchine e nella pancetta.
E ora é tempo di preparare la gabbia di pasta sfoglia.
Tagliate la pasta sfoglia della taglia dei vostri petti di pollo. Una parte servirà da base per il pollo, il resto dovrete invece tagliarlo a striscioline da intrecciare come fareste per una crostata. Ora ingabbiate il pollo per bene attaccando le varie striscette di pasta sfoglia alla base (sempre di pasta sfoglia) che se ne sta sotto il vostro pollo.
Mettete della carta forno in una teglia, Adagiate le vostre gabbiette (o cestini che dir si voglia) e cuocete il tutto in forno già caldo, a 190°, per circa 30 minuti.
E la preparazione é pronta.
Per evitare che il tutto risulti troppo secco e stopposo potete accompagnare il vostro pollo in gabbia con una salsina a vostra scelta, qualcosa dal gusto delicato in modo da non coprire il sapore delle zucchine e della pancetta, o ancora con qualcosa dal gusto deciso come una salsa Bernese oppure una salsa al Roquefort o ancora con una preparazione a base di olio e aglio sminuzzato.
Inoltre per evitare che il pollo si asciughi troppo in forno, appena la cottura sarà pronta toglietelo da la altrimenti il calore restante nel forno prosciugherà la vostra ricetta.
Ed ecco pronto il vostro pollo in gabbia, da consumare freddo o caldo, come aperitivo estivo, ad un pic nic o ancora come un normale secondo piatto.
Buon Appetito a tutti!
Costine
Siamo passati da 35 gradi a 22 qui a Nancy, il cielo é grigio e pesante ma l’umore resta alle stelle, perché il tempo passa rapidamente e la partenza é vicina.
I cartoni sono ammassati in ogni angolo dell’appartamento e si sente già profumo d’Italia.
Un’Italia dove vivremo per un anno per poi ripartire per chissà dove, o per lo meno cosi paiono le cose oggi..
Insomma una di quelle vite che non tutti vorrebbero avere ma che io sogno fin da bambina.
E poi boh, ho voglia di cambiamenti, di velocità, di reagire e di avere nuovi stimoli.
E tutto questo mi tiene di buon umore nonostante il cielo plumbeo.
E tralasciando i miei soliti bla bla passiamo alla ricetta di oggi, le costine, preparate da mie mamma in quel di Brescia. Una ricetta per un pasto “façon boucher” (che tradotto suona come “alla macellaia”, ma non mi piace, per cui ce lo teniamo in francese che suona meglio)
Costine
INGREDIENTI:
Costine di maiale
Olio Evo
1/2 bicchiere di vino bianco
sale
1 spicchio d’aglio
prezzemolo qb
PREPARAZIONE:
Mettete in una padella antiaderente un filo di olio EVO e uno spicchio d’aglio sminuzzato.
Mettete poi le costine nella stella padella una volta che l’olio inizia ad essere caldo e fatele dorare a fiamma vivace da entrambi i lati.
Versate ora il vostro mezzo bicchiere di vino bianco e fate sfumare.
Salate, aggiungete il prezzemolo tagliato finemente e terminate la cottura a fuoco medio/basso con il coperchio e con due dita i acqua in modo che finiscano di cuocere adeguatamente.
Servite caldo, con delle patate per esempio.
Questa é solo una delle numerose possibilità di preparare le costine che sono uno di quegli alimenti economici e che spesso pero’ ignoriamo perché non sappiamo come prepararle. Nei prossimi giorni, se vi interessa vi daro’ altre ricette con questo tipo di carne ma per ora vi lascio al vostro sabato pomeriggio e vi auguro un buon fine settimana!
E io continuo con il mio conto dei giorni tra qui e il trasloco, e poi tra qui e la penisola bella!
Ciau!
Costine
Siamo passati da 35 gradi a 22 qui a Nancy, il cielo é grigio e pesante ma l’umore resta alle stelle, perché il tempo passa rapidamente e la partenza é vicina.
I cartoni sono ammassati in ogni angolo dell’appartamento e si sente già profumo d’Italia.
Un’Italia dove vivremo per un anno per poi ripartire per chissà dove, o per lo meno cosi paiono le cose oggi..
Insomma una di quelle vite che non tutti vorrebbero avere ma che io sogno fin da bambina.
E poi boh, ho voglia di cambiamenti, di velocità, di reagire e di avere nuovi stimoli.
E tutto questo mi tiene di buon umore nonostante il cielo plumbeo.
E tralasciando i miei soliti bla bla passiamo alla ricetta di oggi, le costine, preparate da mie mamma in quel di Brescia. Una ricetta per un pasto “façon boucher” (che tradotto suona come “alla macellaia”, ma non mi piace, per cui ce lo teniamo in francese che suona meglio)
Costine
INGREDIENTI:
Costine di maiale
Olio Evo
1/2 bicchiere di vino bianco
sale
1 spicchio d’aglio
prezzemolo qb
PREPARAZIONE:
Mettete in una padella antiaderente un filo di olio EVO e uno spicchio d’aglio sminuzzato.
Mettete poi le costine nella stella padella una volta che l’olio inizia ad essere caldo e fatele dorare a fiamma vivace da entrambi i lati.
Versate ora il vostro mezzo bicchiere di vino bianco e fate sfumare.
Salate, aggiungete il prezzemolo tagliato finemente e terminate la cottura a fuoco medio/basso con il coperchio e con due dita i acqua in modo che finiscano di cuocere adeguatamente.
Servite caldo, con delle patate per esempio.
Questa é solo una delle numerose possibilità di preparare le costine che sono uno di quegli alimenti economici e che spesso pero’ ignoriamo perché non sappiamo come prepararle. Nei prossimi giorni, se vi interessa vi daro’ altre ricette con questo tipo di carne ma per ora vi lascio al vostro sabato pomeriggio e vi auguro un buon fine settimana!
E io continuo con il mio conto dei giorni tra qui e il trasloco, e poi tra qui e la penisola bella!
Ciau!