Buongiorno a tutti, ieri non ho avuto un solo secondo per occuparmi del blog ma oggi recupero e vi propongo una ricetta, non esattamente primaverile ma non posso farci altro qui siamo di nuovo ripiombati in autunno. Un autunno di quelli umidi e piovosi tipici della bassa bresciana. L’unico problema é che é maggio inoltrato e che quano fuoro ci sono a malapena 10° e tu hai gia fatto il cambio stagione negli armadi la cosa ti prende un po alla sprovvista.
E cosi ho un raffreddore assurdo.
Ammetto che se anche il clima rispettasse le regole alle quali ci ha abituato avrei comunque il naso tappato, causa allergia, e quindi a livello respiratorio mi cambierebbe poco, ma almeno ci sarebbe il sole e potre approfittare un po dei numerosi parchi della città. Cosi invece me ne sto sul divano, fuori piove come se fosse novembre e io starnutisco ogni 30 secondi , il che renderà la scrittura di questo post abbastanza complessa.
Scrivi, starnutisci, soffiati il naso, scrivi, starnutisci, soffiati il naso, scriv, etttchhhiiiii, mi soffio il naso!!!
Ma va bene lo stesso, la ricetta é pronta e ve la pubblico lo stess… ettttchiiiii! 5salute!)
Torta salata Porro e Prosciutto
INGREDIENTI:
1 rotolo di pasta sfoglia
3 porri
100 gr di prosciutto cotto tagliato a dadini, o a fettine o come meglio preferite
emmental grattuggiato (non mi ricordo quanto ne ho messo, ma credo circa 50 grammi? boh, l’ho messo a occhio insomma)
25 cl di panna da cucina
2 tuorli d’uovo
sale
pepe
PREPARAZIONE:
Lavate accuratamente i porri e tagliateli a rondelle, tagliate anche il prosciutto cotto, e poi mescolate tutti gli ingredienti insieme salando e pepando a piacere.
Stendete il vostro rotolo di pasta sfoglia in una teglia rotonda (o quadrata, non vi giudichero’ male se non avete teglie rotonde, promesso ^___^).
Adagiate la “farcia” sulla pasta sfoglia ed infornate circa mezz’ora in forno già caldo a 180°.
E voilà, la ricetta é semplice e di rapida preparazione. Vi auguro buon appetito sperando che il sole ritorni a splendere a Nancy e che le temerature si alzino un poco!
E noi ci ritroviamo Sabato perché domani saro’ in viaggio (verso dove???) per una nuova ricetta!!!
Ma da voi la primavera resiste? Perché qui a Nancy ci sono di nuovo solo 10° e piove tutti i giorni!
Mi avevano detto, venendo a vivere qui, che spesso il cielo era grigio, ma insomma non siamo più in inverno da un po’ di tempo ormai, e manca poco più di un mese all’estate e qui si devono di nuovo indossare cappotti pesanti e scarponcini anti-pioggia!
Per fortuna ci sono i colori nel piatto per tirarci sul il morale altrimenti che depressione vivere senza sole da ormai 8 mesi!
Oggi vi lascio una ricetta ,realizzata da mia mamma qualche giorno fa, una ricetta semplice ma gustosa e sopprattutto GOLOSA!
Perché anche i piatti salati possono essere una GOURMANDISE !!!
Salmone agli Asparagi
INGREDIENTI:
Salmone Fresco (circa 150 gr a persona)
Asparagi Verdi
Una manciata di Pinoli
Burro qb
Sale e Pepe
PREPARAZIONE:
Fate bollire i vostri asparagi, tagliati già a rondelle in acqua salata per qualche minuto. Il tempo di cottura dipende dalla croccantezza che ricercate ovviamente.
Intanto fate cuocere il vostro salmone, dal lato pelle, in una padella con un poco di burro.
Quando é cotto da un lato giratelo solo un paio di minuti dall’altro e cospargetelo con il burro fuso che sarà sciolto nella pentola per mantenere la carne morbida e nutrire le fibbre del pesce.
In seguito aggiungete i pinoli a tostare.
Scolate gli asparagi e buttateli in pentola con il salmone, regolate di sale e di pepe e il piatto é già pronto!
Buongiorno a tutti e buon munedi, la settimana scorsa vi ho annunciato che mi sono arrivati due pacchi ma vi ho mostrato solo il contenuto di uno di essi…
L’altro pacco é della Grande Ruota, Azienda Bresciana (eh si, gioco in casa questa volta) produttrice di POLENTA dal 1853.
La Grande Ruota é una piccola industria, una delel poche a resistere alla crisi e a continuare a produrre prodotti buoni e sicuri.
Insomma, sono abbastanza fiera del mio blog e della possibilità che mi danno di lavorare con loro, e in quanto bresciana che vive ormai oltre confine, quando ho ricevuto il pacco mi sono sentita un po’ come se fossi a casa.
LA polenta la vendono anche qui in Francia, ovviamente, ma tra una polenta sconosciuta e quella che si consuma da sempre in casa la mia scelta é stata facile e la mia gioia ancora maggiore.
Insomma la polenta é l’accompagnamento tipicole dei pranzi della domenica bresciani per cui, facendola qui, nella mia piccola cucina francese mi sento un po più vicina alla famiglia, e come per la “Madeleine” di Proust, la farina gialla mi fa venire in mente mille ricordi.
La cucina della nonna, a Natale, l’odore del fuoco nel camino, la famiglia riunita intorno alla grande tavola rotonda della sala da pranzo dei nonni.
Ma anche i pranzi con i miei genitori e mio fratello.
E anche le prime volte che il mio Compagno mi accompagnava a casa, in Italia, e conosceva i prodotti del territorio.
A volte ci si stupisce di come un semplice ingrediente, e in questo caso un un chicco di farina gialla, possano alimentare cosi tanto i ricordi e farli scorrere davanti ai miei occhi come se fosse ieri.
Ho deciso di proporvi una ricetta tipica, un mix tra la cucina della nonna paterna, quella della mamma e quella della nonna materna.
Cuoricini di Polenta e Lombolini.
E più tipico bresciano di cosi, proprio non esiste!
Ecco come fare!
INGREDIENTI:
Per i Lombolini:
2 fettine di carne di maiale a testa
salvia (una foglia per ogni lombolino)
pancetta (una fettina per ogni rotolino di carne)
Formaggio (idem, una fettina per ogni lombolino)
Olio e Burro qb
sale e pepe
Per la Polenta:
Acqua qb
Farina per polenta (La Grande Ruota)
Mezzo bicchiere di Vino Bianco
Sale grosso qb
Un filo di Olio EVO
PREPARAZIONE:
Per i Lombolini:
Per ogni fettina di maiale sarà lo stesso procedimento.
Io ho deciso di farne sia con pancetta e salvia sia con il formaggio per avere degli involtini sorpresa. Inoltre li ho fatti piccoli piccoli in modo da farli stare perfettamente sui cuoricini di polenta e se non vi va di mangiarli come secondo piatto o come portata principale potete perfettamente usarli per un bouffet in piedi o come antipasto.
Stendete una fettina di maiale, salata e pepate leggermente, mettete sopra una fettina di salvia e poi una fettina di pancetta, arrotolateli e fermateli con uno stizzicadenti.
Per quelli con il formaggio il procedimento é lo stesso solo che al posto della salvia e della pancetta potrete adagiare sulla carne, una fettina di emmental, o di groviera, o anche una sottiletta in caso non abbiate altro a disposizione. Arrotolate e fermate anche questi con uno stuzzicadenti.
Metteteli in padella con olio o burro o entrambi se vi va e fate rosolare. Quando sono ben colorati aggiungete il vino bianco e fate sfumare in seguito coprite con il coperchio e terminate la cottura.
Salate e Pepate di nuovo, se necessario, una volta che la cottura sarà ultimata!
Semplice, rapido e preciso.
Per la Polenta:
Mettete dell’acqua a bollire e per ogni litro di acqua mettete due cucciaini di sale grosso.
Mettete un filo d’olio per aiutare la farina a non fare i grumi e anche per un tocco di sapore in più.
Se volete una polenta davvero golosa potete anche fare metà latte e metà acqua.
Quando bolle l’acqua mettete a poco a poco la farina nel tegame e mescolate energicamente.
(Io uso appunto la farina La Grande Ruota, un po’ perché é quella che comunque mi facevo spedire abitualmente nei pacchi dalla mamma, un po’ perché nel loro pacco gigante ne ho ricevuti 16 chili e un po’ perché … beh, perché a me piace questa di polenta insomma!)
Se volete la tipica crosticina smettete di mescolare e lasciate “attaccare” la farina al paiolo.
Io volevo ottenere una polenta abbastanza densa per cui dopo aver cotto al polenta in modo tradizionale l’ho lasciata riposare un paio d’ore.
L’ho tagliata a fettine e con le formine per i biscotti ho ricavato cuoricini e piccoli soli.
E in seguito l’ho fatta grigliare in padella (anche qui potete o solo grigliarla o friggerla nell’olio o ancora passarla nel burro per farla rosolare, scegliete il metodo che preferite).
Disponete poi un lombolio su ogni formina di polenta e servite caldo.
Oltre alle foto abituali vi lascio anche il link per poter vedere il sito dell’azienda in caso vi interessi la storia di questa impresa bresciana: http://www.lagranderuota.it/ !!!
Buona Settimana a tutti voi e a domani per una nuova ricetta (a base di pesce questa volta)!
Buona domenica a tutti, oggi ho deciso di proporvi un menu completo per una cena tête a tête con il vostro partener.
Gli ingredienti base di questa ricetta sono il pollo e gli asparagi e a proposito di questi ultimi, prima di darvi la ricetta vera e propria, ecco alcune cose utili da sapere sul nostro amico asparago perché essere coscienti di cosa si mangia non é mai male, sopprattutto quando un alimento ha cosi tante proprietà benefiche.
Allora allora:
Gli asparagi sono composti al 90% di acqua, sono ricchi di fosforo, potassio e acido folico. E non contenti di tutto cio contengono anche calcio, magnesio, ferro e vitamine (A, B, B1 e C).
Gli asparagi sono noti per le loro proprietà diuretiche ed inoltre sono anche ipocalorici e quindi molto consigliati nelle diete, contengono solo 24 Kcal per 100 grammi di prodotto.
Agistono anche come disinfiammanta per la milza, sono consigliati anche in caso di crampi (sopprattutto in quella parte del mese) e sono perfetti per chi é diabetico in quanto contengono l’asparigina che abbassa il livello della glicemia.
Insomma, sono tra i super eroi dell’alimentazione, e ora che ne conoscete tutte le proprietà benefiche (o quasi) possiamo passare alla ricetta, coscienti di aver scelto un prodotto davvero sano che fa bene al nostro organismo.
Come dicevo poco sopra oggi vi offro il menù completo allo stesso prezzo dei soliti post (gratis per gratis tanto vale avere due ricette in una, no?)
Pollo alla Birra e Asparagi Gratinati
INGREDIENTI (per due persone):
Per il pollo:
240 gr di petto di pollo ( il pollo si ridurrà molto alla cottura per cui se siete dei gran mangioni potete anche metterne di più)
1 birra bruna (di quelle da 25 cl)
burro qb
2 fettine di pancetta (facoltativo)
Sale e pepe qb
fond de veau (che davvero non so tradurre e che google traduce “fondo di vitello” ma non é esattamente come se vi dicessi di aggiungere un vitello sul fondo della padella, per cui vedremo se riesco a spiegarmi meglio più in la nella preparazione)
Per gli asparagi:
200 gr di asparagi
1 noce di burro
acqua bollente qb
sale (poco poco poco poco poco)
4 fettine di pancetta
PREPARAZIONE:
Per quanto riguarda il pollo:
Mettete una padella dai bordi abbastanza alti a scaldare con dentro un pochino di burro.
Quando il burro inizia a dorare aggiungete i petti di pollo e fateli colorare bene da tutte le parti.
Quando sono ben colorati aggiungete la pancetta tagliata a striscioline (facoltativoooo, ma io avevo aperto il pacchetto per gli asparagi e non sapevo che farmene delle due fettine restanti e poi si sposano perfettamente con la birra).
Versate la birra e coprite con un coperchio. A metà cottura, quando parte della birra sarà evaporata aggiungete 2 cucchiaini di questo fond de veau (che per capirci é come un dado, ma in polvere, ed é una salsa liofilizzata, non un salsa in realtà, insomma proprio non riesco a spiegarmi oggi, vi mettero’ una foto, cosi magari si capisce meglio).
Ricoprite la padella, controllate che la birra non evapori completamente ma che si mischi bene e crei una salsa semi spessa. E il gioco é fatto. Tagliate il pollo a fettine e lasciate al caldo.
Per gli asparagi:
Fate bollire gli asparagi in acqua dolce e scolateli una volta pronti.
Metà asparagi li ho tagliati a dadini e conditi solo con olio e sale, e l’altra metà li ho scolati attentamente, messi in gruppetti da tre e ho arrotolato intorno le fettine di pancetta lunga.
A questo punto scaldate il forno a 180° per far gratinare la pancetta. Infornate il tutto circa 15 minuti e poi ripassateli in padella un minuto con una noce di burro.
Servite caldi, con il pollo di qui sopra. Qualche candela per l’atmosfera romantica e degustate. Vedrete che gli ingredienti del piatto si sposano perfettamente tra loro e sarà un piacere per il palato.
E ora vi lascio, e ci ritroviamo domani, come sempre, per un nuovo post!
Buongiorno a tutti, nuova ricetta in questo soleggiato week end di maggio.
Trovare del salmone a Nancy, ad un prezzo decente é stata una missione abbastanza difficile, come vi dicevo qualche tempo fa, quando vivevamo a Nantes il Pesce costava meno del pollo e ci eravamo abituati bene, qui invece, nell’est della Francia é tutto molto più caro e cosi ci siamo ritrovati a mangiare il pesce molto più raramente.
Per questo appena trovo dei prezzi decenti e del pesce davvero fresco penso subito a condividerlo con voi.
La ricetta che vi propongo oggi non prevede cottura, per lo meno non in modo tradizionale.
In realtà quello che vi suggerisco é una tecnica di marinatura e di cottura a freddo tipica della Svezia, che ho scoperto tempo fa grazie a mia mamma (dovro’ ricordarmi di chiederle chi l’aveva insegnata a lei).
Prendete quindi il vostro salmone e copritelo di uguali parti di sale e di zucchero. Aggiungete un po di aneto, se fresco é meglio, e poi mettete il tutto in un foglio di alluminio per 24 ore e ponetelo in Frigo, il sale e lo zucchero cuoceranno il salmone senza cambiare il colore della sua carne.
Dopo le 24 ore in cui avete ignorato il vostro salmone potrete lavarlo accuratamente per togliere il sale e lo zucchero in eccesso.
Conditelo con un filo di olio e volendo, il vostro piatto é già pronto. Io pero’ questa volta ha deciso di rimetterlo a marinare ancora un paio di ore con dell’olio per l’appunto, dell’altro aneto (sempre fresco), un insieme di tre tipi di pepe grattuggiati e il succo di mezzo limone.
Lo lascio marinare in un piatto in questo modo per un paio di ore.
In seguito lo servo cosi com’é accompagnato da carote bollite e ripassate in padella con un pizzico di sale e olio e delle zucchine grigliate.
La ricetta é modificabile a piacere, Al posto del limone potete mettere della salsa di soia per esempio, o al posto dell’aneto potete usare del timo.
Potete anche scegliere di marinare il pesce con del miele, o con dello zucchero di canna. Insomma, questa ricetta si presta a tutte le modifiche che vorrete apportare, il risultato é ecellente ed adatto alle calde giornate primaverili o estive e se trovate delle buone offerte risulta anche economica.
E detto cio’ vi lascio al vostro sabato, sperando passiate una bellissima giornata, e noi come sempre ci ritroviamo domani per un nuovo post!
Buon Fine Settimana!
Buongiorno a tutti, nuova ricetta in questo soleggiato week end di maggio.
Trovare del salmone a Nancy, ad un prezzo decente é stata una missione abbastanza difficile, come vi dicevo qualche tempo fa, quando vivevamo a Nantes il Pesce costava meno del pollo e ci eravamo abituati bene, qui invece, nell’est della Francia é tutto molto più caro e cosi ci siamo ritrovati a mangiare il pesce molto più raramente.
Per questo appena trovo dei prezzi decenti e del pesce davvero fresco penso subito a condividerlo con voi.
La ricetta che vi propongo oggi non prevede cottura, per lo meno non in modo tradizionale.
In realtà quello che vi suggerisco é una tecnica di marinatura e di cottura a freddo tipica della Svezia, che ho scoperto tempo fa grazie a mia mamma (dovro’ ricordarmi di chiederle chi l’aveva insegnata a lei).
Prendete quindi il vostro salmone e copritelo di uguali parti di sale e di zucchero. Aggiungete un po di aneto, se fresco é meglio, e poi mettete il tutto in un foglio di alluminio per 24 ore e ponetelo in Frigo, il sale e lo zucchero cuoceranno il salmone senza cambiare il colore della sua carne.
Dopo le 24 ore in cui avete ignorato il vostro salmone potrete lavarlo accuratamente per togliere il sale e lo zucchero in eccesso.
Conditelo con un filo di olio e volendo, il vostro piatto é già pronto. Io pero’ questa volta ha deciso di rimetterlo a marinare ancora un paio di ore con dell’olio per l’appunto, dell’altro aneto (sempre fresco), un insieme di tre tipi di pepe grattuggiati e il succo di mezzo limone.
Lo lascio marinare in un piatto in questo modo per un paio di ore.
In seguito lo servo cosi com’é accompagnato da carote bollite e ripassate in padella con un pizzico di sale e olio e delle zucchine grigliate.
La ricetta é modificabile a piacere, Al posto del limone potete mettere della salsa di soia per esempio, o al posto dell’aneto potete usare del timo.
Potete anche scegliere di marinare il pesce con del miele, o con dello zucchero di canna. Insomma, questa ricetta si presta a tutte le modifiche che vorrete apportare, il risultato é ecellente ed adatto alle calde giornate primaverili o estive e se trovate delle buone offerte risulta anche economica.
E detto cio’ vi lascio al vostro sabato, sperando passiate una bellissima giornata, e noi come sempre ci ritroviamo domani per un nuovo post!
Buon Fine Settimana!
Ingredienti
800 gr. di straccetti di pollo
1 arancio
1 limone
0,5 l di birra rossa
olio E.V.O.,sale,farina
prezzemolo,
Preparazione
In una padella antiaderente fate scaldare l’olio,mettete gli straccetti(precedentemente infarinati)e fateli cuocere a fuoco vivo per qualche minuto,unite il succo dell’arancio e la buccia di mezzo limone(solo la parte gialla).
Fate insaporire e concludete con la birra,fate sfumare aggiustate di sale e portate a fine cottura.
Impiattate velocemente e finite con una spolverata di prezzemolo fresco.
Straccetti di pollo con agrumi e birra
Ecco un nuovo post, che riunisce due delle mie grandi passioni, i viaggi e la cucina.
In questo post vi presentero’ quelli che, a parer mio, sono i 5 piatti più prelibati e i 5 luoghi con più charme del Bel Paese.
Partiamo da quei piatti, cosi meravigliosamente buoni, saporiti e gustosi, che una volta visti in foto vorrete subito assaggiarli!
Al primo posto, nella mia TOP 5, vi propongo un piatto che oltre che buono é anche molto caro al mio cuore, essendo il piatto che il nonno, quando andavamo al ristorante, ordinava sempre: le LINGUINE allo SCOGLIO! Questo piatto, a base di gamberoni, cozze, vongole e altri deliziosi frutti di mare é davvero uno dei piatti che preferisco, forse per il gusto di scorticare i gamberoni, forse per le belle bavagliette che ti danno al ristorante, o forse, semplicemente, perché quando vivevo in Italia e andavo al ristorante con il nonno, lui lo ordinava sempre…. in ogni caso un gran bel piatto. Facile da fare e di sicuro successo.
Come potete realizzarlo?
Lavate le cozze e fate spurgare le vongole in acqua salata per eliminare i residui di sabbia. Tagliate i calamari ed eliminate i filamenti dai gamberoni. Lavate i pomodorini e tagliateli a metà.
Mettete le vongole in un tegame a fiamma vivace, coprite con un coperchio e lasciate che si dischiudano. Fate la stessa cosa con le cozze.
Sbucciate due spicchi d’aglio, tagliateli a metà e fateli soffriggere in un tegame con l’olio. Aggiungete i calamari tagliati, fate sfumare con del vino bianco e aggiungete del prezzemolo per dare gusto. Coprite e lasciate cuocere una decina di minuti, dopodiché aggiungete ai calamari i gamberoni puliti e proseguite la cottura.
Sbucciate uno spicchio d’aglio, tagliatelo a metà e fatelo rosolare con dell’olio in una padella piuttosto capiente. Aggiungete i pomodorini tagliati a metà e fateli cuocere qualche minuto in modo che si ammorbidiscano. Incorporate poi i calamari e i gamberoni e le cozze e le vongole con un po’ della loro acqua di cottura per dare più gusto al piatto.
Cuocete le linguine in abbondante acqua salata, scolatele uno/due minuti prima della cottura e completatene la cottura nella padella con il pesce. Fateli saltare due minuti in modo che si insaporiscano bene, spolverate con del prezzemolo e servite.
Al secondo posto vi propongo invece un piatto di carne, l‘ARROSTO di AGNELLO, un piatto che cucino in occasioni speciali, spesso a Pasqua o a Natale, e che ho proposto anche alla mia famiglia, la settimana scorsa, quando sono venuti a trovarmi. Buono, Buono e BUONO! Nient’altro da dire.
Come prepararlo?
La cottura é lunga ma davvero semplice. Mettete qualche noce di burro sul vostro cosciotto di agnello, 5 spicchi d'aglio infilati sotto la pelle e in seguito spolverate il tutto con un po di rosmarino fresco, sminuzzato. Salata con del sale grosso qua e là. Tenete in forno a 160° per 7 ore. (Ve lo avevo detto che la cottura era lunga) L'agnello sarà prelibato, la carne fonderà in bocca e nessuno dei vostri ospiti potrà resistere.
Al terzo posto metto i RAVIOLI, con la zucca, con i funghi porcini, con la crema di pecorino, con i gamberi ma anche semplici con spinaci e ricotta, conditi o sconditi. I ravioli, fatti in casa, con la sfoglia fine fine sono una delle tentazioni che solo la cucina italiana puo’ offrire.
Come preparare i ravioli ai porcini?
Una ricetta, non mia, ma comunque buonissima, e probabilmente anche più buona, ce la propone il sito Mangiare in Liguria vi lascio il link proprio qui se vi interessa come farli: http://www.mangiareinliguria.it/ita/ricette/ricette_liguria/ravioli_funghi.php
Al quarto posto c’é la BISTECCA alla FIORENTINA, succulento pezzo di carne grigliato di cui approfitto ogni volta che torno nel Bel Paese.
Come farla e dove mangiarla?
Come farla é semplice, basta grigliarla, su una padella antiaderente calda, o sul barbeque o ancora in una griglia nel caminetto, stando attenti se preferite una cottura al sangue, media o ben cotta. Dove mangiarla? Da poco é di nuovo legale e potete trovarne un po ovunque. Addio mucca pazza e ben tornata Fiorentina insomma!
Al quinto ed ultimo posto di questa classifica dei piatti più buoni d’Italia cosa metto? Potrei dire la pizza, ma é troppo tipica e tutti la conosciamo… Allora gli spaghetti al pomodoro? mmm… troppo banali! Il tiramisù? Ma vi ho gia fornito tre diverse ricette per prepararlo sul blog… I cannoli? troppo dolci!
E allora cosa metto io all’ultimo posto? Ammetto che sto un po barando, perché non é un piatto, non é cucinato, insaporito o rilavorato.. é solo un prodotto, al quale non rinuncerei mai e poi mai e che sto cercando di far conoscere anche qui in Francia… cos’é?
LA BURRATA, carissima (in tutti i sensi), meravigliosa, dolce e squisita, la burrata entra e chiude la top 5 dei miei piatti preferiti in Italia. La si puo’ mangiare da sola, solo con un filo di olio e pepe, o all’interno di una ricetta, un sugo per una pasta, un’insalata, o come ripieno per agnolotti, ma anche nelle lasagne, o insieme alla carne. Passe par tout, la burrata mon Amour!
E ora, restando in tema con le bellezze dell’Italia vorrei consigliarvi 5 posti incantevoli della nostra penisola. Per chi mi conosce, sapete che in generale io sono più attirata da quello che si trova al di fuori, dai confini Italiani ma oggi faccio un eccezzione e condivido con voi i miei 5 posti preferiti in Italia, 5 posti da visitare, o in cui vorrei vivere, anche se, magari, non per sempre…
Cinque posti magici che mi hanno rapito gli occhi o il cuore.
Cinque posti un po più sconosciuti pero’, per cui non aspettatevi Venezia, Roma o che so io… 😉
Io, al primo posto ci metto San Felice del Benaco, un paesino tra Brescia e Verona, che si affaccia sul lago di Garda, un villaggetto piccino piccio’, coloratissimo e che sembra essere rimasto bloccato nel tempo. Un posto ricco di cultura, di generosità e di bellissimi paesaggi.
Al secondo posto vi propongo di farvi una bella gita all’isola di Orta San Giulio, in provincia di Novara, un posto che mi ha sempre ispirato e che vorrei visitare anche io un giorno o l’altro. Documentandomi qua e là ho scoperto alcune viuzze, vecchie casette e meravigliose pensioncine che mi piacerebbe vedere con i miei occhi.
Al terzo posto ci metto Portofino, che noto lo é a tutti, ma quello che mi piace é sopprattutto un super giardino, che trovo rilassante e romantico e in cui se potessi accamparmici una settimana mi sveglierei davvero serena ogni mattina. Questo bel parco credo faccia parte di un Hotel in realtà per cui mi sa che il mio sogno di accamparmici restarà tale… ma guardate quanto é bello!!!
Al quarto posto c’é un castello, arroccato in cima ad una montagna che sembra un luogo incantato, di quelli perfetti per ambientarci un libro fantasy, un luogo medievale, che ha il potere di trasportarmi in dietro nel tempo come per magia. Quello di cui parlo é il castello di Rocca Calascio, in Abruzzo (a Calascio per l’appunto), e nella foto ve lo mostro coperto di neve perché é ancora più affascinante.
L’ultimo luogo della nostra penisola che mi affascina é Vico del Gargano, anche se ammetto ce ne sono di sicuro molti altri di posti del genere, con una certa aria di magia, di incanto e di libertà… se avete qualche bel posto da suggerirmi non esitate a scriverlo nei commenti, mi fa sempre piacere scoprire qualcosa di nuovo.
E con questo ultimo luogo meraviglioso italiano vi saluto e vi auguro un buon inizio settimana per domani, sperando come sempre che abbiate trovato qualcosa che vi piace leggendomi qua e là!
Finalmente il tempo ci permette di stare fuori, nei giardini, nei parchi pubblici, di occupare i cortili, o anche solo i nostri balconi.
Qualche settimana fa vi ho proposto tutto sul Pic Nic, ora invece vi voglio offrire qualche idea per un barbeque (o barbeCue che dir si voglia) diverso, per una bella grigliata che esca dall’ordinario, per chi ha voglia di personalizzare questo tipo di pasto che a volte, altrimenti, potrebbe rivelarsi un po banale.
In america il barbeque pare essere l’attività preferita dei cittadini, ma in realtà l’origine del termine é spagnola.
Anche se ovviamente, la pratica di cuocere la carne sul fuoco é vecchia come il mondo (o quasi), qui vi parlo della concezione moderna del termine!
Secondo l’Oxford English Dictionary, la parola barbeque deriva dal termine “barbacoa” , parola, appunto, spagnola.
Secondo questa lingua, l’attuale termine brabacoa indica la struttura di canne o rami verdi che formano una griglia sotto la quale viene posto il fuoco e in cui vengono cotti i cibi.
E ora passiamo ad alcune ricette, sperimentate e approvate per poter fare una super grigliata.
Spiedini di Manzo al paté d’olive:
Tagliate il manzo a fettine sottili e metteteli in un piatto.
Cospargetele con il paté di olive verdi e del pepe.
Coprite con un filo di olio e mescolate. Mettete il tutto sugli spiedini e lasciatele riposare per circa un quarto d’ora in modo che prendano bene il gusto delle olive.
Quando le metterete sulla griglia fate attenzione alla cottura ma in circa 10 minuti dovrebbero essere pronte.
Spiedini di Agnello alle erbe:
Tagliate l’agnello a cubetti di 2,5 cm e poi mescolatela con olio d’oliva, erbe di provenza, aglio sminuzzato, prezzemolo e coriandolo.
Lasciate marinare per 2 ore a temperatura ambiente o conservare in frigorifero fino a quando vorrete metterle sulla griglia. Se vi va aggiungete anche qualche rametto di rosmarino, appoggiato sulla griglia del barbeque tra uno spiedino e l’altro. Oppure per aggiungere un po di sapore potete mettere anche del peperone giallo o rosso, del lardo, o anche degli spicchi d’aglio interi.
Spiedini di pollo e pancetta:
Proprio come quando si fanno gli involtini di carne da mettere in padella con il burro, potete seguire la stessa ricetta con pollo, salvia e pancetta e poi infilare il tutto sugli spiedini e farli grigliare, e cosi, con la stessa ricetta otterrete due sapori e due risultati diversi.
Per chi preferisce il pesce invece ho pensato di proporvi due ricette.
Spiedini di gamberi:
Pulite i vostri gamberi e metteteli sulle “brochettes” poi adagiateli in un piatto largo e profondo e copriteli di salsa di soia dolce e qualche – come si dice?- grano di sesamo? seme di sesamo? insomma ci siamo capiti spero.
Lasciateli poi marinare per circa una mezz’ora e poi passateli un paio di minuti al barbeque. Il risultato é eccellente e la ricetta é facilissima!
Orata alla griglia:
Pulite e deliscate l’orata e “farcitela” con del timo.
Mettete un filo di olio e fatela cuocere, cosi com’é sul vostro BBQ! Facile, rapida, e meravigliosa.
E poi per chi é vegetariano, o semplicemente ha voglia di verdure.
Melanzane grigliate:
Lavate le melanzane a mantenete la pelle.
Tagliatele a strisce nel senso della lunghezza. Sale, pepe e olio.
E poi si puo giocare con qualche spezia, le melanzane si sposano bene con il curry, con l’erba cipollina, con il basilico e il prezzemolo.
Scegliete quindi l’erba che volete o anche un mix di più spezie e lasciate marinare per circa un quarto d’ora.
Cuocetele poi cinque minuti da ogni lato sulla griglia calda.
Spiedini di verdure:
Tagliate i funghi a fettine, le cipolle, i peperoni (giallo, verde, rosso, poco importa), tagliate anche le zucchine a rondelle, lavate i pomodori cigliegini e mettete il tutto sugli spiedini, Sale, pepe e olio e sono pronti per passare sulla griglia. Yummy! il tocco in più? Le erbe di provenza!
E come dolce???
Banane al cioccolato:
Aprite le banane senza togliere la buccia, tagliandole per il lungo.
Allargate un po l’apertura e mettete all’interno dei pezzettini di cioccolato. Fate cuocere all’unilaterale sulla griglia. Questo é anche un modo per utilizzare le tonnellate di cioccolato che vi resteranno in casa dopo la tradizionale apertura delle uova di Pasqua.
Parlando invece dei posti che preferisco e che potrei suggerirvi per fare un super barbeque, oltre al giardino di casa ovviamente, qui in Frnacia ci sono alcune spiaggie dove é autorizzato fare un falo’ di quelli veri con i sassetti intorno, ed esistono dei parchi con delle griglie già pronte per tutti.
Se invece volete portarvi dietro il vostro personale barbecue potrete usarlo praticamente ovunque anche se due o tre posti valgono più la pena di altri.
Ecco i miei top-place francesi dove fare una grigliata:
Il primo é a Nantes, dove ho vissuto per circa 4 anni. Qui, o meglio, là, sull’île di Beaulieu (letteralmente bel-luogo) ci sono griglie libere e a diposizione di tutti, un parco vasto, giochi per i bambini e il tutto si affaccia sulla Loira da entrambi i lati (essendo un’isola)!
Il secondo posto é vicino a Bordeaux, una duna di sabbia, detta Dune de Pyla (o Pilat) altissima che si affaccia da un lato sull’oceano e dall’altro sulla foresta. Bel posto, emozionante una volta che vi sarete arrampicati fin lassù. Unico neo, portatevi il vostro barbecue da casa e cercate di non dimenticare le cose in auto, il parcheggio non é proprio vicinissimo e una volta saliti non si ha più voglia di scendere.
Il terzo posto, e ultimo per questo articolo é vicino a Rennes, in Bretagna, le parc de Brequigny, un parco che si affaccia sull’acqua, fino a poco fa offriva anche delle griglie già pronte per il libro utilizzo dei vari turisti ma al giorno d’oggi non lo so più per cui vi consiglio di portare con voi il barbeque portatile.
E questo per quanto riguarda la Francia é tutto, ovvio di posti ce ne sarebbero molti altri ma mica posso farvi una lista infinita altrimenti vi addormentate e sul blog non ci tornate più … e in Italia? qualcuno conosce quelche bel posto? Io purtroppo non ci vivo da un po’ e non saprei proprio dove consigliarvi di andare per cui se vi va, aiutatemi a stilare una lista di 3 o 4 super-barbecue-places!
Finalmente il tempo ci permette di stare fuori, nei giardini, nei parchi pubblici, di occupare i cortili, o anche solo i nostri balconi.
Qualche settimana fa vi ho proposto tutto sul Pic Nic, ora invece vi voglio offrire qualche idea per un barbeque (o barbeCue che dir si voglia) diverso, per una bella grigliata che esca dall’ordinario, per chi ha voglia di personalizzare questo tipo di pasto che a volte, altrimenti, potrebbe rivelarsi un po banale.
In america il barbeque pare essere l’attività preferita dei cittadini, ma in realtà l’origine del termine é spagnola.
Anche se ovviamente, la pratica di cuocere la carne sul fuoco é vecchia come il mondo (o quasi), qui vi parlo della concezione moderna del termine!
Secondo l’Oxford English Dictionary, la parola barbeque deriva dal termine “barbacoa” , parola, appunto, spagnola.
Secondo questa lingua, l’attuale termine brabacoa indica la struttura di canne o rami verdi che formano una griglia sotto la quale viene posto il fuoco e in cui vengono cotti i cibi.
E ora passiamo ad alcune ricette, sperimentate e approvate per poter fare una super grigliata.
Spiedini di Manzo al paté d’olive:
Tagliate il manzo a fettine sottili e metteteli in un piatto.
Cospargetele con il paté di olive verdi e del pepe.
Coprite con un filo di olio e mescolate. Mettete il tutto sugli spiedini e lasciatele riposare per circa un quarto d’ora in modo che prendano bene il gusto delle olive.
Quando le metterete sulla griglia fate attenzione alla cottura ma in circa 10 minuti dovrebbero essere pronte.
Spiedini di Agnello alle erbe:
Tagliate l’agnello a cubetti di 2,5 cm e poi mescolatela con olio d’oliva, erbe di provenza, aglio sminuzzato, prezzemolo e coriandolo.
Lasciate marinare per 2 ore a temperatura ambiente o conservare in frigorifero fino a quando vorrete metterle sulla griglia. Se vi va aggiungete anche qualche rametto di rosmarino, appoggiato sulla griglia del barbeque tra uno spiedino e l’altro. Oppure per aggiungere un po di sapore potete mettere anche del peperone giallo o rosso, del lardo, o anche degli spicchi d’aglio interi.
Spiedini di pollo e pancetta:
Proprio come quando si fanno gli involtini di carne da mettere in padella con il burro, potete seguire la stessa ricetta con pollo, salvia e pancetta e poi infilare il tutto sugli spiedini e farli grigliare, e cosi, con la stessa ricetta otterrete due sapori e due risultati diversi.
Per chi preferisce il pesce invece ho pensato di proporvi due ricette.
Spiedini di gamberi:
Pulite i vostri gamberi e metteteli sulle “brochettes” poi adagiateli in un piatto largo e profondo e copriteli di salsa di soia dolce e qualche – come si dice?- grano di sesamo? seme di sesamo? insomma ci siamo capiti spero.
Lasciateli poi marinare per circa una mezz’ora e poi passateli un paio di minuti al barbeque. Il risultato é eccellente e la ricetta é facilissima!
Orata alla griglia:
Pulite e deliscate l’orata e “farcitela” con del timo.
Mettete un filo di olio e fatela cuocere, cosi com’é sul vostro BBQ! Facile, rapida, e meravigliosa.
E poi per chi é vegetariano, o semplicemente ha voglia di verdure.
Melanzane grigliate:
Lavate le melanzane a mantenete la pelle.
Tagliatele a strisce nel senso della lunghezza. Sale, pepe e olio.
E poi si puo giocare con qualche spezia, le melanzane si sposano bene con il curry, con l’erba cipollina, con il basilico e il prezzemolo.
Scegliete quindi l’erba che volete o anche un mix di più spezie e lasciate marinare per circa un quarto d’ora.
Cuocetele poi cinque minuti da ogni lato sulla griglia calda.
Spiedini di verdure:
Tagliate i funghi a fettine, le cipolle, i peperoni (giallo, verde, rosso, poco importa), tagliate anche le zucchine a rondelle, lavate i pomodori cigliegini e mettete il tutto sugli spiedini, Sale, pepe e olio e sono pronti per passare sulla griglia. Yummy! il tocco in più? Le erbe di provenza!
E come dolce???
Banane al cioccolato:
Aprite le banane senza togliere la buccia, tagliandole per il lungo.
Allargate un po l’apertura e mettete all’interno dei pezzettini di cioccolato. Fate cuocere all’unilaterale sulla griglia. Questo é anche un modo per utilizzare le tonnellate di cioccolato che vi resteranno in casa dopo la tradizionale apertura delle uova di Pasqua.
Parlando invece dei posti che preferisco e che potrei suggerirvi per fare un super barbeque, oltre al giardino di casa ovviamente, qui in Frnacia ci sono alcune spiaggie dove é autorizzato fare un falo’ di quelli veri con i sassetti intorno, ed esistono dei parchi con delle griglie già pronte per tutti.
Se invece volete portarvi dietro il vostro personale barbecue potrete usarlo praticamente ovunque anche se due o tre posti valgono più la pena di altri.
Ecco i miei top-place francesi dove fare una grigliata:
Il primo é a Nantes, dove ho vissuto per circa 4 anni. Qui, o meglio, là, sull’île di Beaulieu (letteralmente bel-luogo) ci sono griglie libere e a diposizione di tutti, un parco vasto, giochi per i bambini e il tutto si affaccia sulla Loira da entrambi i lati (essendo un’isola)!
Il secondo posto é vicino a Bordeaux, una duna di sabbia, detta Dune de Pyla (o Pilat) altissima che si affaccia da un lato sull’oceano e dall’altro sulla foresta. Bel posto, emozionante una volta che vi sarete arrampicati fin lassù. Unico neo, portatevi il vostro barbecue da casa e cercate di non dimenticare le cose in auto, il parcheggio non é proprio vicinissimo e una volta saliti non si ha più voglia di scendere.
Il terzo posto, e ultimo per questo articolo é vicino a Rennes, in Bretagna, le parc de Brequigny, un parco che si affaccia sull’acqua, fino a poco fa offriva anche delle griglie già pronte per il libro utilizzo dei vari turisti ma al giorno d’oggi non lo so più per cui vi consiglio di portare con voi il barbeque portatile.
E questo per quanto riguarda la Francia é tutto, ovvio di posti ce ne sarebbero molti altri ma mica posso farvi una lista infinita altrimenti vi addormentate e sul blog non ci tornate più … e in Italia? qualcuno conosce quelche bel posto? Io purtroppo non ci vivo da un po’ e non saprei proprio dove consigliarvi di andare per cui se vi va, aiutatemi a stilare una lista di 3 o 4 super-barbecue-places!