Pasta e fagioli
Ingredienti
Acqua bollente,Dado vegetale STAR
320 gr.Pasta
250 gr di fagioli borlotti secchi
100 gr di Pomodori pelati
2 spuntature di maiale
olio E.V.O.
Aglio,Sale,Pepe
1 gambo di sedano
1 cipolla
Crosta di parmigiano
Preparazione
Mettete a bagno in acqua fredda i fagioli per almeno 12 ore.
Fate bollire dell’acqua che vi servira’ in seguito.
Scolate i fagioli,passateli sotto l’acqua corrente e fateli cuocere in un tegame con il coperchio per circa tre ore a fuoco basso con le spuntature di maiale un soffritto a base di: pomodori pelati, cipolla tritata finemente, sedano tagliato a pezzettini ed aglio e l’acqua bollente,dove avrete fatto sciogliere 2 dadi vegetali STAR,fino a coprirli (almeno 2 dita sopra).
A questo punto mettete a cuocere la pasta nella minestra di fagioli che avete preparato, aggiungendo la crosta di parmigiano,e se ne occorre,il brodo vegetale STAR bollente fino alla fine della cottura.Aggiustate di sale.Lasciate la pasta al dente e coprite per un paio di minuti il tegame per far insaporire il tutto.
A questo punto in un piatto fondo caldo impiattate la pasta e fagioli concludendo con una bella macinata di pepe nero ed un filo d’olio d’oliva crudo,
Potete aggiungere all’acqua in cui stanno ammollo i fagioli, degli aromi come l’erba cipollina o il prezzemolo.
Come tipologia di pasta puoi utilizzare indifferentemente il riso, i ditalini o anche della pasta lunga spezzata come si usava fare una volta
Riso Venere con zucca e bottarga
Oggi non sapevo proprio cosa cucinare,sapevo solo che dovevo preparare la zucca e per questo avevo il dado STAR, ma il solito pasta e zucca non mi convinceva, né tanto meno la vellutata, volevo qualcosa di diverso e che stuzzicasse le mie papille gustative.
Ho aperto il mobile ed ecco il riso venere…ottimo, il riso mi piace, poi quello venere ha quel profumo di pane davvero delizioso.
Poi ho aperto il frigo e vedo la bottarga e allora perché no? Ecco cosa è nato dal matrimonio di questi ingredienti, un risotto davvero delizioso e semplice da preparare che ricorda almeno nella presentazione un riccio di mare bello pieno!
INGREDIENTI
- 160 gr di riso venere Gallo (ricetta per 2 persone)
- 200 gr di zucca Moscata di Provenza
- dado vegetale Star 1/2
- 20 gr di Philadelphia
- olio evo
- bottarga di muggine in polvere
PROCEDIMENTO
Pulire la zucca e tagliarla a dadi, quindi metterla in un tegame insieme a 3 cucchiai di olio evo e mezzo dado Star vegetale. Lasciar cuocere a fuoco basso per 30 minuti, finché la zucca non sarà abbastanza morbida per ridurla in purea.
Fate cuocere il riso venere Gallo in abbondante acqua salata per 18 minuti, come da istruzioni nella scatola.
Quando il riso è pronto scolatelo e mantecatelo con la Philadelphia; incorporate anche la zucca che avremo precedentemente ridotto a purea con un semplice frullatore ad immersione e impiattate. Spolverate di bottarga secondo il vostro gusto,Io consiglio 1 max due cucchiaini per piatto, e aggiungete a parte un po’ di purea di zucca.
I segreti della ricetta
Il segreto di questa ricetta lo trovate negli abbinamenti di sapori: la zucca delicata, ma esaltata dal dado Star, insieme al sapore genuino del riso nero; il tutto reso cremoso dal philadelphia con il suo retrogusto acidulo.
Infine la ciliegina sulla torta con la spolverata di bottarga che darà quel tocco di poesia con il suo profumo di mare, anche per questo ho servito il riso cercando di ricordare con la forma un riccio di mare!
Vermicelli con pancetta e carciofi
Ingredienti:
500 gr di vermicelli
450 gr di carciofi
300 gr di pancetta
olio,sale,pepe
dado vegetale Star
pecorino grattugiato
aglio
1/2 bicchiere di vino bianco
Preparazione:
In una padella larga mettete due cucchiai di olio extra vergine d’oliva con uno spicchio d’aglio a pezzetti. Fate rosolare un minuto, togliere l’aglio e aggiungete i cubetti di pancetta . Rosolate rapidamente roteando la padella e sfumate con il vino bianco. Aggiungete i carciofi,non molto grandi e privati delle parti più dure,tagliati a striscioline .
Insaporite qualche minuto con la pancetta e aggiungete il dado star con un pochino di acqua di cottura della pasta per continuare la cottura. Ci vorranno al massimo sette-otto minuti.
Nel frattempo cuocete i vermicelli in abbondante acqua salata bollente. Scolateli al dente e metteteli nella padella con i carciofi e la pancetta; fateli saltare con il condimento,aggiungendo una manciata di pecorino e un paio di mestoli di acqua di cottura.
Impiattate i vermicelli concludendo con una macinata di pepe fresco .
Gnocchetti di patata cacio&pepe al profumo di tartufo
Ingredienti
500 gr di gnocchetti di patata
200 gr di pecorino romano grattugiato
pepe
tartufo nero
olio,sale
Preparazione
Versate gli gnocchetti in abbondante acqua bollente e salata(ma non eccessivamente).
Mentre si cuoce la pasta ,in una terrina abbastanza capiente versate il pecorino grattugiato una abbondante macinata di pepe e un giro d’olio E.V.O.
A meta’ cottura degli gnocchetti (2 minuti al massimo) prendete un paio di mestoli di acqua e versateli nella terrina con il pecorino,il pepe e l’olio,con un mestolo di legno mescolate il tutto finche’ non si crei una crema morbida.
Una volta cotta la pasta al dente scolatela nella terrina con la crema di pecorino e pepe,unite il tartufo nero grattugiato e mescolate velocemente finche’ non si è amalgamato il tutto,se fosse troppo liquida la crema,aggiungete dell’altro pecorino,se invece fosse troppo densa, aggiungete altra acqua di cottura.
Impiattate velocemente(piatti caldi) e concludete con una grattugiata di pecorino e una macinata di pepe fresco e un’altra grattugiata di tartufo nero.
Sbrigatevi a portarla ai commensali perche’ SENNO’ SE ‘NCOLLAAAAAA(Traduzione dal romano:senno’ si attacca il tutto).
Linguine con le Acciughe
Il mese di luglio si avvicina alla sua metà e cosi rapidamente che mi sta venendo l’ansia.
Dato che come vi dicevo ieri sono malata gli scatoloni sono bloccatissimi e il nostro trasloco non avanza quasi per nulla.
Sto tutt’ora sperando che i cartoni si facciano da soli ma ovviamente la cosa non succede per cui spero di guarire tipo … ORA, per poter impacchettare il soggiorno e riprendere il lavoro martedi’ e sopprattutto domani andare alla sala concerti di Nancy dove il mio compagno eseguirà la sua composizione per l’esame della cavolo di scuola di musica super dura che sta frequentando. Che poi é anche il motivo per cui siamo venuti a vivere a Nancy, lasciandoci alle spalle l’adorato Ovest della Francia.
Se tra voi ci sono volontari per attraversare le alpi e venire a occuparsi del mio trasloco mentre io arranco nel letto siete i benvenuti.
E ora dopo questo simpatico sproloquio vi lascio alla ricetta delle lignuine alle acciughe e vi auguro un buon week end!
INGREDIENTI:
100 gr (circa) di linguine a testa
4 acciughine (di quelle sott’olio nei barattoli di vetro)
1 manciata di olive nere alla greca
15 pomodorini cigliegini
1/2 dado
1/2 cipolla grande
1 cucchiaino raso di PILI PILI (o piri piri che dir si voglia, che é una specie di peperoncino portoghese, per cui va bene qualsiasi altro tipo di peperoncino in realtà)
1 cucchiaio di olio EVO
1 spicchio d’aglio (facoltativo)
Sale grosso qb per l’acqua della pasta e quindi l’acqua … ma insomma tutti sappiamo bollire delle linguine,no?
PREPARAZIONE:
Mettete l’acqua a bollire con il sale grosso e mettete dentro la pasta una volta che l’acqua bolle e poi insomma fate affidamento alla scritta sulla scatola che saprà dirvi quanto tempo lasciar cuocere le linguine.
(E si lo so lo so, sapete fare la pasta per cui passiamo subito al sugo)
Tagliate le olive nere a fettine o pezzettini, i pomodorini a metà e la mezza cipolla a fettine sottili e mettete il tutto in padella con un filo di olio. Aggiungete anche uno spicchio d’aglio se vi va.
Spiaccicate le acciughe con la forchetta e aggiungete anche quelle in padella.
Fate colorare il tutto poi aggiungete un paio di mestoli di acqua (quella della pasta andrà benissimo) e il mezzo dado.
Lasciate cuocere una decina di minuti controllando che il sugo non attacchi e voilà.
Facile e veloce. Scolate la pasta. Conditela e se vi va aggiungete anche un cucchiaino di erba di provenza (passaggio facoltativissimo).
Buon appetito a tutti e non dimenticate che restano ancora pochi giorni per partecipare al GIVE AWAY (lo potete fare cliccando QUI), e state attenti a commentare direttamente sotto al post del Give Away e non altrove come purtroppo molti hanno fatto perché i commenti sotto gli altri post non saranno presi in considerazione per l’estrazione finale.
Ramen
Ramen, Ramen, Ramen, Ramen, Ramen, Ramen, io adorooooo il RAMEN !!!
Il ramen (ラーメン,拉麺) è uno dei piatti tipici Giapponesi per eccellenza. Sono delle specie di spaghetti che possono essere fatti a base di frumento o di grano saraceno, servite in un brodo di verdure, di carne o di pesce, insaporito con miso e salsa di soia e guarnito con carne,uova, pesce, alghe, funghi e altre verdure varie.
Questo piatto dall’aria semplice é in realtà un gran lavoro di ricercatezza, di mix di gusti e sopprattutto richiede una lunga preparazione per essere veramente buono e gustoso.
Qui da me ci siamo cimentati più volte, sia io che il mio compagno nella realizzazione del Ramen e dopo molti e molti tenativi siamo finalmente arrivati alla versione perfetta, e cosi’ come prima ricetta di questa nostra settimana in Giappone vi regalo i RAMEN.
Sperando piacciano a voi quanto piacciono a me.
Ecco allora come fare …
Molta immaginazione per credersi in Giappone, un una stanza dalle pareti di legno e di carta, seduti su comodi cuscini morbidi, muniti di bacchette e con un bicchiere di Sake con cui brindare alla riuscita della ricetta.
Quando la vostra mente vi avrà trasportato in Asia, in questo appartamentino rustico potrete iniziare a pensare ai veri ingredienti.
Prendetevi tutto il tempo che volete, potete anche ricreare un ambiente giapponese in casa vostra ,mangiando seduti a terra al tavolino del soggiorno.
2 litri di brodo, potete farlo di verdure, di pollo o manzo o ancora di pesce. Questo dipende anche dagli ingredienti che volete utilizzare in seguito come guarnitura.
Nel nostro caso, brodo di carni miste.
Se siete di fretta, per velocizzare la ricetta ci sono dei brodi già pronti. Quello Star é un valido sostitutoma anche quello della Lionel che purtroppo pero’ in Italia non si vende.
Se invece avete tempo potete fare il brodo in modo tradizionale e mentre l’acqua bolle ci si dedicherà al resto.
Per “l’arrosto”:
1/2 kg di carne di maiale
1 cucchiaio di pasta di miso (se non sapete cos’é ho fornito una traduzione di tutti i termini utili nel post di ieri)
1 cucchiaio di salsa di soia
Da aggiungere al brodo:
3 spicchi d’aglio, spellato
1 mazzetto di cipollotti o di porri giapponesi o il porro europeo se non avete altro
4 cucchiai di salsa di soia
1/2 bicchiere di sake
1 cucchiaio di olio di sesamo
3 cucchiai di miso
Altre guarnizioni (o guarniture? mmm… come si dice in italiano? per guarnire insomma)
spaghetti giapponesi (se mancano quelli non é un vero Ramen, eheh)
1 uovo sodo per persona
un paio di cucchiai di mais (se vi piace)
germogli di soia passati leggermente in padella con un cucchiaino di olio di sesamo
1 fetta spessa di pancette, affumicata o no secondo i vostri gusti.
E ora possiamo cominciare a preparare il tutto …
Torniamo al nostro brodo di base e aggiungete tutti gli ingredienti che vi ho scritto
nell’apposita lista, più la fetta spessa di pancetta che metterete a bollire ma che ritirerete dopo una decina di minuti.
E mentre il brodo prende sapore con gli ingredienti che abbiamo aggiunto passiamo all’arrosto di maiale.
Spennellate la vostra carne con un mix di salsa di soia e di pasta di miso, potete anche aggiungere un cucchiaino di olio di sesamo se volete. E fate cuocere la carne in forno a 180° per circa 1 ora e mezza, girandola ogni dieci minuti e continuando a spennellarla del mix soia-miso. Ammetto che sia una gran lavorata ma vi prometto che il risultato finale varrà pena, che stupirete tutti i vostri ospiti, e che voi stessi sarete magicamente trasportati in giappone dal gusto di questo meraviglioso piatto tradizionale.
Comunque tornando a noi, mentre l’arrosto cuoce e la zuppa bolle potrete mettere a bollire le vostre uova per 7 minuti esatti e poi farle raffreddare, spellarle e tagliarle a metà. Il tuorlo sarà ancora leggermente liquido ed é esattamente la cottura che cerchiamo.
Ci si deve anche occupare della fettona di pancetta che avevamo fatto bollire prima, tagliatela a dadini e mettetela in una padella antiaderente con i germogli di soia e un cucchiaio di olio di sesamo. E fate colorare il tutto per pochi minuti in modo che i germogli di soia restino croccanti.
Mettete la preparzione da parte, insieme alle uova.
Spegnete il brodo-zuppa-ramen. Controllate che la vostra carne sia cotta e tagliatela a fettina (una fettina per voi, per assaggiare se l’arrosto é buono é d’obbligo).
Fate cuocere in acqua bollente per circa un minuto i vostri spaghetti giapponesi e scolateli.
E ora assembliamo il tutto: Spaghetti, zuppa, 2 fettine di carne, mezzo uovo, i germogli di soia e la pancetta. Controllate che ci sia tutto nella vostra ciotola e magari che sia disposto in modo carino.
E poi servite, caldo, fumante!
Sarà una delizia per il palato, e se avete avuto anche modo di ricreare un’ambiente giapponese nella vostra casetta saprete che il nostro viaggio virtuale é cominciato.
Buon Appetito, anzi, いただきます (Itadakimasu!) che tradotto letteralmente sarebbe: grazie per il cibo che sto per mangiare, per cui:
いただきます !!!
Ramen
Ramen, Ramen, Ramen, Ramen, Ramen, Ramen, io adorooooo il RAMEN !!!
Il ramen (ラーメン,拉麺) è uno dei piatti tipici Giapponesi per eccellenza. Sono delle specie di spaghetti che possono essere fatti a base di frumento o di grano saraceno, servite in un brodo di verdure, di carne o di pesce, insaporito con miso e salsa di soia e guarnito con carne,uova, pesce, alghe, funghi e altre verdure varie.
Questo piatto dall’aria semplice é in realtà un gran lavoro di ricercatezza, di mix di gusti e sopprattutto richiede una lunga preparazione per essere veramente buono e gustoso.
Qui da me ci siamo cimentati più volte, sia io che il mio compagno nella realizzazione del Ramen e dopo molti e molti tenativi siamo finalmente arrivati alla versione perfetta, e cosi’ come prima ricetta di questa nostra settimana in Giappone vi regalo i RAMEN.
Sperando piacciano a voi quanto piacciono a me.
Ecco allora come fare …
Molta immaginazione per credersi in Giappone, un una stanza dalle pareti di legno e di carta, seduti su comodi cuscini morbidi, muniti di bacchette e con un bicchiere di Sake con cui brindare alla riuscita della ricetta.
Quando la vostra mente vi avrà trasportato in Asia, in questo appartamentino rustico potrete iniziare a pensare ai veri ingredienti.
Prendetevi tutto il tempo che volete, potete anche ricreare un ambiente giapponese in casa vostra ,mangiando seduti a terra al tavolino del soggiorno.
2 litri di brodo, potete farlo di verdure, di pollo o manzo o ancora di pesce. Questo dipende anche dagli ingredienti che volete utilizzare in seguito come guarnitura.
Nel nostro caso, brodo di carni miste.
Se siete di fretta, per velocizzare la ricetta ci sono dei brodi già pronti. Quello Star é un valido sostitutoma anche quello della Lionel che purtroppo pero’ in Italia non si vende.
Se invece avete tempo potete fare il brodo in modo tradizionale e mentre l’acqua bolle ci si dedicherà al resto.
Per “l’arrosto”:
1/2 kg di carne di maiale
1 cucchiaio di pasta di miso (se non sapete cos’é ho fornito una traduzione di tutti i termini utili nel post di ieri)
1 cucchiaio di salsa di soia
Da aggiungere al brodo:
3 spicchi d’aglio, spellato
1 mazzetto di cipollotti o di porri giapponesi o il porro europeo se non avete altro
4 cucchiai di salsa di soia
1/2 bicchiere di sake
1 cucchiaio di olio di sesamo
3 cucchiai di miso
Altre guarnizioni (o guarniture? mmm… come si dice in italiano? per guarnire insomma)
spaghetti giapponesi (se mancano quelli non é un vero Ramen, eheh)
1 uovo sodo per persona
un paio di cucchiai di mais (se vi piace)
germogli di soia passati leggermente in padella con un cucchiaino di olio di sesamo
1 fetta spessa di pancette, affumicata o no secondo i vostri gusti.
E ora possiamo cominciare a preparare il tutto …
Torniamo al nostro brodo di base e aggiungete tutti gli ingredienti che vi ho scritto
nell’apposita lista, più la fetta spessa di pancetta che metterete a bollire ma che ritirerete dopo una decina di minuti.
E mentre il brodo prende sapore con gli ingredienti che abbiamo aggiunto passiamo all’arrosto di maiale.
Spennellate la vostra carne con un mix di salsa di soia e di pasta di miso, potete anche aggiungere un cucchiaino di olio di sesamo se volete. E fate cuocere la carne in forno a 180° per circa 1 ora e mezza, girandola ogni dieci minuti e continuando a spennellarla del mix soia-miso. Ammetto che sia una gran lavorata ma vi prometto che il risultato finale varrà pena, che stupirete tutti i vostri ospiti, e che voi stessi sarete magicamente trasportati in giappone dal gusto di questo meraviglioso piatto tradizionale.
Comunque tornando a noi, mentre l’arrosto cuoce e la zuppa bolle potrete mettere a bollire le vostre uova per 7 minuti esatti e poi farle raffreddare, spellarle e tagliarle a metà. Il tuorlo sarà ancora leggermente liquido ed é esattamente la cottura che cerchiamo.
Ci si deve anche occupare della fettona di pancetta che avevamo fatto bollire prima, tagliatela a dadini e mettetela in una padella antiaderente con i germogli di soia e un cucchiaio di olio di sesamo. E fate colorare il tutto per pochi minuti in modo che i germogli di soia restino croccanti.
Mettete la preparzione da parte, insieme alle uova.
Spegnete il brodo-zuppa-ramen. Controllate che la vostra carne sia cotta e tagliatela a fettina (una fettina per voi, per assaggiare se l’arrosto é buono é d’obbligo).
Fate cuocere in acqua bollente per circa un minuto i vostri spaghetti giapponesi e scolateli.
E ora assembliamo il tutto: Spaghetti, zuppa, 2 fettine di carne, mezzo uovo, i germogli di soia e la pancetta. Controllate che ci sia tutto nella vostra ciotola e magari che sia disposto in modo carino.
E poi servite, caldo, fumante!
Sarà una delizia per il palato, e se avete avuto anche modo di ricreare un’ambiente giapponese nella vostra casetta saprete che il nostro viaggio virtuale é cominciato.
Buon Appetito, anzi, いただきます (Itadakimasu!) che tradotto letteralmente sarebbe: grazie per il cibo che sto per mangiare, per cui:
いただきます !!!
Pennoni rigati con dadolata di tonno,pachino e scaglie di mandorle tostate
Ingredienti
500 gr di pennoni rigati
400 gr di trancio di tonno
100 gr di pomodorini pachino
scaglie di mandorle
olio E.V.O.
sale,pepe,aglio
peperoncino
1/2 bicchiere di vino bianco secco
prezzemolo
Preparazione
In una padella antiaderente soffriggete nell’olio,l’aglio e il peperoncino.
Appena si è dorato l’aglio,toglietelo e unite il tonno(precedentemente lavato e tagliato a cubetti)e i pomodorini tagliati a meta’,e a fuoco vivace fateli cuocere per un minuto,sfumate con il vino bianco e finite la cottura(max 3 Minuti).
In un padellino bello caldo ,versate le scaglie di mandorle per renderle croccanti,tenetele da parte.
Cuocete i pennoni in abbondante acqua salata,scolateli al dente e versateli nella padella con i cubetti di tonno e pachino,aggiungendo un paio di mestoli di acqua di cottura e saltate per un minuto.
Impiattate,concludendo con una macinata di pepe fresco,una presa di prezzemolo tritato,un giro di olio a crudo e le scaglie di mandorle tostate
Riso alla cantonese: ricetta svuota-frigo!
Mi capita spesso di non sapere cosa cucinare e allo stesso tempo di avere il frigo quasi vuoto, ma gli ingredienti che di solito trovo sempre anche nei periodi di magra sono: uova, wurstel e piselli surgelati, così subito organizzo un bel piatto unico, una sorta di Riso alla cantonese rivisitato e arricchito anche con altre verdure, come le carote.
Insomma è una ricetta che si presta a milioni di interpretazioni e guardate che risultato!
Buono da gustare anche freddo e ricco di colori un ottima ricetta estiva e semplice da realizzare, quindi passiamo agli ingredienti di questo Riso alla cantonese: ricetta svuota-frigo!
INGREDIENTI
- 160 gr riso Parboiled
- 1 carota
- 120 gr di piselli
- 1 uovo
- 1 pacchetto di wurstel piccoli
- sale
- cipolla
- olio evo
PROCEDIMENTO
Tagliate finemente un cucchiaio circa di cipolla e in un tegame con 3 cucchiai di olio evo fatela rosolare insieme alla carota tagliata a dadini, quindi aggiungete i piselli e continuando a girare mettete un mestolo di acqua e lasciate cuocere 12 minuti a fuoco basso con il coperchio.
In un piatto sbattete l’uovo con un pizzico di sale. In una piccola padella antiaderente con 2 cucchiai di olio evo caldo versate l’uovo sbattuto e con un mestolo di legno girate sempre e spezzettate di modo che la frittata risulti sbriciolata o meglio nota “uova strapazzate”.
In abbondante acqua calda e salata facciamo cuocere il riso per i minuti indicati nella confezione.
Scolate il riso e unitelo alle verdure; se necessario aggiungete un po’ di olio evo a crudo.
Dopo aver tagliato i wurstel a dadini scottateli in una padella antiaderente e unite al riso insieme alle uova.
Se lo gradite potete dare del mordente al vostro piatto aggiungendo una grattatina di pepe nero.
Il vostro piatto è pronto ottimo da gustare freddo, ma anche tiepido e per chi apprezza la cucina orientale può servire il riso con un cucchiaino di salsa di soia a portata.
Tutti gli ingredienti si riferiscono a 2 piatti di riso abbondanti o 3 più moderati 😉
I segreti della ricetta
La vera ricetta di riso alla cantonese prevede il prosciutto cotto, ma essendo questo un piatto svuota frigo, ho sostituito il prosciutto con i wurstel che di solito ho sempre in dispensa.
Poi ho voluto aggiungere maggiori colori e verdure a questo piatto orientale e devo dire che è stata una scelta azzeccata, perchè le carote gli danno quel non so che in più che completa la ricetta.
Gli aspetti negativi di questo ” svuota frigo” sono che ho sporcato un sacco di tegami, infatti una pentola per il riso, una per piselli e carote e un’altra per wurstel e uovo…ma devo dire che ne vale la pena, infatti è un ottimo piatto unico che diventa sempre più buono riposando, così i sapori si legano bene fra di loro.
Amici improvvisi a cena? ecco la soluzione per voi 😉 preparate questo bel piatto di riso e farete un figurone 🙂