Alla Scoperta delle Vosges!
Quello che é successo in questi pochi giorni é davvero tipico, per lo meno per quanto ci riguarda, é proprio una cosa da noi.
Tornati dal Lussemburgo, poco soddisfatti della nostra gita, dato che anche se la città era piacevole, era decisamente troppo cara e troppo chic per noi, Cedric ha preso le cose in mano e abbiamo deciso di ripartire.
Al lavoro non avevano bisogno di me lunedi (ed erano comunque già a conoscenza delle mia assenza) per cui abbiamo richiuso le valigie, aggiungendo solo qualche maglone un po più caldo e ci siamo diretti in montagna, a esplorare altri posti vicini a noi.
E i monti Vosgi (di cui il più alto supera i 1400 m di altitudine) sono a circa un’ora e mezza da casa nostra, per cui erano la meta perfetta per un altro viaggetto improvvisato.
Cedric aveva prenotato l’hotel senza dirmi quasi nulla, e ci siamo ritrovati in un perfetto quadretto montano, con una camera romantica, la neve e insomma, dopo dei mesi di tour des forces per il blog e anche per il lavoro con i bimbi, due giorni veri di pace assoluta un po ce li meritavamo.
E mentre qui sorge il sole su questo martedi’ 11 Marzo, e io mi appresto a tornare al lavoro vi lascio qualche foto, p
er condividere con voi un po delle cose meravigliose che ho visto… perché mica ci siamo fermati sui monti, dopo aver fatto a pall
e di neve, essere stati immersi in paesaggi alpini da togliere il fiato, di 20 km in 20 km abbiamo attraversato tutta la catena montuosa e ci siamo ritrovati dall’altro lato, prima nella cittadina di Munster (da dove viene il formaggio con lo stesso nome con cui vi preparero’ una ricetta per questo fine settimana) e poi a Colmar, bellissima città medievale, dove avevamo 22°, un sole perfetto e ci siamo sentiti davvero spaesati, tra colline, montagne, neve e sole, tra chalet isolati e città brulicanti di vita, tra m
ucche e formaggi, ieri sera ce ne siamo tornati a Nancy, pronti per una nuova settimana di lavoro, con energia da vendere e anche con qualche piatto tipico di cui potro’ parlarvi in questi giorni!
E vi diro’ anche un segreto, il pass per sciare, per una giornata, nel posto in cui siamo stati costava 6 euro, da non credere!!! Insomma le Vosges non sono per niente male!!!
Gita fuori Porta
Da quando viviamo in Lorena non abbiamo mai potuto muoverci molto,
come facevamo prima perché fino al
mese scorso non avevamo nessun mezzo di trasporto, insomma, la nostra auto era “prigioniera” a casa dei suoceri e quindi noi eravamo an
corati a Nancy.
Ora che l’abbiamo recuperata (dopo svariate peripezie che vi ho raccontato in un articolo precedente) siamo stati finalmente liberi di muoverci come volevamo e quindi, per la festa delle donne ce ne siamo andati ad esplorare il Lussemburgo, che é a solo un’ora e mezza da casa nostra.
Ed é stata una gita più che piacevole anche se come sempre a noi succedono cose un po’assurde, devo dire che questa volta non ci sono stati grandi intoppi a parte il mio gps che é diventato scemo e parlava 3 lingue insieme.
Avevamo le indicazioni stradali più impossibili e inoltre erano spiegate un terzo in inglese, uno in italiano (ma con tipico ac
cento british) e un terzo in francese con un perfetto accento del nord.
Le frasi erano più o meno come questa: “turn sinistra at the rotonda and go diritto en rue Robert Shumann“ insomma ci voleva un bel lavoro di traduzione simultanea per sapere dove dovevamo andare realmente ma alla fine ci siamo riu
sciti e cosi vi lascio qualche bella foto della città di Lussemburgo, una citta davvero molto interessante, costruita su più livelli, con uno strapiombo immenso a dividerla in due parti, un perfetto incrocio tra antico e moderno, un posto davvero spettacolare insomma.
Purtroppo pero’ anche una città molto molto cara, volevamo passare una notte in hotel e ripartire oggi ma anche l’albergo più misero con una sola stella costava 100 euro a notte, per cui verso sera abbiamo fatto dietro-front e siamo tornati a dormire in Francia nel nostro lettuccio.
Un caffé ci é costato 2 euro e 50 e anche un’attesa di circa 40 minuti per averlo e a quel punto, in qualsiasi altro posto c
e lo avrebbero offerto per scusarsi dell’infitita attesa, ma là no, lo abbiamo dovuto pagare.
Abbiamo scoperto che anche gli affitti sono cari (carissimi), pero’ ci sono 4 o 5 cose che valeva la pensa comprare comunque in quel di Lussemburgo city, come il caffé, Lavazza e segafredo che erano venduti a meno di 1€ al pacchetto, l’Aperol che non si sa per quale motivo vendevano ovunque e allo stesso prezzo dell’Italia (mentre in Francia lo si paga 25 euro per 75cl), le sigarette (brutto, bruttissimo vizio della vostra blogger) che costavano circa 3 euro al pacchetto ma sopprattutto la benzina che era
a 1,10€ al litro!!!
Ovviamente abbiamo fatto il pieno!!! ^___^
Per il resto la città é molto antica e, come dicevo prima credo che abbiamo fatto davvero un buon lavoro di “assemblaggio”, se cosi si puo dire, perché antico e moderno si sposano alla perfezione creando una città unica nel suo genere e interessantissima da scoprire.
Quello che dovreste assolutamente visitare? Le grotte, le catacombe e i vari tunnel sotterranei che si snodano sotto l’intera città, MAGNIFICI!!!
Viaggio ad Ovest
Quarantotto ore ad Ovest
Buogiorno a tutti quelli che mi seguono sempre qui sul blog e anche a quelli che vengono solo ogni tanto a curiosare.
Cantine bizzarre a Metz, aspettando il Co-Voiturage |
MA … da settembre viviamo nell’est della Francia, e non più nel caro e amato ovest e quindi dopo sei mesi di lontananza dalla sua famiglia il mio uomo si é messo a pensare che forse avevo ragione, che la famiglia ti manca quando sei lontano per tanto tempo e che si poteva andare a trovarli. Piccolo neo in tutto questo suo piano: NOI NON ABBIAMO UN AUTO, o meglio si ce l’abbiamo ma é rimasta la, dalle parti di Nantes, per cui come la attraversiamo la Francia ora?
In auto con il tizio del Co-Voiturage, seduta dietro, e io soffro di mal d’auto! |
La risposta é la seguente: Un tram (da casa alla stazione). Un treno (da Nancy a Metz). Un co-voiturage o car-pooling che dir si voglia, con un paio di sconosciuti che ci hanno portato da Metz a Orléans. Se ve lo state chiedendo siamo esattamente da lato opposto dello stato e ad Orléans eravamo più o meno a metà strada dopo sole OTTO ore di VIAGGIO!
Il co-voituratore ci lascia alla stazione centrale di Orléans, e li ti trovi davanti un pianoforte che tutti possono suonare! |
Poi un cognato é venuto a prenderci a Orléans per portarci a Saumur, arrivando in ritardo di circa 2 ore e facendoci arrivare ad un totale di TREDICI (tre-di-ci se non si fosse capito) ore di viaggio. Ed in seguito dopo aver dormito dalla sorella del mio compagno siamo ripartiti per un’altra ore e mezzo di viaggio per arrivare dai suoi genitori! Il tutto per un totale di QUATTORDICI ore di VIAGGIO per fare circa 700 chilometri! E no, non abbiamo preso l’aereo perché nessun aereo porta da Nancy a Cholet (dove vivono i genitori di Cedric) e non abbiamo preso il treno fino a là perché costava un patrimonio e perché la Francia non ci offriva un treno diretto ma 4 treni diversi con una pausa di due ore tra ogni partenza!
Il cielo, ad Ovest! |
Dopo quest’odissea personale siamo finalmente arrivati a destinazione e Ced si é reso conto che a volta ho ragione, che quando il tempo é poco non si ha voglia di dormire ma di approfittare di ogni minuto per cui abbiamo fatto visita anche alla nonna di Cedric, siamo andati in un’altra città a cercare la nostra lavatrice per portarcela a Nancy, siamo stati a prenzi e cene infiniti, siamo andati nel negozio preferito della sua famiglia, abbiamo visto le zie, siamo andati a pattinare sul ghiaccio, abbiamo fatto un giro della città, siamo andati a vedere la casa in costruzione del fratello del mio ragazzo (un terreno vuoto e un paio di disegni della casa in realtà) e non contenti siamo ripartiti esausti, questa volta con la nostra auto, senza prendere l’autostrada, per tornarcene a Nancy, dove siamo arrivati ieri sera, dopo altre dieci ore di viaggio!
Meta finale, casa dei suoceri! |
Ecco perché questo fine settimana non ho avuto un solo momento per occuparmi del blog, respirare o dormire. Per la serie, solo a me capitano queste cose! 24 ore di viaggio tra venerdi mattina e lunedi sera per un totale di 48 ore effettive ad Ovest! MA l’amore fa fare anche questo, no?
Pomponette Cerca Sponsor
CERCO SPONSOR.
Questo articolo è rivolto a commercianti,artigiani e aziende (anche di e-commerce).
Sto cercando sponsor per il mio blog.
Se siete interessati al mio annuncio e volete pubblicizzare il vostro marchio attraverso il mio blog potete contattarmi scrivendo a : [email protected]
Oppure potete usare la linguetta “contatti” che trovate nella colonna di sinistra sulla home page.
La campionatura dei prodotti non mi interessa particolarmente avendo già io aziende fidate con le quali ho creato collaborazioni, cerco sponsor seri che amino il mio lavoro, il sito, e la mia passione per la cucina e che abbiano la mia stessa liena di condotta.
In cambio offro:
inserimento del Vostro logo, per tutta la durata della collaborazione,in una pagina del mio blog dedicata alle collaborazioni, più l’inserimento del logo permanente sulla home page.
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Inoltre,ogni ricetta verrà pubblicata anche nei vari social network nei canali dedicati al blog e alla cucina:
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Il blog é seguito in varie nazioni (Francia, Italia, USA, Australia) e le visite sono in continuo aumento ed é una buona vetrina per quelle aziende che capiscono l’importanza dell’web oggi.
Lo sponsor aiuterebbe il mio progetto di portare la cucina italiana all’estero, di proporre servizi di cucina a domicilio e corsi di cucina per adulti e bambini.
Per altre soluzione, per qualsiasi chiarimento e/o proposta non esitate a contattarmi.
Ringrazio Anticipatamente.
Pomponette vi racconta Golositalia
Eccomi qui, rientrata in terra francese, di nuovo seduta alla mia postazione pc e finalmente pronta a raccontarvi tutto della fiera enogastronomica della quale vi avevo accennato.
Da sapere é che é alla sua terza edizione e che, nonostante tutto, se ne esce con un bel voto.
Alla fiera erano presenti tanti espositori dai più conosciuti ai meno ed io é proprio di quelli che mi sono interessata, ma si potevano trovare anche alcune degustazioni, dei seminari e dei corsi più o meno interessanti.
Quello che mi ha colpito particolarmente sono i piccoli imprenditori che a parer mio offrivano alcuni prodotti piuttosto interessanti e differenti dal solito.
I colori, i profumi e i sapori si mischiavano
tra loro rendendo la visita all’esposizione più che invitante.
Ho preso alcuni contatti per il blog con delle piccole e medie imprese che proponevano oli extra vergine d’oliva della mia città, del miele dall’aria e dal sapore incantevoli e alcune spezie per la cucina profumatissime.
L’accoglienza, da parte di quasi tutti gli stand era energica e la gente sorridente, tranne forse uno stand, il solo con il quale non ho potuto parlare, una ditta che proponeva menu per ristoranti e che ha risposto freddamente a qualsiasi mia domanda facendomi pensare che non tutti gli imprenditori tengono a fare bella figura, peccato per loro perché non avranno una buona pubblicità, o per lo meno non da parte mia.
Ho assistito ad un seminario abbastanza interessante tenuto da una signora giapponese dotata nell’arte della parola, e ho deciso di non frequentare nessun corso, non perché non fossero interessanti ma perché il tempo era davvero poco.
A Golositalia si possono degustare prodotti di ogni dove e mi sono anche imbattuta in una paio di società francesi che si occupavano di paté vari e di ostriche (ahhh, ostriche, che bontà) e anche in una simpatica coppia che presentava dei macarons coloratissimi stando all’interno di un espositore, fatto anch’esso a forma di macaron!
La fiera era molto meno piena di quello che mi aspettavo ed é stato molto piacevole poter camminare tra i vari stand senza farsi spingere e sbatacchiare a destra e sinistra.
Mi sono concessa qualche minuto piacevole, seduta a bere un caffé e ad assaggiare una focaccia di recco davvero eccellente con mia mamma che si é gentilmente offerta di accompagnarmi in questa avventura culinaria finendo poi con il comprare alcuni prodotti tipici dei quali non potevamo proprio fare a meno, in senso ironico ovviamente, ma che ci han fatto proprio venir voglia di essere portati a casa con noi.
Abbiamo scoperto anche una piccola azienda che lavora con i pistacchi di bronte e con i quali spero di restare in contatto perché sono persone davvero affabili.
I gusti italiani erano in primo piano ma c’era anche la via della birra e qualche simpatica degustazione di vino alle quali non ci siamo fermate perché erano le 3 del pomeriggio e ci sembrava un po presto per cominciare ad assaggiare alcolici a destra e a manca. Vi parlero’ piu approfonditamente degli espositori nel prossimi giorni e anche dei prodotti che ho assaggiato, per ora mi soffermo solo sull’aria festiva che ho trovato in fiera, sull’organizzazzione un po sommaria nella quale mi sono imbattuta e sulle tonnellate di alimenti con i quali sarei volentiri tornata a casa.
Parlando dell’organizzazione mi sono trovata particolarmente bene a parlare telefonicamente con i due personaggi che ci occupavano degli accrediti stampa e sono rimasta piacevolmente colpita dalla loro disponibilità dopo i primi minuti di incomprensione generale perché risultavano due Jessika Pierobon.
Gentili anche le signorine alla cassa che mi hanno fornito un ingresso gratuito anche per la mia accompagnatrice e, molto cordiali anche i vari espositori a lasciarsi fotografare a fine giornata stanchi ma comunque sorridenti.
L’ambiante é dinamico, simpatico e interessante a tutti i livelli, alcune storie, di alcuni imprenditori meritano di essere raccontate e non manchero’ di farlo e dimostrano che con un impegno serio e continuo si riesce a creare qualcosa di veramente unico, buono e a funzionante nonostante questi tempi un po duri per quanto riguarda l’economia italiana.
Sinceramente, mi sono divertita a parlare con tutti quelli che hanno avuto modo di dedicarmi del tempo e ho anche alcuni prodotti nuovi che cercavo per il blog.
Inoltre, il mio collaboratore Marzio, che prepara i cocktail per noi ha tenuto un paio di corsi sulla preparazione di alcuni drink per conto della scuola che frequentava e mi é stato detto che la gente si é divertita molto con lui nel vederlo in azione.
Insomma GOLOSITALIA si merita un ball’OTTO e MEZZO e ha serie possibilità di crescita grazie a tutti i partecipanti, io me ne sono tornata a casa con una bella scorta di prodotti da provare e tante, tantissime storie da raccontare.
Ne é valsa la pene a vi consiglio di farvi un salto alla fiera oggi stesso se siete di Brescia, oppure l’anno prossimo perché per tutti gli amanti di gastronomia e buona cucina si possono scoprire tante novità.
FOTOGRAFIE a CURA di Eric PIEROBON
Pausa
Il Viaggio a Golositalia
Buongiorno a tutti oggi un post speciale interamente dedicato a una fiera enogastronomica che si terrà a Brescia tra pochi giorni.
Ed ecco svelato uno dei motivi del mio ritorno in Italia di questa settimana.
Cercando di rendere il mio blog sempre più unico e completo ho deciso di partecipare a questa fiera interamente dedicata alla cucina italiana sperando di trovare qualche cosa interessante e nuova da poter condividere con voi.
Questa fiera si terrà dall’8 febbraio fino all’11 ed é alla sua terza edizione.
Ho scelto di partecipare perché é una fiera davvero completa con circa 400 espositori ma anche corsi di cucina, di pasticceria e varie degustazioni.
Golositalia, come la definisce uno dei comunicati stampa circolanti in rete da ormai qualche mese é una fiera nazionale dedicata alle eccellenze del settore enogastronomico e della ristorazione, gli espositori sono sia nazionali che internazionali e inoltre durante la manifestazione ci sarà la possibilità di partecipare, oltre ai corsi di cui vi palravo qui sopra e alle degustazioni anche a diversi seminari e ad alcune dimostrazioni in diretta.
Per me e per il blog sarà anche possibile conoscere e confrontarmi direttamente con i produttori e comprare alcuni prodotti particolari da poter utilizzare per le prossime ricette.
Sperando che tutto questo vi incuriosisca un po’ vi lascio anche il link del sito ufficiale di Golositalia.
http://www.golositalia.it/
Io partecipero’ come blogger per Pomponette ovviamente ma anche come redattrice per Cucinare Meglio e spero proprio di trovare qualche cosa interessante da poter condividere con voi nei prossimi giorni.
Vi lascio anche il link di Cucinare Meglio per poter trovare tutte le novità su questa fiera che scrivero’ per loro!
http://www.cucinare.meglio.it/cucina-italiana-vista-dall-estero.htm
Partecipo al Giveaway “La mia tavola delle feste di Herablog”
Come vi dicevo oggi ho un sacco di cose da fare, e tra le tante, una delle più piacevoli é scrivervi il terzo post della giornata per non sforare con i tempi e per poter partecipare al Giveaway di Heralblog.
Parceipare é semplicissimo e se va anche a voi basta cliccare qui: http://herantonietta.blogspot.it/2014/01/giveaway-la-mia-tavola-delle-feste.html
Bisogna solo inserire una foto della propria tavola delle feste.
E per me é cosa facile perché le feste di Natale sono state per me un momento meraviglioso, di condivisione con la mia famiglia e di ritrovo.
I momenti passati intorno al tavolo sono stati i migliori, non solo perché mia mamma é una cuoca eccellente ma anche perché tutti si discute, si ride e ci si diverte insieme.
Eccovi quindi la mia foto e se vi va fate il tifo per me!
E niente effetti sulla foto o modifiche, perché la sua bellezza é il calora che mi ha trasmesso durante le feste, il sapere che era la mia famiglia seduta li intorno e spero possa piacere anche a voi!
Pomponette Alla Radio – PodCast
Logo L’Italia Chiamo’ |
Premetto che, di solito, io, sono una che sa parlare.
Con delle facce cosi non possono che essere simpatici! |
E, ripeto, mancavano ancora 4 ore alla fatidica telefonata con Emanuele Capoano e Stefano Marchese per partecipare a L’Italia Chiamo’ (maladetto accento sulla O inesistente sulla mia tastiera francese)…
E invece non mi ha scritto niente quella scema.
E per continuare ad ascoltarmi all’infinito potrete trovare la registrazione qui:
http://litaliachiamo.wordpress.com/
An, oh, quasi dimenticavo, una coincidenza strana é che tipo parlassero del Berclee College of music, che é associato direttamente alla M.A.I. di Nancy che frequenta il mio uomo in questo momento … magari finiamo a Boston pure noi!
Iniziativa Scrivanie Verdi
Ieri sono stata contattata da Tiendeo, che é un’azienda italiana che si occupa di flyers e volantini online,e che ha deciso di creare un nuovo progetto per salvare un pezzettino del nostro pianeta.
Tiendeo mi ha proposto di collaborare ad una loro iniziativa e io ho trovato il tutto molto interessante, e sopprattutto utile per il nostro povero pianeta.
Ora vi spiego in cosa consiste.
L’idea è quella di dedicare un post sul mio blog, e ogni post che sarà pubblicato, non solo qui ma anche sui vostri blog se ne avete tempo e voglia contribuirà a salvare un metro quadro della riserva della biosfera Sierra Gorda in Messico.
La riserva della biosfera Sierra Gorda é uno dei paesaggi naturali più ricchi in biodiversità e allo stesso tempo uno dei più minacciati della terra, nel quale convivono più di 800 specie di piante, 124 specie di funghi, 550 di invertebrati e molte spiecie in pericolo di estinzione come il giaguaro, l’orso bruno americano il guacamayo verde, che é un adorabile pappagalleto e la farfalla Huboldt.
L’iniziativa Scrivanie Verdi nasce con l’obiettivo di compensare lo spazio che occupiamo, offrendo a nostro nome, a chiunque scriva e parti di questa iniziativa, la possibilità di salvare, per noi in modo completamente gratuito, un metro quadro di Sierra Gorda.
Io trovo quest’idea affascinante in quanto ognuno di noi, regalando solo un po del nostro tempo e del nostro spazio possiamo fare qualcosa per aiutare la Sierra Gorda, inoltre con quest’iniziativa, e l’idea che sia gratuita, spero che anche i più pigri possano essere sensibili e muoversi scrivendo un articolo, un trafiletto o un post che regali un metro quadro in più di speranza al nostro pianeta.
Se anche voi volete partecipare a questa iniziativa ecco qui il link da seguire per potero fare fare!
http://www.tiendeo.it/eco/
E se siete interessati ad avere qualche informazione in più sulla riserva naturale Sierra Gorda vi lascio anche un altro link da seguire, l’articolo é in inglese ma per i non anglofoni google traduttore potrà fornirvi, in modo un po approssimativo, una traduzione.
http://sierragorda.net/en/reserva-de-la-biosfera-sierra-gorda/
Vi auguro una buona giornata, e spero che anche voi vorrete partecipare a questa bella iniziativa!