Una sorpresa…
L’altro giorno me ne stavo in panciolle sul mio divano, poco concentrata su quello che avrei potuto fare (gli scatoloni), quello che avrei dovuto fare (sempre gli scatoloni) e quello che avrei voluto fare (una vacanza da qualche parte)…
E poi mentre il mio cervello mi ridava segni di intelligenza, ecco un’idea, un’idea luminosa, una sorpresa, che a partire da oggi, preparo per voi in pompa magna.
Qualcosa che spero possa piacervi, e interessarvi, e che faccia in modo che veniate a trovarmi sul blog sempre con il sorriso…
Di cosa sto parlando? Cosa sarà questa cosa nuova?
Lo vedrete a breve, tra pochi giorni, ma per ora ancora un po’ di pazienza!
Shhht, é una sorpresa!
Una sorpresa…
L’altro giorno me ne stavo in panciolle sul mio divano, poco concentrata su quello che avrei potuto fare (gli scatoloni), quello che avrei dovuto fare (sempre gli scatoloni) e quello che avrei voluto fare (una vacanza da qualche parte)…
E poi mentre il mio cervello mi ridava segni di intelligenza, ecco un’idea, un’idea luminosa, una sorpresa, che a partire da oggi, preparo per voi in pompa magna.
Qualcosa che spero possa piacervi, e interessarvi, e che faccia in modo che veniate a trovarmi sul blog sempre con il sorriso…
Di cosa sto parlando? Cosa sarà questa cosa nuova?
Lo vedrete a breve, tra pochi giorni, ma per ora ancora un po’ di pazienza!
Shhht, é una sorpresa!
Filetto di merluzzo agli asparagi dello Chef Metzelard
Ieri sono andata in fiera, come vi avevo anticipato domenica e vi giuro mi sentivo come una bambina nel paese dei balocchi.
O come una di quelle fan sfegatate che incontrano il loro cantante preferito.
O come se stessi per vincere al lotto.
Insomma, ero emozionata, iper-eccitata e anche un bel po’ nervosa.
E non tanto per la fiera che si é rivelata comunque piuttosto interessante, ma sopprattutto perché stavo per conoscere uno dei miei miti culinari, uno tra i tanti certo ma comunque un accidenti di chef, uno vero, che stava per tenere una lezione di cucina in diretta.
Lo Chef Metzelard, un cuoco con un passato piuttosto interessante come cuoco del palazzo del governo già negli anni ’80 e che ora tiene un ristorante, “La Mignardise” qui in Lorena.
E vi diro’ che non solo ho potuto conoscerlo e seguire il suo corso di cucina, ma anche intervistarlo, fare una foto con lui e ottenere il suo libro di ricetta autografato.
Un po mi dispiace per le personcine che se ne stavano la e guardavano il cuoco in azione sui maxi-schermi mentre io stavo ad un passo da lui con la mia macchian fotografica ma insomma, sono cose che capitano di raro e ne ho approfittato il più possibile. Avevo gli occhi che luccicavano e respiravo la passione di questo grand uomo per la cucina. Ero semplicemente emozionata.
Sinceramente é stata una gran bella esperienza e lo Chef mi ha acnhe permesso di fotografate il suo pîatto finito e di regalarvi la ricetta, gran signore questo Metzelard!
Preparate carta e penna allora e scrivetevi come fare perché la ricetta di oggi é prorpio uno spettacolo!
Filetto di merluzzo agli asparagi
INGREDIENTI:
(per 4 persone)
4 filetti di merluzzo da circa 200gr a persona
1 mazzo di asparagi
70 gr di burro
2 carote (circa 150gr)
2 rape (circa 120gr)
4 ravanelli
un filo d’olio EVO
E per la salsa al burro:
1dl di aceto bianco
1 dl di vino bianco
50 gr di scalogno
1 dl di panna da cucina
50 gr di burro
6 funghi
sale e pepe
1/2 cipolla
dragoncello qb
PREPARAZIONE:
Per prima cosa fate colorare il pesce in una padella antiaderente con un filo di olio d’oliva e 20 gr di burro.
Mentre il merluzzo inizia a cuocere “sbucciate” gli asparagi (si lo chef sbuccia gli asparagi, cosi tanto per complicarci la cosa).
Una volta sbucciati fateli saltare nel burro per circa 15 minuti ma non tutti, tenetene da parte quelcuno da cuocere all’inglese (in acqua salata insomma) e da usare come decorazione alla fine. Gli asparagi cotti all’ingelse, una volta tolti dall’acqua bollente, li dovrete mettere in una ciotola con acqua fredda e ghiaccio in modo che mantengano il loro verde acceso.
In seguito sbucciate le carote, le rape e i ravanelli e tagliateli in tanti piccoli cerchi come se fossero coriandoli colorati. Fateli sbollentare 5 minuti nell’acqua degli asparagi.
Fate saltare i funghi in padella con il burro rimasto, sale, pepe e cipolla.
Togliete il pesce dalla padella e mettetelo in forno per circa 10 minuti a circa 150°.
Mentre tutto questo cuoce e vi state ancora chiedendo quante mani servono per realizzare la ricette, dovrete smettere di porvi delle domande e concentrarvi sulla salsa al burro e dragoncello.
Per cui iniziamo. Fate ridurre il vino bianco, l’aceto e 50 gr di scalogno tagliato finemente.
Aggiungete un dl di panna da cucina, i 50 gr di burro e il dragoncello sminuzzato.
E ora impiattate partendo dai funghi e dagli asparagi. Poi il pesce, poi le verdure tagliate a coriandoli, poi gli asparagi decorativi e infine la salsa al burro.
E dopo questo enorme sforzo potete finalmente riposarvi e crogiolarvi nell’idea di aver compiuto un miracolo culinario.
Stanchi e sudati potrete sedervi da qualche parte e concedervi 5 minuti di pausa prima di servire in tavola il vostro manicaretto.
Per il resto la fiera é stata interessante e spossante, con 35 gradi all’ombra, nessun tipo di climatizzatore, ventilatore o ventaglio.
Siamo usciti da li (io e il mio uomo, fotografo dell’evento) con qualche souvenir gastronomico proveniente dai 4 angoli del mondo, prosciutto crudo italiano, spezie indiane, birra corsa e il super libro di ricette dello Chef con tanto di dedica.
Dell’intervista allo chef potrei dirvi mille cose anche se il tempo per fargli delle domande é stato poco ma una cosa sola merita davvero di essere ritenuta, una frase che mi ha fatto piacere sentire, che mi ha fatto riflettere che che voglio condividere con voi: “Il mio successo non lo devo solo alle mie abilità di cuoco ma al palato dei miei clienti che mi rendono fiero di quello che faccio ad ogni assaggio. ”
Insomma un uomo umile nonostante il suo ristorante se ne stia nelle più grandi guide gastronomiche mondiali!
Grand bell’esperienza, davvero!
Ora vi lascio a qualche foto della fiera dove, tra l’altro, ho visto anche una mostra sulla storia del rock dagli ani ’50 ad oggi, molto interessante.
E noi ci ritroviamo al più presto per una nuova ricetta!
Filetto di merluzzo agli asparagi dello Chef Metzelard
Ieri sono andata in fiera, come vi avevo anticipato domenica e vi giuro mi sentivo come una bambina nel paese dei balocchi.
O come una di quelle fan sfegatate che incontrano il loro cantante preferito.
O come se stessi per vincere al lotto.
Insomma, ero emozionata, iper-eccitata e anche un bel po’ nervosa.
E non tanto per la fiera che si é rivelata comunque piuttosto interessante, ma sopprattutto perché stavo per conoscere uno dei miei miti culinari, uno tra i tanti certo ma comunque un accidenti di chef, uno vero, che stava per tenere una lezione di cucina in diretta.
Lo Chef Metzelard, un cuoco con un passato piuttosto interessante come cuoco del palazzo del governo già negli anni ’80 e che ora tiene un ristorante, “La Mignardise” qui in Lorena.
E vi diro’ che non solo ho potuto conoscerlo e seguire il suo corso di cucina, ma anche intervistarlo, fare una foto con lui e ottenere il suo libro di ricetta autografato.
Un po mi dispiace per le personcine che se ne stavano la e guardavano il cuoco in azione sui maxi-schermi mentre io stavo ad un passo da lui con la mia macchian fotografica ma insomma, sono cose che capitano di raro e ne ho approfittato il più possibile. Avevo gli occhi che luccicavano e respiravo la passione di questo grand uomo per la cucina. Ero semplicemente emozionata.
Sinceramente é stata una gran bella esperienza e lo Chef mi ha acnhe permesso di fotografate il suo pîatto finito e di regalarvi la ricetta, gran signore questo Metzelard!
Preparate carta e penna allora e scrivetevi come fare perché la ricetta di oggi é prorpio uno spettacolo!
Filetto di merluzzo agli asparagi
INGREDIENTI:
(per 4 persone)
4 filetti di merluzzo da circa 200gr a persona
1 mazzo di asparagi
70 gr di burro
2 carote (circa 150gr)
2 rape (circa 120gr)
4 ravanelli
un filo d’olio EVO
E per la salsa al burro:
1dl di aceto bianco
1 dl di vino bianco
50 gr di scalogno
1 dl di panna da cucina
50 gr di burro
6 funghi
sale e pepe
1/2 cipolla
dragoncello qb
PREPARAZIONE:
Per prima cosa fate colorare il pesce in una padella antiaderente con un filo di olio d’oliva e 20 gr di burro.
Mentre il merluzzo inizia a cuocere “sbucciate” gli asparagi (si lo chef sbuccia gli asparagi, cosi tanto per complicarci la cosa).
Una volta sbucciati fateli saltare nel burro per circa 15 minuti ma non tutti, tenetene da parte quelcuno da cuocere all’inglese (in acqua salata insomma) e da usare come decorazione alla fine. Gli asparagi cotti all’ingelse, una volta tolti dall’acqua bollente, li dovrete mettere in una ciotola con acqua fredda e ghiaccio in modo che mantengano il loro verde acceso.
In seguito sbucciate le carote, le rape e i ravanelli e tagliateli in tanti piccoli cerchi come se fossero coriandoli colorati. Fateli sbollentare 5 minuti nell’acqua degli asparagi.
Fate saltare i funghi in padella con il burro rimasto, sale, pepe e cipolla.
Togliete il pesce dalla padella e mettetelo in forno per circa 10 minuti a circa 150°.
Mentre tutto questo cuoce e vi state ancora chiedendo quante mani servono per realizzare la ricette, dovrete smettere di porvi delle domande e concentrarvi sulla salsa al burro e dragoncello.
Per cui iniziamo. Fate ridurre il vino bianco, l’aceto e 50 gr di scalogno tagliato finemente.
Aggiungete un dl di panna da cucina, i 50 gr di burro e il dragoncello sminuzzato.
E ora impiattate partendo dai funghi e dagli asparagi. Poi il pesce, poi le verdure tagliate a coriandoli, poi gli asparagi decorativi e infine la salsa al burro.
E dopo questo enorme sforzo potete finalmente riposarvi e crogiolarvi nell’idea di aver compiuto un miracolo culinario.
Stanchi e sudati potrete sedervi da qualche parte e concedervi 5 minuti di pausa prima di servire in tavola il vostro manicaretto.
Per il resto la fiera é stata interessante e spossante, con 35 gradi all’ombra, nessun tipo di climatizzatore, ventilatore o ventaglio.
Siamo usciti da li (io e il mio uomo, fotografo dell’evento) con qualche souvenir gastronomico proveniente dai 4 angoli del mondo, prosciutto crudo italiano, spezie indiane, birra corsa e il super libro di ricette dello Chef con tanto di dedica.
Dell’intervista allo chef potrei dirvi mille cose anche se il tempo per fargli delle domande é stato poco ma una cosa sola merita davvero di essere ritenuta, una frase che mi ha fatto piacere sentire, che mi ha fatto riflettere che che voglio condividere con voi: “Il mio successo non lo devo solo alle mie abilità di cuoco ma al palato dei miei clienti che mi rendono fiero di quello che faccio ad ogni assaggio. ”
Insomma un uomo umile nonostante il suo ristorante se ne stia nelle più grandi guide gastronomiche mondiali!
Grand bell’esperienza, davvero!
Ora vi lascio a qualche foto della fiera dove, tra l’altro, ho visto anche una mostra sulla storia del rock dagli ani ’50 ad oggi, molto interessante.
E noi ci ritroviamo al più presto per una nuova ricetta!
Fiera Internazionale di Nancy
Ebbene si, dopo qualche giorno di post che vengono e che vanno ho finalmente trovato qualcosa su cui lavorare, anzi, é questo qualcosa che ha trovato me. Domani ho appuntamento con una nuova fiera culinaria e musicale (strana associazione lo ammetto) che si tiene a Nancy questo mese.
In onore dell’ottantesimo anniversario di questa fiera ci saranno appuntamenti tutta la settimana con grandi star musicali e rinomati chef francesi.
E un po per fortuna e un po perché pare che a Nancy il mio blog sia conosciuto (non chiedetemi come o perché, non ne ho idea) eccomi con il mio pass stampa, un paio di biglietti del tram e il morale alle stelle perché tutti gli chef che incontrero’ proporranno nuove meravigliose ricette e faranno delle degustazioni dei loro piatti faro!
Inoltre sono previsti villaggi a tema con piatti tipici di tutti i continenti, cocktail rinfrescanti e musica dal vivo!
Cosa chiedere di più???
Sono emozionata come una bambina!
A domani a tutti e buona domenica!
E io ora me ne torno a squagliarmi al sole, prima che esso scompaia dal cielo di Nancy come annuncia la poco simpatica miss-meteo!
La Pioggia
Mi dispiace non offrirvi nessun post interessante e nessuna ricetta utile per oggi ma ieri c’é stato il diluvio universale e io me ne stavo vestita come se fosse estate in una foresta con dei bimbi a cavallo e pioveva, pioveva, pioveva … mi rendo conto possa sembrara e una scusa, e anche che ci sono poche virgole nella mia lunghissima frase, ma é la verità! E ovviamente mi sono ammalata. E quindi oggi fornelli spenti, brodino e a letto! Sperando di stare meglio domani vi auguro una buona giornata (o quello che ne resta) e beh, null’altro.
Ah, si non chiedetemi che ci facevo in una forestacon dei bambini a cavallo, non solo la strega cattiva di Hansel e Grether, semplicemente facevamo una lezione di equitazione e si, lm’istruttrice dei bimbi é una pazza e per di più un po scema e ha pensato che aggirarsi nei boschi sotto la pioggia fosse una splendida idea!
A DOMANI!
Biscotti Danesi al Burro
Oggi mi sono cimentata nella scoperta cinematografica di un film che oserei definire storico:
Colazione da Tiffany!!!
Pare che tutti lo conoscano, che tutti lo abbiano visto e che per gli amanti di Audrey Hepburn questo sia uno dei suoi migliori film.
Ho scoperto tra l’altro che in realtà il signor Capote, l’autore del libro dal quale il film é liberamente tratto, mica la volesse la signorina Hepburn ma che in realtà lui aveva un debole per la bella Marilyn Monroe e che si senti molto offeso quando il direttore dei casting del film non la scelse e prese invece la cara Audrey.
Comunque guardato il film, e scoperto che non é per nulla male mi sono soffermata su quel cosetto che si mangia la signorina Hepburn all’inizio del film… E indecisa tra una briochina tipo le treccine del mulino bianco ed un biscotto gigante mi sono documentata e a quanto mi risulta era un biscotto danese e, sempre tra le mie ricerche la nostra cara protagonisca manco li amava i biscotti danesi e avrebbe tanto voluto un bel gelato… Ma il regista ha detto no, e possiamo pure capirlo, la giovane Audrey se lo sarebbe di sicuro rovesciato tutto sul bel vestito nero e altro che scena chiave per l’apertura del film, il tutto sarebbe diventato la pubblicità per uan catna di lavanderie a gettone.
Ecco che arriviamo al dunque… Ho deciso di andare alla ricerca di una ricetta per scoprire coem fare i dannati biscottini danesi e ho scoperto che io quei cosetti al burro li conosco fin da sempre, e se ci pensate li conoscete di sicuro anche voi, sono i biscotti che tutte le nonne hanno in casa, quelli nella scatola metallica blu, scritta in una lingua incomprensibile ai più, il danese per l’appunto — ma va 😉 — !!!
Ho deciso, parlando con la più grande fan di Audrey Hepburn che conosco, la mia ex coinquilina Pamela, di dedicarle una ricetta una volta visto e amato il film e quindi eccoci finalmente al dunque della questione, oggi vi propongo dei BISCOTTI DANESI AL BURRO!!!
Si lo sono mi sono sparpagliata e sono stata prolissa quando avrei potuto solo dire BISCOTTI DANESI AL BURRO (ogni ripetizione é voluta, volutamente ironica, e si oggi mi va di dire BISCOTTI DANESI AL BURRO) … ma dicendo BISCOTTI DANESI AL BURRO, cosi senza nulla prima mi sentivo come se non avessi detto tutto su questa adorabile ricetta …
Ok, ora la smetto di delirare ed eccovi gli ingredienti e la preparazione dei:
BISCOTTI DANESI AL BURRO !
- 240 gr di burro (si lo so é tanto, ma se si chiamano BISCOTTI DANESI AL BURRO ci sarà pure una ragione, no?)
- 200 gr di zucchero
- 1 uovo
- 350 gr di farina
- 1 cucchiaino di estratto di vaniglia, liquido se possibile
- 1/2 cucchiaino di bicarbonato di sodio (per rendere la preparazione più leggera)
- 1 sac à poche
PREPARAZIONE:
Una volta pronti cuocere i biscotti in forno preriscaldato a 180° per circa 10/15 minuti, regolatevi con il vostro forno, i bordi dei biscotti dovranno essere dorati. Una volta sfornati con una spatola metterli a raffreddare su un piatto coperto di carta forno o su un tagliere, sempre coperto di carta forno., non vi preoccupate se vi sembreranno morbidi, poichè il calore accumulato fà continuare la cottura e una volta freddi i biscotti saranno perfetti, leggeri e friabili.
E cosi, anche se la cara signorina Hepburn, di sicuro non sarebbe contenta, noi possiamo mangiarci i nostri biscottarelli danesi in santa pace, anche senza bisogno di farlo sospirando davanti alla vetrina di Tiffany!
Biscotti Danesi al Burro
Oggi mi sono cimentata nella scoperta cinematografica di un film che oserei definire storico:
Colazione da Tiffany!!!
Pare che tutti lo conoscano, che tutti lo abbiano visto e che per gli amanti di Audrey Hepburn questo sia uno dei suoi migliori film.
Ho scoperto tra l’altro che in realtà il signor Capote, l’autore del libro dal quale il film é liberamente tratto, mica la volesse la signorina Hepburn ma che in realtà lui aveva un debole per la bella Marilyn Monroe e che si senti molto offeso quando il direttore dei casting del film non la scelse e prese invece la cara Audrey.
Comunque guardato il film, e scoperto che non é per nulla male mi sono soffermata su quel cosetto che si mangia la signorina Hepburn all’inizio del film… E indecisa tra una briochina tipo le treccine del mulino bianco ed un biscotto gigante mi sono documentata e a quanto mi risulta era un biscotto danese e, sempre tra le mie ricerche la nostra cara protagonisca manco li amava i biscotti danesi e avrebbe tanto voluto un bel gelato… Ma il regista ha detto no, e possiamo pure capirlo, la giovane Audrey se lo sarebbe di sicuro rovesciato tutto sul bel vestito nero e altro che scena chiave per l’apertura del film, il tutto sarebbe diventato la pubblicità per uan catna di lavanderie a gettone.
Ecco che arriviamo al dunque… Ho deciso di andare alla ricerca di una ricetta per scoprire coem fare i dannati biscottini danesi e ho scoperto che io quei cosetti al burro li conosco fin da sempre, e se ci pensate li conoscete di sicuro anche voi, sono i biscotti che tutte le nonne hanno in casa, quelli nella scatola metallica blu, scritta in una lingua incomprensibile ai più, il danese per l’appunto — ma va 😉 — !!!
Ho deciso, parlando con la più grande fan di Audrey Hepburn che conosco, la mia ex coinquilina Pamela, di dedicarle una ricetta una volta visto e amato il film e quindi eccoci finalmente al dunque della questione, oggi vi propongo dei BISCOTTI DANESI AL BURRO!!!
Si lo sono mi sono sparpagliata e sono stata prolissa quando avrei potuto solo dire BISCOTTI DANESI AL BURRO (ogni ripetizione é voluta, volutamente ironica, e si oggi mi va di dire BISCOTTI DANESI AL BURRO) … ma dicendo BISCOTTI DANESI AL BURRO, cosi senza nulla prima mi sentivo come se non avessi detto tutto su questa adorabile ricetta …
Ok, ora la smetto di delirare ed eccovi gli ingredienti e la preparazione dei:
BISCOTTI DANESI AL BURRO !
- 240 gr di burro (si lo so é tanto, ma se si chiamano BISCOTTI DANESI AL BURRO ci sarà pure una ragione, no?)
- 200 gr di zucchero
- 1 uovo
- 350 gr di farina
- 1 cucchiaino di estratto di vaniglia, liquido se possibile
- 1/2 cucchiaino di bicarbonato di sodio (per rendere la preparazione più leggera)
- 1 sac à poche
PREPARAZIONE:
Una volta pronti cuocere i biscotti in forno preriscaldato a 180° per circa 10/15 minuti, regolatevi con il vostro forno, i bordi dei biscotti dovranno essere dorati. Una volta sfornati con una spatola metterli a raffreddare su un piatto coperto di carta forno o su un tagliere, sempre coperto di carta forno., non vi preoccupate se vi sembreranno morbidi, poichè il calore accumulato fà continuare la cottura e una volta freddi i biscotti saranno perfetti, leggeri e friabili.
E cosi, anche se la cara signorina Hepburn, di sicuro non sarebbe contenta, noi possiamo mangiarci i nostri biscottarelli danesi in santa pace, anche senza bisogno di farlo sospirando davanti alla vetrina di Tiffany!
Viaggio, cucina e shopping sfrenato!
La scorsa settimana sono stata in Germania una giornata con il mio compagno e i cognati che erano venuti a trovarci.
Ho scoperto una gran bella città, Saarbrücken, che tra l’altro é una meta nota per gli erasmus.
Oltra ad aver scoperto che questa cittadina di 180MILA abitanti é una specie di “porto” multiculturale mi sono anche fatta una nuova idea sulla cucina tedesca…
Da notare che fino a dieci giorni fa pensavo che in Germania si mangiasse solo quella roba strana con i Krauti (o come cavolo si scrive) e piatti pesanti dalla cottura lunga e spossante.
Beh, mi sbagliavo, il cibo da strada tedesco per esempio merita di essere assaggiato e cosi abbiamo fatto e ho scoperto una specie di Würstel particolarmente buono e molto folkloristico, il Curry-Würst che come dice il nome é un Würstel con del curry, coperto di una strana salsina speziata, e accompagnato da patate fritte o da un tipico piccolo panino tondo.
Decisamente buono, consistente ed economico. La porzione va dai 2 ai 3 euro, dipende dove lo si compra.
Inoltre nella città di Sarrebrücken si possono ammirare tante bellissime chiesette di mattoni rossi e la più importante (ed imponente) é la Basilica di San Giovanni ( Jhoann credo sia Giovanni, correggetemi se sbaglio, perché il tedesco é proprio la sola lingua che non so parlare).
E poi, cosa che ha poco a che vedere con la cultura e la cucina, abbiamo trvoato un Primark, un negozio conosciutissimo (pare che solo io ignorassi la sua esistenza) di origine Inglese, che vende abiti di ogni sorta, accessori e calzature ma il tutto a prezzi ridicolmente bassi.
Le scarpe costano tra i 3 e i 4 euro, le magniette costano circa 2 euro, i pantaloni partono da 3 euro fino al massimo una quindicina, le borse costano intorno ai 5 euro, insomma tutto, proprio tutto é ventuto a prezzi stracciati.
E cosi, abbiamo deciso di entrare, bruttissima bruttissima idea dato che abbiamo passato poi un’ora rinchiusi in questa specie di negozio di abbigliamento su tre piani, con mia cognata che spariva tra una t-shirt e un pantalone. Alla fine siamo usciti da li con un milione di borsine anche se di borse nostre, mie e di Cedric, ne avevamo solo una.
Comunque una gran scoperta, sopprattutto perché la le taglie non sono divise tra persone magre e taglie forti, facendoti sentire sempre come se tu avessi qualcosa di meno delle simpatiche ragazze copertina… no, li i vestiti se ne stanno tutti insieme e sono prodotti dalla taglia 36 italiana fino alla taglia 64, e sono tutti li, davanti a te, in tutte quelle taglie e cosi ci si sente meno brutti, una gran cosa!
La giornata é passata rapidamente tra scoperte culinarie, culturali e shopping “sfrenato” e se solo ho un pomeriggio libero ( e magari divento ricca nel frattempo) ho l’intenzione di tornarci e svuotare il piano di Primark dedicato alle donne!
Si si, sono una blogger culinaria ma accidenti, posso comunque amare le gonne, le borse e lscarpe col tacco, no???
Un buon modo per chiudere il periodo di visite, ed ora ci restano due mesi, giusti giusti qui a Nancy, dove saremo solo io e lui, lui ed io, stop alle visite fino al trasloco ci si concentra sulla fine del lavoro e sugli scatoloni da preparare.
E cosi tra un bla bla inutile e l’altro noi ci ritroviamo domani, se vi va di leggermi, per una nuova ricetta!
Sono tornata!
Buonasera a tutti, dopo una settimana in cui ho avuto davvero pochissimo tempo per dedicarmi al blog e durante la quale sono successe tantissime cose, rieccomi finalmente al posto di combattimento, con le dita che corrono rapide sulla tastiera, per dirvi che da domani si ricomincia, con tanti nuovi post, tante nuove ricette e come sempre qualche storia random sulle mie disavventure da espatriata.
Me ne sono stata una settimana nell’ovest della Francia, a rivedere la città dove tutto ha avuto inizio e ho raccolto, per voi e per me qualche nuova ricetta da sperimentare.
Ci vediamo, o ci leggiamo, domani allora, spero di ritrovarvi tutti qui puntuali e con lo stesso entusiasmo di sempre.