Ricette

Avevo dimenticato il piacere..

Avevo dimenticato il piacere di scrivere…
La vita è scorsa troppo veloce, gli impegni del lavoro erano molti e i problemi che ne sono seguiti sono altrettanti e cosi’ la mattina mi svegliavo senza ricordare cos’ero.
E cosi la mattina quando aprivo gli occhi non sentivo più quella voglia bruciante ed impellente che avevo provato in passato.
Non ricordavo cosa fosse allineare parole in fila su un foglio bianco dall’odore di nuovo.
Non ricordavo le ore adolescenziali passate insonni dietro alla tastiera per scrivere racconti, romanzi interi e poesie.
Non ricordavo cosa fosse quella sensazione di tepore che si prova ai polpastrella quando battono al ritmo dei pensieri ogni parola vergine che fabbricava la mia mente.
Avevo dimenticato le cantiche d’amore.
Avevo dimenticato i post it pieni di frasi slegate e di parole perse nel bosco.
Avevo dimenticato quel piacere sottile che si prova a finire una frase.
Non ricordavo la soddisfazione di chiudere un pensiero con un punto fermo.
La fine delle mie storie.
Il rumore dei miei pensieri.
E il fnzionamento ordinato del mio cervello che riponeva le idee nei cassetti in attesa di poterli liberare in tempi migliori.
E oggi, dopo mesi di nulla
Di vuoto.
Di assenza di emozioni.
Oggi, leggendo una frase scritta in un libro vecchio e dalla pagine odoranti di muffa, oggi, scorrendo tra i vecchi racconti scritti quando avevo solo 13 anni …
Solo oggi ho sentito la fiamma scaldare di nuovo le mie viscere.
Ho scritto per sei ore senza pause.
Ho un crampo ai polsi.
Mi sono ricordata che fin da sempre la cosa che più mi piace fare è scrivere.
E badate bene, non quella che so fare meglio ma solo quella che accende i miei occhi, quella che mai potro’ rimpiazzare.
Qualla  di cui sono la mia critica più crudele.

E non so nemmeno chi ringraziare.

Sparizioni misteriose a Nantes…

NOTIZIA IMPORTANTE CHE NON HA NULLA A CHE VEDERE CON LA CUCINA MA CHE TOCCA IL POSTO IN CUI VIVO IN MODO PROFONDO:

Volevo diffondere questa notizia su più siti possibile per cercare di aiutare le famiglie di tutti i ragazzi spariti a Nantes tra aprile e maggio di quest’anno per cui ho deciso di usare anche il mio blog come nuovo elemento di pubblicazione delle foto e della notizia della loro scomparsa .
Siamo a quota SEI ormai ed è un numero spaventoso sopprattuto se si pensa che tutti questi giovani sono spariti in poco più di due settimane (tra il 22 aprile e oggi).
E che inoltre sono spariti tutti nei pressi dell’Hangar à Bananes che è il quartiere dove si trovano le discoteche più popolari della città e i bar più chic.

Sono sconcertata da come sia possibile al giorno d’oggi e in paese cosi’ avanzato come la Francia che cos del genere succedano ancora.
Si pensa sia per la vendita degli organi .. genere AAA organi freschi e in buono stato cercasi.
Sono schifata!

Nantes è una città che, se si comprende l’agglomerazione nel suo totale ha 500.000 abitanti ed è una città universitaria per cui gran parte della popolazione è formata da giovani tra i 18 e i 25 anni, inoltre è una città moderna, piena di vita, di mostre d’arte, di eventi musicali e di monumenti storici, una città che durante tutto l’anno attira turisti di ogni nazione grazie alla sua vicinanza all’oceano, alla vivacità delle sue strade, alla sua multietnicità e alla presenza di due grandi fiumi come la Loira che scorre impatuosa dividendo la città in due e all’Erdre che invece scorre lento tra manieri e parchi infiniti.

Una città facile da vivere, gioviale, rumorosa e silenziosa allo stesso tempo.
Una città in cui cose di questo genere non dovrebbero proprio succedere.

E allora chiediamoci come è possibile che cosi’ tanti giovani scompaiano sotto i nostri occhi, visti per l’ultima volta in posti che tutti frequentiamo?!?

Ecco le foto degli ultimi tre giovani spariti a nantes!

Indigniamoci!
Reagiamo!
E sopprattutto apriamo gli occhi!

Ricetta per un matrimonio alla francese

Preambolo:

Il mio ragazzo ed io siamo stati invitati al matrimonio di un suo collega.
Questa mattina dopo aver passato oe a liscarmi i capelli (che ormai sono molto lungi e stanamente di un unico colore abbastanza decente) e a preparemi pe non far sfigurare il mio uomo.
Avevo comprato anche un vestito nuovo, degli orecchini in coodinato al braccialetto e delle scarpe dai tacchi vertiginosi in tinta con la borsa.
Tutto questo percè la classe delle donne francesi è rinomata in tutto il mondo e io mica volevo essere da meno.
E poi si tratta di un matrimonio,no? E noi in Italia siamo abituati alla solennità della cerimoni, al candore degli addobbi, ai vestiti sfarzosi, eleganti e sofisticati…
e invece…

                                              Ricetta per un matrimonio

INGREDIENTI:

La Sposa
Lo Sposo
Un centinaio di invitati di ogni sorta
Una serie di aperitivi vari e avariati
Nessuna decorazione (vedrete che non serviranno a niente)
Dei vestiti che andavano di moda negli anni ottante e dei vestiti che non sono mai stati di moda
Un luogo sperso nelle valli della Loira
Scarpe da tennis
Vino
Vino
Vino
Vino
Vino
Vino
Pioggia

PRAPARAZIONE:

Prendete uno sposo alto e biondo di 35 anni con un gran senso dell’umorismo.

Aggiungete dopo quindici minuti di cottura una sposa molto carina con un vestito magnifico, bruna e con la pelle abbronzata (lampade, sono lampade).

Prendete una manciata di invitati ben vestiti, spogliateli con cura e rivestiteli con tutti i vestiti più brutti che potete trovare in un negozio dell’usato.

Agli uomini mettete brutte scarpe appuntite.

Poi dividete il gruppo delle donne in due.
Ad alcune avrete lasciato i loro bei vestiti ma mettete le scape da ginnastica.
Ad altre lasciate le scarpe coi tacchi ma vestitele da ballo del liceo.Alle ultime mettete dei vestiti a caso, dei colori più improbabili.

Prendete tutti i vostri ingredienti e metteteli in una grande pentola spersa in un punto a caso tra vicino alla valle della Loira.

Lasciate cuocere a fuoco lento per ore ed ore completamente riempiti di vino.

A fine cottura spolverate con pioggia abbondante.

Il matrimonio è pronto.
E la vostra preparazione in bagno durata ore ed ore la mattina non sarà servita a nulla perchè anche con i capelli sporchi,struccate e rivestite da un sacco di patate sareste comunque state molto più belle e molto più classe di qualunque altro invitato presente al matrimonio (omessa la sposa che fra l’altro indossava l’abito dei vostri sogni).
E sopprattutto il vostro spirito sarebbe comunque stato molto più romantico della cerimonia a cui avete assistito che è durata poco più di mezzora, si è svolta al comune di un villaggio disperso e il sindaco (una donna,unico punto positivo) per sposarvi vi ha letto dall’aticolo 00 al 43 della costituzione francese.

Unica nota positiva di questa giornata è stato lo scambio delle fedi in cui gli occhi dello sposo si sono riempiti di lacrime e la sposa aveva uno sguardo cosi’ innamorato da far commuovere gli animi più cinici!

Un ultimo consiglio, se volete sposarvi data un codice vestimentario ai vostri ospiti perchè la testimone di nozze vestita da agricoltrice prprio non si puo’ vedere!

Avete seguito le elezioni?

Buongiorno… avete seguito le elezioni???

 
Ovviamente non parlo di quelle italiane dove ormai MONTI regnerà indiscusso fino al 3137 d.C. … no, parlo di quelle francesi…

Vi spiego in grosso cosa è successo qui..

Primo: I francesi possono votare il loro presidente da soli come dei grandi, noi ancora no (e pace)

Secondo: I programmi dei futuri presidenti francesi sono stati inviati a casa di ogni cittadino con molto molto anticipo cosi che si possano leggere con calma .. (e che in casa due votano diverso ci si possa azzannare)

Terzo: C’erano solo 8 possibilità. Non 19, 37, 45000 come da noi. OTTO!

Quarto: I francesi che i loro presentatori tv,star e finti vip votino a destra e sinistra se ne sbattono e li tengono solo ed unicamente se fanno un buon programma tv… (non come noi che montiamo casi nazionali per ogni stronzata)

E fino qui solo punti positivi anche perchè se invece i candidati erano 45000 sarebbe costato un patrimonio allo stato spedire i libretti a casa dei francesi e ogni francese avrebbe messo sei anni a leggere 45000 proposte elettorali…no?

Poi pero’ mi sono accorta che qui non siamo cosi diversi dall’Italia…

Poco importa dove avreste votato o dove han votato i francesi se destra,sinistra o centro… alla fine del primo turno … ah,si, ce ne sono sempre due di turni e alla fine del primo passano solo i due candidati con piu voti…
Comunque dicevo alla fine del primo turno sono rimasta un candidato di destra (che è anche l’attuale presidente Mr. Sarkozy) e un candidato di sinistra (Mr. Hollande)…

Mi ripeto poco mi importa per chi i francesi han votato la cosa che mi ha stupito, che mi ha fatto cadere dalla sedia, che mi ha fatto pure un po ridere e un po piangere … è quello che han fatto i candidati eliminati dopo il primo turno di voto…

Allora dovete sapere che a destra e sinistra c’era piu o meno lo stesso numero di persone a proporsi per la presisdenza (mi sarei candidata anche io se solo fossi francese perchè mi sa che almeno ho le idee chiare io su cosa fare delle pensioni…) …

Mettiamo 4 candidati di sinistra e 4 di destra (senza contare hollande e sarkozy che sono passati al secondo turno…)

Questi 8 probabili futuri presidenti tutto di colpo son diventati ancora piu cretini di prima, o han preso una botta in testa, o non so, forse hanno avuto un intossicazione alimentare… sta di fatto che i 4 di destra ed estrema destra (tra cui Marine Le Pen) han d’improvviso deciso di votare a sinistra al secondo turno.. e i quattro candidati di sinistra ( tra cui uno che voleva istaurare la sesta repubblica in francia) han tutti proclamato in tv a gran voce che avrebbero votato a destra… e allora io mi dico… ma stiamo bene?

Preferiscono dare voti il piu opposti possiblili alla loro idea politica piuttosto che vedere uno di un partito simile al loro prendere il posto di presidente?

Si sentono cosi offesi, come i bambini quando gli si ruba il pallone da preferire di votare all’antitesi dei loro pensieri al posto che accettare che non saranno loro il futuro presidente?

 Non trovereste anche voi piu sensato,che siate di destra o di sinistra, continuare a votare per il vostro lato ( se cosi posso chiamarlo) al posto che fare i capricci,puntare i piedi e votare l’estremo opposto solo perche non avete avuto quello che volete???

Ma da chi si farà guidare il popolo francese se i loro politici sono dei ricchi bambini viziati che non sanno neanche tenere fede al loro ideale???

E con questo passo e chiudo prima di annoiarvi troppo… nessuna ricetta per ora se non quella per un minestrone di politici imbecilli , arrivisti e confusi da servire rigorosamente freddo proprio come da noi!
E attenzione al mal di stomaco…

E un pensiero alla mia mamma…

Che anche lei è lontana da me! e anche lei mi manca tanto!
E poi è merito suo se ho aperto un blog di cucina perchè è la migliore cuoca del mondo!!!

Ora basta ai sentimentalismi che poi i miei lettori mi prendono per scema!

Buona notte a tutti!

Un pensiero al mio papà…

Dovete sapere cari lettori che il mio adorabile papà in questo momento è a lavorare in argentina e tra un po’ va a visitare le cascate del Inguazù! e beato lui! mi manca proprio tanto quel grand’uomo del mio papà!!!

Lanciamoci una volta per tutte…

Buongiorno a tutti… o a nessuno per ora… dato che questo blog  appena stato creato!

Parleremo di cucina principalmente perchè è la cosa che so fare meglio ma, da povera scrittrice disoccupata che sono, ogni tanto spero di poter condividere con voi notizie di attualità, problemi, storie varie del mondo di oggi e anche qualche disavventura.
Dovete sapere che ora vivo in Francia, da quasi 5 anni ormai, e che disavventure ce ne saranno proprio tante da raccontare…

Ma cerchiamo di cominciare in modo positivo!!! ^___^
Ora vi spiego un po chi sono cosi sapete già con chi avrete a che fare…

Cominciamo dal fatto che mi chiamo Jessika. Con la K per davvero e non per sfizio.
Ho 25 anni da poco piu di una settimana.
Vivo a Nantes nel nord della Francia, una città in cui piove spesso, cosi spesso che a casa ho 6 ombrelli.
Una città dove il vento soffia spesso e soffia forte.
Cosi forte che i miei sei ombrelli sono già tutti rotti.
Una città in cui andare dal parrucchiere non serve a nulla perchè entri nel salone che c’è il sole ed esci un’ora dopo con una messa in piega che ti è costata 30€ e che non durerà fino al pacheggio perchè ovviamente starà piovendo.
Non sono sposata, e se ascoltassi il mio ragazzo con attenzione probabilmente non mi sposero’ mai.
Ma segretamente ho scelto il mio abito da sposa quando avevo 15 anni e so che prima o poi riusciro’ a indossarlo.
Non ho figli e non ne voglio perchè sono un disastro già con me stessa e se dovessi partorire un cucciolo di uomo rischierei di dimenticarlo in lavatrice o sul tetto dell’auto, o alla cassa del supermercato.
Quindi cosa mi resta? Solo le mie passioni e una gran voglia di non diventare una donna di casa anni 50 tutta lavatrici e calzini da cucire.
In questo periodo,purtroppo, non ho un lavoro e nonostante ricerche continue non riesco proprio a trovare nulla quindi finiro’ forse a fare la fame sotto un ponte come tre quarti dei miei coetanei in tutta Europa.
Migrai in Francia dicendomi che qui la crisi ancora non era arrivata ed ecco che ora ci ha raggiunto anche qui per cui siamo tutti nella stessa barca… E allora cosa faccio delle mie giornate a parte fumare sigarette e bere caffè?

Beh direi che cucino.
E che scrivo.
E che cucino..
E che scrivo di cucina..

E cucino scrivendo… motivo per cui i miei sufflè si sporcano di inchiostro blu e i miei racconti sanno di pizza o sono macchiati di cioccolato..o sanno di vaniglia del madagascar.. o di crema pasticcera o di pasta all’arrabbiata… o di muffin al salmone…
E visto che i fogli hanno tracce tangibili di tutte le ricette in cui mi sono cimentata tanto vale condividerle con voi perchè non restino solo macchie ma diventino un vero e proprio aiuto a tutte (e tutti) quelle che come me han voglia di cucinare qualcosa di buono… per un uomo, per degli amici o anche solo perchè cucinare è una della poche cose che ci restano da fare in cui siamo liberi di esprimerci con i nostri gusti, le nostre spezie e i nostri sapori senza aver paure di essere giudicate se qualcosa è troppo duro per noi, o brucia o non ci piace .. perchè quello che facciamo ai fornelli resta tra noi e il nostro palato, celato tra i sogni d’infanzia di diventare cuoche provette e la realtà dei nostri giorni in cui invece si diventa cuochi in provetta …

Da domani si inizia con le ricette…
Buona notte per ora, il mio letto mi attende!