Ricette

Torta Vegana all’arancia e cioccolato

Dolci | 19 Dicembre 2013 | By

Torta Vegana all’arancia e cioccolato

torta vegana arance e cioccolato

torta vegana arance e cioccolato

Ho visto una foto di questa torta sul web e subito me ne sono innamorata. Purtroppo la ricetta non era ben specificata nelle dosi, così io l’ho provata arricchendola di profumi e specificandone le quantità.

Benché sia una torta Vegana, in quanto si utilizzano solo ingredienti di origine vegetale, è talmente deliziosa che tutti le darebbero un morso! Si mangia con gli occhi e con la bocca : stupenda!

INGREDIENTI

© 370gr di farina magica Manitoba

©  280 gr di zucchero

©  1 bicchiere di quelli usa e getta da 200 cc di olio di semi di girasole

©  2 bicchieri di latte di soia

©  1 bicchiere di spremuta di arance (circa 3 arance per ottenere un bicchiere)

©  1 bicchiere di acqua frizzante

©  1 bustina di vanillina

© 75 gr di cacao amaro Perugina

©  5 arance

©  1 bustina di lievito per dolci

©  1 pizzico di sale

PROCEDIMENTO:

Setacciate la farina, il cacao e la vanillina. Unite la buccia grattugiata delle 3 arance e con un mestolo di legno rimestate il composto.

Unite l’olio di semi e il succo di 3 arance spremute ( hanno corrisposto ad un bicchiere), di seguito il latte di soia sempre girando, poi l’acqua. Quando il composto è abbastanza miscelato, lavoratelo con il frullatore.

Con il mestolo di legno unite quindi la bustina di lievito setacciata.

Pulite a vivo le altre 2 arance (vedi foto) e mettetele sopra la torta prima di infornarla.

torta vegana arance e cioccolato

torta vegana arance e cioccolato

torta vegana arance e cioccolato

torta vegana arance e cioccolato

Preriscaldate il forno con modalità ventilata a 150 °C.

Prendete una tortiera da 26 cm e posizionate sul fondo la carta da forno. Versate il composto che andrà a riempire quasi tutta la tortiera.

torta vegana arance e cioccolato

torta vegana arance e cioccolato

Lasciate cuocere per 55 minuti un ora. Dopo 45 minuti fate la prova stecchino e se al centro risulta ancora bagnata, mandate avanti la cottura per altri 10 minuti o di più in base al vostro forno.

torta vegana arance e cioccolato

torta vegana arance e cioccolato

I segreti della ricetta:

Questa torna ha un aspetto delizioso ed anche il gusto riempie il palato.

Mescolate gli ingredienti cercando di non creare grumi, fino ad ottenere un bel composto liscio e cremoso.

Assicuratevi prima di spegnere il forno che la torta superi la prova stecchino.

Potete gustarla farcita con della marmellata, o della panna vegetale; ottima anche abbinata a della frutta cotta caramellata. Io l’ho semplicemente ricoperta di zucchero a velo.

Se utilizzate un forno a gas infornate a 170 °C e ricordatevi di utilizzare per foderare la tortiera solo la carta da forno senza altri olii aggiuntivi. Poi prima di infornare tagliate la carta forno che eccede dai bordi della tortiera.

Potete usare anche farina 00 e acqua liscia, basta che otteniate un composto liscio e cremoso.

torta vegana arance e cioccolato

torta vegana arance e cioccolato

Banana Split e Santa Lucia passa di Nuovo

Dolci | 14 Dicembre 2013 | By

E dire che ‘altro giorno lei e il suo asinello si sono dati danta pena per attraversare le alpi in tempo…

E che trovo questa mattina …

Santa Lucia nel ruolo di Cedric oppure Cedric nel ruolo di Santa Lucia… la scelta è vostra.
Ma il piacere di trovare di nuovo il tavolo coperto di clementine e mandarini e piccoli regali per me non è cambiato.
Un po perché non mi ero accorta che si fosse alzato nel cuore della notte e un po perché era proprio una super sorpresa…
E finalmente ho un super paio di guanti violetti molto carini ed utili per affronttare il freddo polare di Nancy.
E anche delle Ballistiche di Lush che fondono nella vasca da bagno per rilassare o tonificare o altro!!!
Geniale!

Ed ora passiamo ad un’altra sorpresa che il mio ometto mi ha fatto ieri sera…
Dopo una lunga chiamata su skype con mamma e papà per sentire meno lunga l’attesa prima di rivederli per Natale e una cena tipicamente italiana il mio ometto ha deciso che era il momento di viziarmi ed è una cosa a cui ho perso l’abitudine e che quindi mi ha fatto davvero tantissimo piacere!

Comunque mi ha fatto stare comoda sul mio divano, con una coperta natalizia sulle gambe e si è rintanato in cucina per qualche minuto.

E quando ne è uscito aveva un dessert gigantesco tutto per me…

Una BANANA SPLIT

Non ne mangiavo da più di 5 anni credo.
Forse di più…

Non ne mangiavo da quando adolescente andavo in gelateria la sera con i miei amici… da  “Peccati di Gola” o da “Danesi” … dovrei chiederlo a loro perché saprebbero rispondere mi sa…

Comunque non solo ha preparato la Banana Split ma ha anche fatto la foto per voi perché io potessi pubblicarla qui sul blog…

E a parte il fatto che poi quasi ci andavo a rotoli nel letto il dessert era buonissimo, la sorpresa di stamattina altrettanto e per una volta non ho disavventure da condividere! INCREDIBILE!

Ed eccovi la ricetta…

Banana Split

INGREDENTI (per 2 persone):
2 Banane
2 palline di Gelato alla Fragola
2 palline di Gelato alla Vaniglia
2 palline di Gelato al Cioccolato
30 gr di Cioccolato fondente
Panna Montata
PREPARAZIONE:
La prima cosa da fare è fondere il cioccolato fondente a bagnomaria (o al microonde).
In seguito tagliate la panana a metà e disponetela sui due lati del piatto, in mezzo mettete una pallina di gelato di ognuno dei 3 gusti e poi coprite tutto di sottili fili di cioccolato.
Per creare i filamenti basta immergere il cucchiaino nel cioccolato fuso e poi muoverlo a zig zag velocemente in modo che solo un piccolo filo di cioccolato coli rapidamente sul piatto, un po come si fa per il caramello insomma.
Come vedete la ricetta é semplicissima e ve la scrivo qui sul blog più per farvi ricordare dell’esistenza di questo dessert e darvi magari l’idea di rifarlo che per la ricetta in se e per se!
Buon Sabato a tutti e a domani per la prima ricetta della rubrica cocktail!!!

Vous n’aurez pas l’Alsace et la Lorraine, ovvero Strasburgo, I Mercatini di Natale e i biscotti di Pain d’Epice!

Albero alto più di 5 piani!

AVVENTURE E DISAVVENTURE DI UN’ITALIANA IN:
ALSAZIA!

Al grido di “NON AVRETE MAI L’ALSAZIA e LA LORENA!!!”

Mi è sembrato stranissimo ieri non scrivere sul blog e non avere nenache nulla di pronto da inserire all’ultimo minuto.
Ormai mi occupo di questo spazio con cosi tanto impegno e cosi regolarmente che saltare un giorno mi è davvero sembrato strano.
Ma sono tornata con tante cose da raccontarvi per cui, se magari faccio un articolo molto lungo, recupero lo scompenso di ieri e mi sento a posto con me stessa.

In ogni caso ho passato tre giorni nella combattutissima regione dell’Alsazia, a caccia di mercatini di Natale, fiere Medievali e specialité locali da poter gustare, e imparare a fare.

Un week end molto romantico anche se come al solito, se non ci succede qualcosa noi non siamo contenti.

Partiamo pero’ da qualche cosa interessante… abbiamo deciso di andare a vedere i mercatini di Natale di Strasburgo, non perché a Nancy non ce ne siano ma perché i mercatini del capoluogo dell’Alsazia sono i più vecchi di tutta Europa e la cosa mi ispirava non poco.
Quando qualcosa è vecchio, grande e Natalizio non puo che non interessarmi insomma.Babbo Natale, i grandi Abeti illuminati, grandi e vecchi libri consunti impacchettati in carta rossa… tutta roba vecchia, grande e natalizia alla quale non posso proprio rinunciare.
Tornando a noi, il marcatino di Natale di Strasburgo sono stati creati nel 1570 ed é formato da più di 300 bancarelle, suddivise in dieci piazze.
Tutto questo richiama ovviamente moltissimi turisti, sopprattutto tedeschi e italiani che arrivano il sabato pomeriggio e occupano le bancarelle come fossero mosche appiccicate alla carta moschicida.

Il ridicolo non ha mai ucciso nessuno!


Fortunatamente ho un ragazzetto non particolarmente stupido ( che se sa che parlo di lui cosi probabilmente mi appende nell’armadio, eheh) che immaginava tutto questo affluire di turisti e mi ci ha condotto il venerdi sera.
Il che non solo mi ha permesso di visitare quasi tutte le bancarelle in santa pace ma anche di perdere tempo a provare stupidi cappellini in forma di animale e rendermi ridicola per un bel po di tempo.
Purtroppo sono rinsavita all’ultimo momento e il mio magnifico cappello a forma di cicogna (che é il simbolo della città) non me lo sono comprata, e dico purtroppo perché a me quel cappelletto proprio piaceva!

Le differenti bancarelle in realtà vendono più o meno gli stessi prodotti, ci sono quelle con le decorazioni in legno, quelle con il vin Brulé, quelle con i cappelletti a forma di animale, quelle con i giochi di legno per i bambini e quelle con le diverse specialità eno-gastronomiche della regione.
Poi su una piazza che non nominero’ perché ha il nome in tedesco e proprio non riesco a ricordarmi come si scrive, c’è il mercatino delle associazioni umanitarie, animaliste e chi più ne ha più ne metta, dove si trovano quadretti, cibi dal mondo e anche Babbo Natale.
Dato che lui passava da li e che noi passavamo di li, ci siamo ovviamente fotografati insieme, non avrei mai potuto perdere l’occasione di essere immortalata con il signore in rosso.

Vi lascio qui sotto qualche foto dei mercatini e della visita della città.. una delle città più belle di Francia tra l’altro ,a mio modesto parere.
Sembra costruita li, sul momento, come fosse finta, pulita, calda, luminosa e magica.
Io me ne sono subito innamorata.

Dopo aver fatto il piano di Strasburgo e delle sue stradine meravigliose ci siamo spostati in giro per l’Alsazia senza mete precise e siamo capitati prima in una cittadina montana dal nome impossibile e in seguito nella città di Saverne che fino a ieri era completamente sconosciuta ai miei occhi ed ora mi chiedo il perché visto che in passato è stata sulla bocca di tutti, ma forse sono io che devo aver saltato lo studio di quel preciso periodo storico.
Va a sapere!

Quindi dicevo…
Qualche altra cosetta da sapere è che la povera regione dell’Alsazia, e quella della Lorena, è che per moltissimi anni Germania e Francia litigavano per possederle, e questo ben prima della Seconda Guerra.
E in particolare, la citta di Saverne non sapeva più dove collocarsi in quanto lungo tutto il 1800 e la prima parte del 1900 cambiava nazionalità ogni due per tre.
L’animo dei cittadini di Saverne restava pero’ aggrappato alla tradizione e alla cultura francese e questo particolare attaccamento alla France ha quesi fatto scoppiare la prima guerra mondiale con un paio di annetti di anticipo per noi 1(5-18) e con un anno di anticipo per loro (14-18).

Castello di Rohan

Nel 1913 un luogotenente tedesco tale Forstner che si trovava a Saverne nel castello della città ,all’epoca utilizzato come sede dell’esercito’, ebbe la buonissima idea di trattare una manciata di soldati francesi da “Voyoux” ovvero da monelli o mascalzoni in un momento in cui i rappiorti tra francia e impero prussiano erano già molto incrinati.
Questo piccolo diverbio, che ora riterremo ridicolo, ha fatto il giro dell’Europa ed è giuto alle orecchie dell’imperatore in pochissimo tempo.
Quello che ora conosciamo come “L’incidente di Saverne” è stato all’epoca un grave scandalo, ampiato dai giornalisti e passato di bocca in bocca, una decina di libri sono stati scritti all’epoca su questo soggetto, sono stati tirati in ballo i giudici, e il luogotenente all’epoca poco più che ventanne ha dovuto girare con la scorta per non essere picchiato dai francesi.
E sopprattutto, si è sfiorato l’incidente diplomatico e l’inizio della prima guerra mondiale nel 1913.

Questo aneddoto storico era raccontato in un’esposizione (con tanto di foto, libri, testi vari e manifesti) nel castello di Rohan a Saverne per l’appunto, luogo dove ho anche potuto vedere una seconda esposizione su un personaggio femminile degli anni 30, tale Louise Weiss, giornalista, sufragetta, femminisca, viaggiatrice e grande oppositrice dell’ascesa al potere di Hitler (cosa che le causo’ non pochi problemi).
Se vi interessasse la storia della sua vita non avete che da chiedere e avrei un grande piacere a parlarvi di lei in quanto credo sia uno dei miei personaggi storici preferiti …
La conosco solo da due giorni ma tra l’esposizione e le letture di questa notte sono proprio diventate una fan sfegatata di questa intelligentissima donna.

Tra aneddoti, fatti storici e mercatini ci siamo un po persi e questo post sta diventando lunghissimo…

Per cui vi raccontero’ solo un’ultima cosa prima di passare alla ricetta dei tipici biscottini di Pain d’Epice. Siamo comunque su un blog di cucina e dovrei cercare di non dimenticarmelo,no? Che poi magari ve ne andate via se non trovate la ricetta.

Quindi ultima cosa da dirvi è che questo week end lo abbiamo fatto in camper.
E, per chi non lo sapesse questo camper è ancora un vecchio vecchio modello ,iper funzionale e meraviglioso ma che prevede cucina e riscaldamento a gas, cosa che a quento pare sui nuovi modelli non è più cosi, va a sapere perché.

In ogni caso il mio ragazzo ed io, facendo prova di cattiva memeoria ed eccessiva fiducia in noi, siamo partiti da Nancy senza controllare il livello del gas (anche perché la spia luminosa ci diceva che la bombola era quasi piena).
Siamo arrivati a strasburgo e abbiamo lasciato il camer in campeggio.
Tutto il venerdi abbiamo girato per la città, e tra il freddo, il vento e gli scrisci di pioggia, una volta tornati al camper sognavamo solo di accendere la stufa metterci al caldo e preparare un cena romanica, a lume di candela.

Di cena avevamo quindi previsto Confit di Anatra e Patate all’Alsaziana, tanto per restare in tema e per chi se lo chiedesse, si, cucino anche in camper come fossi a casa, lo spazio angusto, i due fuochi e tutto il resto non mi spaventano.

Il ridicolo non ha mai ucciso nessuno (2)

Sta di fatto che non solo non abbiamo cucinato una cippa lippa, ma non abbiamo neanche potuto riscaldarci un poco perché dieci minuti dopo aver acceso il riscaldamento la fiamma si è spenta e ci siamo accorti che la maledetta spia della bombola si sbagliava, e che anche i nostri souvenir erano sbagliati.
In camper non c’era più gas.
Fuori faceva -5°.
Non avevamo la possibilità ne di accendere la stufa, ne di prepararci, non dico la cena calda e romantica prevista, ma nemmeno di scladarci un thé.

Il ridicolo non ha mai ucciso nessuno (3) ma il freddo si!!!

E vi garantisco che mi sentivo come nel film “Into the Wild” . Vedevamo il nostro alito creare nuvolette di vapore bianche, abbiamo cenato con una scatoletta di sgombro che per  non so quale fortuna avevo portato con me, pane in cassetta e formaggio.
A lume di candela si, ma non per essere romantici ma per scaldarci le mani.
Ne rido sopra ma avevamo cosi freddo che abbiamo pensato di fare un fuoco nel campeggio (cosa illegale, illegalissima).
Abbiamo passato la notte sotto un piumino pesante e tutte le coperte che siamo riusciti a trovare, il giorno dopo pensavamo di essere sopravvissuti come quelli che si svegliano per miracolo dopo una notte nella neve. Pensavamo anche di esserne usciti indenni ma ovviamente ci sbagliavamo e ora Cedric è a letto con la febbre e il raffreddore, mentre io vi scrivo con le pastiglie per la gola che mi tengono compagnia.

Ma quanto sarebbe stato noioso questo racconto se non ci fosse stato “L’incidente della Stufa”???

E ora passiamo alla ricetta di questi biscottini, tipici tipici natalizi, leggeri e buonissimi che in Alsazia spopolano!

BIscotti di Pain d’Epice:

INGREDIENTI:

3 tazze di farina
1 cucchiaio da minestra di zenzero
1 cucchiaio da thé di cannella
1 cucchiaino da thé di bicarbonato di sodio alimentare
1/2 cucchiaino di noce moscata
1/2 cucchiano di sale
3/4 di tazza di burro sciolto
1 tazza di zucchero di canna
1/2 tazza di melassa (che sinceramente no so dove potreste comprare in Italia, magari ditemelo se lo sapete)
1 uovo

PREPARAZIONE:

Nulla di più facile.
In una ciotola capiente mescolate tutti gli ingredienti solidi.
In un altra mescolate lo zucchero con il burro, ma melassa e l’uovo.
Con lo sbattitore elettrico a bassa velocità o con la vostra frusta iniziate ad incorporare gli ingredienti secchi nella ciotola degli ingredienti… umidi?-non secchi? oggi le parole mi sfuggono, sarà che il freddo mi ha intorpidito il cervello?
Mettete la pasta in frigo per circa un ora e nel mentre preparate due teglie coperte di carta forno.
Dieci minuti prima di infornare scadalte il forno a 190°.
Togliete l’impasto dal frigo, stendetelo perché raggiunga circa i 2/3 cm di spessore e con le vostre formine create gli ometti di pan d’epice oppure gli alberelli o quel che più vi piace.
Infornate per circa 8 minuti.
Disegnate con la glassa la faccina o i bottoni o quel che vi va. (La glassa si fa con un albume e una tazza e mezza di zucchero a velo).

Quasi tutte le grandi costruzioni, palazzi e chiese di Strasburgo sono costruite in pietre rosse. Se sapete perché sarei curiosa di saperlo.
Quando ero alle medie ero stata in gita a Strasburgo e avevamo mangiato nel ristorante qui a sinistra. Il primo palazzo. Souvenirs!
La stazione di Strasburgo, perfetto mix tra antico e moderno.
Una delle vetrate della stazione di Strasburgo.
Stazione di Strasburgo da dentro
Stazione di Strasburgo da fuori
Ogni singola strada, casa o cosa, era addobbata e pronta per Natale, e io sono torntata bambina.
Tutto era meraviglioso!!!

 

Salame di cioccolato senza uova

Dolci | 2 Dicembre 2013 | By

Salame di cioccolato senza uova

Salame di cioccolato senza uova

Il salame di cioccolato è un dolce che ricorda un po’ la nostra infanzia, per prepararlo non bisogna essere pasticceri, ma solo golosi! Bastano pochissimi ingredienti e possiamo divertirti in cucina insieme ai nostri figli, preparando un dolce squisito; inoltre lo consiglio anche per le feste di compleanno e altri party: successo garantito!

INGREDIENTI

©  250 gr di biscotti secchi tipo Oro Saiwa

©  100 gr zucchero

©  100 gr burro

©  50 gr cacao amaro

©  100 gr cioccolata fondente

©  125 gr ricotta.

PROCEDIMENTO:

Tritate grossolanamente i biscotti Oro Saiwa e metteteli da parte dentro una ciotola.

A fuoco basso sciogliete in un tegamino il cioccolato fondente con il burro.

Prendete la ciotola con i biscotti a pezzetti e unite quindi tutti gli ingredienti: cioccolato fuso con il burro, ricotta, zucchero e cacao. Aiutatevi con un mestolo di legno.

Mettete il composto nella carta da forno e dategli la forma del salame.

Avvolgetelo nella pellicola da cucina e mettere in frigo per almeno 5 ore.

Infine se volete farlo sembrare proprio un salame potete passarlo nello zucchero a velo! Io l’ho mangiato prima 😉

I segreti della ricetta:

Adoro questa ricetta perché diversamente da quelle presenti nel web non dobbiamo utilizzare le uova crude, bensì la ricotta.

La base del prodotto sono i biscotti secchi, che potete anche sostituire con dei crackers.

Il segreto della ricetta è di far riposare i salame in frigo per 5 ore, solo dopo lo potrete svolgere dalla pellicola per coprirlo di zucchero a velo e tagliare a fettine.

 

Smoothies e Milkshakes

Oggi qualche idea per una colazione diversa, divertente e colorata.

Come ho fatto la settimana scorsa con il post sulle zuppe, le minestre e le vellutate, oggi vi propongo quattro ricetta per creare una colazione in piano stile New York!

Innanzitutto, rapidamente, vi spiego la differenza tra SMOOTHIE e MILKSHAKE cosi, anche per chi non dovesse saperlo sarà chiaro.

SMOOTHIES: sono dei frullati a base di frutta fresca e ghiaccio o più semplicemente di frutta congelata, hanno una consistenza abbastanza liquida e sono perfetti per le giornate estive, ma anche in inverno per fare il pieno di vitamine mentre i MILKSHAKES sono come dei frappé, sempre a base di fturra ma con l’aggiunta di gelato (fior di latte o vaniglia) e di latte (o yogurt) attirano l’occhio grazie ai loro colori pastello, e oltre a permettervi anch’essi di riempirvi di vitamine apportanto anche tanto calcio e sono proprio golosissimi!

E ora passiamo alle ricette. Vi propongo SMOOTHIES due che a me piacciono tantissimo e in seguito due MILKSHAKES per i quali ho proprio perso la testa. Vi lascio solo gli ingredienti perche per prepararli il procedimento è unico. Tutto dentro al robot da cucina, o in una grande caraffa con il mixer a immersione se preferite, insomma basta frullare!


SMOOTHIE fragoloso:

200 ml banana mixata
150 ml di fragole mixate
25 ml di succo di limone
30 gr di ghiaccio

SMOOTHIE vitaminoso:

200 ml di succo d’arancia
150 ml di succo di pompelmo
25 ml di succo di limone
2 banane
3 o 4 foglie di menta
30 gr di ghiaccio

MILKSHAKE fragolandia:

200 gr di fragole
20 gr di cioccolato
3 palline di gelato fior di latte (o vanilgia)
1 bicchiere di latte

MILKSHAKE bananoso:

3 banane
3 palline di gelato
1 bicchiere di latte

E ORA SIETE PRONTI PER UNA SUPER COLAZIONE e fare il pieno di energie per questo lunedi… BUON INIZIO SETTIMANA A TUTTI !!!



Dimenticavo, se siete interessati a comprare le cannuccette a righe io le trovo su questo sito:
http://www.decochic.it/paper-/669-cannucce-carta.html

Muffin Coca Cola e cioccolato con glassa

Dolci | 29 Novembre 2013 | By

Muffin cioccolato e Coca Cola

Muffin cioccolato e Coca Cola

Oltre ad essere una persona molto golosa di dolci, adoro preparare i muffin e credo che questi alla Coca Cola siano senza dubbio i più buoni che ho sperimentato. Tutti vi chiederanno se hanno gusto di Coca Cola, io direi di no, ma sono stupendamente cioccolatosi e non potrete fermarvi dal mangiarli tutti in una volta!

INGREDIENTI

©  200 gr farina

©  30 gr di cacao amaro

©  150 gr di zucchero

©   2 uova

©  50 gr burro

©  50 dl di latte

©  125dl di Coca Cola fredda

© 1 bustina di lievito per dolci

© sale

© 70 gr di gocce di cioccolato

GLASSA: unire gli ingredienti e mescolarli con un frullatore

© 80 gr di zucchero a velo

© 10 gr di cacao amaro

© qualche cucchiaio di coca cola

PROCEDIMENTO:

Per prima cosa sbattete lo zucchero con i rossi d’uovo, nel frattempo fate sciogliere il burro nel latte e lasciatelo intiepidire prima di unirlo all’impasto. Montate gli albumi a neve con un pizzico di sale.

In un recipiente setacciate la farina, il lievito e il cacao.

Unite il burro sciolto nel latte con le uova precedentemente sbattute nello zucchero, di seguito aggiungete la Coca Cola fredda, quindi unite il tutto nelle farine setacciate, rimestate velocemente e mettete per ultimo le gocce di cioccolata e gli albumi montati a neve.

 

Muffin cioccolato e Coca Cola

Muffin cioccolato e Coca Cola

Preparate gli stampini ( io ho utilizzato i pirottini di carta posizionati dentro quelli in alluminio della Cuki) e riempiteli per 2/3 della loro grandezza, quindi mettete sopra ogni muffin qualche goccia di cioccolata fuori dal peso indicato.

Infornate a 160 °C ventilato per 15 minuti, regolatevi in base al vostro forno.

Muffin cioccolato e Coca Cola

Muffin cioccolato e Coca Cola

 

Muffin cioccolato e Coca Cola

Muffin cioccolato e Coca Cola

A parte la Coca Cola tutti gli altri ingredienti devono essere messi a temperatura ambiente.

I segreti della ricetta:

La ricetta utilizzata è stata presa dal web con l’unica differenza che al posto delle gocce di cioccolato c’erano le noccioline. Diversi siti propongono la ricetta e ce ne sono presenti 2, io ho scelto questa, perchè aveva meno farina ed ho ritenuto fosse migliore.

Per far uscire bene questi muffin basta che seguite alla lettera il procedimento dividendo i liquidi dai solidi e inserendoli nell’ordine indicato, con tutto a temperatura ambiente tranne la Coca Cola.

Se utilizzate un forno a gas aumentate la temperatura di 20 °C.

Quando i muffin sono pronti lasciate raffreddare e copriteli con la glassa, anche se sono buonissimi pure senza!!!

Muffin cioccolato e Coca Cola

Muffin cioccolato e Coca Cola

Muffin cioccolato e Coca Cola

Muffin cioccolato e Coca Cola

 

Crema pasticcera: ricetta veloce

 Crema pasticcera: ricetta veloce

Crema pasticcera

Crema pasticcera

Tra le preparazioni base della pasticceria c’è senza dubbio la crema pasticcera ed io sono solita seguire questa ricetta semplice e veloce: non serve la bilancia, ma solo uova, zucchero, farina e latte.

INGREDIENTI

© 4 rossi d’uovo

© 6 cucchiai di zucchero ( a me piace dolce, altrimenti vanno bene anche 4)

©  3 cucchiai di farina

©   450 dl di latte intero

©   2 scorze di limone

©  1 bustina di vanillina

PROCEDIMENTO:

Sbattere lo zucchero con le uova e nel frattempo scaldare il latte con le scorze di limone e la vanillina, senza farlo bollire.

Quindi unire il latte aromatizzato con le uova sbattute bene nello zucchero e sciogliere il tutto sul fuoco.

Togliere le scorze di limone e setacciare la farina di modo che non si creino grumi.

Utilizzare una frusta e girare finché non si addensa: quando la crema è pronta fate aderire un foglio di pellicola da cucina e lasciate raffreddare. Così facendo non si creerà la patina solida sopra la crema.

I segreti della ricetta:

Questa ricetta mi piace perchè si realizza velocemente senza dover pesare gli ingredienti.

Utilizzate per preparar la crema una frusta, questo vi sarà utile per non avere grumi.(come nella foto)

Se desiderate una crema maggiormente densa potete utilizzare la colla di pesce a freddo.

Crema pasticcera

Crema pasticcera

Pasta choux: la semplicità dei bignè

Dolci | 27 Novembre 2013 | By

bigné appena sfornati

bigné appena sfornati

I bignè è un dolce sorprendente, nel senso che mi sono riusciti al primo colpo tanto è facile la ricetta. Sono economici ed ideali per preparazioni dolci e salate: farciti con crema, panna o cioccolato per i golosi, oppure con creme salate e formaggi per un aperitivo sfizioso.

Ecco a voi la Pasta choux: la semplicità dei bignè

INGREDIENTI

©  1,25 dl di acqua

©  60 gr di burro

©  75 gr di farina 00

©  2 pizzichi di sale

©   2 uova

Ingredienti per i bigné

Ingredienti per i bignè

PROCEDIMENTO:

In un tegamino mettere acqua, burro e sale insieme, quindi portare dolcemente a bollore

acqua e burro: preparazione bigné

acqua e burro: preparazione bignè

Togliere dal fuoco,  setacciare la farina e mescolare con un mestolo di legno.

farina:preparazione bigné

farina:preparazione bignè

farina:preparazione bigné

farina:preparazione bignè

Amalgamati gli ingredienti questo è il risultato:

Impasto bigné

Impasto bignè

Sbattete a parte le uova e unitele una per volta e girando velocemente finchè non vengono assorbite dall’impasto. Questo è il risultato:

Impasto bigné

Impasto bignè

Con l’aiuto di 2 cucchiaini formate delle noci e disponetele su carta da forno dentro una teglia.

Bigné prima di essere infornati

Bignè prima di essere infornati

Infornare per 160 °C ventilato per circa 15-20 minuti

 

Bigné pronti

Bignè pronti

I segreti della ricetta:

La pasta choux da cui si ricavano poi i bignè è una preparazione molto semplice, gli unici consigli che mi sento di darvi sono:

Controllate la cottura, quindi spegnere appena dorati.

Se utilizzate un forno a gas infornate a 180 °C. Appena cotti aprire il forno per evitare la condensa e che si ammorbidiscano.

Quando posizionate i bignè crudi aiutandovi con un cucchiaino, non fateli troppo grandi e distanziateli bene, perché cresceranno in cottura.

Con queste dosi vi uscirà una teglia di bignè: circa 20. Fate delle noci non troppo grandi e distanziandole bene sul foglio di carta forno.

I bignè sono pronti per essere farciti a vostro piacimento e con delle buona crema pasticcera e una ciliegina saranno delle bellissime zeppole di San Giuseppe: la festa del papà.

 

Cuori di pane con Philadelphia e marmellata

Cuori di pane con Philadelphia e marmellata

Cuori di marmellata e Philadelphia

Cuori di marmellata e Philadelphia

A volte non sappiamo proprio cosa mangiare a colazione: sempre il solito cornetto ipercalorico, oppure non sappiamo cosa dare ai nostri figli per merenda: ecco la soluzione!

Durante un viaggio in Germania la mattina per colazione offrivano dal dolce al salato, così assaporai con piacere la Philadelphia abbinata alla marmellata: eccezionale…meglio del burro!

INGREDIENTI

©      Philadelphia Light

©       Pane del Mulino Bianco Pan Bauletto

©       marmellate di fragole Santa Rosa (o quella che voi preferite)

PROCEDIMENTO:

Ho spalmato uno strato generoso di Philadelphia su una fetta di Pan Bauletto e ricoperto quindi con la mia marmellata preferita: quella di fragole!

Con degli stampini per biscotti a forma di cuore ho voluto dare un tocco romantico alla mia merenda: anche l’occhio vuole la sua parte! quindi ho stampato esattamente al centro della fetta un bel cuore.

I segreti della ricetta:

Questo abbinamento è davvero un connubio perfetto: ovviamente al posto della marmellata di fragole potete scegliere quella che più vi piace, se poi la marmellata è quella fatta in casa ancor meglio.

Oltre ad essere un’idea carina per colazione o merenda, potete anche utilizzare questi ingredienti così abbinati per fare dei rotoli con il pancarré per tramezzini e offrirli alla festa di compleanno di vostro figlio!

Basterà che uniate le file di pane per tramezzini sovrapponendole di almeno 1cm, poi con un mattarello fate una leggera pressione per far aderire. Spalmate gli ingredienti e arrotolate aiutandovi con la carta forno.

Conservate in frigo per un paio di ore e poi sono pronti per essere tagliati e serviti !

Atelier di cucina con i bambini: Muffin Natalizi

Un’altro atelier di cucina con i bambini mercoledi scorso.
Questa volta ho proposto di fare i cake pops ai più grandi e ho usato la ricetta che vi avevo lasciato qualche giorno fa (in caso vi metto il l8nk qui sotto se volete dare un’occhiata) e con i più piccoli invece abbiamo fatto dei muffin natalizi ed è prorpio di questi che vi do la ricetta oggi.
INGREDIENTI:
 
Per 12 muffin:
250 gr di farina
140 gr di zucchero
200 gr di latte
100 gr olio di semi
2 uova
1/2 bustina di lievito per dolci
1 pizzico di sale
50 gr di cacao in polvere
colorante alimentare rosa
Per decorarli:
100gr di cioccolato fondente
Grandi quantità di zuccherini in forma di alberi di Natale, fiocchi di neve, e palline…
PREPARAZIONE:
 
Niente di più facile,promesso!
Mescolate insieme gli ingredienti umidi, dopodiché li aggoungeteagli ingredienti secchi, mescolando finché saranno ben amalgamati. In alcuni abbiamo messo del colorante alimentare rosa, in altri un mix tra il giallo e il rosso e altri li abbiamo lasciati originali.
Normalemente si dovrebbero montare i bianchi a neve ma con tutti i bimbi presenti questa operazione era impensabile ma insomma i muffin erano buoni lo stesso anche se ovviamente erano un pò meno soffici di quel che avrebbero potuto essere con gli albumi montati a neve. A questo punto versate l’impasto a cucchiaiate, negli stampini per muffin e fate cuocere 15 minuti circa a 180º.
Ogni bimbo ha fatto 12 muffin per cui ne avevamo davvero molti e cosi hanno potuto portarsi a casa il risultato del loro lavoro.