Crème Brulée
Buongiorno e buona settimana a tutti, oggi vi propongo un dolce di origine francese non propriamente leggero o dietetico ma sicuramente buono, una golosità alla quale ogni tanto si deve proprio cedere.
Crème Brulée
INGREDIENTI:
5 tuorli d’uovo
100 gr di zucchero
50 cl di panna da cucina
2 bacche di vaniglia
zucchero di canna qb
PREPARAZIONE:
Mescolate i tuorli con lo zucchero fino a che non diventano un composto omogeneo e spumoso.
In seguito tagliate le bacche di vaniglia nel senso della lunghezza e con un coltello grattate l’interno e mettetelo nella ciotola con lo zucchero e le uova.
Aggingete e mescolate anche la panna da cucina e versate la preparazione nelle ciotoline apposite. Mettete il tutto in forno per circa un’ora a 130/140° gradi.
In seguito mettete il tutto in frigo o in un luogo fresco e asciutto fino a che la crema diventa densa.
Cospargete il tutto di zucchero di canna e con un chalumeau * fate fondere lo zucchero fino ad ottenere una crosticina.
E ora non vi resta che degustare…
Crème Brulée
Buongiorno e buona settimana a tutti, oggi vi propongo un dolce di origine francese non propriamente leggero o dietetico ma sicuramente buono, una golosità alla quale ogni tanto si deve proprio cedere.
Crème Brulée
INGREDIENTI:
5 tuorli d’uovo
100 gr di zucchero
50 cl di panna da cucina
2 bacche di vaniglia
zucchero di canna qb
PREPARAZIONE:
Mescolate i tuorli con lo zucchero fino a che non diventano un composto omogeneo e spumoso.
In seguito tagliate le bacche di vaniglia nel senso della lunghezza e con un coltello grattate l’interno e mettetelo nella ciotola con lo zucchero e le uova.
Aggingete e mescolate anche la panna da cucina e versate la preparazione nelle ciotoline apposite. Mettete il tutto in forno per circa un’ora a 130/140° gradi.
In seguito mettete il tutto in frigo o in un luogo fresco e asciutto fino a che la crema diventa densa.
Cospargete il tutto di zucchero di canna e con un chalumeau * fate fondere lo zucchero fino ad ottenere una crosticina.
E ora non vi resta che degustare…
Torta salata porri e prosciutto
Buongiorno a tutti, ieri non ho avuto un solo secondo per occuparmi del blog ma oggi recupero e vi propongo una ricetta, non esattamente primaverile ma non posso farci altro qui siamo di nuovo ripiombati in autunno. Un autunno di quelli umidi e piovosi tipici della bassa bresciana. L’unico problema é che é maggio inoltrato e che quano fuoro ci sono a malapena 10° e tu hai gia fatto il cambio stagione negli armadi la cosa ti prende un po alla sprovvista.
E cosi ho un raffreddore assurdo.
Ammetto che se anche il clima rispettasse le regole alle quali ci ha abituato avrei comunque il naso tappato, causa allergia, e quindi a livello respiratorio mi cambierebbe poco, ma almeno ci sarebbe il sole e potre approfittare un po dei numerosi parchi della città. Cosi invece me ne sto sul divano, fuori piove come se fosse novembre e io starnutisco ogni 30 secondi , il che renderà la scrittura di questo post abbastanza complessa.
Scrivi, starnutisci, soffiati il naso, scrivi, starnutisci, soffiati il naso, scriv, etttchhhiiiii, mi soffio il naso!!!
Ma va bene lo stesso, la ricetta é pronta e ve la pubblico lo stess… ettttchiiiii! 5salute!)
Torta salata Porro e Prosciutto
1 rotolo di pasta sfoglia
3 porri
100 gr di prosciutto cotto tagliato a dadini, o a fettine o come meglio preferite
emmental grattuggiato (non mi ricordo quanto ne ho messo, ma credo circa 50 grammi? boh, l’ho messo a occhio insomma)
25 cl di panna da cucina
2 tuorli d’uovo
sale
pepe
PREPARAZIONE:
Lavate accuratamente i porri e tagliateli a rondelle, tagliate anche il prosciutto cotto, e poi mescolate tutti gli ingredienti insieme salando e pepando a piacere.
Stendete il vostro rotolo di pasta sfoglia in una teglia rotonda (o quadrata, non vi giudichero’ male se non avete teglie rotonde, promesso ^___^).
Adagiate la “farcia” sulla pasta sfoglia ed infornate circa mezz’ora in forno già caldo a 180°.
E voilà, la ricetta é semplice e di rapida preparazione. Vi auguro buon appetito sperando che il sole ritorni a splendere a Nancy e che le temerature si alzino un poco!
E noi ci ritroviamo Sabato perché domani saro’ in viaggio (verso dove???) per una nuova ricetta!!!
Salmone agli Asparagi
Ma da voi la primavera resiste? Perché qui a Nancy ci sono di nuovo solo 10° e piove tutti i giorni!
Mi avevano detto, venendo a vivere qui, che spesso il cielo era grigio, ma insomma non siamo più in inverno da un po’ di tempo ormai, e manca poco più di un mese all’estate e qui si devono di nuovo indossare cappotti pesanti e scarponcini anti-pioggia!
Per fortuna ci sono i colori nel piatto per tirarci sul il morale altrimenti che depressione vivere senza sole da ormai 8 mesi!
Oggi vi lascio una ricetta ,realizzata da mia mamma qualche giorno fa, una ricetta semplice ma gustosa e sopprattutto GOLOSA!
Perché anche i piatti salati possono essere una GOURMANDISE !!!
Salmone agli Asparagi
Salmone Fresco (circa 150 gr a persona)
Asparagi Verdi
Una manciata di Pinoli
Burro qb
Sale e Pepe
PREPARAZIONE:
Fate bollire i vostri asparagi, tagliati già a rondelle in acqua salata per qualche minuto. Il tempo di cottura dipende dalla croccantezza che ricercate ovviamente.
Intanto fate cuocere il vostro salmone, dal lato pelle, in una padella con un poco di burro.
Quando é cotto da un lato giratelo solo un paio di minuti dall’altro e cospargetelo con il burro fuso che sarà sciolto nella pentola per mantenere la carne morbida e nutrire le fibbre del pesce.
In seguito aggiungete i pinoli a tostare.
Scolate gli asparagi e buttateli in pentola con il salmone, regolate di sale e di pepe e il piatto é già pronto!
Cuoricini di Polenta e Lombolini
Buongiorno a tutti e buon munedi, la settimana scorsa vi ho annunciato che mi sono arrivati due pacchi ma vi ho mostrato solo il contenuto di uno di essi…
L’altro pacco é della Grande Ruota, Azienda Bresciana (eh si, gioco in casa questa volta) produttrice di POLENTA dal 1853.
La Grande Ruota é una piccola industria, una delel poche a resistere alla crisi e a continuare a produrre prodotti buoni e sicuri.
Insomma, sono abbastanza fiera del mio blog e della possibilità che mi danno di lavorare con loro, e in quanto bresciana che vive ormai oltre confine, quando ho ricevuto il pacco mi sono sentita un po’ come se fossi a casa.
LA polenta la vendono anche qui in Francia, ovviamente, ma tra una polenta sconosciuta e quella che si consuma da sempre in casa la mia scelta é stata facile e la mia gioia ancora maggiore.
Insomma la polenta é l’accompagnamento tipicole dei pranzi della domenica bresciani per cui, facendola qui, nella mia piccola cucina francese mi sento un po più vicina alla famiglia, e come per la “Madeleine” di Proust, la farina gialla mi fa venire in mente mille ricordi.
La cucina della nonna, a Natale, l’odore del fuoco nel camino, la famiglia riunita intorno alla grande tavola rotonda della sala da pranzo dei nonni.
Ma anche i pranzi con i miei genitori e mio fratello.
E anche le prime volte che il mio Compagno mi accompagnava a casa, in Italia, e conosceva i prodotti del territorio.
A volte ci si stupisce di come un semplice ingrediente, e in questo caso un un chicco di farina gialla, possano alimentare cosi tanto i ricordi e farli scorrere davanti ai miei occhi come se fosse ieri.
Ho deciso di proporvi una ricetta tipica, un mix tra la cucina della nonna paterna, quella della mamma e quella della nonna materna.
Cuoricini di Polenta e Lombolini.
E più tipico bresciano di cosi, proprio non esiste!
Ecco come fare!
Per i Lombolini:
2 fettine di carne di maiale a testa
salvia (una foglia per ogni lombolino)
pancetta (una fettina per ogni rotolino di carne)
Formaggio (idem, una fettina per ogni lombolino)
Olio e Burro qb
sale e pepe
Per la Polenta:
Acqua qb
Farina per polenta (La Grande Ruota)
Mezzo bicchiere di Vino Bianco
Sale grosso qb
Un filo di Olio EVO
PREPARAZIONE:
Per i Lombolini:
Per ogni fettina di maiale sarà lo stesso procedimento.
Io ho deciso di farne sia con pancetta e salvia sia con il formaggio per avere degli involtini sorpresa. Inoltre li ho fatti piccoli piccoli in modo da farli stare perfettamente sui cuoricini di polenta e se non vi va di mangiarli come secondo piatto o come portata principale potete perfettamente usarli per un bouffet in piedi o come antipasto.
Stendete una fettina di maiale, salata e pepate leggermente, mettete sopra una fettina di salvia e poi una fettina di pancetta, arrotolateli e fermateli con uno stizzicadenti.
Per quelli con il formaggio il procedimento é lo stesso solo che al posto della salvia e della pancetta potrete adagiare sulla carne, una fettina di emmental, o di groviera, o anche una sottiletta in caso non abbiate altro a disposizione. Arrotolate e fermate anche questi con uno stuzzicadenti.
Metteteli in padella con olio o burro o entrambi se vi va e fate rosolare. Quando sono ben colorati aggiungete il vino bianco e fate sfumare in seguito coprite con il coperchio e terminate la cottura.
Salate e Pepate di nuovo, se necessario, una volta che la cottura sarà ultimata!
Semplice, rapido e preciso.
Mettete dell’acqua a bollire e per ogni litro di acqua mettete due cucciaini di sale grosso.
Mettete un filo d’olio per aiutare la farina a non fare i grumi e anche per un tocco di sapore in più.
Se volete una polenta davvero golosa potete anche fare metà latte e metà acqua.
Quando bolle l’acqua mettete a poco a poco la farina nel tegame e mescolate energicamente.
(Io uso appunto la farina La Grande Ruota, un po’ perché é quella che comunque mi facevo spedire abitualmente nei pacchi dalla mamma, un po’ perché nel loro pacco gigante ne ho ricevuti 16 chili e un po’ perché … beh, perché a me piace questa di polenta insomma!)Se volete la tipica crosticina smettete di mescolare e lasciate “attaccare” la farina al paiolo.
Io volevo ottenere una polenta abbastanza densa per cui dopo aver cotto al polenta in modo tradizionale l’ho lasciata riposare un paio d’ore.
L’ho tagliata a fettine e con le formine per i biscotti ho ricavato cuoricini e piccoli soli.
E in seguito l’ho fatta grigliare in padella (anche qui potete o solo grigliarla o friggerla nell’olio o ancora passarla nel burro per farla rosolare, scegliete il metodo che preferite).
Disponete poi un lombolio su ogni formina di polenta e servite caldo.
Oltre alle foto abituali vi lascio anche il link per poter vedere il sito dell’azienda in caso vi interessi la storia di questa impresa bresciana: http://www.lagranderuota.it/ !!!
Buona Settimana a tutti voi e a domani per una nuova ricetta (a base di pesce questa volta)!
Pollo alla Birra e Asparagi Gratinati
Buona domenica a tutti, oggi ho deciso di proporvi un menu completo per una cena tête a tête con il vostro partener.
Gli ingredienti base di questa ricetta sono il pollo e gli asparagi e a proposito di questi ultimi, prima di darvi la ricetta vera e propria, ecco alcune cose utili da sapere sul nostro amico asparago perché essere coscienti di cosa si mangia non é mai male, sopprattutto quando un alimento ha cosi tante proprietà benefiche.
Gli asparagi sono composti al 90% di acqua, sono ricchi di fosforo, potassio e acido folico. E non contenti di tutto cio contengono anche calcio, magnesio, ferro e vitamine (A, B, B1 e C).
Gli asparagi sono noti per le loro proprietà diuretiche ed inoltre sono anche ipocalorici e quindi molto consigliati nelle diete, contengono solo 24 Kcal per 100 grammi di prodotto.
Agistono anche come disinfiammanta per la milza, sono consigliati anche in caso di crampi (sopprattutto in quella parte del mese) e sono perfetti per chi é diabetico in quanto contengono l’asparigina che abbassa il livello della glicemia.
Insomma, sono tra i super eroi dell’alimentazione, e ora che ne conoscete tutte le proprietà benefiche (o quasi) possiamo passare alla ricetta, coscienti di aver scelto un prodotto davvero sano che fa bene al nostro organismo.
Come dicevo poco sopra oggi vi offro il menù completo allo stesso prezzo dei soliti post (gratis per gratis tanto vale avere due ricette in una, no?)
Pollo alla Birra e Asparagi Gratinati
INGREDIENTI (per due persone):
Per il pollo:
240 gr di petto di pollo ( il pollo si ridurrà molto alla cottura per cui se siete dei gran mangioni potete anche metterne di più)
1 birra bruna (di quelle da 25 cl)
burro qb
2 fettine di pancetta (facoltativo)
Sale e pepe qb
fond de veau (che davvero non so tradurre e che google traduce “fondo di vitello” ma non é esattamente come se vi dicessi di aggiungere un vitello sul fondo della padella, per cui vedremo se riesco a spiegarmi meglio più in la nella preparazione)
Per gli asparagi:
200 gr di asparagi
1 noce di burro
acqua bollente qb
sale (poco poco poco poco poco)
4 fettine di pancetta
PREPARAZIONE:
Mettete una padella dai bordi abbastanza alti a scaldare con dentro un pochino di burro.
Quando il burro inizia a dorare aggiungete i petti di pollo e fateli colorare bene da tutte le parti.
Quando sono ben colorati aggiungete la pancetta tagliata a striscioline (facoltativoooo, ma io avevo aperto il pacchetto per gli asparagi e non sapevo che farmene delle due fettine restanti e poi si sposano perfettamente con la birra).
Versate la birra e coprite con un coperchio. A metà cottura, quando parte della birra sarà evaporata aggiungete 2 cucchiaini di questo fond de veau (che per capirci é come un dado, ma in polvere, ed é una salsa liofilizzata, non un salsa in realtà, insomma proprio non riesco a spiegarmi oggi, vi mettero’ una foto, cosi magari si capisce meglio).
Ricoprite la padella, controllate che la birra non evapori completamente ma che si mischi bene e crei una salsa semi spessa. E il gioco é fatto. Tagliate il pollo a fettine e lasciate al caldo.
Fate bollire gli asparagi in acqua dolce e scolateli una volta pronti.
Metà asparagi li ho tagliati a dadini e conditi solo con olio e sale, e l’altra metà li ho scolati attentamente, messi in gruppetti da tre e ho arrotolato intorno le fettine di pancetta lunga.
A questo punto scaldate il forno a 180° per far gratinare la pancetta. Infornate il tutto circa 15 minuti e poi ripassateli in padella un minuto con una noce di burro.
Servite caldi, con il pollo di qui sopra. Qualche candela per l’atmosfera romantica e degustate. Vedrete che gli ingredienti del piatto si sposano perfettamente tra loro e sarà un piacere per il palato.
E ora vi lascio, e ci ritroviamo domani, come sempre, per un nuovo post!
Salmone alla Svedese
Buongiorno a tutti, nuova ricetta in questo soleggiato week end di maggio.
Trovare del salmone a Nancy, ad un prezzo decente é stata una missione abbastanza difficile, come vi dicevo qualche tempo fa, quando vivevamo a Nantes il Pesce costava meno del pollo e ci eravamo abituati bene, qui invece, nell’est della Francia é tutto molto più caro e cosi ci siamo ritrovati a mangiare il pesce molto più raramente.
Per questo appena trovo dei prezzi decenti e del pesce davvero fresco penso subito a condividerlo con voi.
La ricetta che vi propongo oggi non prevede cottura, per lo meno non in modo tradizionale.
In realtà quello che vi suggerisco é una tecnica di marinatura e di cottura a freddo tipica della Svezia, che ho scoperto tempo fa grazie a mia mamma (dovro’ ricordarmi di chiederle chi l’aveva insegnata a lei).
Prendete quindi il vostro salmone e copritelo di uguali parti di sale e di zucchero. Aggiungete un po di aneto, se fresco é meglio, e poi mettete il tutto in un foglio di alluminio per 24 ore e ponetelo in Frigo, il sale e lo zucchero cuoceranno il salmone senza cambiare il colore della sua carne.
Dopo le 24 ore in cui avete ignorato il vostro salmone potrete lavarlo accuratamente per togliere il sale e lo zucchero in eccesso.
Conditelo con un filo di olio e volendo, il vostro piatto é già pronto. Io pero’ questa volta ha deciso di rimetterlo a marinare ancora un paio di ore con dell’olio per l’appunto, dell’altro aneto (sempre fresco), un insieme di tre tipi di pepe grattuggiati e il succo di mezzo limone.
Lo lascio marinare in un piatto in questo modo per un paio di ore.
In seguito lo servo cosi com’é accompagnato da carote bollite e ripassate in padella con un pizzico di sale e olio e delle zucchine grigliate.
La ricetta é modificabile a piacere, Al posto del limone potete mettere della salsa di soia per esempio, o al posto dell’aneto potete usare del timo.
Potete anche scegliere di marinare il pesce con del miele, o con dello zucchero di canna. Insomma, questa ricetta si presta a tutte le modifiche che vorrete apportare, il risultato é ecellente ed adatto alle calde giornate primaverili o estive e se trovate delle buone offerte risulta anche economica.
E detto cio’ vi lascio al vostro sabato, sperando passiate una bellissima giornata, e noi come sempre ci ritroviamo domani per un nuovo post!
Buon Fine Settimana!
Salmone alla Svedese
Buongiorno a tutti, nuova ricetta in questo soleggiato week end di maggio.
Trovare del salmone a Nancy, ad un prezzo decente é stata una missione abbastanza difficile, come vi dicevo qualche tempo fa, quando vivevamo a Nantes il Pesce costava meno del pollo e ci eravamo abituati bene, qui invece, nell’est della Francia é tutto molto più caro e cosi ci siamo ritrovati a mangiare il pesce molto più raramente.
Per questo appena trovo dei prezzi decenti e del pesce davvero fresco penso subito a condividerlo con voi.
La ricetta che vi propongo oggi non prevede cottura, per lo meno non in modo tradizionale.
In realtà quello che vi suggerisco é una tecnica di marinatura e di cottura a freddo tipica della Svezia, che ho scoperto tempo fa grazie a mia mamma (dovro’ ricordarmi di chiederle chi l’aveva insegnata a lei).
Prendete quindi il vostro salmone e copritelo di uguali parti di sale e di zucchero. Aggiungete un po di aneto, se fresco é meglio, e poi mettete il tutto in un foglio di alluminio per 24 ore e ponetelo in Frigo, il sale e lo zucchero cuoceranno il salmone senza cambiare il colore della sua carne.
Dopo le 24 ore in cui avete ignorato il vostro salmone potrete lavarlo accuratamente per togliere il sale e lo zucchero in eccesso.
Conditelo con un filo di olio e volendo, il vostro piatto é già pronto. Io pero’ questa volta ha deciso di rimetterlo a marinare ancora un paio di ore con dell’olio per l’appunto, dell’altro aneto (sempre fresco), un insieme di tre tipi di pepe grattuggiati e il succo di mezzo limone.
Lo lascio marinare in un piatto in questo modo per un paio di ore.
In seguito lo servo cosi com’é accompagnato da carote bollite e ripassate in padella con un pizzico di sale e olio e delle zucchine grigliate.
La ricetta é modificabile a piacere, Al posto del limone potete mettere della salsa di soia per esempio, o al posto dell’aneto potete usare del timo.
Potete anche scegliere di marinare il pesce con del miele, o con dello zucchero di canna. Insomma, questa ricetta si presta a tutte le modifiche che vorrete apportare, il risultato é ecellente ed adatto alle calde giornate primaverili o estive e se trovate delle buone offerte risulta anche economica.
E detto cio’ vi lascio al vostro sabato, sperando passiate una bellissima giornata, e noi come sempre ci ritroviamo domani per un nuovo post!
Buon Fine Settimana!
Traslochiamo facilmente!
Il trasloco si avvicina, e ormai mi sento un po un’esperta del soggetto con un totale di 10 traslochi dal 2007 ad oggi, tra Brescia, Nantes, Verona,di nuovo Nantes (e i suoi 4 appartamenti diversi in 4 anni) e Nancy posso dire di aver capito due o tre cose per facilitarmi la vita, o per lo meno il trasloco!
E cosi le condivido con voi!
Vi piace traslocare facile? Bon sci bon sci bon bon bon!
Cinque consigli d’oro (esagero?) per traslocare più facilmente, senza ansie e senza stress, sopprattutto quando si trasloca lontano lontano!!!
1) Fate Passare tutto, dividento l’utile dall’inutile, il necessario dal superfluo
Come fare a riconoscere quello che é superfluo? Tutto quello che non é stato toccato, usato o anche solo guardato da più di un anno é qualcosa di cui potrete sbarazzarvi senza rimpianti.
Padelle troppo vecchie, elettrodomestici strani, ma anche vecchi giornali che tenevamo perché quell’articolo era interessante e ora non sappiamo nemmeno di che articolo parlavamo.
Fate quindi un rapido giro del vostro materiale, tra mobili e decorazioni, tra utensili ed elettrodomestici vari e cioé che giace inutilizzato, regalatelo, vendetelo o buttatelo.
Occupa spazio senza essere utile.
– Io do : Tutto ciò che non riesco a vendere ed è in buone condizioni .
– I rivendere : vestiti, libri , DVD, CD , chincaglieria, …
– Continuo : l’essenziale .
2) Vendere Vendere Vendere
Una volta scelto cosa portare e cosa non portare il resto lo potete vendere, per guadagnare qualche soldo e far scendere il prezzo del trasloco. In Francia come in Italia, Spagna, Inghilterra e molti altri paesi europei esistono siti appositi sui quali collocare il nostro materiale, un mercato dell’usato di quartiere, un mercatino delle pulci, ma anche siti web che permettono di mettere “in vetrina” i nostri mobili e ci aiutano a rivenderli.
Noi partendo da Nantes abbiamo venduto le cose sul sito www.leboncoin.fr e abbiamo anche passato una giornata con unop stand al mercatino delle pulci, il sole splendeva e la giornata é stata piuttosto divertente, giocare al venditore una tantum non fa mica male!
In Italia esiste il sito www.subito.it che funziona proprio come il sito francese sovracitato. Fte una foto ai vostri mobili, una foto decente se possibile, decidete un prezzo, decente pure quello, e lo mettete online. La gente vede il vostro annu ncio e se ha bisogno di quel mobile vi contatta via mail o per telefono e si compra il vostro mobile, voi vi fate qualche soldo, loro ottengono il mobile di cui han bisogno e voi traslocate più leggere.
Su questo sito si possono vendere anche elettrodomestici, vestiti e un sacco di altre cose!
3) Inscatolare intelligentemente
A volte non ci si pensa e ci si riduce all’ultimo minuto creando cosi degli scatoloni con dentro dal tostapane al rotolo di carta igienica e quando li si apre nella casa nuova non si ha proprio voglia di svuotarli perché sono troppo disordinati. Il segreto, oltre ad iniziare il trasloco per tempo in modo di non trovarsi a fare tutto all’ultimo minuto, é quello di mettere le cose stanza per stanza. Vi portate un tot di scatoloni in cucina e svuotate tutta la cucina. Poi e solo poi passate al soggiorno e cosi via. In questo modo gli oggetti di una stanza si ritroveranno sempre nella scatola giusta. Scrivete in che stanza li si collocherà nella casa nuova e il gioco é fatto. In realtà il consiglio lo do anche a me stessa perché io da sempre ho un ultimo accidenti di scatolone in cui devo mettere tazze e caffettiera, e stupide cose random che non riesco mai a stipare in un vero ordine.
A volte dovrei ascoltarmi quando dico cose intelligenti, non dite?
4) E gli animali domestici?
Spero tanto per voi che non ne abbiate perché per me il mio gatto é sempre stato un problema, mica posso metterlo in uno scatolone, no? Allora come si fa? Se traslocate in una nuova città lo si puo portare in auto con voi senza troppi bloblemi in una gabbietta ma se traslocate in uno stato diverso?
Per prima cosa informatevi delle leggi di tale stato, se non volete che il vostro piccolo amico peloso sia fermato in frontiera.
Già perché in alcuni stati ci vuole un chip nell’orecchio del vostro gatto, o un passaporto anche per il cane o un boccale di tale taglia epr il vostro pesce, ogni stato perde tempo a scrivere leggi sempre più complesse anche sui nostri animali domestici e se la stradale vi ferma in Italia e che il vostro gatto (il mio) non ha il chip elettronico cosa faccio? Lo lascio alla polizia? Sapete che in alcuni stati possono requisirvi l’animale?!?
Per cui leggete bene le leggi dello stato in cui andate, e cercate nel limite dell’intelligenza, di rispettarle altrimenti voi e gli scatoloni arriverete sani e salvi alla meta ma il vostro animale da compagnia magari si troverà dietro le sbarre (ironicamente) o voi dovrete pagare una multa salata (meno ironicamente).
5) L’ultima lunga mossa!
Una volta che ci siamo sbarazzati del superfluo, che abbiamo fatto gli scatoloni, che ci siamo occupati dell’animaletto e abbiamo rivenduto i mobili di troppo non ci resta che caricare il camion dei traslochi. E anche qui, se vogliamo risparmiare possiamo utilizzare un poco il nostro cervello.
Per prima cosa, mai e poi mai pagare dei traslocatori, Gia nello stesso stato, per passare da est a ovest o da nord a sud vi ci vorrebbero circa 1000 euro, immaginate quanto vi costerebbe un trasloco se steste cambiando paese (e questo sempre stando in Europa) …
Il segreto é prenotare un furgone (da tot metri cubi) presso quelle società che vi affittano pure le auto, o presso alcuni supermercati. Anche se il meglio sarebbe avere un amico che ve ne presta uno di furgone, non tutti abbiamo questa chance. Per cui fare un comparativo( si dice cosi in italiano?) tra più camioncini e scegliete le date e le marche meno care.
Inoltre, per non spendere troppo, potreste cercare di fare tutto il più rapidamente possibile, non solo spenderete di meno di affitto del furgone ma sopprattutto vi sbarazzerete in fretta dei cartoni, e vi posso assicurare che più il trasloco dura nel tempo, meno avrete voglia di svuotare gli scatoloni e vi ritroverete dopo un anno ancora con un solo scatoloneda svuotare, che non solo non avrete mai aperto ma che proprio non aprirete mai più e cosi, vi tirerete scatoloni fantasma da una casa all’altra senza piu sapere cosa nasconde.
Fate quindi in fretta a svuotare i cartoni e a rimontare i mobili. Sarà certo stancante ma per lo meno saprete di essere a casa, nella nuova casa e sarete di certo sollevati a fine lavoro!