Smoothies e Milkshakes
Oggi qualche idea per una colazione diversa, divertente e colorata.
Come ho fatto la settimana scorsa con il post sulle zuppe, le minestre e le vellutate, oggi vi propongo quattro ricetta per creare una colazione in piano stile New York!
Innanzitutto, rapidamente, vi spiego la differenza tra SMOOTHIE e MILKSHAKE cosi, anche per chi non dovesse saperlo sarà chiaro.
SMOOTHIES: sono dei frullati a base di frutta fresca e ghiaccio o più semplicemente di frutta congelata, hanno una consistenza abbastanza liquida e sono perfetti per le giornate estive, ma anche in inverno per fare il pieno di vitamine mentre i MILKSHAKES sono come dei frappé, sempre a base di fturra ma con l’aggiunta di gelato (fior di latte o vaniglia) e di latte (o yogurt) attirano l’occhio grazie ai loro colori pastello, e oltre a permettervi anch’essi di riempirvi di vitamine apportanto anche tanto calcio e sono proprio golosissimi!
E ora passiamo alle ricette. Vi propongo SMOOTHIES due che a me piacciono tantissimo e in seguito due MILKSHAKES per i quali ho proprio perso la testa. Vi lascio solo gli ingredienti perche per prepararli il procedimento è unico. Tutto dentro al robot da cucina, o in una grande caraffa con il mixer a immersione se preferite, insomma basta frullare!
SMOOTHIE fragoloso:
200 ml banana mixata
150 ml di fragole mixate
25 ml di succo di limone
30 gr di ghiaccio
SMOOTHIE vitaminoso:
200 ml di succo d’arancia
150 ml di succo di pompelmo
25 ml di succo di limone
2 banane
3 o 4 foglie di menta
30 gr di ghiaccio
MILKSHAKE fragolandia:
200 gr di fragole
20 gr di cioccolato
3 palline di gelato fior di latte (o vanilgia)
1 bicchiere di latte
MILKSHAKE bananoso:
3 banane
3 palline di gelato
1 bicchiere di latte
E ORA SIETE PRONTI PER UNA SUPER COLAZIONE e fare il pieno di energie per questo lunedi… BUON INIZIO SETTIMANA A TUTTI !!!
Dimenticavo, se siete interessati a comprare le cannuccette a righe io le trovo su questo sito:
http://www.decochic.it/paper-/669-cannucce-carta.html
Pasta con Lenticchie, Ceci e Pancetta
Come ormai vi dico in quasi ogni post, qui fa un freddo incredibile
E mentre in Italia ci sono ancora regioni che hanno il termometro in positivo, e ch arriva anche fino ai 13° qui da ormai siamo sotto lo zero già da qualche settimana.
La città si avvolge in sciarpe calde e berretti di lana e quando si esce di casa si assomiglia un poco all’omino Michelin coperti di mille strati e cercando di restare zen mentre il vento ci rompe gli ombrelli e ci sbatte a destra e sinistra come paglia.
Per cui per oggi vi propongo ancora una ricetta adatta all’inverno, una rivisitazione della pasta con i fagioli in chiave un po più modo più moderno.
Come vedrete nella preparazione infatti ho deciso di cuocere la pasta come fosse un risotto in modo che il gusto del sugo fosse più intenso…
INGREDIENTI:
100 gr di Ceci
100 gr di Lenticchie
100 gr di Pancetta tagliata a dadini
1 Cipolla e mezza
1 dado
Un poco di burro
Salvia
Acqua
1 filo di olio
300 gr di Pasta (io ho usato le Mezze Penne, di una scadentissma marca francese, purtroppo)
PREPARAZIONE:
Tagliate la cipolla a fettine e mettetela a soffriggere con un po di burro in una padella.
Quando la cipolla ha preso un po di colore aggiungete i ceci e le lenticchie, il dado e la salvia.
Aggiungete anche un bicchiere di acqua e lasciate cuocere per qualche minuto.
Quando l’acqua è evaporata aggiungete la pancetta a cubetti e fate rosolare, mescolate bene e tenete da parte.
Intanto in una pentola dai bordi alti mettete un filo di olio e del sale grosso, lasciate scladare l’olio e poi aggiungete la pasta per farla tostare, proprio come fareste per il risotto.
In seguito aggiungete tutto il sugo e l’acqua che avrete fatto bollire, un po alla volta.
E lasciate cuocere fino a che l’acqua non si sarà assorbita quasi completamente e la pasta sarà pronta.
Puré di Fagiolini (cornetti) e Spinaci
Oggi una ricetta adatta a tutti ma dedicata specialmente ai bimbi più piccoli, un puré di verdure leggero e ricco in vitamine e ferro.
Dal gusto delicato per non dare fastidio ai palati dei più piccoli ed abituarli gradualmente a mangiare le verdure.
Ricetta in Affiliazione con:
http://www.lapulceeiltopo.it/
Storie dalla Cucina, Una tavola lunga mezzo milione di anni, IL PANE (capitolo primo)
capitolo primo
IL PANE
L’alimentazione delle civiltà greca e romana era fondata sulla coltivazione dei cereali. Facevano la polenta di farro, la “celebre” puls di farro, vero piatto nazionale dei Romani ai primordi della loro storia, anche zuppe e focacce e in seguito impararono a fare il pane fatto appunto con farina di farro.
Il farro è una specie di grano duro molto importante nella storia dell’alimentazione dell’umanità.
Si ritenne infatti che per quanto riguarda la panificazione, la farina ottenuta dal farro, sia una delle migliori. Presso i Romani era d’uso che la farina che proveniva dalla macina era immediatamente trasformata in pasta, e quindi cotta.
Il pane, ai tempi dei romani poteva anche essere fatto di farina di grano, anche se più raramente.
Un aneddoto interessante è che sono stati ritrovati alcuni documenti provanti la nascita della prima “panetteria” o forneria che dir si voglia, insomma a Roma la prima forneria apri’ le porte il 15 a.C. e si narra che anche l’imperatore era presente all’inaugurazione.
Come spesso accade la storia si mescola a miti e leggende.
Anche dopo la caduta dell’Impero Romano questo semplice e nutriente alimento ha trovato il suo spazio nell’alimentazione di ogni continente, o quasi.
Saltiamo qualche secolo e veniamo rapidamente alla fine dell’impero romano e all’inizio del medioevo.
Il pane era, nel Medioevo, il simbolo dell’ alimentazione umana anche grazie al Cristianesimo e alla preghiera del Padre Nostro.
Con il pane bianco di frumento si cibavano i nobili, e le classi più ricche.
La povera gente, il volgo, si sfamava invece con il pane d’avena o di crusca. La sua preparazione consisteva nel fare una pasta senza sale, lievito e spezie, che veniva riposta in un luogo caldo durante la notte e si infornava il giorno dopo.
Questo tipo di pane a “lunga conservazione” era anche il cibo portato dai pellegrini nelle loro bisacce.
Con il passare del tempo il pane si è evoluto e trasformato ma la “ricetta” per fare il pane, utilizzata dai fornai nel medioevo è più o meno la stessa usata oggi dai nostri fornai.
Da tempo immemore esistono frasi, aforismi, motti, poesie e libri che parlano di questo alimnto, e, se siete interessati ad aprrofondire vi consiglio il libro: “Il libro del Pane, storia, profumi e ricette” scritto da Alessandra Meldolesi ed edito da “Editore Ponte delle Grazie”.
Vi lascio una frase, tratta proprio da questo libro, che trovo particolarmente toccante:
«Nessun cibo in Occidente ha un valore tanto pregnante, perché il pane non è soltanto buono: presente all’appello sulle tavole degli oppressi e dei potenti, in ogni epoca e in ogni luogo, ha accompagnato i riti religiosi e le manifestazioni politiche, raccolto gli umori di filosofi, artisti e scrittori. Il pane ha un fascino antico...»
Il pane inoltre, simile, o completamente diverso da quello che portiamo quotidianamente sulle nostre tavole, esiste ovunque nel mondo …
Il pane di frumento è infatti il pane dei paesi occidentali, dell’Europa temperata e di alcuni stati americani ed la più importante fonte di carboidrati della dieta.
Nei paesi come la Norvegia, la Finlandia, la Danimarca e la Svezia invece il pane comune é fatto di segale.
Inoltre in questi paesi più freddi il pane non è propriamente un alimento quotidiano ed ha un prezzo più alto in quanto da quelle parti non è che ci siano campi di segale a perdita d’occhio.
In Africa e nelle zone calde del sud-ovest asiatico (paesi arabi) spesso è usato il pane di miglio o di sesamo, in precise località africane è presente il pane di Teff. L’uso di tali cereali è giustificata dal fatto che questi trovano in quelle regioni le condizioni ottimali di coltivazione.
In Cina, Corea e Giappone,anche se i piatti si accompagnano più spesso con del riso bollito, esiste comunque il pane anche se è fatto di farina di riso e recentemente, sopprattutto in Cina, a causa dell’influenza dell’occidente, è arrivata la “moda” del pane fatto con farina di frumento che viene cotto, al posto che in un forno, in una grande pentola d’olio bollente. Il pane fritto cinese è ora sbarcato anche da noi, qui in Europa, grazie ai numerosi ristoranti asiatici (che io adoro!).
In ultimo vi lascio la ricetta per fare il pane, perché dopo tutta questa storia a me è venuta un po fame.
Pane
INGREDIENTI:
500 gr di farina
300/350 gr di acqua (variabile a seconda del tipo di farina)
15 gr di lievito di birra
10 gr di sale
(arriverete a spendere circa 3 euro)
PREPARAZIONE:
Per prima cosa prendete una ciotola e verstate al suo interno dell’acqua tiepida e il lievito per farlo sciogliere.
Poi, in un recipiente più grande mettete la farina, e l’acqua con il lievito e cominciate ad impastare.
Quando il composto è omogeneo aggiungete un cucchiaino di sale e mescolate ancora. Quando l’impasto è nuovamente omogeneo toglietelo dalla ciotola, mettetelo sul piano di lavoro e preparatevi a lavorarlo per qualche tempo con le mani. Se serve aggiungete farina o acqua.
Storie della Cucina, Una tavola lunga mezzo milione di anni, INTRODUZIONE
Ho deciso di creare un nuovo tema, qui sul blog che spero possa interessarvi quanto interessa a me.
Questo tema riunisce alcune delle mie grandi grandissime passioni, la CUCINA, ovviamente, la STORIA, la SCRITTURA e la LETTERATURA.
Fin da piccola, fin proprio da quando ho iniziato a parlare, ho sempre chiesto il perché delle cose, come funzionavano, da dove venivano, perché fare in un modo piuttosto che in un altro. A tal punto che ricordo spesso la mia nonna materna chiedermi di fare un BREAK, una pausa insomma, perché chiedevo cosi tante cose che non riusciva più a starmi dietro, e anche perché, forse, le facevo venire un po il mal di testa.
Anche mia mamma rispondeva sempre alle mie numerose domande e mi rendo conto che con il tempo la mia curiosità è sempre aumentata.
Durante l’adolescenza ho avuto al fortuna di conoscere un amico in particolare che come me ha sempre cercato di accrescere la sua cultura e parlavamo di tutto, ma di libri in particolare fino a ore assurde la notte.
Non che io non andassi a ballare o non attraversassi la tipica crisi adolescenziale, assolutamente, tutto questo esisteva, la prima sbornia e il resto, come chiunque, ma poi, tornavo sempre ai miei cari libri.
Quando andavo in vacanza con i miei genitori, fin da bambina, i libri erano il bagaglio più pesante.
Partivamo in Camper e quindi ognuno di noi aveva diritto ad un armadietto per i vestiti… Io di armadietti ne avevo due, e, ricordo che un’estate, mentre facevamo il giro dell’Europa, di giurno visitavo città, musei, castelli e quant’altro e di notte leggevo!
Quell’estate in particolare ho letto una quarantina di libri in un mese.
Si lo ammetto sono proprio una gran noia di ragazza! 😉
E tornata a casa dalle vacanze, per recuperare il sonno perduto ci ho messo un bel po di tempo!
Erano le vacanze perfette, posti meravigliosi da visitare, cose da imparare, nuovi piatti sconosciuti da assaggiare e libri su libri da divorare!
E ora che sono un’adulta la cosa non é cambiata, nutro il mio corpo con cibi provenienti da ogni parte del mondo, e il mio “spirito” ingurgitando libri di ogni sorta, su quasi ogni argomento e ad una velocità quasi nauseante.
Una delle cose che più mi indispettiscono del vivere in Francia, é il non avere mai abbastanza libri in italiano da leggere e quando, come in questo periodo, mi trovo a corto di letture mi sento un po triste. Aspetto con ansia il rientro in Italia per fare nuovi rifornimenti.
Col tempo ho dovuto ridurre la quantità di libri letti in quanto tra il lavoro e la vita di tutti i giorni non mi lascia molto tempo per coltivare tutte le mie passioni e dedicandomi al blog e alla cucina cosi spesso, i libri sono passati “leggermente” in secondo piano.
Potete pero’ chiedere al mio compagno, la Domenica pomeriggio io ignoro tutto il mondo e mi rintano nel mio letto con un libro e chi s’é visto s’é visto!
Tornando al tema principale di questo post, vorrei per l’appunto unire questa mie passioni, sperando sia utile anche a voi e parlarvi, una volta a settimana, o una volta al mese (si vedrà) della STORIA DELLA CUCINA … cosi’ se per caso c’é qualche folle come me che è interessato al perché e al per come delle cose potrà essere servito.
Ogni capitolo parlerà di un alimento in particolare, delle sue origini, della sua evoluzione attraverso i secoli e dei paesi in cui è diffuso.
Una specie di libro on-line, gratuito, in cui possiamo cercare informazioni o aneddoti… che sia per fare bella figura con i vostri ospiti, o per cultura personale, o ancora solo perché siete capitati qui per caso, spero che questo nuovo progetto possa interessarvi.
Attraverseremo insieme, virtualmente purtroppo, il mondo e la sua storia, attraverso quei piatti o alimenti che tanto ci stanno a cuore.
Sperando che l’idea vi piaccia vi auguro una buona giornata e mi metto subito a studiare per potervi raccontare quello che scopro!
Per chi pensa che sia una noia, non verro’ a cercarvi a casa, non mettero’ cavalli morti nel vostro letto e, promesso non mi trasformero’ in capitano Uncino per rapire i vostri bimbi, me ne staro qui a Nancy buona buona e vi amero’ lo stesso. ^____^
Contorno Fantasia
Multicolore e Multiuso.. dato che in questo piatto puo anche bastare a se stesso…
Oggi vado particolarmente di fretta per cui vi lascio subito agli ingredienti senza tediarvi con uno dei miei soliti aneddoti.
Vi dico solo che è stato realizzato da mia mamma e che le foto sono arrivate come sempre grazie alla tecnologia! Molto utile avere una mamma che sa cucinare, che lo fa meglio di chiunque altro (si la mamma è sempre la mamma) e che ha imparato a fotografare i suoi piatti per poi spedirmi le foto cosi nei giorni in cui io non ho tempo di cucinare ne per me ne per voi, ho sempre buone ricette di scorta!
E la prova che vi piace quello che fa è che i suoi “Peperoni Ripieni“(che potete trovare qui:http://pomponetteincucina.blogspot.fr/2012/07/peperoni-ripieni-in-padella-ovvero-in.html) sono la ricetta più vista del blog… Quasi Quasi sono gelosa! ^____^
Ah, solo un’altra premessa questo è un piatto interamente fatto al MICROONDE pensato apposta per chi ha poco tempo o si trova senza forno, perché, a volta, per fare la buona cucina, non serve chissà che! 😉
2 Peperoni Gialli
1 Salamina (Salamella Mantovana in questo caso)
3 Patate
Rosa Camuna (formaggio Lombardo) a piacere
Sale e Pepe
Olio
PREPARAZIONE:
Prima di tutto fate lessare in acqua calda 3 patete, sbucciatele e tagliatele a dadini oppure fatele “bollire” nel micconde, già sbucciate e tagliate a cubetti per 7/9 minuti a 750w.
Una volta pronte salte,oliate e coprite con abbondante prezzemolo, riservate in un luogo fresco e proseguite la ricetta.
Lavate i peperoni e tagliateli a listarelle e dsiponeteli sul fondo di una teglia.
Salate, pepate e passateli dieci minuti nel microonde.
Sgranate la salamina e aggiungetela al piatto sopra i peperoni, passate ancora 5 minuti al microonde.
Aggiungete le patate e passate ancora 2 minuti al microonde (è tutto un metti in forno e togli dal forno ma alla fine questi tempi di cottura e queste interruzzioni permetterano che il piatto sia cotto come deve).
Infine Grattuggiate la Rosa Camuna e mettete a sciogliere un minuto! Il piatto è pronto, rapido e, a detta di chi l’ha mangiato era davvero molto buono.
Inoltre è una pratica soluzione alla mancanza di tempo o di forno tradizionale…
Buon Mercoledi.
Corro al lavoro con i miei bambini scatenati pronta per un nuovo atelier di cucina!
Vellutate, Minestre, Minestroni e Zuppe
Il clima diventa sempre più rigido qui a Nancy al punto che inizio a chiedermi se per caso non ci siamo sbagliati in tutti questi anni dicendoci che questa città se ne sta in Francia quando chiaramente fa parte del Polo Nord, o se l’abbiamo spostata quest’anno, a mia insaputa, proprio perché sapevano che avremmo traslocato qui.
Che poi, chi mai avrebbe potuto spostarla mi chiedo? Bah!!!
Comunque poco importa dove sia collocata Nancy, se ne sta in un triangolo tra l’aria gelida e la parte negativa del termometro.
E inoltre sono certa che il cielo Loreno fa grandi affari con tutte le grandi imprese di tessuti impermeabili, o che ha deciso di che Nancy sarà la nuova Venezia, o che so io…
Insomma, capiamoci, qui se non piove tutti i giorni la cosa inizia a sembrarmi strana tanto che esco comunque con il mio ombrelletto formato borsetta e l’impermeabile ed essendo io imbranata come pochi al mondo mi sento proprio come l’ispettore Gadget.
L’articolo da cui ho preso la foto dice: “a Nancy, nella notte, abbiamo di nuovo superato i recordi di pioggia.” Pffff! |
Per combattere freddo, pioggia, neve, intemperie
varie ed eventuali quando me ne torno a casa approfitto di un super robot da cucina che mi hanno offerto i suoceri (un po in anticipo sul Natale ma meglio cosi) e mi cimento in molte nuove ricette liquide: zuppe, vellutate, minestre e minestroni, e cosi ci scaldiamo un po prima di ri-uscire di casa e combattere contro lo yeti!
Oggi vi do qualche nuova idea di vellutata in caso anche voi dobbiate combattere contro il freddo polare e andare a fare merenda con i pinguini.
Quella di zucchine e di zucca le ho già aggiunte sul blog qualche giorno fa e le potete trovare qui: http://pomponetteincucina.blogspot.fr/2013/10/vellutata-di-zucchine.html
e qui: http://pomponetteincucina.blogspot.fr/2013/11/vellutata-di-zucca.html
Il principio di base, la preparazione insomma, è sempre la stessa, mettete tutti in pentola, o nel robot da cucina e mixate a più non posso, per cui vi daro’ giusto le dosi degli ingredienti!!!
Tenete conto che se le fate in padella servirà più tempo per cuocere e anche dell’acqua per far bollire i vari legumi, se le fate invece con un robot da cucina ci vorrà molta meno acqua e avrete la fortuna che il tutto sarà pronto in soli venti minuti.
Vellutata di Peperoni:
2 Peperoni Gialli
2 Peperoni Rossi
15 Pomodorini cigliegini (o 3 pomodori normali)
3 scalogno
1 spicchio di aglio
1 dado
1 bicchiere 1/2 di acqua
1 cucchiaio di panna da cucina o una noce di burro, o ancora un cucchiaio di latte per rendere il tutto più vellutato
Vellutata di Funghi:
450 gr di funghi
3 patate
1 cipolla
1 dado
650 ml di acqua
1 cucchiaio di panna da cucina
Vellutata di Patate e Porri:
200 gr di patate
150 gr di porri
100 gr di cipolle
20 cl di latte
20 gr di burro
1/2 litro di acqua
1 dado vegetale
noce moscata a piacere
Vellutata di Carote:
500 gr di carote
1/2 litro di acqua
1 dado
50 cl di panna da cucina
Un filo di olio di oliva (facoltativo)
1 cucchiaino da caffé di cumino
Direi che per oggi queste idee per le zuppe vi possono bastare.. Se ne sperimento altre ve lo dico!
E vorrei solo aggiungere che avrei potuto dire che con l’impermeabile mi sento come Victoria Beckham, l’ex Spice girl per capirci, ma no,a me chi viene in mente? Gadget… ^_____^
Buona Giornata Gente!
Polpette di Carne
La famiglia del mio compagno è partita ieri prima di pranzo, e per concludere la serie di pranzi e cene italiani che ho proposto loro, sabato sera ho preparato una cena di quelle faraoniche, solo con prodotti tipici italiani.
https://www.facebook.com/salumeria.e.iannuzzi |
Per gli antipasti ci siamo riforniti dalla “Salumeria di Eva Iannuzzi”, uno dei pochi posti a Nancy, se non il solo, dove si possono trovare veri prodotti italiani, ad un prezzo corretto e di buona qualità… Per cui c’erano prosciutto crudo di Parma e Coppa, con una buonissima focaccia di cipolle.
Fra l’altro se ci fosse qualcuno di voi che vive a Nancy, vi consiglio calorosamente di fare un salto alla Salumeria ogni qualvolta sentiate la mancanza dell’Italia, con la sua simpatia e i prodotti genuini che vende, quando uscirete vi sentirete un po come se aveste fatto un rapido viaggio a casa.
E se qualcuno se lo chiedesse, non mi paga per farle pubblicità, ma io mi trovo cosi bene con i suoi prodotti che ve ne parlo comunque! ^____^
In seguti come piatto ho proposto delle polpette di melanzana con la salsa ai peperoni di cui potete trovare la ricetta qui: http://pomponetteincucina.blogspot.fr/2012/07/polpette-di-melanzana-con-crema-ai.html e delle polpette di carne di cui vi lascero’ la ricetta qui sotto il tutto accompagnato da un’insalata mista.
E per finire delle tortine di mela monoporzione e se voltete potete trovare la ricetta qui: http://pomponetteincucina.blogspot.fr/2012/05/torta-di-mele-ovvero-il-dolce-del-nonno.html
Dopo tutte queste parole vi lascio alla ricetta e vi auguro una buona settimana.
200 gr di carne macinata
100 gr di pan grattato
50 gr di Grana Padano
30 gr di funghi macinati (credo sia la Consilia che li produce ma non ne sono molto sicura, io me li faccio spedire dall’Italia quando mia mamma generosamente mi invia i pacchi per rimediare alla mia nostalgia dalla terra natale)
1 uovo intero o 2 tuorli
Sale e Pepe
PREPARAZIONE:
Mettete il Grana grattuggiato in una ciotola piuttosto capiente.
Aggiungete la carne macinata, le uova, il pan grattato e la “polvere di funghi”.
Salate, pepate e mescolate energicamente.
Una volta che il composto è pronto potete creare delle palline aiutandovi con i palmi delle mani e per farle cuocere più velocemente ed in modo più uniforme appiattitele un pochino.
Una volta fatto questo basta farle cuocere.
Noi le abbiamo fatte fritte e poi quando erano pronte le ho appoggiate su dei fogli di carta assorbente per togliere l’olio in eccesso.
Se volete potete farle anche al forno oppure solo un una noce di burro le potete far cuocere lentamente in una padella.
Io con questa dose di ingredienti ho fatto 20 polpettine.
Buon Appetito e a domani!
Atelier di cucina con i bambini: Muffin Natalizi
Questa volta ho proposto di fare i cake pops ai più grandi e ho usato la ricetta che vi avevo lasciato qualche giorno fa (in caso vi metto il l8nk qui sotto se volete dare un’occhiata) e con i più piccoli invece abbiamo fatto dei muffin natalizi ed è prorpio di questi che vi do la ricetta oggi.
250 gr di farina
140 gr di zucchero
200 gr di latte
100 gr olio di semi
2 uova
1/2 bustina di lievito per dolci
1 pizzico di sale
50 gr di cacao in polvere
100gr di cioccolato fondente
Grandi quantità di zuccherini in forma di alberi di Natale, fiocchi di neve, e palline…
Mescolate insieme gli ingredienti umidi, dopodiché li aggoungeteagli ingredienti secchi, mescolando finché saranno ben amalgamati. In alcuni abbiamo messo del colorante alimentare rosa, in altri un mix tra il giallo e il rosso e altri li abbiamo lasciati originali.
Normalemente si dovrebbero montare i bianchi a neve ma con tutti i bimbi presenti questa operazione era impensabile ma insomma i muffin erano buoni lo stesso anche se ovviamente erano un pò meno soffici di quel che avrebbero potuto essere con gli albumi montati a neve. A questo punto versate l’impasto a cucchiaiate, negli stampini per muffin e fate cuocere 15 minuti circa a 180º.
Ogni bimbo ha fatto 12 muffin per cui ne avevamo davvero molti e cosi hanno potuto portarsi a casa il risultato del loro lavoro.
Tacchino al Peperoncino Dolce
Poco tempo perfino per respirare oggi, la famiglia del mio compagno è ancora qui e tra poco si esce perché han voglia di fare shopping… Che poi mi chiedo cosa si possa voler comprare a Nancny a parte una serie completa di ombrelli.
Per cui niente introduzioni lunghe per oggi ma solo la ricetta del giorno e l’augurio di un buon Week End!