Ricette

Gratin di Patate

Contorni | 10 Luglio 2014 | By

Buongiorno mondo di internet…

Oggi é il primo giorno, da sabato scorso che sono senza febbre, a poco a poco recupero le mie facoltà mentali e cosi oggi mi prendo qualche minuto per proporvi una nuova ricetta.

Ci siamo appena lasciati il Giappone alle spalle, anche se il GIVE AWAY é ancora aperto e vi riporto già in Europa, qui in Francia per la precisione per sperimentare il Gratin Dauphinois…

Una ricetta dalla cottura lunga ma dalla preparazione rapida e dal risultato meravigliosamente buono e fine.

Vi lascio ingredienti e procedimento qui sotto come sempre e vi auguro un buon giovedi.

Gratin di Patate alla Francese

INGREDIENTI:

 

gratin By pomponettePREPARAZIONE:

Lavate e pelate le patate e tagliatele a rondelle. Disponetele in modo ordinato nella vostra teglia da forno e per ogni strato copritele di un poco di latte e un po di panna da cucina. Sale, pepe e Noce Moscata.

All’ultimo strato aggiungete l’aglio sminuzzato, finite la panna e il latte, aggiustate di sale e infornate per circa 3 ore a 150°.

Verso la fine della cottura mettete il formaggio grattuggiato a coprire il tutto e una noce di burro.

Infornate ancora per circa 15 minuti ma questa volta a 180°.

Servite caldo come accompagnamento di arrosti, carni bianche, o un po quel che vi passa per la testa.

Buon Appetito a tutti !!!

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American apple pie ricetta tradizionale

Tra le varie torte che volevo sperimentare c’è l’American pie, la torta americana per eccellenza.

In rete si trovano moltissime ricette, ma volevo una cosa semplice e non rivisitata: insomma l’originale!

Così ho letto in Wikipedia e visitato diversi siti, ed ho capito che l’American pie originale ha una base che si compone di soli 4 elementi: FARINA, ACQUA, BURRO E SALE.

 

American apple pie ricetta tradizionale

American apple pie ricetta tradizionale

INGREDIENTI:

  • 400 gr farina 00
  • 1 pizzico di sale
  • 150 gr burro ( margarina per una ricetta Vegan)
  • 100 cc di acqua freddissima
  • 5 o 6 mele verdi Grenny Smith
  • 1 limone
  • 5gr di cannella
  • Saporita misto spezie qualche pizzico
  • 100 gr di zucchero ( si può fare anche metà bianco e metà di canna)

PROCEDIMENTO

Setacciare la farina, mettere il pizzico di zucchero e il burro: con le mani lavorare fino a ridurre il composto ad una consistenza sabbiosa.

Aggiungere man mano l’acqua fredda fino ad ottenere un composto a palla omogeneo.

Avvolgere nel domopak e lasciar riposare in frigorifero.

Nel mentre pulite e tagliate a fettine sottili le mele Grenny Smith, grattugiateci sopra un limone e poi spremeteci il succo, mettete la cannella e altre spezie ( io ho messo misto spezie della marca Saporita), infine 100 gr di zucchero ( io ho fatto metà bianco e metà di canna).

Dividete l’impasto che nel frattempo ha riposato in frigo, in due pezzi quasi uguali ( la base sarà un po’ più grande del coperchio) e con il mattarello stendete bene e il più possibile. La pasta è molto bella e non si rompe.

Ho usato la stessa teglia della pastiera imburrata e zuccherata, oppure stendete direttamente la soglia sulla carta forno.

Ho adagiato il primo cerchio di pasta, poi ho messo le mele senza il succo di limone.

Ho messo ad occhio dei pezzi di burro sopra le mele e spianata l’altra metà di pasta ho coperto e con una forchetta ho sigillato bene.

American apple pie ricetta tradizionale

American apple pie ricetta tradizionale

Ho bucherellato sopra e inciso con il coltello una croce.

Ho infornato a 200 gradi ventilato e controllato dopo 20 minuti per abbassare la temperatura. Il mio forno è talmente potente che ho ritenuto che 20 minuti fossero sufficienti, così ho spento, spennellato la torta di latte e cosparso di zucchero, quindi di nuovo in forno caldo a raffreddare.

American apple pie ricetta tradizionale

American apple pie ricetta tradizionale

 

I segreti della ricetta

American apple pie ricetta tradizionale

American apple pie ricetta tradizionale

Semplice, genuina e davvero irresistibile 😀 Chi ha mangiato questa mia tortina di Nonna Papera mi ha detto che ero una Santa 😉 quindi immaginatevi che goduria.

L’unico consiglio che mi sento di darvi è di aggiungere l’ acqua fredda  poco per volta, insomma il tanto sufficiente per creare un impasto omogeneo e morbido.

Inoltre controllate la cottura di modo che la torta risulti dorata in superficie.

Gustate con gelato alla crema o panna fresca…fatemi sapere !! 😉

Eccola cosparsa di zucchero a velo…

American apple pie ricetta tradizionale

American apple pie ricetta tradizionale

Lasagne Con Prosciutto e Funghi

Ingrdienti

250 gr di lasagne

100 gr di prosciutto cotto a fette

300 gr di funghi

200 gr di carne tritata

1/4 di cipolla

1 carota

una piccola costa di sedano

300 gr di salsa di pomodoro

5 cucchiai di brodo di carne o vegetale (io ho usato un piccolo pezzo di dado sciolto nel sugo

100 gr di burro

50 gr di parmigiano grattugiato

sale e pepe

Preparazione

Mettete in una casseruola una noce di burro e fatevi rosolare la cipolla, la carotae il sedano tritati finemente. Lasciate insaporire a fuoco medio x qualche minuto, mescolando spesso con un cucchiaio di legno, poi aggiungete la carne tritata, i funghi e la salsa di pomodoro. Salate e pepate e unite al ragù il dado o i cucchiai di brodo caldo. Mettete il oe fate cuocere a fuoco basso per circa una mezz’ora. Imburrate una pirofila o una teglia, rivestitene il fondo dopo averci messo un po di ragù, con parte delle lasagne e ricopritele con un po di ragù e con le fette di prosciutto cotto, terminare con qualche fiocchetto di burro.  Ripetere l’operazione fino ad esaurimento degli ingredienti cospargendo l’ultimo strato di lasagne con il parmigiano e burro fuso. Passate la teglia in forno già caldo a 180° e fate cuocere x 20 minuti fino a doratura. Ps…. coprite le lasagne in cottura per i primi 15 minuti con carta stagnola e poi scopritele e terminate la cottura

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Give Away Giapponese

E cosi, dopo sette intensissimi giorni, doppi turni per far uscire due articoli al giorno al posto di uno, tante ricerche e tanto amore per il Giappone che ho cercato di condividere con voi, arriviamo alla fine di questa settimana speciale.

Certo, non abbiamo avuto modo di parlare di tutto, di affrontare il Giappone in lungo e in largo e di argomentare ogni differenza tra oriente e occidente ma spero di avervi fatto avere un primo approccio con questo paese cosi splendido e misterioso che si dondola auotidianamente tra presente e passato, tra tradizioni ed innovazioni.

E giungiamo, finalmente all’ultimo post di questo viaggio virtuale, un post interamente dedicato al GIVE AWAY che vi avevo promesso.

Vi spiego in breve le regole e poi vi mostro il premio!

Vedrete che é più semplice a farsi che a dirsi.

Tre semplici norme per partecipare:

1) Iscriversi alla pagina Facebook legata al blog, in modo da poter restare al corrente di tutte le novità, i post e i futuri give away o concorsi.

Basta cliccare QUI e mettere “mi piace” e cosi siamo a posto con il punto uno.

2)Condividere una qualsiasi delle numerose ricette del sito, o su facebook o via mail o su qualsiasi social network vi passi per la testa in modo da aiutarmi a crescere e a farmi conoscere.

3) scrivere un commento qui sotto, dicendomi quale post preferite di questa settimana virtuale in Giappone.

Io estrarro’ a sorte con il sito Random Picker e scrivero’ direttamente un post, qui e sulla fan page di facebook il nome del vincitore o della vincitrice.

In questo modo potrete scrivermi in privato il vostro indirizzo per ricevere il pacco regalo a casa vostra.

E ora la lista dei premi:

2 paia di bacchette giapponesi nere laccate

2 cucchiai da ramen neri e rossi laccati

2 tazze/ciotole da ramen, nere con dei disegni dorati

2 porta bacchette a forma di gru

1 libro di ricette tradizionali giapponesi

Il GIVE AWAY si chiuderà il 15 Luglio 2014 a mezzanotte allora dateci dentro!

In bocca al lupo, spero partecipiate numerosi, che seguiate bene le regole e sopprattutto che abbiate amato questa settimana, che vi siate sentiti un po spaesati e che abbiate potuto partecipare anche voi, a questa mia passione!

 

premio Giapponeeeee

Give Away Giapponese

E cosi, dopo sette intensissimi giorni, doppi turni per far uscire due articoli al giorno al posto di uno, tante ricerche e tanto amore per il Giappone che ho cercato di condividere con voi, arriviamo alla fine di questa settimana speciale.

Certo, non abbiamo avuto modo di parlare di tutto, di affrontare il Giappone in lungo e in largo e di argomentare ogni differenza tra oriente e occidente ma spero di avervi fatto avere un primo approccio con questo paese cosi splendido e misterioso che si dondola auotidianamente tra presente e passato, tra tradizioni ed innovazioni.

E giungiamo, finalmente all’ultimo post di questo viaggio virtuale, un post interamente dedicato al GIVE AWAY che vi avevo promesso.

Vi spiego in breve le regole e poi vi mostro il premio!

Vedrete che é più semplice a farsi che a dirsi.

Tre semplici norme per partecipare:

1) Iscriversi alla pagina Facebook legata al blog, in modo da poter restare al corrente di tutte le novità, i post e i futuri give away o concorsi.

Basta cliccare QUI e mettere “mi piace” e cosi siamo a posto con il punto uno.

2)Condividere una qualsiasi delle numerose ricette del sito, o su facebook o via mail o su qualsiasi social network vi passi per la testa in modo da aiutarmi a crescere e a farmi conoscere.

3) scrivere un commento qui sotto, dicendomi quale post preferite di questa settimana virtuale in Giappone.

Io estrarro’ a sorte con il sito Random Picker e scrivero’ direttamente un post, qui e sulla fan page di facebook il nome del vincitore o della vincitrice.

In questo modo potrete scrivermi in privato il vostro indirizzo per ricevere il pacco regalo a casa vostra.

E ora la lista dei premi:

2 paia di bacchette giapponesi nere laccate

2 cucchiai da ramen neri e rossi laccati

2 tazze/ciotole da ramen, nere con dei disegni dorati

2 porta bacchette a forma di gru

1 libro di ricette tradizionali giapponesi

Il GIVE AWAY si chiuderà il 15 Luglio 2014 a mezzanotte allora dateci dentro!

In bocca al lupo, spero partecipiate numerosi, che seguiate bene le regole e sopprattutto che abbiate amato questa settimana, che vi siate sentiti un po spaesati e che abbiate potuto partecipare anche voi, a questa mia passione!

 

premio Giapponeeeee

Pollo al Miso

sol levanteSiamo a venerdi, luglio corre già, come per dirci che anche l’estate passerà in fretta, e noi ci avviciniamo sempre di più alla fine della nostra settimana in Giapponese, per la quale, se devo essere sincere mi sono dannata l’anima.

Ore a cercare immagini che potessero emozionarvi, interessarvi o anche solo interpellarvi, tre diverse prove per poi fare dei Ramen riusciti, l’ordine via internet del premio, non parlando giapponese, lo studio della storia e delle tradizioni, insomma ho messo tutto il mio cuore in questo viaggio virtuale in uno dei luoghi più belli del mondo (a mio parere).

Del Giappone sapevo già molte cose ok, ma scriverle in modo che non vi annoiassero? Quella si che era una sfida, e nenanche so se sia riuscita… Magari me lo farete sapere a fine settimana se il progetto vi é piaciuto, lo valuterete dopo il Give Away insomma.

E mi farebbe piacere se mi diceste anche se volete altre settimane cosi, a tema oppure no…

Ma ora passiamo alla terza ed ultima ricetta MADE IN JAPAN, di questa settimana nel paese del Sol Levante.

Pollo al Miso

INGREDIENTI:

1/4 di tazza di pasta di miso bianco

N.B.:esistono tre miso, nero, bianco e rosso, e a seconda della ricetta ne serve uno piuttosto che un altro ma la differenza di base é solo il livello di sale che cambia, per cui non compratevi un’altra pasta di miso, già difficile da trovare, per la ricetta, potete fare con quella che avete già in casa.

5 cucchiai di sake

1 cucchiaio di zucchero

1 cucchiaio di salsa di soia

4 cosce di pollo(che poi dovreste disossare, oppure dei petti di pollo cosi l’esecuzione della ricetta é più rapida.)

PREPARAZIONE:

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Mescolare Miso, Sake, e zucchero in una ciotola.

Fate marinare il pollo in questo mix di ingredienti per almeno 3 ore, più tempo lo lasciate marinare e migliore sarà il risultato.

Quello che potete fare quindi é metterlo in una ciotola o una teglia, insieme agli ingredienti di qui sopra, coprirlo di pellicola trasparente e lasciarlo in frigo anche tutta la notte.

Preriscaldare il forno a 220°.

Togliete l’eccesso di marinatura del pollo e adagiatelo sulla griglia. sotto la griglia mettete un recipiente o un’altra teglia per raccogliere il liquido e non impiastricciare completamente il vostro forno.

Cuocere per 15 minuti, girare e cuocere altri 10-15 minuti e cosi fino a cottura ultimata. non posso dirvi esattamente quanto tempo perché dipende dal peso della carne.

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Galleria delle Meraviglie

Ecco un altro post, composto unicamente da fotografie, qui vi ho messo le mie preferite…

O meglio, una cernita delle mie preferite perché ci sono cosi tante cose e tanti luoghi in giappone che vorrei visitare e mostrarvi che insomma.. ho dovuto fare qualche taglio.

E ora ci resta solo un ultimo giorno di questo viaggio immaginario, un’ultima RICETTA oggi pomeriggio e poi domani…

E la conclusione perfetta é quella di offrirvi un GIVE AWAY!!!

Allora l’appuntamento con tutti voi, se siete interessati , é domani mattina! Regole, foto del premio e qualche parola a caso per fare quattro chiecchiere insieme!

 

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Galleria delle Meraviglie

Ecco un altro post, composto unicamente da fotografie, qui vi ho messo le mie preferite…

O meglio, una cernita delle mie preferite perché ci sono cosi tante cose e tanti luoghi in giappone che vorrei visitare e mostrarvi che insomma.. ho dovuto fare qualche taglio.

E ora ci resta solo un ultimo giorno di questo viaggio immaginario, un’ultima RICETTA oggi pomeriggio e poi domani…

E la conclusione perfetta é quella di offrirvi un GIVE AWAY!!!

Allora l’appuntamento con tutti voi, se siete interessati , é domani mattina! Regole, foto del premio e qualche parola a caso per fare quattro chiecchiere insieme!

 

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Geisha

Ci ritroviamo una seconda volta in questo primo giovedi’ di luglio per poter affrontare con voi una nuova parte di questo viaggio in Giappone.

Oggi non esploreremo una nuova città ma piuttosto una tradizione, vedremo il ruolo di una casta di donne fondamentali nella storia Giapponese.

Parleremo delle Geishe.

Geisha è l’unione di due kanji che significano “arte” e “persona”: significa quindi “persona esperta nelle belle arti , nell belle maniere”

La Geisha e’ una professionista nell’arte di intrattenere ed allietare noiose cene d’affari.

Una geisha coniuga studiata spontaneità e raffinato artificio.
La sua conversazione e’ attenta e elegante.

La bellezza della geisha e’ insita nella sua padronanza della canzone, della musica , del ballo , dell’abbigliamento, della raffinata presenza in qualunque occasione le si presenti.

Lo scopo di una geisha e’ di arrivare a rappresentare la perfetta incarnazione dell’iki, canone estatico su cui si basa l’essenza dell’essere giapponese. Per noi occidentali “l’iki” potrebbe essere tradotto con il termine “grazia” intesa in senso ampio.

La geisha studia la parte coinvolgendo tutto il suo essere : la modulazione del respiro, la silhouette, le acconciature.

Ma anche il tono della voce, l’abbigliamento e il modo di camminare.

La voce deve poter variare la tonalita’ raccogliendo una gamma che spazia da dalla malinconia al brio.

Il trucco facciale e’ particolare: la bocca va ridisegnata in modo da mostrare, col ritmo delle labbra, rilassatezza e tensione assieme.

Il colletto del kimono deve lasciare scoperta la nuca affinche’ appaia la seduzione di una breve apertura sull’intimita’ del corpo.

I capelli normalmente lisci e di colore “nero lucente e profondo devono essere acconciati secondo un adeguato canone estetico.

Una figura ben distinta dalla geisha è quella della “maiko” (“danzatrice”),ragazza giovanissima che studia per divenire geisha.

Essa è ben riconoscibile dal kimono molto più colorato, con maniche e obi allungato.

Anche le maiko sono richiestissime sul lavoro, appunto per questa loro giovinezza e il loro candore.

Maiko e Geishe possono sembrare delle donne oggetto ma questo é solo quello che devono lasciar credere all’uomo.

In realtà sono loro a dirigere la conversazione e a portare in una compleassa e lenta danza l’uomo che intrattengono,la  dove vogliono condurlo.

Una delle mie caste storiche preferite.

Ora vi lascio a una nuova galleria fotografica, per vedere i costumi, i colori e i trucchi di queste meravigliose figure del passato giapponese.

Un abbraccio a tutti e preparatevi domani e dopodomani per le ultime tappe di questo viaggio!

Geisha moderna, nell’esecuzione di una tipica danza.

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La danza con il ventaglio, durante la seconda guarra mondiale era una delle più richieste dagli stranieri presenti in suolo giapponese.

calzature geisha

Le tipiche calzature della geisha. Imparare a camminare in equilibrio in queste “scarpe” era una delle tappe fondamentali dell’apprendistato di una Maiko per diventare una vera Geisha.

Ogni pezzo dell’acconciatura della Geisha era fondamentale ed aveva un signficato ben preciso. Il nastro rosso nei capelli per esempio indicava la perdita della sua innocenza.

L’acconciatura con i fiori era la più richiesta per il festival di primavera. Al festival partecipavano solo le geishe più richieste ed era una vera lotta per ottenere una parte nello spettacolo. Pero ttenre queste acconciature le geishe dovevano restare immobili per svariate ore per cui le pettinature si creavano il giorno precedente allo spettacolo. Le geishe dovevano quindi dormire su rigidi cuscini alti e spezzi in modo che la nuca non toccasse il suolo e che la pettinatura non si rovinasse.

Geishe, foto degli inizi del ‘900.

Geisha, Yachiyo. Vestita per la tipica danza Odori. (b.1887 – d.1924)

Foto originale del 1880, ricolorata in seguito (non da me). Le Geishe non dovevano mai restare incinta. Il fatto che avessero quindi un bambino é un fatto più unico che raro.

Geisha e apprendiste inizi 1900

Geisha con violino, 1905

Geishe. 1910

Una Gheisha all’ingresso di una tipica casa giapponese.

Kimono, abito trazdizionale giapponese.

Differenza tra Maiko e Geisha. Geisha si puo’ anche dire Geiko, che é in realtà la traduzione più corretta del termine.

Acconciatura tipica.

Acconciature tipiche.

Due Maiko, nel quartiere delle case da te, il quartiere Ponto-cho.

La danza dei Ventagli

 

 

Origami Cocktail

origami1Buongiorno a tutti, eccoci, sempre in tema con la nostra settimana giapponese …

Il primo post di oggi sarà uno dei cocktail di Marzio, uno pensato apposta per mischiare la tradizoone giapponese a quella italiana. Mentre per il secondo post dovrete aspettare questo pomeriggio…

Ma intanto, pronti per la vita notturna di Tokyo?

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Vi lascio nelle mani di Marzio …

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Quando Jessika mi ha chiesto di preparare un cocktail giapponese o quanto meno ispirato al paese del sol levante, mi sono sentito perduto!

Avevo già spremuto le mie meningi nei mesi passati per creare ricette elaborate, e tanti aromi e idee le avevo già usate.

Così pensando alle mie più recenti esperienze lavorative, che mi hanno visto impegnato con una delle tradizioni più italiane che ci siano, gli Sparkling Cocktails, cioè tutti quei cocktails come i Mimosa, Testa Rossa, Bellini etc… ho trovato un modo per raggiungere il Giappone e i suoi cocktail partendo diretamente dall’Italia.

Per cui, perché non partire proprio da una nostra tradizione e aggiungergli quel tocco di nipponico che manca?

Un cocktail che abbia una semplicità e una pulizia tipiche giapponesi, tipo… tipo un origami!

ORIGAMI COCKTAIL!

Prendete un bel calice da vino bianco,a tulipano sarebbe meglio,fatelo raffreddare,ora prendete 4 ribes, pestateli sul fondo del bicchiere, versate ora del vino spumante satèn, un Franciacorta morbido e riempite fino a metà bicchiere …Versate piano per fare meno schiuma pôssibile e aspettate che la schiuma scenda.

japanese rice beerOra prendete una bottiglia di birra di riso, e versando piano piano colmate il bicchiere con la birra.

Otterrete uno sparkling cocktail delicato leggero adatto ad accompagnare ogni tipologia di cibo.

Per decorarlo?

Facile!

Una piccola Gru di carta da poggiare sul bicchiere!

E mentre sorseggiate il vostro cocktail vi do anche la spigazione di questo termine ORIGAMI che magari non tutti conoscono:

Con il termine orìgami si intende l’arte di piegare la carta (折り紙)o-ri-gami, termine derivato dal giapponese, ori che significa  piegare e kami: carta.

Origami é anche un sostantivo e identifica anche l’oggetto che deriva dalla piega della carta come questo magnifico dragone.

Buona Continuazione, il vostro viaggio virtuale in Giappone non é ancora finito!

 

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