Ricette

Cipolline in agrodolce, ricetta esotica

Tra le cose che adoro mangiare ci sono senza dubbio le cipolline, se poi sono in agrodolce, farei letteralmente carte false per mangiarne almeno una.

Questa volta ho deciso di cucinarle io e personalizzarle con l’ananas, l’ingrediente segreto che rende questo contorno semplicemente unico!

Eccole belle che pronte per essere servite  “Cipolline in agrodolce, ricetta esotica” o come antipasto o con della succulenta carne di maiale o di pollo…scegliete voi!

Cipolline in agrodolce, ricetta esotica

Cipolline in agrodolce, ricetta esotica

Passiamo alla pratica…

Cipolline in agrodolce, ricetta esotica

Cipolline in agrodolce, ricetta esotica

INGREDIENTI

  • 250 gr di cipolline bianche fresche
  • 1 vasetto di ananas sciroppate
  • salsa di pomodoro
  • sale
  • zucchero
  • aceto balsamico
  • alloro
  • olio evo

PROCEDIMENTO

Fate sbollentare in acqua salata le cipolline per 5 minuti.

In un tegame con 3 cucchiai di olio evo adagiate le cipolline ben scolate e coprite il fondo con della salsa di pomodoro, quindi salate quanto basta.

Aggiungete 2 o 3 foglie di alloro, un cucchiaino di zucchero e 2 cucchiai di aceto balsamico, quindi lasciate cuocere a fuoco moderato per 15 minuti, controllando che il sughetto non si ritiri troppo.

Ultimata la cottura delle cipolline unite 3 fettine di ananas sciroppata a dadetti e private dello sciroppo.

Girate con un mestolo di legno e se necessario aggiustate di sale.

I segreti della ricetta

Ho sbollentato le cipolline per ridurre i tempi di cottura al tegame, ottenendo in meno tempo un risultato strepitoso.

Con pochi e semplici passaggi avrete un contorno sfizioso e dal sapore esotico grazie all’aggiunta dell’ananas.

Gustate tiepido o freddo, è ottimo per accompagnare la carne 🙂

 

Salmone agli Asparagi

Ma da voi la primavera resiste? Perché qui a Nancy ci sono di nuovo solo 10° e piove tutti i giorni!

Mi avevano detto, venendo a vivere qui, che spesso il cielo era grigio, ma insomma non siamo più in inverno da un po’ di tempo ormai, e manca poco più di un mese all’estate e qui si devono di nuovo indossare cappotti pesanti e scarponcini anti-pioggia!

Per fortuna ci sono i colori nel piatto per tirarci sul il morale altrimenti che depressione vivere senza sole da ormai 8 mesi!

Oggi vi lascio una ricetta ,realizzata da mia mamma qualche giorno fa, una ricetta semplice ma gustosa e sopprattutto GOLOSA!

Perché anche i piatti salati possono essere una GOURMANDISE !!!

Salmone agli Asparagi

PicsArt_1399968082746INGREDIENTI:

Salmone Fresco (circa 150 gr a persona)

Asparagi Verdi

Una manciata di Pinoli

Burro qb

Sale e Pepe

PREPARAZIONE:

Fate bollire i vostri asparagi, tagliati già a rondelle in acqua salata per qualche minuto. Il tempo di cottura dipende dalla croccantezza che ricercate ovviamente.

Intanto fate cuocere il vostro salmone, dal lato pelle, in una padella con un poco di burro.

Quando é cotto da un lato giratelo solo un paio di minuti dall’altro e cospargetelo con il burro fuso che sarà sciolto nella pentola per mantenere la carne morbida e nutrire le fibbre del pesce.

In seguito aggiungete i pinoli a tostare.

Scolate gli asparagi e buttateli in pentola con il salmone, regolate di sale e di pepe e il piatto é già pronto!

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Cuoricini di Polenta e Lombolini

icone-pic_blogger (2)Buongiorno a tutti e buon munedi, la settimana scorsa vi ho annunciato che mi sono arrivati due pacchi ma vi ho mostrato solo il contenuto di uno di essi…

L’altro pacco é della Grande Ruota, Azienda Bresciana (eh si, gioco in casa questa volta) produttrice di POLENTA dal 1853.

La Grande Ruota é una piccola industria, una delel poche a resistere alla crisi e a continuare a produrre prodotti buoni e sicuri.

Insomma, sono abbastanza fiera del mio blog e della possibilità che mi danno di lavorare con loro, e in quanto bresciana che vive ormai oltre confine, quando ho ricevuto il pacco mi sono sentita un po’ come se fossi a casa.

LA polenta la vendono anche qui in Francia, ovviamente, ma tra una polenta sconosciuta e quella che si consuma da sempre in casa la mia scelta é stata facile e la mia gioia ancora maggiore.

Insomma la polenta é l’accompagnamento tipicole dei pranzi della domenica bresciani per cui, facendola qui, nella mia piccola cucina francese mi sento un po più vicina alla famiglia, e come per la “Madeleine” di Proust, la farina gialla mi fa venire in mente mille ricordi.

La cucina della nonna, a Natale, l’odore del fuoco nel camino, la famiglia riunita intorno alla grande tavola rotonda della sala da pranzo dei nonni.

Ma anche i pranzi con i miei genitori e mio fratello.

E anche le prime volte che il mio Compagno mi accompagnava a casa, in Italia, e conosceva i prodotti del territorio.

A volte ci si stupisce di come un semplice ingrediente, e in questo caso un un chicco di farina gialla, possano alimentare cosi tanto i ricordi e farli scorrere davanti ai miei occhi come se fosse ieri.

Ho deciso di proporvi una ricetta tipica, un mix tra la cucina della nonna paterna, quella della mamma e quella della nonna materna.

Cuoricini di Polenta e Lombolini.

E più tipico bresciano di cosi, proprio non esiste!

Ecco come fare!

cuoreINGREDIENTI:

Per i Lombolini:

2 fettine di carne di maiale a testa

salvia (una foglia per ogni lombolino)

pancetta (una fettina per ogni rotolino di carne)

Formaggio (idem, una fettina per ogni lombolino)

Olio e Burro qb

sale e pepe

Per la Polenta:

Acqua qb

Farina per polenta (La Grande Ruota)

Mezzo bicchiere di Vino Bianco

Sale grosso qb

Un filo di Olio EVO


PREPARAZIONE:

PicsArt_1399880265469Per i Lombolini:

Per ogni fettina di maiale sarà lo stesso procedimento.

Io ho deciso di farne sia con pancetta e salvia sia con il formaggio per avere degli involtini sorpresa. Inoltre li ho fatti piccoli piccoli in modo da farli stare perfettamente sui cuoricini di polenta e se non vi va di mangiarli come secondo piatto o come portata principale potete perfettamente usarli per un bouffet in piedi o come antipasto.

Stendete una fettina di maiale, salata e pepate leggermente, mettete sopra una fettina di salvia e poi una fettina di pancetta, arrotolateli e fermateli con uno stizzicadenti.

Per quelli con il formaggio il procedimento é lo stesso solo che al posto della salvia e della pancetta potrete adagiare sulla carne, una fettina di emmental, o di groviera, o anche una sottiletta in caso non abbiate altro a disposizione. Arrotolate e fermate anche questi con uno stuzzicadenti.

Metteteli in padella con olio o burro o entrambi se vi va e fate rosolare. Quando sono ben colorati aggiungete il vino bianco e fate sfumare in seguito coprite con il coperchio e terminate la cottura.

Salate e Pepate di nuovo, se necessario, una volta che la cottura sarà ultimata!

Semplice, rapido e preciso.

PicsArt_1399880065623Per la Polenta:

Mettete dell’acqua a bollire e per ogni litro di acqua mettete due cucciaini di sale grosso.

Mettete un filo d’olio per aiutare la farina a non fare i grumi e anche per un tocco di sapore in più.

Se volete una polenta davvero golosa potete anche fare metà latte e metà acqua.

Quando bolle l’acqua mettete a poco a poco la farina nel tegame e mescolate energicamente.

(Io uso appunto la farina La Grande Ruota, un po’ perché é quella che comunque mi facevo spedire abitualmente nei pacchi dalla mamma, un po’ perché nel loro pacco gigante ne ho ricevuti 16 chili e un po’ perché … beh, perché a me piace questa di polenta insomma!)

Se volete la tipica crosticina smettete di mescolare e lasciate “attaccare” la farina al paiolo.

Io volevo ottenere una polenta abbastanza densa per cui dopo aver cotto al polenta in modo tradizionale l’ho lasciata riposare un paio d’ore.

L’ho tagliata a fettine e con le formine per i biscotti ho ricavato cuoricini e piccoli soli.

E in seguito l’ho fatta grigliare in padella (anche qui potete o solo grigliarla o friggerla nell’olio o ancora passarla nel burro per farla rosolare, scegliete il metodo che preferite).

Disponete poi un lombolio su ogni formina di polenta e servite caldo.

Oltre alle foto abituali vi lascio anche il link per poter vedere il sito dell’azienda in caso vi interessi la storia di questa impresa bresciana: http://www.lagranderuota.it/ !!!

Buona Settimana a tutti voi e a domani per una nuova ricetta (a base di pesce questa volta)!

Buon-Appetito

Pollo alla Birra e Asparagi Gratinati

cena-romantica-Buona domenica a tutti, oggi ho deciso di proporvi un menu completo per una cena tête a tête con il vostro partener.

Gli ingredienti base di questa ricetta sono il pollo e gli asparagi e a proposito di questi ultimi, prima di darvi la ricetta vera e propria, ecco alcune cose utili da sapere sul nostro amico asparago perché essere coscienti di cosa si mangia non é mai male, sopprattutto quando un alimento ha cosi tante proprietà benefiche.

PicsArt_1399798532985Allora allora:

Gli asparagi sono composti al 90% di acqua, sono ricchi di fosforo, potassio e acido folico. E non contenti di tutto cio contengono anche calcio, magnesio, ferro e vitamine (A, B, B1 e C).

Gli asparagi sono noti per le loro proprietà diuretiche ed inoltre sono anche ipocalorici e quindi molto consigliati nelle diete, contengono solo 24 Kcal per 100 grammi di prodotto.

Agistono anche come disinfiammanta per la milza, sono consigliati anche in caso di crampi (sopprattutto in quella parte del mese) e sono perfetti per chi é diabetico in quanto contengono l’asparigina che abbassa il livello della glicemia.

Insomma, sono tra i super eroi dell’alimentazione, e ora che ne conoscete tutte le proprietà benefiche (o quasi) possiamo passare alla ricetta, coscienti di aver scelto un prodotto davvero sano che fa bene al nostro organismo.

Come dicevo poco sopra oggi vi offro il menù completo allo stesso prezzo dei soliti post (gratis per gratis tanto vale avere due ricette in una, no?)

Pollo alla Birra e Asparagi Gratinati

INGREDIENTI (per due persone):

Per il pollo:

240 gr di petto di pollo ( il pollo si ridurrà molto alla cottura per cui se siete dei gran mangioni potete anche metterne di più)

1 birra bruna (di quelle da 25 cl)

burro qb

2 fettine di pancetta (facoltativo)

Sale e pepe qb

fond de veau (che davvero non so tradurre e che google traduce “fondo di vitello” ma non é esattamente come se vi dicessi di aggiungere un vitello sul fondo della padella, per cui vedremo se riesco a spiegarmi meglio più in la nella preparazione)

Per gli asparagi:

200 gr di asparagi

1 noce di burro

acqua bollente qb

sale (poco poco poco poco poco)

4 fettine di pancetta

PREPARAZIONE:

PicsArt_1399798149455Per quanto riguarda il pollo:

Mettete una padella dai bordi abbastanza alti a scaldare con dentro un pochino di burro.

Quando il burro inizia a dorare aggiungete i petti di pollo e fateli colorare bene da tutte le parti.

Quando sono ben colorati aggiungete la pancetta tagliata a striscioline (facoltativoooo, ma io avevo aperto il pacchetto per gli asparagi e non sapevo che farmene delle due fettine restanti e poi si sposano perfettamente con la birra).

Versate la birra e coprite con un coperchio. A metà cottura, quando parte della birra sarà evaporata fond de veauaggiungete 2 cucchiaini di questo fond de veau (che per capirci é come un dado, ma in polvere, ed é una salsa liofilizzata, non un salsa in realtà, insomma proprio non riesco a spiegarmi oggi, vi mettero’ una foto, cosi magari si capisce meglio).

Ricoprite la padella, controllate che la birra non evapori completamente ma che si mischi bene e crei una salsa semi spessa. E il gioco é fatto. Tagliate il pollo a fettine e lasciate al caldo.

PicsArt_1399797852194Per gli asparagi:

Fate bollire gli asparagi in acqua dolce e scolateli una volta pronti.

Metà asparagi li ho tagliati a dadini e conditi solo con olio e sale, e l’altra metà li ho scolati attentamente, messi in gruppetti da tre e ho arrotolato intorno le fettine di pancetta lunga.

A questo punto scaldate il forno  a 180° per far gratinare la pancetta. Infornate il tutto circa 15 minuti e poi ripassateli in padella un minuto con una noce di burro.

Servite caldi, con il pollo di qui sopra. Qualche candela per l’atmosfera romantica e degustate. Vedrete che gli ingredienti del piatto si sposano perfettamente tra loro e sarà un piacere per il palato.

E ora vi lascio, e ci ritroviamo domani, come sempre, per un nuovo post!

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Salmone alla Svedese

Buongiorno a tutti, nuova ricetta in questo soleggiato week end di maggio.

Trovare del salmone a Nancy, ad un prezzo decente é stata una missione abbastanza difficile, come vi dicevo qualche tempo fa, quando vivevamo a Nantes il Pesce costava meno del pollo e ci eravamo abituati bene, qui invece, nell’est della Francia é tutto molto più caro e cosi ci siamo ritrovati a mangiare il pesce molto più raramente.

Per questo appena trovo dei prezzi decenti e del pesce davvero fresco penso subito a condividerlo con voi.

La ricetta che vi propongo oggi non prevede cottura, per lo meno non in modo tradizionale.

In realtà quello che vi suggerisco é una tecnica di marinatura e di cottura a freddo tipica della Svezia, che ho scoperto tempo fa grazie a mia mamma (dovro’ ricordarmi di chiederle chi l’aveva insegnata a lei).

PicsArt_1399706903939Prendete quindi il vostro salmone e copritelo di uguali parti di sale e di zucchero. Aggiungete un po di aneto, se fresco é meglio, e poi mettete il tutto in un foglio di alluminio per 24 ore e ponetelo in Frigo, il sale e lo zucchero cuoceranno il salmone senza cambiare il colore della sua carne.

Dopo le 24 ore in cui avete ignorato il vostro salmone potrete lavarlo accuratamente per togliere il sale e lo zucchero in eccesso.

Conditelo con un filo di olio e volendo, il vostro piatto é già pronto. Io pero’ questa volta ha deciso di rimetterlo a marinare ancora un paio di ore con dell’olio per l’appunto, dell’altro aneto (sempre fresco), un insieme di tre tipi di pepe grattuggiati e il succo di mezzo limone.

Lo lascio marinare in un piatto in questo modo per un paio di ore.

In seguito lo servo cosi com’é accompagnato da carote bollite e ripassate in padella con un pizzico di sale e olio e delle zucchine grigliate.

La ricetta é modificabile a piacere, Al posto del limone potete mettere della salsa di soia per esempio, o al posto dell’aneto potete usare del timo.

Potete anche scegliere di marinare il pesce con del miele, o con dello zucchero di canna. Insomma, questa ricetta si presta a tutte le modifiche che vorrete apportare, il risultato é ecellente ed adatto alle calde giornate primaverili o estive e se trovate delle buone offerte risulta anche economica.

E detto cio’ vi lascio al vostro sabato, sperando passiate una bellissima giornata, e noi come sempre ci ritroviamo domani per un nuovo post!

Buon Fine Settimana!

paperino dorme

Salmone alla Svedese

Buongiorno a tutti, nuova ricetta in questo soleggiato week end di maggio.

Trovare del salmone a Nancy, ad un prezzo decente é stata una missione abbastanza difficile, come vi dicevo qualche tempo fa, quando vivevamo a Nantes il Pesce costava meno del pollo e ci eravamo abituati bene, qui invece, nell’est della Francia é tutto molto più caro e cosi ci siamo ritrovati a mangiare il pesce molto più raramente.

Per questo appena trovo dei prezzi decenti e del pesce davvero fresco penso subito a condividerlo con voi.

La ricetta che vi propongo oggi non prevede cottura, per lo meno non in modo tradizionale.

In realtà quello che vi suggerisco é una tecnica di marinatura e di cottura a freddo tipica della Svezia, che ho scoperto tempo fa grazie a mia mamma (dovro’ ricordarmi di chiederle chi l’aveva insegnata a lei).

PicsArt_1399706903939Prendete quindi il vostro salmone e copritelo di uguali parti di sale e di zucchero. Aggiungete un po di aneto, se fresco é meglio, e poi mettete il tutto in un foglio di alluminio per 24 ore e ponetelo in Frigo, il sale e lo zucchero cuoceranno il salmone senza cambiare il colore della sua carne.

Dopo le 24 ore in cui avete ignorato il vostro salmone potrete lavarlo accuratamente per togliere il sale e lo zucchero in eccesso.

Conditelo con un filo di olio e volendo, il vostro piatto é già pronto. Io pero’ questa volta ha deciso di rimetterlo a marinare ancora un paio di ore con dell’olio per l’appunto, dell’altro aneto (sempre fresco), un insieme di tre tipi di pepe grattuggiati e il succo di mezzo limone.

Lo lascio marinare in un piatto in questo modo per un paio di ore.

In seguito lo servo cosi com’é accompagnato da carote bollite e ripassate in padella con un pizzico di sale e olio e delle zucchine grigliate.

La ricetta é modificabile a piacere, Al posto del limone potete mettere della salsa di soia per esempio, o al posto dell’aneto potete usare del timo.

Potete anche scegliere di marinare il pesce con del miele, o con dello zucchero di canna. Insomma, questa ricetta si presta a tutte le modifiche che vorrete apportare, il risultato é ecellente ed adatto alle calde giornate primaverili o estive e se trovate delle buone offerte risulta anche economica.

E detto cio’ vi lascio al vostro sabato, sperando passiate una bellissima giornata, e noi come sempre ci ritroviamo domani per un nuovo post!

Buon Fine Settimana!

paperino dorme

Traslochiamo facilmente!

Il trasloco si avvicina, e ormai mi sento un po un’esperta del soggetto con un totale di 10 traslochi dal 2007 ad oggi, tra Brescia, Nantes, Verona,di nuovo Nantes (e i suoi 4 appartamenti diversi in 4 anni) e Nancy posso dire di aver capito due o tre cose per facilitarmi la vita, o per lo meno il trasloco!

E cosi le condivido con voi!

come-organizzare-un-trasloco

Vi piace traslocare facile? Bon sci bon sci bon bon bon!

Cinque consigli d’oro (esagero?) per traslocare più facilmente, senza ansie e senza stress, sopprattutto quando si trasloca lontano lontano!!!

1) Fate Passare tutto, dividento l’utile dall’inutile, il necessario dal superfluo

Come fare a riconoscere quello che é superfluo? Tutto quello che non é stato toccato, usato o anche solo guardato da più di un anno é qualcosa di cui potrete sbarazzarvi senza rimpianti.

Padelle troppo vecchie, elettrodomestici strani, ma anche vecchi giornali che tenevamo perché quell’articolo era interessante e ora non sappiamo nemmeno di che articolo parlavamo.

Fate quindi un rapido giro del vostro materiale, tra mobili e decorazioni, tra utensili ed elettrodomestici vari e cioé che giace inutilizzato, regalatelo, vendetelo o buttatelo.

Occupa spazio senza essere utile.

– Io do : Tutto ciò che non riesco a vendere ed è in buone condizioni .

– I rivendere : vestiti, libri , DVD, CD , chincaglieria, …

– Continuo : l’essenziale .

2) Vendere Vendere Vendere

Una volta scelto cosa portare e cosa non portare il resto lo potete vendere, per guadagnare qualche soldo e far scendere il prezzo del trasloco. In Francia come in Italia, Spagna, Inghilterra e molti altri paesi europei esistono siti appositi sui quali collocare il nostro materiale, un mercato dell’usato di quartiere, un mercatino delle pulci, ma anche siti web che permettono di mettere “in vetrina” i nostri mobili e ci aiutano a rivenderli.

Noi partendo da Nantes abbiamo venduto le cose sul sito www.leboncoin.fr e abbiamo anche passato una giornata con unop stand al mercatino delle pulci, il sole splendeva e la giornata é stata piuttosto divertente, giocare al venditore una tantum non fa mica male!

In Italia esiste il sito www.subito.it che funziona proprio come il sito francese sovracitato. Fte una foto ai vostri mobili, una foto decente se possibile, decidete un prezzo, decente pure quello, e lo mettete online. La gente vede il vostro annu ncio e se ha bisogno di quel mobile vi contatta via mail o per telefono e si compra il vostro mobile, voi vi fate qualche soldo, loro ottengono il mobile di cui han bisogno e voi traslocate più leggere.

Su questo sito si possono vendere anche elettrodomestici, vestiti e un sacco di altre cose!

3) Inscatolare intelligentemente

A volte non ci si pensa e ci si riduce all’ultimo minuto creando cosi degli scatoloni con dentro dal tostapane al rotolo di carta igienica e quando li si apre nella casa nuova non si ha proprio voglia di svuotarli perché sono troppo disordinati. Il segreto, oltre ad iniziare il trasloco per tempo in modo di non trovarsi a fare tutto all’ultimo minuto, é quello di mettere le cose stanza per stanza. Vi portate un tot di scatoloni in cucina e svuotate tutta la cucina. Poi e solo poi passate al soggiorno e cosi via. In questo modo gli oggetti di una stanza si ritroveranno sempre nella scatola giusta. Scrivete in che stanza li si collocherà nella casa nuova e il gioco é fatto. In realtà il consiglio lo do anche a me stessa perché io da sempre ho un ultimo accidenti di scatolone in cui devo mettere tazze e caffettiera, e stupide cose random che non riesco mai a stipare in un vero ordine.

A volte dovrei ascoltarmi quando dico cose intelligenti, non dite?

4) E gli animali domestici?

Spero tanto per voi che non ne abbiate perché per me il mio gatto é sempre stato un problema, mica posso metterlo in uno scatolone, no? Allora come si fa? Se traslocate in una nuova città lo si puo portare in auto con voi senza troppi bloblemi in una gabbietta ma se traslocate in uno stato diverso?

Per prima cosa informatevi delle leggi di tale stato, se non volete che il vostro piccolo amico peloso sia fermato in frontiera.

Già perché in alcuni stati ci vuole un chip nell’orecchio del vostro gatto, o un passaporto anche per il cane o un boccale di tale taglia epr il vostro pesce, ogni stato perde tempo a scrivere leggi sempre più complesse anche sui nostri animali domestici e se la stradale vi ferma in Italia e che il vostro gatto (il mio) non ha il chip elettronico cosa faccio? Lo lascio alla polizia? Sapete che in alcuni stati possono requisirvi l’animale?!?

Per cui leggete bene le leggi dello stato in cui andate, e cercate nel limite dell’intelligenza, di rispettarle altrimenti voi e gli scatoloni arriverete sani e salvi alla meta ma il vostro animale da compagnia magari si troverà dietro le sbarre (ironicamente) o voi dovrete pagare una multa salata (meno ironicamente).

5) L’ultima lunga mossa!

Una volta che ci siamo sbarazzati del superfluo, che abbiamo fatto gli scatoloni, che ci siamo occupati dell’animaletto e abbiamo rivenduto i mobili di troppo non ci resta che caricare il camion dei traslochi. E anche qui, se vogliamo risparmiare possiamo utilizzare un poco il nostro cervello.

Per prima cosa, mai e poi mai pagare dei traslocatori, Gia nello stesso stato, per passare da est a ovest o da nord a sud vi ci vorrebbero circa 1000 euro, immaginate quanto vi costerebbe un trasloco se steste cambiando paese (e questo sempre stando in Europa) …

Il segreto é prenotare un furgone (da tot metri cubi) presso quelle società che vi affittano pure le auto, o presso alcuni supermercati. Anche se il meglio sarebbe avere un amico che ve ne presta uno di furgone, non tutti abbiamo questa chance. Per cui fare un comparativo( si dice cosi in italiano?) tra più camioncini e scegliete le date e le marche meno care.

Inoltre, per non spendere troppo, potreste cercare di fare tutto il più rapidamente possibile, non solo spenderete di meno di affitto del furgone ma sopprattutto vi sbarazzerete in fretta dei cartoni, e vi posso assicurare che più il trasloco dura nel tempo, meno avrete voglia di svuotare gli scatoloni e vi ritroverete dopo un anno ancora con un solo scatoloneda svuotare, che non solo non avrete mai aperto ma che proprio non aprirete mai più e cosi, vi tirerete scatoloni fantasma da una casa all’altra senza piu sapere cosa nasconde.

Fate quindi in fretta a svuotare i cartoni e a rimontare i mobili. Sarà certo stancante ma per lo meno saprete di essere a casa, nella nuova casa e sarete di certo sollevati a fine lavoro!

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Traslochiamo facilmente!

Il trasloco si avvicina, e ormai mi sento un po un’esperta del soggetto con un totale di 10 traslochi dal 2007 ad oggi, tra Brescia, Nantes, Verona,di nuovo Nantes (e i suoi 4 appartamenti diversi in 4 anni) e Nancy posso dire di aver capito due o tre cose per facilitarmi la vita, o per lo meno il trasloco!

E cosi le condivido con voi!

come-organizzare-un-trasloco

Vi piace traslocare facile? Bon sci bon sci bon bon bon!

Cinque consigli d’oro (esagero?) per traslocare più facilmente, senza ansie e senza stress, sopprattutto quando si trasloca lontano lontano!!!

1) Fate Passare tutto, dividento l’utile dall’inutile, il necessario dal superfluo

Come fare a riconoscere quello che é superfluo? Tutto quello che non é stato toccato, usato o anche solo guardato da più di un anno é qualcosa di cui potrete sbarazzarvi senza rimpianti.

Padelle troppo vecchie, elettrodomestici strani, ma anche vecchi giornali che tenevamo perché quell’articolo era interessante e ora non sappiamo nemmeno di che articolo parlavamo.

Fate quindi un rapido giro del vostro materiale, tra mobili e decorazioni, tra utensili ed elettrodomestici vari e cioé che giace inutilizzato, regalatelo, vendetelo o buttatelo.

Occupa spazio senza essere utile.

– Io do : Tutto ciò che non riesco a vendere ed è in buone condizioni .

– I rivendere : vestiti, libri , DVD, CD , chincaglieria, …

– Continuo : l’essenziale .

2) Vendere Vendere Vendere

Una volta scelto cosa portare e cosa non portare il resto lo potete vendere, per guadagnare qualche soldo e far scendere il prezzo del trasloco. In Francia come in Italia, Spagna, Inghilterra e molti altri paesi europei esistono siti appositi sui quali collocare il nostro materiale, un mercato dell’usato di quartiere, un mercatino delle pulci, ma anche siti web che permettono di mettere “in vetrina” i nostri mobili e ci aiutano a rivenderli.

Noi partendo da Nantes abbiamo venduto le cose sul sito www.leboncoin.fr e abbiamo anche passato una giornata con unop stand al mercatino delle pulci, il sole splendeva e la giornata é stata piuttosto divertente, giocare al venditore una tantum non fa mica male!

In Italia esiste il sito www.subito.it che funziona proprio come il sito francese sovracitato. Fte una foto ai vostri mobili, una foto decente se possibile, decidete un prezzo, decente pure quello, e lo mettete online. La gente vede il vostro annu ncio e se ha bisogno di quel mobile vi contatta via mail o per telefono e si compra il vostro mobile, voi vi fate qualche soldo, loro ottengono il mobile di cui han bisogno e voi traslocate più leggere.

Su questo sito si possono vendere anche elettrodomestici, vestiti e un sacco di altre cose!

3) Inscatolare intelligentemente

A volte non ci si pensa e ci si riduce all’ultimo minuto creando cosi degli scatoloni con dentro dal tostapane al rotolo di carta igienica e quando li si apre nella casa nuova non si ha proprio voglia di svuotarli perché sono troppo disordinati. Il segreto, oltre ad iniziare il trasloco per tempo in modo di non trovarsi a fare tutto all’ultimo minuto, é quello di mettere le cose stanza per stanza. Vi portate un tot di scatoloni in cucina e svuotate tutta la cucina. Poi e solo poi passate al soggiorno e cosi via. In questo modo gli oggetti di una stanza si ritroveranno sempre nella scatola giusta. Scrivete in che stanza li si collocherà nella casa nuova e il gioco é fatto. In realtà il consiglio lo do anche a me stessa perché io da sempre ho un ultimo accidenti di scatolone in cui devo mettere tazze e caffettiera, e stupide cose random che non riesco mai a stipare in un vero ordine.

A volte dovrei ascoltarmi quando dico cose intelligenti, non dite?

4) E gli animali domestici?

Spero tanto per voi che non ne abbiate perché per me il mio gatto é sempre stato un problema, mica posso metterlo in uno scatolone, no? Allora come si fa? Se traslocate in una nuova città lo si puo portare in auto con voi senza troppi bloblemi in una gabbietta ma se traslocate in uno stato diverso?

Per prima cosa informatevi delle leggi di tale stato, se non volete che il vostro piccolo amico peloso sia fermato in frontiera.

Già perché in alcuni stati ci vuole un chip nell’orecchio del vostro gatto, o un passaporto anche per il cane o un boccale di tale taglia epr il vostro pesce, ogni stato perde tempo a scrivere leggi sempre più complesse anche sui nostri animali domestici e se la stradale vi ferma in Italia e che il vostro gatto (il mio) non ha il chip elettronico cosa faccio? Lo lascio alla polizia? Sapete che in alcuni stati possono requisirvi l’animale?!?

Per cui leggete bene le leggi dello stato in cui andate, e cercate nel limite dell’intelligenza, di rispettarle altrimenti voi e gli scatoloni arriverete sani e salvi alla meta ma il vostro animale da compagnia magari si troverà dietro le sbarre (ironicamente) o voi dovrete pagare una multa salata (meno ironicamente).

5) L’ultima lunga mossa!

Una volta che ci siamo sbarazzati del superfluo, che abbiamo fatto gli scatoloni, che ci siamo occupati dell’animaletto e abbiamo rivenduto i mobili di troppo non ci resta che caricare il camion dei traslochi. E anche qui, se vogliamo risparmiare possiamo utilizzare un poco il nostro cervello.

Per prima cosa, mai e poi mai pagare dei traslocatori, Gia nello stesso stato, per passare da est a ovest o da nord a sud vi ci vorrebbero circa 1000 euro, immaginate quanto vi costerebbe un trasloco se steste cambiando paese (e questo sempre stando in Europa) …

Il segreto é prenotare un furgone (da tot metri cubi) presso quelle società che vi affittano pure le auto, o presso alcuni supermercati. Anche se il meglio sarebbe avere un amico che ve ne presta uno di furgone, non tutti abbiamo questa chance. Per cui fare un comparativo( si dice cosi in italiano?) tra più camioncini e scegliete le date e le marche meno care.

Inoltre, per non spendere troppo, potreste cercare di fare tutto il più rapidamente possibile, non solo spenderete di meno di affitto del furgone ma sopprattutto vi sbarazzerete in fretta dei cartoni, e vi posso assicurare che più il trasloco dura nel tempo, meno avrete voglia di svuotare gli scatoloni e vi ritroverete dopo un anno ancora con un solo scatoloneda svuotare, che non solo non avrete mai aperto ma che proprio non aprirete mai più e cosi, vi tirerete scatoloni fantasma da una casa all’altra senza piu sapere cosa nasconde.

Fate quindi in fretta a svuotare i cartoni e a rimontare i mobili. Sarà certo stancante ma per lo meno saprete di essere a casa, nella nuova casa e sarete di certo sollevati a fine lavoro!

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Emozioni e Collaborazioni

MI é ARrIvAtO uN pACcO !!!

Ebbene si mi é arrivato un pacco, anzi, me ne sono arrivati due in realtà, ma direi che un pacco al giorno leva il medico di torno per cui oggi vi inizio a parlare di quello del Molino Pagani che gentilmente, mi ha offerto una collaborazione, di quelle classiche insomma, mi spediscono qualche cosa buona e io ne faccio qualcosa di ottimo, o per lo meno l’idea é quella, anche se per ora sono solo alla fase contemplazione del contenuto della scatola magica!

E io adoro ricevere pacchi, scatole, o contenitori di ogni sorta, mi provoca la stessa emozione di quando da piccola aprivo le buste a sorpresa.

Ve le ricordate?

Quelle che si compravano in edicola!!! Un po’ stropicciate ma con tante sorprese al loro interno!

Beh, un pacco mi provoca la stessa sensazione di meraviglia e la stessa gioia di quando avevo 6 anni, e questo poco cambia ripsetto a cosa si trova dentro alla scatola.

Vi lascio quindi con le foto del pacchettino regalo che mi hanno spedito e torno da voi al più presto con tante nuove ricette utilizzando le farine (che spero essere buona come sembrano) del Molino Pagani, yeah!!!

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Torta alla Nutella

Isola_che_non_c___975428105Buongiorno a tutti, oggi in Francia é festa e nessuno lavora, cosi ho tempo per scrivervi un nuovo post, con una nuova ricetta, cosa che invece ieri non ho proprio potuto fare.

Con i bambini al lavoro ieri abbiamo preparato 4 torte dolci ed un cake salato in previsione della gigantesta caccia al tesoro di domani che sarà ambiantata sull’isola che non c’é, un’isola costruita interamente da noi in cui le palme misurano un metro e cinquanta, le montagne ue metri e il fiume tre metri, insomma un gran lavoro sopprattutto se si pensa che il tutto é stato ralizzato su cartoni e cartoncini e che oltre alle palme ci sono anche dune di sabbia, spiagge e navi pirate.

E quando domani istalleremo tutta l’isola in giro per il centro dove lavoriamo non ci restarà tempo per preparare il buffet, per cui con alcuni bimbi dai tre ai nove anni, ci siamo rimboccati le maniche e ieri abbiamo preparato tutte le cibarie.

Oggi vi lascio la ricetta della torta alla nutella, perché é l’unica di cui ancora non vi ho parlato tra le prelibatezze che abbiamo cucinato l’altro giorno.

E la ricetta é in cucchiai, perché non avevamo più il dosatore, misteriosa disparizione su cui i mini-investigatori stanno ancora lavorando.

In realtà il povero bicchiere dosatore ha semplicemente deciso di lasciarsi rompendosi nelle poco abili mani della cuoca (che poi se non fosse chiaro, sono le MIE poco abili mani insomma).

PicsArt_1399549175300Torta alla Nutella

INGREDIENTI:

12 cucchiai di farina 00

10 cucchiai di zucchero

10 cucchiai di burro salato fuso

12 cucchiai abbontanti di latte

1 bustina di lievito

2 uova intere

qualche goccia di aroma alla vaniglia (facoltativo)

10 cucchiai di nutella

PREPARAZIONE:

Fate fondere il burro e mentre il nostro amichetto si squaglia mescolate insieme zucchero, lievito, farina, latte e uova. Aggiungete poi l’aroma di vaniglia se avete scelto di usarlo e infine aggiungete il burro fuso. Essendo il nostro del burro salato non avrete bisogno di aggiungere altro sale per far lievitare l’impasto ma se il vostro é del burro dolce vi consiglio di aggiungerne un pizzico all’impasto.

Mettete il tutto in una teglia imburrata e infarinata e poi con i cucchiai di nutella create un decoro in superficie.

L’impasto sarà abbastanza denso da permettete alla nutella di non scendere completamente verso il fondo della teglia e in questo modo otterrete una torta bicolor e anche con una doppia texture, sotto morbida e sofficie e sopra avrete la nutella calda e semi colante.

Infornate in forno già caldo per circa una mezzo’ra a 180°. Controllate con il solito stuzzicadenti il livello di cottura prima di torglierla dal forno cercando di bucare nelle parti in cui non avete colato la nutella altrimenti, ovviamente lo stecchino sarà sempre sporco e rischiate di far bruciare l’impasto.

E con questo ho detto tutto, mangiate, condividete, approfittatene e se non avete niente da fare mettete anche qualche commento al blog 😉 !!!

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