Ricette

Pumpkin Bread

10841198_10205695037517460_80970214_n

Questa mattina, sveglia dalle 5 ho un po di tempo per aggiornare il blog, e mettervi alcune delle ricette americane che vi avevo promesso ma che non ho potuto postare perché tra pronto soccorso, lavoro e roba varia e noiosa non avevo proprio avuto il tempo.

Tra l’altro me ne scuso ma  proprio o mi si forniscono giornate da 60 ore o io qui il tempo non so dove trovarlo.

Avendo vissuto da espatriata sapevo quanto potesse essere dura affrontare la burocrazia ma mai avrei pensato che per il mio compagno, con cui ce ne staremo qui in Italia per circa un anno, dovesse quasi vendere l’anima al diavolo per avere anche solo la tessera sanitaria che tra parentesi non é ancora riuscito ad ottenere. Perché, e ci scommetto quello che volete, nessuna burocrazia é cosi complessa, incasinata e illogica di quella italiana.

IMG-20141110-WA0003Le nostre mattine le passiamo a girare come trottole da un ufficio A ad un ufficio B che poi ci inviano direttamente all’ufficio 147J e poi allo Z23 e cosi via, contraddicendosi tra loro e facendoti pensare che essere clandestini sarebbe molto più facile. Mi chiedo io: come diavolo é possibile complicare cosi tanto le cose, tra stato e stato all’interno della stessa Europa?

Inoltre si avvicina il periodo di Natale, e cosi tra regali, regalini, addobbi e cene passo la metà del tempo in cucina, la mia o quella del café dove lavoro, a cercare di creare qualcosa di nuovo senza mai ricordarmi di fotografarlo.

IMG-20141110-WA0004E cosi via, insomma di cose ne stanno succedendo tante e quindi il tempo per raccontarvele tutte é proprio poco.

Se a Natale non sapete cosa regalarmi accetto molto volentieri una giornata con più ore, o anche del caffé per endovena, o ancora un correttore per le occhiaie che ormai stanno diventando bagagli a mano.

E ora dopo tutto questo bla bla un po caotico passiamo alla ricetta che vi avevo preparato per Thanksgiving, che avevo trovato tempo fa su un blog  americano (o forse era un expat anche lei?) e che io ho rielaborato a mio gusto e preparato in quantità per noi e la famiglia.

Buona ricetta a tutti e spero di riuscire presto a raccontarvi un paio di cosette che mi stanno proprio a cuore!

IMG-20141110-WA0005Pumpkin Bread

anche detto

Pan di Zucca

(anche se tra noi a me sembra di più un cake)

INGREDIENTI:

250 gr di polpa di zucca (che si ottiene bollendo la nostra zucca in acqua fino a che non diventa tutta splish splash, nulla di più semplice)
2uova
120 ml di olio di semi
IMG-20141110-WA000780 ml di acqua
300 gr di zucchero (anche se io ne ho messo molto meno e forse avrei dovuto metterne di più ma a me le cose troppo dolci proprio non piacciono)
225 gr di farina
5 gr di lievito di birra (ma anche qui, io ho usato il bicarbonato tipo e ha funzionato lo stesso, anche se forse forse… ma lasciamo perdere tutte queste specifiche)
5 gr di sale
2 gr di cannella
1 gr di noce moscata

PREPARAZIONE:

IMG-20141110-WA0010Fate bollire la vostra zucca e rendetela una specie di purea, a meno che siate molto fortunate e da voi non vendano quella in lattina già pronta all’uso che in America si trova ovunque e a Brescia proprio non l’ho trovata (ma sarà anche che non l’ho cercata più di tanto???).

Quando la zucca é spiaccicata lasciatela da qualche parte a raffreddare.

Intanto mescolate insieme tutti gli ingredienti secchi, spezie incluse (ma lievito escluso) in una ciotola e in una seconda ciotola mescolate le uova, l’acqua, lo lievito (o il bicarbonato) e l’olio.

Quando gli ingredienti umidi sono ben mescolati aggiungeteli a poco a poco nella ciotola degli ingredienti secchi e mescolate con una frusta ( o se siete fortunati con un qualsiasi aggeggio elettrico (non proprio uno qualsiasi eh, il phon tipo non va bene eheh).

Aggiungete la polpa di zucca una volta raffreddata e mescolate bene.IMG-20141110-WA0011

Mettete il tutto nei vostri stampini, o nella teglia o dove volete (anche qui non proprio dove volete a caso, metterlo in lavastoviglie non serve a niente per esemplio;-)!

Infornate poi il tutto per 45/50 minuti a 180°.

E il gioco é fatto. Coprite di zucchero a velo o con del cacao in polvere e servite tiepido, caldo o freddo. Perfetto sia con il latte che con il thé ed é fatta.

E noi ci ritroviamo presto presto!

Buona Giornata a tutti!!!

IMG-20141110-WA0014

Pumpkin Bread

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Questa mattina, sveglia dalle 5 ho un po di tempo per aggiornare il blog, e mettervi alcune delle ricette americane che vi avevo promesso ma che non ho potuto postare perché tra pronto soccorso, lavoro e roba varia e noiosa non avevo proprio avuto il tempo.

Tra l’altro me ne scuso ma  proprio o mi si forniscono giornate da 60 ore o io qui il tempo non so dove trovarlo.

Avendo vissuto da espatriata sapevo quanto potesse essere dura affrontare la burocrazia ma mai avrei pensato che per il mio compagno, con cui ce ne staremo qui in Italia per circa un anno, dovesse quasi vendere l’anima al diavolo per avere anche solo la tessera sanitaria che tra parentesi non é ancora riuscito ad ottenere. Perché, e ci scommetto quello che volete, nessuna burocrazia é cosi complessa, incasinata e illogica di quella italiana.

IMG-20141110-WA0003Le nostre mattine le passiamo a girare come trottole da un ufficio A ad un ufficio B che poi ci inviano direttamente all’ufficio 147J e poi allo Z23 e cosi via, contraddicendosi tra loro e facendoti pensare che essere clandestini sarebbe molto più facile. Mi chiedo io: come diavolo é possibile complicare cosi tanto le cose, tra stato e stato all’interno della stessa Europa?

Inoltre si avvicina il periodo di Natale, e cosi tra regali, regalini, addobbi e cene passo la metà del tempo in cucina, la mia o quella del café dove lavoro, a cercare di creare qualcosa di nuovo senza mai ricordarmi di fotografarlo.

IMG-20141110-WA0004E cosi via, insomma di cose ne stanno succedendo tante e quindi il tempo per raccontarvele tutte é proprio poco.

Se a Natale non sapete cosa regalarmi accetto molto volentieri una giornata con più ore, o anche del caffé per endovena, o ancora un correttore per le occhiaie che ormai stanno diventando bagagli a mano.

E ora dopo tutto questo bla bla un po caotico passiamo alla ricetta che vi avevo preparato per Thanksgiving, che avevo trovato tempo fa su un blog  americano (o forse era un expat anche lei?) e che io ho rielaborato a mio gusto e preparato in quantità per noi e la famiglia.

Buona ricetta a tutti e spero di riuscire presto a raccontarvi un paio di cosette che mi stanno proprio a cuore!

IMG-20141110-WA0005Pumpkin Bread

anche detto

Pan di Zucca

(anche se tra noi a me sembra di più un cake)

INGREDIENTI:

250 gr di polpa di zucca (che si ottiene bollendo la nostra zucca in acqua fino a che non diventa tutta splish splash, nulla di più semplice)
2uova
120 ml di olio di semi
IMG-20141110-WA000780 ml di acqua
300 gr di zucchero (anche se io ne ho messo molto meno e forse avrei dovuto metterne di più ma a me le cose troppo dolci proprio non piacciono)
225 gr di farina
5 gr di lievito di birra (ma anche qui, io ho usato il bicarbonato tipo e ha funzionato lo stesso, anche se forse forse… ma lasciamo perdere tutte queste specifiche)
5 gr di sale
2 gr di cannella
1 gr di noce moscata

PREPARAZIONE:

IMG-20141110-WA0010Fate bollire la vostra zucca e rendetela una specie di purea, a meno che siate molto fortunate e da voi non vendano quella in lattina già pronta all’uso che in America si trova ovunque e a Brescia proprio non l’ho trovata (ma sarà anche che non l’ho cercata più di tanto???).

Quando la zucca é spiaccicata lasciatela da qualche parte a raffreddare.

Intanto mescolate insieme tutti gli ingredienti secchi, spezie incluse (ma lievito escluso) in una ciotola e in una seconda ciotola mescolate le uova, l’acqua, lo lievito (o il bicarbonato) e l’olio.

Quando gli ingredienti umidi sono ben mescolati aggiungeteli a poco a poco nella ciotola degli ingredienti secchi e mescolate con una frusta ( o se siete fortunati con un qualsiasi aggeggio elettrico (non proprio uno qualsiasi eh, il phon tipo non va bene eheh).

Aggiungete la polpa di zucca una volta raffreddata e mescolate bene.IMG-20141110-WA0011

Mettete il tutto nei vostri stampini, o nella teglia o dove volete (anche qui non proprio dove volete a caso, metterlo in lavastoviglie non serve a niente per esemplio;-)!

Infornate poi il tutto per 45/50 minuti a 180°.

E il gioco é fatto. Coprite di zucchero a velo o con del cacao in polvere e servite tiepido, caldo o freddo. Perfetto sia con il latte che con il thé ed é fatta.

E noi ci ritroviamo presto presto!

Buona Giornata a tutti!!!

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Costine ai ferri in 10 modi

PicsArt_1403174135308L’altro giorno vi ho proposto un piatto di costine in padella, oggi vi propongo lo stesso tipo di carne ma lavorato di un modo più estivo e facile.

Come dicevo nell’altro post, questo tipo di carne, costa poco ma spesso la snobbiamo perché non sappiamo come prepararla, con questa mini guida culinaria incentrata appunto sulle costine spero di darvi qualche idea utile.

L’importante é cercare di mettere sempre in valore il prodotto che abbiamo deciso di cucinare e di non strapazzarlo troppo, scegliere la spezia giusta che si sposa bene con il nostro alimento e non soffocarlo con profumi o erbe che in se’ sono buone ma che associate a un alimento o adun altrop potrebbero dare un gusto strano o anche immangiabile.

Ma cominciamo con le “ricette” e i consigli di preparazione.

Costine ai Ferri in 10 Modi:

PicsArt_1403173976114Allora, le costine ai ferri, o alla griglia o al barbeque si possono, ovviamente preparare al naturale, solo con un pochino di sale e pepe ma esistono almeno un centinaio di modi diversi attraverso il mondo, per dare un gusto più particolare a questa carne.

Qui in Francia le si lascia marinare nell’olio d’oliva e nell’erbe di provenza (1) per esempio, se sono costine di maiale, o in un mix di aglio, olio e rosmarino, se sono costine di agnello (2).

Ma potete anche lasciarle marinare nella senape (dolce o forte secondo i vostri gusti) (3), oppure con salsa di soia e semi di sesamo (4).

Potreste anche farle alla messicana, con paprika, peperoncino e e pomodorini a dadini (5).

O all’indiana, con del curry (6).

O alla portoghese con del Piri Piri (o pili pili, dipende dalla pronuncia) che é una salsina, abbastanza piccante e davvero saporita dipica della costa portoghese (7).

Potrete anche farle marinare o spennellarle in cottura con della salsa worcester(8), salsa tipicamente americana dal gusto bizzarro a metà tra il ketchup e l’aceto, oppure, sempre seguendo le idee statunitensi, potrete “condirle” con della salsa barbeque (9).

E in ultimo, potrete prepararle a modo mio, lasciandole marinare nella senape per un’oretta con delle erbe di provenza e dello scalogno tagliato finemente (10).

Vedrete che stupirete i vostri ospiti seguendo una volta una ricetta e una volta un’altra!

Per la preparazione ,vera e propria, una volta che le avete lasciate marinare, potrete metterle sulla griglia (elettrica o a carbone, poco importa) anche senza tagliarle, come si fa in america, diventano più belle da guardare e anche più facili da far marinare.

Le si mette quando la griglia inizia a scaldarsi ,e non toglietele fino a perfetta cottura, sopprattutto per le costine di maiale che se non sono cotte alla perfezione possono dare problemi.

Da accompagnare con delle patate in padella, o con dell’insalata mista.

Ma anche con delle patatine fritte, o con dei cornetti( fagiolini???).

Facili da fare, con umerose possibilità di preparazione e gusti che possono essere sempre diversi, un prezzo contenuto e una cucina veloce, tutti questi elementi fanno cdelle costine uno di quei piatti estivi che potrebbero cambiare le vostre abitudini culinarie.

 

 

Costine ai ferri in 10 modi

PicsArt_1403174135308L’altro giorno vi ho proposto un piatto di costine in padella, oggi vi propongo lo stesso tipo di carne ma lavorato di un modo più estivo e facile.

Come dicevo nell’altro post, questo tipo di carne, costa poco ma spesso la snobbiamo perché non sappiamo come prepararla, con questa mini guida culinaria incentrata appunto sulle costine spero di darvi qualche idea utile.

L’importante é cercare di mettere sempre in valore il prodotto che abbiamo deciso di cucinare e di non strapazzarlo troppo, scegliere la spezia giusta che si sposa bene con il nostro alimento e non soffocarlo con profumi o erbe che in se’ sono buone ma che associate a un alimento o adun altrop potrebbero dare un gusto strano o anche immangiabile.

Ma cominciamo con le “ricette” e i consigli di preparazione.

Costine ai Ferri in 10 Modi:

PicsArt_1403173976114Allora, le costine ai ferri, o alla griglia o al barbeque si possono, ovviamente preparare al naturale, solo con un pochino di sale e pepe ma esistono almeno un centinaio di modi diversi attraverso il mondo, per dare un gusto più particolare a questa carne.

Qui in Francia le si lascia marinare nell’olio d’oliva e nell’erbe di provenza (1) per esempio, se sono costine di maiale, o in un mix di aglio, olio e rosmarino, se sono costine di agnello (2).

Ma potete anche lasciarle marinare nella senape (dolce o forte secondo i vostri gusti) (3), oppure con salsa di soia e semi di sesamo (4).

Potreste anche farle alla messicana, con paprika, peperoncino e e pomodorini a dadini (5).

O all’indiana, con del curry (6).

O alla portoghese con del Piri Piri (o pili pili, dipende dalla pronuncia) che é una salsina, abbastanza piccante e davvero saporita dipica della costa portoghese (7).

Potrete anche farle marinare o spennellarle in cottura con della salsa worcester(8), salsa tipicamente americana dal gusto bizzarro a metà tra il ketchup e l’aceto, oppure, sempre seguendo le idee statunitensi, potrete “condirle” con della salsa barbeque (9).

E in ultimo, potrete prepararle a modo mio, lasciandole marinare nella senape per un’oretta con delle erbe di provenza e dello scalogno tagliato finemente (10).

Vedrete che stupirete i vostri ospiti seguendo una volta una ricetta e una volta un’altra!

Per la preparazione ,vera e propria, una volta che le avete lasciate marinare, potrete metterle sulla griglia (elettrica o a carbone, poco importa) anche senza tagliarle, come si fa in america, diventano più belle da guardare e anche più facili da far marinare.

Le si mette quando la griglia inizia a scaldarsi ,e non toglietele fino a perfetta cottura, sopprattutto per le costine di maiale che se non sono cotte alla perfezione possono dare problemi.

Da accompagnare con delle patate in padella, o con dell’insalata mista.

Ma anche con delle patatine fritte, o con dei cornetti( fagiolini???).

Facili da fare, con umerose possibilità di preparazione e gusti che possono essere sempre diversi, un prezzo contenuto e una cucina veloce, tutti questi elementi fanno cdelle costine uno di quei piatti estivi che potrebbero cambiare le vostre abitudini culinarie.

 

 

Bombe alla Nutella

erasmus

(Per chi non sapesse cos’é l’erasmus dedichero’ un post speciale al progetto tra qualche giorno)

Ieri, una mia amica mi ha spedito un paio di foto di una ricetta che aveva appena preparato… Una ricetta fantastica!!!

La ragazza in questione, 7 anni fa non sapeva nemmeno accendere un fornello e nonostante sia capace di fare quasi qualunque cosa la cucina non era proprio il suo punto forte ( e ora mi fa belle bombe alla nutella degne di una cuoca provetta,hic).

Il che mi faceva piacere perché cosi, durante la nostra vita da coinquiline potevo cucinare quasi sempre io!!!

Ci siamo conosciute in ERASMUS, una delle esperienze più belle della mia vita fino ad ora.

E siamo rimaste in contatto nonostante da quel 5 settembre 2007 siano successe tantissime cose…

Ma sto per diventare nostalgica e pensare ai “bei vecchi tempi” e raccontarvi i sei mesi di erasmus in un solo e unico post, per cui, direi di lasciar perdere, tagliare corto e passare alla ricetta delle:

Bombe alla Nutella

PicsArt_1402656150996

INGREDIENTI

INGREDIENTI:

(per 4 bombe)

250 gr di farina

25 gr di zucchero

1 cucchiaino di sale

1/2 bustina di vanillina

125 ml di latte

50 gr di burro

2 gr di lievito di birra disidratato

la scorza grattuggiata di un limone

Per friggere potrete utilizzare dell’olio di semi di girasole, oppure se avete una friggitrice potrete usare la “vegetaline” ( anche se non so se la vendono in Italia)

E poi all’interno potrete mettere della Nutella a volontà (o della marmellata o della crema pasticcera o ancora lasciarli vuoti e cospargerli di un po’ di zucchero)

PicsArt_1402656512627

BOMBE ALLA NUTELLAAAAAAA !!!

PREPARAZIONE:

Per realizzare le bombe iniziate setacciando 75 gr di farina in una ciotola e poi fate sciogliere in 75 ml di latte tiepido  lo zucchero e il lievito di birra. 

Aggiungete il composto di latte e lievito alla farina e mescolate fino ad ottenere una pastella omogenea.

Ora mettete il composto in una ciotola, copritelo con la pellicola trasparente o con un coperchio apposito e infilatelo in forno, alla temperatura più basse e lasciate lievitare per circa un’ora. In questo modo la pastella raddoppierà di volume.

Ora in un’altra ciotola mescolate la vanillina, il resto della farina e la scorza di limone e poi incorporate la pastella di prima all’impasto di adesso.

Sciogliete il sale nel latte rimasto e incorporate anche questi ingredienti al vostro impasto. Mescolate con energia o mettete tutto in una planetaria se ne avete una.

Aggiungete anche il burro ammorbidito e mescolate con forza.

Ora che l’impasto é pronto potrete cominciare a stenderlo per farlo diventare dello spessore di circa un centrimetro e mezzo (o 2 cm).

Lasciatelo riposare poi per ancora un’oretta in modo che aumenti un po di volume.

Fate tanti dischi tagliandoli con le formine appostite o con un coppa-pasta.

Mettete il tutto a friggere una bomba dopo l’altra. Lasciatele raffreddare.

Con l’aiuto di una siringa da pasticcere o di un sac à poche potrete farcirli con la Nutella.

Ed é fatta avrete ottentuo un dolce iper-calorico, che vi farà di sicuro venire qualche brufoletto qua e là ma magicamente buono… e io ora spero che la mia cara amica che le ha preparate in quel di Rennes mi inviti anche a mangiarle, o le rifaccia ad agosto quando andremo a trovarla (piccolo messaggio subliminale?!?)

happyweekend

Buon fine settimana a TUTTI !!!

Bombe alla Nutella

erasmus

(Per chi non sapesse cos’é l’erasmus dedichero’ un post speciale al progetto tra qualche giorno)

Ieri, una mia amica mi ha spedito un paio di foto di una ricetta che aveva appena preparato… Una ricetta fantastica!!!

La ragazza in questione, 7 anni fa non sapeva nemmeno accendere un fornello e nonostante sia capace di fare quasi qualunque cosa la cucina non era proprio il suo punto forte ( e ora mi fa belle bombe alla nutella degne di una cuoca provetta,hic).

Il che mi faceva piacere perché cosi, durante la nostra vita da coinquiline potevo cucinare quasi sempre io!!!

Ci siamo conosciute in ERASMUS, una delle esperienze più belle della mia vita fino ad ora.

E siamo rimaste in contatto nonostante da quel 5 settembre 2007 siano successe tantissime cose…

Ma sto per diventare nostalgica e pensare ai “bei vecchi tempi” e raccontarvi i sei mesi di erasmus in un solo e unico post, per cui, direi di lasciar perdere, tagliare corto e passare alla ricetta delle:

Bombe alla Nutella

PicsArt_1402656150996

INGREDIENTI

INGREDIENTI:

(per 4 bombe)

250 gr di farina

25 gr di zucchero

1 cucchiaino di sale

1/2 bustina di vanillina

125 ml di latte

50 gr di burro

2 gr di lievito di birra disidratato

la scorza grattuggiata di un limone

Per friggere potrete utilizzare dell’olio di semi di girasole, oppure se avete una friggitrice potrete usare la “vegetaline” ( anche se non so se la vendono in Italia)

E poi all’interno potrete mettere della Nutella a volontà (o della marmellata o della crema pasticcera o ancora lasciarli vuoti e cospargerli di un po’ di zucchero)

PicsArt_1402656512627

BOMBE ALLA NUTELLAAAAAAA !!!

PREPARAZIONE:

Per realizzare le bombe iniziate setacciando 75 gr di farina in una ciotola e poi fate sciogliere in 75 ml di latte tiepido  lo zucchero e il lievito di birra. 

Aggiungete il composto di latte e lievito alla farina e mescolate fino ad ottenere una pastella omogenea.

Ora mettete il composto in una ciotola, copritelo con la pellicola trasparente o con un coperchio apposito e infilatelo in forno, alla temperatura più basse e lasciate lievitare per circa un’ora. In questo modo la pastella raddoppierà di volume.

Ora in un’altra ciotola mescolate la vanillina, il resto della farina e la scorza di limone e poi incorporate la pastella di prima all’impasto di adesso.

Sciogliete il sale nel latte rimasto e incorporate anche questi ingredienti al vostro impasto. Mescolate con energia o mettete tutto in una planetaria se ne avete una.

Aggiungete anche il burro ammorbidito e mescolate con forza.

Ora che l’impasto é pronto potrete cominciare a stenderlo per farlo diventare dello spessore di circa un centrimetro e mezzo (o 2 cm).

Lasciatelo riposare poi per ancora un’oretta in modo che aumenti un po di volume.

Fate tanti dischi tagliandoli con le formine appostite o con un coppa-pasta.

Mettete il tutto a friggere una bomba dopo l’altra. Lasciatele raffreddare.

Con l’aiuto di una siringa da pasticcere o di un sac à poche potrete farcirli con la Nutella.

Ed é fatta avrete ottentuo un dolce iper-calorico, che vi farà di sicuro venire qualche brufoletto qua e là ma magicamente buono… e io ora spero che la mia cara amica che le ha preparate in quel di Rennes mi inviti anche a mangiarle, o le rifaccia ad agosto quando andremo a trovarla (piccolo messaggio subliminale?!?)

happyweekend

Buon fine settimana a TUTTI !!!

Filetto di merluzzo agli asparagi dello Chef Metzelard

PicsArt_1402385521007Ieri sono andata in fiera, come vi avevo anticipato domenica e vi giuro mi sentivo come una bambina nel paese dei balocchi.

O come una di quelle fan sfegatate che incontrano il loro cantante preferito.

O come se stessi per vincere al lotto.

Insomma, ero emozionata, iper-eccitata e anche un bel po’ nervosa.

E non tanto per la fiera che si é rivelata comunque piuttosto interessante, ma sopprattutto perché stavo per conoscere uno dei miei miti culinari, uno tra i tanti certo ma comunque un accidenti di chef, uno vero, che stava per tenere una lezione di cucina in diretta.

Lo Chef Metzelard, un cuoco con un passato piuttosto interessante come cuoco del palazzo del governo già negli anni ’80 e che ora tiene un ristorante, “La Mignardise” qui in Lorena.

E vi diro’ che non solo ho potuto conoscerlo e seguire il suo corso di cucina, ma anche intervistarlo, fare una foto con lui e ottenere il suo libro di ricetta autografato.

SONY DSCUn po mi dispiace per le personcine che se ne stavano la e guardavano il cuoco in azione sui maxi-schermi mentre io stavo ad un passo da lui con la mia macchian fotografica ma insomma, sono cose che capitano di raro e ne ho approfittato il più possibile. Avevo gli occhi che luccicavano e respiravo la passione di questo grand uomo per la cucina. Ero semplicemente emozionata.

Sinceramente é stata una gran bella esperienza e lo Chef mi ha acnhe permesso di fotografate il suo pîatto finito e di regalarvi la ricetta, gran signore questo Metzelard!

Preparate carta e penna allora e scrivetevi come fare perché la ricetta di oggi é prorpio uno spettacolo!

SONY DSCFiletto di merluzzo agli asparagi

INGREDIENTI:

(per 4 persone)

4 filetti di merluzzo da circa 200gr a persona

1 mazzo di asparagi

70 gr di burro

2 carote (circa 150gr)

2 rape (circa 120gr)

4 ravanelli

SONY DSCun filo d’olio EVO

E per la salsa al burro:

1dl di aceto bianco

1 dl di vino bianco

50 gr di scalogno

1 dl di panna da cucina

50 gr di burro

6 funghi

sale e pepe

1/2 cipolla

dragoncello qb

PREPARAZIONE:

Per prima cosa fate colorare il pesce in una padella antiaderente con un filo di olio d’oliva e 20 gr di burro.

Mentre il merluzzo inizia a cuocere “sbucciate” gli asparagi (si lo chef sbuccia gli asparagi, cosi tanto per complicarci la cosa).

Una volta sbucciati fateli saltare nel burro per circa 15 minuti ma non tutti, tenetene da parte quelcuno da cuocere all’inglese (in acqua salata insomma) e da usare come decorazione alla fine. Gli asparagi cotti all’ingelse, una volta tolti dall’acqua bollente, li dovrete mettere in una ciotola con acqua fredda e ghiaccio in modo che mantengano il loro verde acceso.

In seguito sbucciate le carote, le rape e i ravanelli e tagliateli in tanti piccoli cerchi come se fossero coriandoli colorati. Fateli sbollentare 5 minuti nell’acqua degli asparagi.

Fate saltare i funghi in padella con il burro rimasto, sale, pepe e cipolla.

Togliete il pesce dalla padella e mettetelo in forno per circa 10 minuti a circa 150°.

Mentre tutto questo cuoce e vi state ancora chiedendo quante mani servono per realizzare la ricette, dovrete smettere di porvi delle domande e concentrarvi sulla salsa al burro e dragoncello.

Per cui iniziamo. Fate ridurre il vino bianco, l’aceto e 50 gr di scalogno tagliato finemente.

Aggiungete un dl di panna da cucina, i 50 gr di burro e il dragoncello sminuzzato.

E ora impiattate partendo dai funghi e dagli asparagi. Poi il pesce, poi le verdure tagliate a coriandoli, poi gli asparagi decorativi e infine la salsa al burro.

E dopo questo enorme sforzo potete finalmente riposarvi e crogiolarvi nell’idea di aver compiuto un miracolo culinario.

Stanchi e sudati potrete sedervi da qualche parte e concedervi 5 minuti di pausa prima di servire in tavola il vostro manicaretto.

buon-appetito-1-

Per il resto la fiera é stata interessante e spossante, con 35 gradi all’ombra, nessun tipo di climatizzatore, ventilatore o ventaglio.

Siamo usciti da li (io e il mio uomo, fotografo dell’evento) con qualche souvenir gastronomico proveniente dai 4 angoli del mondo, prosciutto crudo italiano, spezie indiane, birra corsa e il super libro di ricette dello Chef con tanto di dedica.

Dell’intervista allo chef potrei dirvi mille cose anche se il tempo per fargli delle domande é stato poco ma una cosa sola merita davvero di essere ritenuta, una frase che mi ha fatto piacere sentire, che mi ha fatto riflettere che che voglio condividere con voi: “Il mio successo non lo devo solo alle mie abilità di cuoco ma al palato dei miei clienti che mi rendono fiero di quello che faccio ad ogni assaggio. ”

Insomma un uomo umile nonostante il suo ristorante se ne stia nelle più grandi guide gastronomiche mondiali!

Grand bell’esperienza, davvero!

Ora vi lascio a qualche foto della fiera dove, tra l’altro, ho visto anche una mostra sulla storia del rock dagli ani ’50 ad oggi, molto interessante.

E noi ci ritroviamo al più presto per una nuova ricetta!

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Filetto di merluzzo agli asparagi dello Chef Metzelard

PicsArt_1402385521007Ieri sono andata in fiera, come vi avevo anticipato domenica e vi giuro mi sentivo come una bambina nel paese dei balocchi.

O come una di quelle fan sfegatate che incontrano il loro cantante preferito.

O come se stessi per vincere al lotto.

Insomma, ero emozionata, iper-eccitata e anche un bel po’ nervosa.

E non tanto per la fiera che si é rivelata comunque piuttosto interessante, ma sopprattutto perché stavo per conoscere uno dei miei miti culinari, uno tra i tanti certo ma comunque un accidenti di chef, uno vero, che stava per tenere una lezione di cucina in diretta.

Lo Chef Metzelard, un cuoco con un passato piuttosto interessante come cuoco del palazzo del governo già negli anni ’80 e che ora tiene un ristorante, “La Mignardise” qui in Lorena.

E vi diro’ che non solo ho potuto conoscerlo e seguire il suo corso di cucina, ma anche intervistarlo, fare una foto con lui e ottenere il suo libro di ricetta autografato.

SONY DSCUn po mi dispiace per le personcine che se ne stavano la e guardavano il cuoco in azione sui maxi-schermi mentre io stavo ad un passo da lui con la mia macchian fotografica ma insomma, sono cose che capitano di raro e ne ho approfittato il più possibile. Avevo gli occhi che luccicavano e respiravo la passione di questo grand uomo per la cucina. Ero semplicemente emozionata.

Sinceramente é stata una gran bella esperienza e lo Chef mi ha acnhe permesso di fotografate il suo pîatto finito e di regalarvi la ricetta, gran signore questo Metzelard!

Preparate carta e penna allora e scrivetevi come fare perché la ricetta di oggi é prorpio uno spettacolo!

SONY DSCFiletto di merluzzo agli asparagi

INGREDIENTI:

(per 4 persone)

4 filetti di merluzzo da circa 200gr a persona

1 mazzo di asparagi

70 gr di burro

2 carote (circa 150gr)

2 rape (circa 120gr)

4 ravanelli

SONY DSCun filo d’olio EVO

E per la salsa al burro:

1dl di aceto bianco

1 dl di vino bianco

50 gr di scalogno

1 dl di panna da cucina

50 gr di burro

6 funghi

sale e pepe

1/2 cipolla

dragoncello qb

PREPARAZIONE:

Per prima cosa fate colorare il pesce in una padella antiaderente con un filo di olio d’oliva e 20 gr di burro.

Mentre il merluzzo inizia a cuocere “sbucciate” gli asparagi (si lo chef sbuccia gli asparagi, cosi tanto per complicarci la cosa).

Una volta sbucciati fateli saltare nel burro per circa 15 minuti ma non tutti, tenetene da parte quelcuno da cuocere all’inglese (in acqua salata insomma) e da usare come decorazione alla fine. Gli asparagi cotti all’ingelse, una volta tolti dall’acqua bollente, li dovrete mettere in una ciotola con acqua fredda e ghiaccio in modo che mantengano il loro verde acceso.

In seguito sbucciate le carote, le rape e i ravanelli e tagliateli in tanti piccoli cerchi come se fossero coriandoli colorati. Fateli sbollentare 5 minuti nell’acqua degli asparagi.

Fate saltare i funghi in padella con il burro rimasto, sale, pepe e cipolla.

Togliete il pesce dalla padella e mettetelo in forno per circa 10 minuti a circa 150°.

Mentre tutto questo cuoce e vi state ancora chiedendo quante mani servono per realizzare la ricette, dovrete smettere di porvi delle domande e concentrarvi sulla salsa al burro e dragoncello.

Per cui iniziamo. Fate ridurre il vino bianco, l’aceto e 50 gr di scalogno tagliato finemente.

Aggiungete un dl di panna da cucina, i 50 gr di burro e il dragoncello sminuzzato.

E ora impiattate partendo dai funghi e dagli asparagi. Poi il pesce, poi le verdure tagliate a coriandoli, poi gli asparagi decorativi e infine la salsa al burro.

E dopo questo enorme sforzo potete finalmente riposarvi e crogiolarvi nell’idea di aver compiuto un miracolo culinario.

Stanchi e sudati potrete sedervi da qualche parte e concedervi 5 minuti di pausa prima di servire in tavola il vostro manicaretto.

buon-appetito-1-

Per il resto la fiera é stata interessante e spossante, con 35 gradi all’ombra, nessun tipo di climatizzatore, ventilatore o ventaglio.

Siamo usciti da li (io e il mio uomo, fotografo dell’evento) con qualche souvenir gastronomico proveniente dai 4 angoli del mondo, prosciutto crudo italiano, spezie indiane, birra corsa e il super libro di ricette dello Chef con tanto di dedica.

Dell’intervista allo chef potrei dirvi mille cose anche se il tempo per fargli delle domande é stato poco ma una cosa sola merita davvero di essere ritenuta, una frase che mi ha fatto piacere sentire, che mi ha fatto riflettere che che voglio condividere con voi: “Il mio successo non lo devo solo alle mie abilità di cuoco ma al palato dei miei clienti che mi rendono fiero di quello che faccio ad ogni assaggio. ”

Insomma un uomo umile nonostante il suo ristorante se ne stia nelle più grandi guide gastronomiche mondiali!

Grand bell’esperienza, davvero!

Ora vi lascio a qualche foto della fiera dove, tra l’altro, ho visto anche una mostra sulla storia del rock dagli ani ’50 ad oggi, molto interessante.

E noi ci ritroviamo al più presto per una nuova ricetta!

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Idee Milkshake, American Style!

Milkshake

COME FARE UN

MILKSHAKE

Dosi Base

Riempire una tazza con 2-3 palline di gelato.

• • •

Aggiungere sciroppo, frutta e qualsiasi altro
ingrediente volete.

Circa 50 gr di frutta per una persona.

• • •

Versare anche l’equivalente di

una tazza di latte nel mixer.

• • •

Accendete il vostro frullatore e mixate,

a piccoli colpi più volte.

• • •

Terminate con qualche decorazione e

una cannuccia colorata

milkshake (1)

IDEE per MILKSHAKES

 

Banana Caramello

gelato alla vaniglia + sciroppo di caramello + 1 banana + cannella + latte

Cioccoloso

gelato al cioccolato + scaglie di cioccolato + latte +  peperoncino

 

Delizia alla Fragola 

gelato al limone + latte + fragole fresche

Dolce Mio

gelato alla vaniglia + sciroppo di cioccolato + banane + latte +scaglie di cioccolato ( e panna montata come decorazione)

camper milkshakes

Adoro le idee degli americani, e il camper MILKSHAKE é proprio caruccio, anche se fa tanto Barbie! 😉

Muffin al Formaggio di capra

2014-05-03-nature-en-fete

Prima di iniziare vorrei dirvi che, due giorni fa, Pomponette ha compiuto 2 anni!!! 

(e io quasi me ne dimenticavo,pffff)!

Yehiiiiii!

E ora…

Buongiorno a tutti,

ieri tornando a casa dopo aver fatto la spesa ci siamo persi

Probabilmente perché siamo un po’ con la testa tra le nuvole.

Ma anche, e sopprattutto, perché la città di Nancy é un insieme di strade senza uscita, di sensi unici e di vie che cambiano nome da una settimana con l’altra.

Ci si chiede se il sindaco abbia le idee chiare sulla sua città e come mai cambi cosi spesso il nome delle strade ma vabbé alla fine mi dico che non sono affari miei se vuole chiamare una via Hugo piuttosto che Perrault, sono un po cavoli suoi!

Comunque dicevo, ci siamo persi e siamo passati in un quartiere che non avevamo mai visto prima e sopprattutto davanti ad un parco meraviglioso, sconosciuto fino a ieri pomeriggio.

E c’erano pure delle terme nel quartiere… come cavolo é possibile che non ci siamo mai passati davanti?

Comunque, tornando al parco, da fuori si vedevano molti gazebo bianchi e alcune bancarelle e abbiamo scoperto che ieri, ed oggi, proprio un questo parco gigante, si tiene la 18ttesima edizione di una manifestazione chiamata “La Natura in Festa” che a quanto pare attira gente da un po tutta la regione.

Ovviamente non potevo non andarci!

Cosi oggi pomeriggio appena il mio ometto finisce di studiare, andiamo a farci un giro al Parco Sainte Marie.

Si lo sono, sono una gran curiosa!!!

Anche perché ci saranno circa 100 espositori di piante, fiori e semini vari ma anche alcuni stand in tema con la cucina e i prodotti culinari tipici della Lorena, fosse mai che finalmente scopro che anche qui c’é qualcosa di buono da assaggiare oltre a Würstel e Craüti (che poi tanto buoni non sono). Tornero’ quindi questa sera con un nuovo articolo a proposito della manifestazione e spero di ritrovarvi qui, se la cosa vi interessa!

Ma in attesa che arrivi il momento (oggi pomeriggio) vi lascio comunque una ricetta, un’altra di quelle preparate tempo fa con i bimbi al lavoro. Salata questa volta!

Muffin al Formaggio di Capra

INGREDIENTI:

1 manciata di coriandolo fresco
200 gr di formaggio caprino fresco
125 ml di latte
150 gr di farina
1 bustina di lievito
3 uova
80 ml ​​di olio di girasole
2 spicchi d’aglio tritati finemente
25 gr di parmigiano
1 pizzico di sale
1 pizzico di pepe
Una manciata di olive verdi tagliate a rondelle

PicsArt_1399197749849PREPARAZIONE:

Preriscaldate il forno a 180 ° C.

Imburrate una teglia per muffin o se preferite una teglia più grande unica per fare un cake.

Lavate il coriandolo, tritare grossolanamente e poi sminuzzate anche il formaggio di capra e mescolate i due ingredienti.

Unite poi tutti gli ingredienti insieme aggiungendo per ultimi il latte e l’olio. Salate e pepate solo dopo aver aggiunto le olive in modo da non rendere il tutto troppo saporito.
Versate l’impasto nel piatto da torta o negli stampini per muffin.

Cuocere la torta per 1 ora oppure i muffin per circa 25 minuti.

Controllate la cottura con uno stuzzicadenti e quando é pulito sono pronti da togliere.