Ricette

Filetto di merluzzo agli asparagi dello Chef Metzelard

PicsArt_1402385521007Ieri sono andata in fiera, come vi avevo anticipato domenica e vi giuro mi sentivo come una bambina nel paese dei balocchi.

O come una di quelle fan sfegatate che incontrano il loro cantante preferito.

O come se stessi per vincere al lotto.

Insomma, ero emozionata, iper-eccitata e anche un bel po’ nervosa.

E non tanto per la fiera che si é rivelata comunque piuttosto interessante, ma sopprattutto perché stavo per conoscere uno dei miei miti culinari, uno tra i tanti certo ma comunque un accidenti di chef, uno vero, che stava per tenere una lezione di cucina in diretta.

Lo Chef Metzelard, un cuoco con un passato piuttosto interessante come cuoco del palazzo del governo già negli anni ’80 e che ora tiene un ristorante, “La Mignardise” qui in Lorena.

E vi diro’ che non solo ho potuto conoscerlo e seguire il suo corso di cucina, ma anche intervistarlo, fare una foto con lui e ottenere il suo libro di ricetta autografato.

SONY DSCUn po mi dispiace per le personcine che se ne stavano la e guardavano il cuoco in azione sui maxi-schermi mentre io stavo ad un passo da lui con la mia macchian fotografica ma insomma, sono cose che capitano di raro e ne ho approfittato il più possibile. Avevo gli occhi che luccicavano e respiravo la passione di questo grand uomo per la cucina. Ero semplicemente emozionata.

Sinceramente é stata una gran bella esperienza e lo Chef mi ha acnhe permesso di fotografate il suo pîatto finito e di regalarvi la ricetta, gran signore questo Metzelard!

Preparate carta e penna allora e scrivetevi come fare perché la ricetta di oggi é prorpio uno spettacolo!

SONY DSCFiletto di merluzzo agli asparagi

INGREDIENTI:

(per 4 persone)

4 filetti di merluzzo da circa 200gr a persona

1 mazzo di asparagi

70 gr di burro

2 carote (circa 150gr)

2 rape (circa 120gr)

4 ravanelli

SONY DSCun filo d’olio EVO

E per la salsa al burro:

1dl di aceto bianco

1 dl di vino bianco

50 gr di scalogno

1 dl di panna da cucina

50 gr di burro

6 funghi

sale e pepe

1/2 cipolla

dragoncello qb

PREPARAZIONE:

Per prima cosa fate colorare il pesce in una padella antiaderente con un filo di olio d’oliva e 20 gr di burro.

Mentre il merluzzo inizia a cuocere “sbucciate” gli asparagi (si lo chef sbuccia gli asparagi, cosi tanto per complicarci la cosa).

Una volta sbucciati fateli saltare nel burro per circa 15 minuti ma non tutti, tenetene da parte quelcuno da cuocere all’inglese (in acqua salata insomma) e da usare come decorazione alla fine. Gli asparagi cotti all’ingelse, una volta tolti dall’acqua bollente, li dovrete mettere in una ciotola con acqua fredda e ghiaccio in modo che mantengano il loro verde acceso.

In seguito sbucciate le carote, le rape e i ravanelli e tagliateli in tanti piccoli cerchi come se fossero coriandoli colorati. Fateli sbollentare 5 minuti nell’acqua degli asparagi.

Fate saltare i funghi in padella con il burro rimasto, sale, pepe e cipolla.

Togliete il pesce dalla padella e mettetelo in forno per circa 10 minuti a circa 150°.

Mentre tutto questo cuoce e vi state ancora chiedendo quante mani servono per realizzare la ricette, dovrete smettere di porvi delle domande e concentrarvi sulla salsa al burro e dragoncello.

Per cui iniziamo. Fate ridurre il vino bianco, l’aceto e 50 gr di scalogno tagliato finemente.

Aggiungete un dl di panna da cucina, i 50 gr di burro e il dragoncello sminuzzato.

E ora impiattate partendo dai funghi e dagli asparagi. Poi il pesce, poi le verdure tagliate a coriandoli, poi gli asparagi decorativi e infine la salsa al burro.

E dopo questo enorme sforzo potete finalmente riposarvi e crogiolarvi nell’idea di aver compiuto un miracolo culinario.

Stanchi e sudati potrete sedervi da qualche parte e concedervi 5 minuti di pausa prima di servire in tavola il vostro manicaretto.

buon-appetito-1-

Per il resto la fiera é stata interessante e spossante, con 35 gradi all’ombra, nessun tipo di climatizzatore, ventilatore o ventaglio.

Siamo usciti da li (io e il mio uomo, fotografo dell’evento) con qualche souvenir gastronomico proveniente dai 4 angoli del mondo, prosciutto crudo italiano, spezie indiane, birra corsa e il super libro di ricette dello Chef con tanto di dedica.

Dell’intervista allo chef potrei dirvi mille cose anche se il tempo per fargli delle domande é stato poco ma una cosa sola merita davvero di essere ritenuta, una frase che mi ha fatto piacere sentire, che mi ha fatto riflettere che che voglio condividere con voi: “Il mio successo non lo devo solo alle mie abilità di cuoco ma al palato dei miei clienti che mi rendono fiero di quello che faccio ad ogni assaggio. ”

Insomma un uomo umile nonostante il suo ristorante se ne stia nelle più grandi guide gastronomiche mondiali!

Grand bell’esperienza, davvero!

Ora vi lascio a qualche foto della fiera dove, tra l’altro, ho visto anche una mostra sulla storia del rock dagli ani ’50 ad oggi, molto interessante.

E noi ci ritroviamo al più presto per una nuova ricetta!

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Filetto di merluzzo agli asparagi dello Chef Metzelard

PicsArt_1402385521007Ieri sono andata in fiera, come vi avevo anticipato domenica e vi giuro mi sentivo come una bambina nel paese dei balocchi.

O come una di quelle fan sfegatate che incontrano il loro cantante preferito.

O come se stessi per vincere al lotto.

Insomma, ero emozionata, iper-eccitata e anche un bel po’ nervosa.

E non tanto per la fiera che si é rivelata comunque piuttosto interessante, ma sopprattutto perché stavo per conoscere uno dei miei miti culinari, uno tra i tanti certo ma comunque un accidenti di chef, uno vero, che stava per tenere una lezione di cucina in diretta.

Lo Chef Metzelard, un cuoco con un passato piuttosto interessante come cuoco del palazzo del governo già negli anni ’80 e che ora tiene un ristorante, “La Mignardise” qui in Lorena.

E vi diro’ che non solo ho potuto conoscerlo e seguire il suo corso di cucina, ma anche intervistarlo, fare una foto con lui e ottenere il suo libro di ricetta autografato.

SONY DSCUn po mi dispiace per le personcine che se ne stavano la e guardavano il cuoco in azione sui maxi-schermi mentre io stavo ad un passo da lui con la mia macchian fotografica ma insomma, sono cose che capitano di raro e ne ho approfittato il più possibile. Avevo gli occhi che luccicavano e respiravo la passione di questo grand uomo per la cucina. Ero semplicemente emozionata.

Sinceramente é stata una gran bella esperienza e lo Chef mi ha acnhe permesso di fotografate il suo pîatto finito e di regalarvi la ricetta, gran signore questo Metzelard!

Preparate carta e penna allora e scrivetevi come fare perché la ricetta di oggi é prorpio uno spettacolo!

SONY DSCFiletto di merluzzo agli asparagi

INGREDIENTI:

(per 4 persone)

4 filetti di merluzzo da circa 200gr a persona

1 mazzo di asparagi

70 gr di burro

2 carote (circa 150gr)

2 rape (circa 120gr)

4 ravanelli

SONY DSCun filo d’olio EVO

E per la salsa al burro:

1dl di aceto bianco

1 dl di vino bianco

50 gr di scalogno

1 dl di panna da cucina

50 gr di burro

6 funghi

sale e pepe

1/2 cipolla

dragoncello qb

PREPARAZIONE:

Per prima cosa fate colorare il pesce in una padella antiaderente con un filo di olio d’oliva e 20 gr di burro.

Mentre il merluzzo inizia a cuocere “sbucciate” gli asparagi (si lo chef sbuccia gli asparagi, cosi tanto per complicarci la cosa).

Una volta sbucciati fateli saltare nel burro per circa 15 minuti ma non tutti, tenetene da parte quelcuno da cuocere all’inglese (in acqua salata insomma) e da usare come decorazione alla fine. Gli asparagi cotti all’ingelse, una volta tolti dall’acqua bollente, li dovrete mettere in una ciotola con acqua fredda e ghiaccio in modo che mantengano il loro verde acceso.

In seguito sbucciate le carote, le rape e i ravanelli e tagliateli in tanti piccoli cerchi come se fossero coriandoli colorati. Fateli sbollentare 5 minuti nell’acqua degli asparagi.

Fate saltare i funghi in padella con il burro rimasto, sale, pepe e cipolla.

Togliete il pesce dalla padella e mettetelo in forno per circa 10 minuti a circa 150°.

Mentre tutto questo cuoce e vi state ancora chiedendo quante mani servono per realizzare la ricette, dovrete smettere di porvi delle domande e concentrarvi sulla salsa al burro e dragoncello.

Per cui iniziamo. Fate ridurre il vino bianco, l’aceto e 50 gr di scalogno tagliato finemente.

Aggiungete un dl di panna da cucina, i 50 gr di burro e il dragoncello sminuzzato.

E ora impiattate partendo dai funghi e dagli asparagi. Poi il pesce, poi le verdure tagliate a coriandoli, poi gli asparagi decorativi e infine la salsa al burro.

E dopo questo enorme sforzo potete finalmente riposarvi e crogiolarvi nell’idea di aver compiuto un miracolo culinario.

Stanchi e sudati potrete sedervi da qualche parte e concedervi 5 minuti di pausa prima di servire in tavola il vostro manicaretto.

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Per il resto la fiera é stata interessante e spossante, con 35 gradi all’ombra, nessun tipo di climatizzatore, ventilatore o ventaglio.

Siamo usciti da li (io e il mio uomo, fotografo dell’evento) con qualche souvenir gastronomico proveniente dai 4 angoli del mondo, prosciutto crudo italiano, spezie indiane, birra corsa e il super libro di ricette dello Chef con tanto di dedica.

Dell’intervista allo chef potrei dirvi mille cose anche se il tempo per fargli delle domande é stato poco ma una cosa sola merita davvero di essere ritenuta, una frase che mi ha fatto piacere sentire, che mi ha fatto riflettere che che voglio condividere con voi: “Il mio successo non lo devo solo alle mie abilità di cuoco ma al palato dei miei clienti che mi rendono fiero di quello che faccio ad ogni assaggio. ”

Insomma un uomo umile nonostante il suo ristorante se ne stia nelle più grandi guide gastronomiche mondiali!

Grand bell’esperienza, davvero!

Ora vi lascio a qualche foto della fiera dove, tra l’altro, ho visto anche una mostra sulla storia del rock dagli ani ’50 ad oggi, molto interessante.

E noi ci ritroviamo al più presto per una nuova ricetta!

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L’efficacia ineguagliabile di Forza 10

Oggi vi racconto di una collaborazione che ha fatto felici i miei amici a 4 zampe :3

SANYpet, nel nostro Paese, è diventata Leader nel settore degli alimenti dietetici per cani e gatti. Il merito di questo risultato è da attribuire all’indiscussa efficacia e qualità delle proprie formule. Il patrimonio aziendale di conoscenze nelle patologie di origine alimentare ha costituito la base del progetto più ambizioso di SANYpet: Il Progetto Salute. SANYpet ha stabilito di indirizzare tutta la propria ricerca esclusivamente su alimenti che, in modi differenti, possano garantire il migliore stato di salute possibile ad ogni cane e ad ogni gatto.

Due le chiavi fondamentali per realizzare concretamente questo progetto:

  • la prima è l’utilizzo di alimenti “privi” degli inquinanti chimici e farmacologici più tossici, ipoallergenici e conservati naturalmente;
  • la seconda è l’inserimento, in ogni singolo prodotto, delle preziose sostanze naturali che la natura ci ha messo a disposizione per risolvere la vera emergenza sanitaria del mondo moderno: infiammazioni croniche, allergie e intolleranze alimentari.

Particolare attenzione viene rivolta alle analisi per la ricerca dei contaminanti più pericolosi (melamina, aflatossine, diossina e PCB, metalli pesanti).
Tutti i controlli effettuati su questi pericolosi inquinanti hanno dato esito negativo.

Forza 10 Sanypet

Forza 10 Sanypet

Ora vi voglio mostrare cosa mi è stato gentilmente inviato dall’azienda per il mio cane e il mio gatto:

20140425_110046DepurA è l’alimento nutraceutico di mantenimento che, utilizzato giornalmente, è utile quale strumento nutrizionale durante la gestione di radicali liberi dannosi, inquinanti ambientali, processi di invecchiamento cellulare, convalescenza, post-operatorio, stati debilitanti, effetti collaterali dei farmaci.Pesce di mare unica fonte proteica. Il pesce e relativo olio sono: clinicamente le fonti alimentari in assoluto meno sensibilizzanti e più “pulite”; di valore biologico e digeribilità molto elevati; ricchi naturalmente di Omega3.

20140425_110109

Hypoallergenic Active è indicato quale strumento nutrizionale durante la terapia convenzionale dei processi infiammatori acuti, cronici o ricorrenti che colpiscono l’apparato tegumentario del gatto.Le affezioni cutanee, e in particolar modo prurito, forfora, dermatite, leccamento della zampa, pelo opaco, seborrea, epiodermite, rappresentano un problema comune e molto frequente in medicina veterinaria. Numerosi studi clinici hanno dimostrato una stretta relazione fra intolleranze, allergie e i disturbi appena citati.

Presenza di preziosi principi naturali aggiunti, titolati e standardizzati, che contribuiscono al miglioramento dei fisiologici meccanismi difensivi della cute.
Alimento ipoallergenico al pesce di mare, fonte proteica di alto valore biologico, facilmente assimilabile ed altamente digeribile.

A mio parere Sanypet Forza 10 è un prodotto sicuramente da testare,sui miei animali ha avuto un buon effetto soprattutto sul pelo che risulta più lucido e morbido,in più ne andavano pazzi.

Sito web: http://ita.forza10.com/

Pagina Facebook: https://www.facebook.com/SanypetForza10?ref=ts&fref=ts

 

La Toscana in tavola…Gustoparty Montalbano

Sperimenta il piacere del mangiare sano e di gusto insieme a Gustoparty Montalbano. Il grande amore per la natura e l’attenta selezione dei prodotti di stagione si rispecchiano nella continua e appassionata “ricerca” di nuovi gusti e sapori dove la cultura del prodotto ha un rilievo particolarmente significativo.
Le abitudini alimentari dell’area del bacino del Mediterraneo comprendono l’uso quotidiano di vegetali.
Oggi questo regime dietetico è universalmente riconosciuto come salutare.
Il basso contenuto di calorie, associato alle vitamine e alla presenza di fibre sono le caratteristiche salienti delle verdure.

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20140415_124340 20140415_124354
Gustoparty Montalbano esprime la cultura del prodotto attraverso una serie di ricette gustose, sane e facilissime da assaporare in ogni occasione.
Dalle salse, agli antipasti, ai sughi, alle specialità grigliate, i prodotti “Gustoparty” sono sempre espressione di qualità. Attraverso l’accurata scelta degli ingredienti e l’attenta selezione delle materie prime, ogni ricetta riscopre il sapore della natura proponendo ogni giorno un piatto diverso.
Pronti per essere assaporati, i prodotti Gustoparty Montalbano ti fanno risparmiare tempo senza perdere in qualità; potrai inventare una cena veloce
in casa o una sfiziosa festa in giardino con gli amici.
Gustoparty Montalbano vi permette di assaporare sapori unici.Le bruschette sono perfette per degli aperitivi in compagnia di amici o per uno spuntino prima di cena,i sottoli e sottaceti ideali per creare delle instalate di riso ricche e gustose.
Assolutamente da portare sulle vostre tavole 🙂

Muffin con mirtilli e thé verde

PicsArt_1401090488344Buongiorno a tutti, siamo all’inizio di una nuova settimana, l’ultima di Maggio tra l’altro e qui a Nancy, non si capisce come ma fa ancora freddo!

Cosi, per coccolarci un po, ho deciso di proporvi un dolce che volevo sperimentare da tempo.

Qualche tempo fa avevo ricevuto un pacco dalla Star, vi ricordate? Beh, in questo pacco ci stava pure del thé verde, e mi sono spremuta le meningi per un mesetto per trovare una ricetta con del thé e poi mi si é acceso il cervello, ed ho avuto un’idea luminosa!

Vi propongo quindi dei meravigliosi:

Muffin con Mirtilli e Thé Verde!

INGREDIENTI:

150 gr di mirtilli

280 gr di farina

1 bustina di lievito istantaneo

1 pizzico di sale

140 gr di zucchero

2 uova

250 ml di thé verde (Io uso quello della Star ma voi, ovviamente, potete usare quello che preferite)

90 gr di burro fuso

PicsArt_1401090296574la scorza di un limone

PREPARAZIONE:

Questa ricetta é molto facile da realizzare.

Partite dalla preparazione del thé mettendo 3 bustine in infusione in 250 ml di acqua calda.

Mentre il thé si raffredda preriscaldate il forno a 200° e preparate l’impasto.

Per l’impasto quindi mescolate insieme zucchero, farina, sale e lievito.

In un’altra ciotola mescolate le uova, il burro fuso, il thé verde (che si sarà raffreddato) e la scorza del limone.

Aggiungete ora, a poco a poco, gli ingredienti liquidi in quelli solidi e mescolate rapidamente cercando di non creare grumi.

Alla fine aggiungete i mirtilli, mescolate dolcemente per non romperli e poi, una volta che l’impasto é pronto mettetelo nelle formine e infornate per circa 20 minuti, controllando ogni tanto la cottura con uno stuzzicadenti, sempre a 200 °!

Lasciateli riposare 5 minuti e quando saranno tiepidi saranno pronti per essere degustati, o con una tazza di thé, che sarebbe ovviamente l”abbinamento perfetto, oppure con del latte caldo!

Buona Merenda a tutti, o piuttosto, buona colazione, vista l’ora!

 

Cuoricini di Polenta e Lombolini

icone-pic_blogger (2)Buongiorno a tutti e buon munedi, la settimana scorsa vi ho annunciato che mi sono arrivati due pacchi ma vi ho mostrato solo il contenuto di uno di essi…

L’altro pacco é della Grande Ruota, Azienda Bresciana (eh si, gioco in casa questa volta) produttrice di POLENTA dal 1853.

La Grande Ruota é una piccola industria, una delel poche a resistere alla crisi e a continuare a produrre prodotti buoni e sicuri.

Insomma, sono abbastanza fiera del mio blog e della possibilità che mi danno di lavorare con loro, e in quanto bresciana che vive ormai oltre confine, quando ho ricevuto il pacco mi sono sentita un po’ come se fossi a casa.

LA polenta la vendono anche qui in Francia, ovviamente, ma tra una polenta sconosciuta e quella che si consuma da sempre in casa la mia scelta é stata facile e la mia gioia ancora maggiore.

Insomma la polenta é l’accompagnamento tipicole dei pranzi della domenica bresciani per cui, facendola qui, nella mia piccola cucina francese mi sento un po più vicina alla famiglia, e come per la “Madeleine” di Proust, la farina gialla mi fa venire in mente mille ricordi.

La cucina della nonna, a Natale, l’odore del fuoco nel camino, la famiglia riunita intorno alla grande tavola rotonda della sala da pranzo dei nonni.

Ma anche i pranzi con i miei genitori e mio fratello.

E anche le prime volte che il mio Compagno mi accompagnava a casa, in Italia, e conosceva i prodotti del territorio.

A volte ci si stupisce di come un semplice ingrediente, e in questo caso un un chicco di farina gialla, possano alimentare cosi tanto i ricordi e farli scorrere davanti ai miei occhi come se fosse ieri.

Ho deciso di proporvi una ricetta tipica, un mix tra la cucina della nonna paterna, quella della mamma e quella della nonna materna.

Cuoricini di Polenta e Lombolini.

E più tipico bresciano di cosi, proprio non esiste!

Ecco come fare!

cuoreINGREDIENTI:

Per i Lombolini:

2 fettine di carne di maiale a testa

salvia (una foglia per ogni lombolino)

pancetta (una fettina per ogni rotolino di carne)

Formaggio (idem, una fettina per ogni lombolino)

Olio e Burro qb

sale e pepe

Per la Polenta:

Acqua qb

Farina per polenta (La Grande Ruota)

Mezzo bicchiere di Vino Bianco

Sale grosso qb

Un filo di Olio EVO


PREPARAZIONE:

PicsArt_1399880265469Per i Lombolini:

Per ogni fettina di maiale sarà lo stesso procedimento.

Io ho deciso di farne sia con pancetta e salvia sia con il formaggio per avere degli involtini sorpresa. Inoltre li ho fatti piccoli piccoli in modo da farli stare perfettamente sui cuoricini di polenta e se non vi va di mangiarli come secondo piatto o come portata principale potete perfettamente usarli per un bouffet in piedi o come antipasto.

Stendete una fettina di maiale, salata e pepate leggermente, mettete sopra una fettina di salvia e poi una fettina di pancetta, arrotolateli e fermateli con uno stizzicadenti.

Per quelli con il formaggio il procedimento é lo stesso solo che al posto della salvia e della pancetta potrete adagiare sulla carne, una fettina di emmental, o di groviera, o anche una sottiletta in caso non abbiate altro a disposizione. Arrotolate e fermate anche questi con uno stuzzicadenti.

Metteteli in padella con olio o burro o entrambi se vi va e fate rosolare. Quando sono ben colorati aggiungete il vino bianco e fate sfumare in seguito coprite con il coperchio e terminate la cottura.

Salate e Pepate di nuovo, se necessario, una volta che la cottura sarà ultimata!

Semplice, rapido e preciso.

PicsArt_1399880065623Per la Polenta:

Mettete dell’acqua a bollire e per ogni litro di acqua mettete due cucciaini di sale grosso.

Mettete un filo d’olio per aiutare la farina a non fare i grumi e anche per un tocco di sapore in più.

Se volete una polenta davvero golosa potete anche fare metà latte e metà acqua.

Quando bolle l’acqua mettete a poco a poco la farina nel tegame e mescolate energicamente.

(Io uso appunto la farina La Grande Ruota, un po’ perché é quella che comunque mi facevo spedire abitualmente nei pacchi dalla mamma, un po’ perché nel loro pacco gigante ne ho ricevuti 16 chili e un po’ perché … beh, perché a me piace questa di polenta insomma!)

Se volete la tipica crosticina smettete di mescolare e lasciate “attaccare” la farina al paiolo.

Io volevo ottenere una polenta abbastanza densa per cui dopo aver cotto al polenta in modo tradizionale l’ho lasciata riposare un paio d’ore.

L’ho tagliata a fettine e con le formine per i biscotti ho ricavato cuoricini e piccoli soli.

E in seguito l’ho fatta grigliare in padella (anche qui potete o solo grigliarla o friggerla nell’olio o ancora passarla nel burro per farla rosolare, scegliete il metodo che preferite).

Disponete poi un lombolio su ogni formina di polenta e servite caldo.

Oltre alle foto abituali vi lascio anche il link per poter vedere il sito dell’azienda in caso vi interessi la storia di questa impresa bresciana: http://www.lagranderuota.it/ !!!

Buona Settimana a tutti voi e a domani per una nuova ricetta (a base di pesce questa volta)!

Buon-Appetito

Emozioni e Collaborazioni

MI é ARrIvAtO uN pACcO !!!

Ebbene si mi é arrivato un pacco, anzi, me ne sono arrivati due in realtà, ma direi che un pacco al giorno leva il medico di torno per cui oggi vi inizio a parlare di quello del Molino Pagani che gentilmente, mi ha offerto una collaborazione, di quelle classiche insomma, mi spediscono qualche cosa buona e io ne faccio qualcosa di ottimo, o per lo meno l’idea é quella, anche se per ora sono solo alla fase contemplazione del contenuto della scatola magica!

E io adoro ricevere pacchi, scatole, o contenitori di ogni sorta, mi provoca la stessa emozione di quando da piccola aprivo le buste a sorpresa.

Ve le ricordate?

Quelle che si compravano in edicola!!! Un po’ stropicciate ma con tante sorprese al loro interno!

Beh, un pacco mi provoca la stessa sensazione di meraviglia e la stessa gioia di quando avevo 6 anni, e questo poco cambia ripsetto a cosa si trova dentro alla scatola.

Vi lascio quindi con le foto del pacchettino regalo che mi hanno spedito e torno da voi al più presto con tante nuove ricette utilizzando le farine (che spero essere buona come sembrano) del Molino Pagani, yeah!!!

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Compleanno Pomponette

2 anni pomponette Ancora non riesco a realizzare la cosa…

Due anni fa, dove ero? Cosa succedeva nella mia vita? Due anni fa é nata Pomponette in Cucina.

Quando il blog é nato ancora non aveva una forma definita, non aveva un logo, uno stile o un colore.

Era un po’ informe.

Era piccolo.

Mi ricordo che i primi giorni lo guardavo come una mamma farebbe con il suo bambini, qualcosa che ti sei tenuta dentro per anni, qualcosa che prende forma nella tua mente prima di arrivare a far davvero parte della tua vita.

Ero contenta quando una decina di persone lo guardava e non mi sarei mai davvero aspettata tutto quello che é successo dopo.

Il blog mi ha portato un po’ di lavoro, collaborazioni, visualizzazioni.

Mi permette di esprimermi in cio’ che amo, la cucina, la scrittura e i viaggi.

La mia vita da espatriata é chiaramente cambiata mentre il blog prendeva forma, mentre nasceva il logo.

Ho messo via centesimo dopo centesimo per pagare la registrazione e la protezione del logo, lho fatto mio, l’ho cresciuto, cambiato e reso quello che é ora. Un logo che mi piace davvero, un blog sereno, un posto in cui condividere con voi quello che so fare meglio.

Ero a Nantes, una città che avro’ per sempre nel cuore, che mi ha dato tanto e che mi ha anche preso tanto.

E là, sul tavolo del soggiorno del monolocale che condividevo con il mio uomo ho iniziato a scrivere.

icone-pic_blogger (1)Per caso, per noia? Per passione? Per far vivere a chi avevo lasciato in Italia quello che vivevo qui.

Per sentirmi più vicina all’Italia, almeno mentalmente.

Pomponette mi ha regalato la possibilità di farvi conoscere chi é Jessika, dove vive, come lavora.

Mi ha dato uno “stage” di giornalismo presso Questo Mese Idee, una rubrica su Cucinare Meglio, la possiblità di girare, viaggiare e conoscere, diventare Special Ambassador per la Cucina Italiana e la chance di conoscere direttamente o indirettamente migliaia di nuova persone.

E mi da sempre di più tra imprevisti e sorprese.

Allora mi pare normale condividere con voi, con chi mi legge, questo compleanno, queste prime due candeline.

Auguri a Pomponette!

 

Compleanno Pomponette

2 anni pomponette Ancora non riesco a realizzare la cosa…

Due anni fa, dove ero? Cosa succedeva nella mia vita? Due anni fa é nata Pomponette in Cucina.

Quando il blog é nato ancora non aveva una forma definita, non aveva un logo, uno stile o un colore.

Era un po’ informe.

Era piccolo.

Mi ricordo che i primi giorni lo guardavo come una mamma farebbe con il suo bambini, qualcosa che ti sei tenuta dentro per anni, qualcosa che prende forma nella tua mente prima di arrivare a far davvero parte della tua vita.

Ero contenta quando una decina di persone lo guardava e non mi sarei mai davvero aspettata tutto quello che é successo dopo.

Il blog mi ha portato un po’ di lavoro, collaborazioni, visualizzazioni.

Mi permette di esprimermi in cio’ che amo, la cucina, la scrittura e i viaggi.

La mia vita da espatriata é chiaramente cambiata mentre il blog prendeva forma, mentre nasceva il logo.

Ho messo via centesimo dopo centesimo per pagare la registrazione e la protezione del logo, lho fatto mio, l’ho cresciuto, cambiato e reso quello che é ora. Un logo che mi piace davvero, un blog sereno, un posto in cui condividere con voi quello che so fare meglio.

Ero a Nantes, una città che avro’ per sempre nel cuore, che mi ha dato tanto e che mi ha anche preso tanto.

E là, sul tavolo del soggiorno del monolocale che condividevo con il mio uomo ho iniziato a scrivere.

icone-pic_blogger (1)Per caso, per noia? Per passione? Per far vivere a chi avevo lasciato in Italia quello che vivevo qui.

Per sentirmi più vicina all’Italia, almeno mentalmente.

Pomponette mi ha regalato la possibilità di farvi conoscere chi é Jessika, dove vive, come lavora.

Mi ha dato uno “stage” di giornalismo presso Questo Mese Idee, una rubrica su Cucinare Meglio, la possiblità di girare, viaggiare e conoscere, diventare Special Ambassador per la Cucina Italiana e la chance di conoscere direttamente o indirettamente migliaia di nuova persone.

E mi da sempre di più tra imprevisti e sorprese.

Allora mi pare normale condividere con voi, con chi mi legge, questo compleanno, queste prime due candeline.

Auguri a Pomponette!

 

Caffè Molinari…La tradizione del caffè!!

Come nelle altre città in cui nascevano agli inizi del ‘900 i primi Caffè come luoghi di incontro di artisti ed intellettuali, cuori del fermento politico e patriottico, come il “Florian” di Venezia o il “Caffè Greco” di Roma, anche a Modena nel 1911 la famiglia Molinari decide di costruire su quel modello, nel cuore della città, il “Bar Molinari”, passando alla storia con il  nome piu’ moderno di “bar”, abbandonando la vecchia dicitura settecentesca di “Caffe'”.

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L’attività di torrefazione, confezionamento e commercializzazione del caffè inizia nella sede in via Rismondo in pieno centro storico nel 1944 dal fondatore Giuseppe e dai figli Alberto ed Emilio, i quali si trasferiranno in via Modonella nel 1955 con l’allargarsi dell’attività, fino al trasferimento nella sede di via Fanti 206 dove l’azienda cambia struttura societaria con il nome di “Caffè Molinari S.p.A.”, avviando progetti di ricerca su nuove tecnologie di confezionamento e perseguendo l’eccellenza qualitativa che permettono alla Caffè Molinari di essere tra i leader di mercato in tutto il mondo.Oggi Caffè Molinari svolge la sua attività di torrefazione nella nuovissima sede di Via Francia 20.

Caffè "Qualità ORO"

Caffè “Qualità ORO”

Questo caffè è frutto dell’antica e preziosa esperienza della famiglia Molinari, specialisti per tradizione. Una miscela preparata con cura, solo con caffè di alta qualità, che vi permette di degustare l’inconfondibile gusto di caffè che sposa sapientemente sapore e aroma.

La particolare macinatura, adatta per caffettiere tipo moka, vi consente poi di esaltare la bontà di questo Caffè Molinari.

Il sottovuoto, garantisce la conservazione degli aromi naturali ma, ad ulteriore garanzia di freschezza, gli specialisti Molinari applicano le tecniche più avanzate per mantenere intatto l’aroma.

Il caffè Molinari “Qualità ORO” è disponibile sull’E-Shop a 5,36€.

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Tisana “Prontodigest”

La Tisana “Pronto Digest” è una miscela sapientemente dosata per ottenere un infuso dal gusto unico. Da assaporare durante tutta la giornata, è particolarmente indicata come dopo pasto.

Le Tisane “Gli Espressi della Natura” confezionate in igieniche cialde monodose, sono facili e voloci da preparare e pronte per l’uso.

Modi d’uso: Versando acqua bollente sulla cialda,con una macchina espresso o con caffettier a mokadose.

La Tisana “Prontodigest” è disponibile sull’E-Shop a 3,30€.

Un aroma unico e inconfondibile quello del caffè Molinari che sin da subito ha colpito me e la mia famiglia,sicuramente adatto per tutti gli amanti del caffè.La Tisana è perfetta come dopo pasto e ideale prima di andare a dormire.

E-Shop: http://www.1808.it/it/Default.asp

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